CAPITOLO 2

"Aaaah...finalmente!" sospirò la bella cartografa stendendosi su uno sdraio.
Erano ormai passati alcuni giorni da quando avevano lasciato Bibi e preso a bordo Robin, e finalmente poteva rilassarsi un po'.
"Vi avverto, se qualcuno di voi prova solo a disturbarmi mentre prendo il sole, giuro che non la passerà liscia" disse stringendo un pugno minaccioso verso i due ragazzi e la piccola renna che giocavano a carte.
Rimase soddisfatta nel vederli deglutire terrorizzati. Si mise gli occhiali da sole, chiuse gli occhi e...
"Namiii!! Oooh mia dea, sei splendida come sempreee!! Guarda il tuo adorato Sanji cosa ti ha portato!!" disse il cuoco porgendole una bevanda fresca.
Si trattenne dal tirargli un pugno solo perché aveva proprio voglia di un cocktail.
"Grazie Sanji" cercò di mostrarsi il più riconoscente possibile davanti a quella marea di cuori parlante.
"Questo é niente per te, mia adorata!!" la lodò mentre volteggiava verso Robin.
"Il solito babbeo" disse irritato lo spadaccino per essere stato svegliato dai suoi urletti molesti.
"Che cosa hai detto?!! Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!!"
"Cos'é sei diventato sordo, cuoco da strapazzo?!!
"Taci, testa di verza!!!"
"Sei stato tu a svegliarmi con quell'orribile voce che ti ritrovi, sopracciglio a ricciolo!!!
"Ricominciano con i loro battibecchi" pensò Nami mentre una venetta le spuntava sulla fronte. "Oh-oh adesso un pugno non glielo leva nessuno..."
"SMETTETELAAA!!!" urlò colpendoli violentemente.
Zoro: "Aaaaa..."
Sanji: "Quanto é bella quando si arrabbia, e quanto fa maleee!"
Rufy: "Ahahah siete troppo buffi ragazzi!"
Nami: "Guarda che ce n'é anche per te!!"
Robin: "Non dovresti agitarti così" le sorrise l'archeologa.
Nami: "Lo so! Ma con loro é impossibile!!"
Chopper: "Nami mi fa tanta paura" disse la dolce renna nascondendosi dietro i pantaloni di Usopp.
Usopp: "Ehi Nami?"
Nami: "Che cosa c'é?!!" urlò con i denti a squalino.
Usopp si fece piccolo piccolo: "Ehm... credo di aver avvistato qualcosa" disse attirando l'attenzione di tutti.
Nami prese il cannocchiale che le stava porgendo.
Nami: "é vero! Sembra una barca..."
Rufy: "Ci penso io!!"
Nami: "No! Aspetta!!" troppo tardi.
Allungò le braccia fino ad afferrare la piccola imbarcazione, dopodiché tirò indietro trascinandosela sulla nave e facendola finire quasi addosso ai compagni.
Tutti: "MA SEI IMPAZZITO?!!!" urlarono con i denti a squalino.
???: "Chi diavolo é stato?!"
Si voltarono tutti.
All'interno della barca c'era una ragazza più o meno della statura di Nami, leggermente più alta, con lunghi capelli color blu/azzurro e gli occhi di un blu intenso, vestita con pantaloni aderenti neri alti fino al ginocchio e una maglia gialla dalle maniche corte e larghe.
Era piuttosto irritata.
???: "Avete intenzione di spiegarmi cosa diamine é successo?!!"
Rufy: "é colpa mia. Abbiamo avvistato la tua barca da lontano, così per vedere meglio ho allungato le braccia e l'ho portata sulla nostra nave. Scusa, non volevo disturbarti" si scusò inchinandosi.
La ragazza restò visibilmente spiazzata.
???: "Beh, non é nulla di grave..." sdrammatizzò incerta, pensando tra sé di aver capito male il modo in cui era stata portata sulla nave.
D'istinto alzò gli occhi sulla bandiera e si irrigidì di colpo, con la bocca spalancata per la sorpresa.
Usopp: " Ehi, tutto bene?"
Zoro: "Cosa vi aspettavate? é logicamente uno shock scoprire di essere stata trascinata su una nave pirata."
"V...voi siete i p...pirati di Cappello di Paglia?" chiese incredula.
Rufy: "Esatto, e io sono il capitano" spiegò con un sorrisone.
La povera ragazza lo guardò con gli occhi ancora spalancati.
Nami: "Tranquilla, non siamo pirati cattivi"
Sanji: "Si con noi sei al sicuro, mia cara" disse Sanji che si era appena reso conto di aver una meravigliosa ragazza a bordo e aveva cominciato a farle la corte.
Nami: "Non importunarla" lo trascinò via per un orecchio, sotto lo sguardo allibito della ragazza.
Rufy: "Allora, come ti chiami?"
???: "Eh, cosa? Oh, mi chiamo Hikaru."
Rufy: Piacere!! Io sono Rufy e loro sono Zoro,Nami,Usopp,Chopper,Robin e Sanji."
Hikaru: "Piacere..."
Nami: "Adesso Rufy rimetterà subito la tua barca in mare. Scusaci ancora" le sorrise la cartografa.
Rufy: "Eeee no, aspetta!!"
Nami: "Cosa?"
Rufy: " Perché non resti a pranzare con noi?" le chiese con uno dei suoi megasorrisi.
Hikaru: "Pranzare...con voi..."
Usopp: "Ma...Rufy..."
Nami: "Ragiona, non sappiamo nulla di lei! Potrebbe benissimo essere un cacciatore di taglie!" gli bisbigliò Nami.
Rufy: "E se anche fosse? Noi sappiamo come difenderci no?" sorrise loro.
"Allora?" si rivolse di nuovo verso Hikaru.
Non sapeva che dire, che ci fosse qualcosa sotto quella richiesta? In fondo stiamo parlando di pirati! Eppure quel sorrisone da bambino le trasmetteva fiducia, era sincero! L'aveva invitata a bordo senza sapere nulla di lei, ma, in fondo, questo andava a suo vantaggio...
"Va bene!"
Sanji: "Bene, allora io vado in cucina" disse accendendosi una sigaretta.
Rufy: "Siii, non vedo l'ora!!!"
Robin: "Vieni, ti accompagniamo in camera nostra così potrai rinfrescarti." le propose l'archeologa.
Hikaru le sorrise e pensò "devo averla già vista da qualche parte, probabilmente su un avviso di taglia.

Dopo essersi fatta una doccia e cambiata passò il resto della mattinata a chiacchierare del più e del meno con le due ragazze.
Era vestita con una semplice maglietta senza maniche blu scuro e con dei pantaloncini bianchi prestatigli da Nami.
Aveva riconosciuto nell'archeologa la famosa Nico Robin e quasi faticava a crederci.
Cosa ci faceva con Cappello di Paglia? Che fosse uno dei tanti pirati di cui si serviva?
Comunque per lei non era importante, il suo obbiettivo era un altro...
Sentirono bussare alla porta e videro Chopper che si nascondeva per matà dietro la porta.
"Sanji mi ha detto di dirvi che il pranzo é pronto e che non vede l'ora di rivedere le sue fantastiche dee" disse, intimidito dalla nuova arrivata.
"Oh ma che dolce!" esclamò invece quella andando dalla renna e inginocchiandoglisi di fronte.
Chopper scappò urlando terrorizzato.
Hikaru fissò confusa Nami e Robin che intanto ridevano: "Tranquilla, fa sempre così con le persone che non conosce. é molto timido."
Arrivate alla cucina Hikaru rimase sconcertata.
Il capitano cercava di fiondarsi sul cibo che era in tavola, ma veniva prontamente respinto dai calci di Sanji che nel frattempo si insultava con Zoro, Usopp intanto raccontava delle sue "incredibili" gesta ad un Chopper con gli occhi che brillavano.
Nami e Robin entrarono tranquille, ormai abituate al casino dei loro nakama, ma Hikaru era completamente spaesata.
L'aiuto Sanji, che da gran gentiluomo, la fece accomodare, avvicinandole poi la sedia, dopodiché provvide a porgere i piatti con deliziose pietanze ordinate a forma di cuore per le tre ragazze, e ad allungare velocemente i piatti anche ai suoi compagni.
Cominciarono a mangiare e Hikaru si abituò in fretta alle bizzarrie che caratterizzavano quella strana ciurma.
Rideva tantissimo nel vedere il capitano rubare da tutti i piatti, compreso il suo, e che le prendeva a turno da Nami e da Sanji, successivamente inseguito da Usopp e Chopper per aver rubato l'ultima coscia di carne, intanto Zoro e Sanji si urlavano contro ignorando tutto il resto finché non vennero travolti da Rufy che scappava.
A quel punto il ragazzo non poté far altro che fuggire fuori dalla cucina inseguito ormai da metà ciurma.
Hikaru si teneva la pancia per il troppo ridere: quelli erano tutti matti!
Hikaru: "Ed io che mi aspettavo una ciurma di pirati spietati e sanguinari! Ahahah"
Nami: "Aaah non lasciarti ingannare, sono molto forti, te ne accorgerai, e a quel punto ringrazierai di averci come amici!" scherzò allegra la rossa.
Robin invece notò che la ragazza si era leggermente incupita e la guardò in silenzio mentre le avvertiva che sarebbe andata un po' sul ponte.
Aveva il dubbio che nascondesse qualcosa.

Hikaru passeggiava silenziosamente sul ponte, persa nei suoi pensieri, quando...
"Hikaruuu!!!" le saltò di fronte il capitano.
Alla ragazza quasi venne un colpo.
"R...Rufy...ma che..."
Rufy: "Ascoltami, che ne diresti di entrare a far parte della mia ciurma?!!" le chiese contento.
Hikaru: "Beh...io..." notò che l'intera ciurma le sorrideva aspettando la sua risposta.
Non sapeva che rispondere, possibile che le stesse chiedendo così semplicemente di entrare a far parte della ciurma, di seguirlo lungo la Rotta del Grande Blu?
Hikaru non sapeva perché si faceva tanti scrupoli quando tutto quello poteva andare a suo vantaggio, forse perché non voleva tradire la fiducia di quel ragazzo, perché non voleva essere lei a far spegnere quel gran sorriso?
Hikaru: "Ma...Rufy...non sapete nulla di me..." provò piano.
Rufy: "Non importa! Sei simpatica e poi avremo modo di conoscerci, no?" le rispose con semplicità.
Hikaru: "Allora...Io..." non poteva far altro "accetto" rispose tenendo però lo sguardo basso, non sarebbe riuscita a guardare in quegli occhi così allegri e fiduciosi.
"Evviva!! Allora stasera si festeggia!!" urlò contento il capitano.
"Siii" gli risposero felici i compagni.
Hikaru cerco di mostrarsi felice e quando tutti si furono ritirati a svolgere i propri passatempi, si rifugiò nella camera di Nami e Robin che ormai era anche la sua.
Si stese e chiuse gli occhi.

FLASHBACK
"Mandate a chiamare Hikaru!"
"Eccomi!" arrivò immediatamente la ragazza.
"Ho un nuovo compito da affidarti, ma bada si tratta di un pirata molto più pericoloso delle altre volte, che ci sta dando molti problemi, parlo di Cappello di Paglia, voglio che tu me lo porti,preferibilmente vivo, prendi tutto ciò che ti possa servire e parti".
"Ma...ha battuto Crocodile!! Che speranze ho contro di lui?!" chiese incredula.
"Si, in uno scontro diretto non so quante speranze avresti, dovrai trovare un altro modo per catturarlo".
"Io...non so se..."
"Facciamo così, tu mi porti Cappello di Paglia e io in cambio farò in modo che si prenda in considerazione l'idea di liberare definitamente tua madre!"
Hikaru non poteva crederci! Dopo tanti anni, finalmente...
"D'accordo! Le porterò Cappello di Paglia".
FINE FLASHBACK

Riaprì gli occhi decisa. Il suo obbiettivo era catturare Rufy, l'avrebbe fatto per sua madre, non poteva farsi mille scrupoli, doveva semplicemente svolgere il suo lavoro, come aveva sempre fatto!