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Autore: Cherish    14/12/2014    3 recensioni
-Pistaaaaa!! - oramai era vicino, pochi metri ancora e sarebbe riuscito a prendere l’ascensore che finalmente lo avrebbe portato all’ultimo piano del grande magazzino.
Charles perse un battito quando vide che le porte dell’ascensore stavano per chiudersi e con un ultimo scatto disperato, ci si fiondò dentro, senza badare se ci fosse qualcuno all’interno con il quale ci si sarebbe potuto scontrare.
Infatti …
Non fece in tempo a fermarsi, o almeno, a rallentare... che ecco andò addosso a un giovane biondo che perse l’equilibrio, cadendo a terra con sopra il povero Charles.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto, Raven Darkholme/Mystica
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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CAP 4

CONTRASTI
 
 
Charles camminava pensieroso di fianco a Logan. Ripensava alla situazione che si era creata insieme a Erik. “Se Logan non fosse arrivato in tempo, Erik mi avrebbe picchiato; al contrario di me, che avevo voglia di baciarlo.” “Per un momento, pensavo che anche lui volesse fare lo stesso”. Charles scrollò la testa:- “Impossibile, Erik non s’innamora di tipi come me”.
 
Logan lo stava guardando da ben cinque minuti, e si era accorto che Charles era pensieroso.
Così gli appoggio’ il braccio intorno alle spalle con fare rassicurante, mentre Charles sussultò, ma lo lasciò fare, si sentiva al sicuro. - “Charles! E‘ da quando siamo usciti, che non hai spiccicato, una parola. Sicuro di stare bene? Erik, non ti ha maltrattato vero? -.
Charles alzò il suo sguardo dritto negli occhi di Logan. – No. Logan, sto bene. E’ solo che volevo chiederti una cosa-. Logan si fermò e sorrise annuendo:-Dimmi tutto -.
Charles annuì, mettendo le mani dentro le tasche della giacca. – Ecco, volevo sapere se Erik è solo presuntoso, oppure solo un idiota che tratta male le persone -. Logan alzò un sopracciglio e scoppiò a ridere, tantè che la sua risata poteva benissimo confondersi con la pioggia che cadeva senza sosta.
Logan strinse ancora di più la maniglia dell’ombrello che teneva in mano, e sciolse l’abbraccio che teneva sopra le spalle di Charles. Charles per un momento senti freddo, nell’attesa di aspettare una risposta di Logan. – Erik a volte è una testa calda, come mio fratello Victor o Scott; sarebbero capaci di far succedere una guerra se occorre. - Charles guardò a terra.
 
- Comunque sia, se Erik si mette in testa di ottenere qualcosa, stai pur certo che lotterà con tutte le sue forze pur di averla. Lui è fatto così, ottiene sempre ciò che vuole, ed è anche fortunato sotto alcuni aspetti; ma alla fine, se tiene veramente a qualcuno, sarebbe capace di proteggerla con tutto se stesso. – Charles annuì. – Credevo che fosse solo presuntuoso con le persone come me, in fondo non sono un tipo che s’intromette nella vita degli altri, e poi credo che mi odi. -
Logan sospirò. - No, non ti odia, è solo che detesta chi gli tiene testa, e credo proprio che tu sia uno di quelli. E per lui, a volte fa bene questa intesa. -. Charles tolse le mani dalle tasche dalla giacca e portò le braccia ai fianchi, sospirando. Logan continuò. - Charles vedrai che prima, o poi cambierà idea su di te. Come lo farà Scott, basta solo aspettare -. Così facendo continuarono a camminare.
 
Dietro di loro c’erano Erik, Scott ansimanti per la corsa.  Tranne Victor che  sembrava essere l’unico ancora in piedi. A un certo punto Scott si fermò, appoggiandosi contro la parete di un muro: - Non c’è la faccio più! Disse ansimando, toccandosi la milza. – E’ impossibile stare dietro a quei due! Poi rivolse il suo sguardo a Victor. - E tu che hai da guardare? Abbiamo corso da quindici minuti abbondanti e non sei per niente stanco!
Victor ovviamente ghignò i denti come al suo solito. – No non lo sono! E l’unica cosa che detesto, è questa maledetta pioggia che continua a cadere senza fine. E in più devo sopportarmi un moccioso che si lamenta ogni cinque minuti come una femminuccia, perché si sente male! . Scott si avvicinò a lui puntandogli contro un pugno. Victor era più alto e ben piazzato di Scott, avrebbe vinto in ogni caso. – Senti un po’. Non è colpa mia se ci troviamo in questa situazione. E poi non controllo il tempo atmosferico! Se ne avessi avuto la possibilità, avrei fatto smettere questo temporale! Purtroppo non posso farlo, e quindi, lupacchiotto bagnato, vedi di mettertela via, e cerca di non attribuire colpe a nessuno! –
Erik che si era ripreso anche lui dallo sforzo della corsa si sentì d’intervenire:- Avete finito di litigare come due sposini!?  Dobbiamo seguire quei due, prima di domani mattina!-
Victor alzò un sopracciglio e si premurò a chiedere del perché tanta insistenza nel seguire quei due.
Erik s’irrigidì e s’inventò una scusa, ai danni di Scott ovviamente. – Logan, ha preso l’ombrello di Scott e ha voluto accompagnare Charles a casa, così preso dalla gelosia ha avuto la brillante idea di seguirli, costringendo così anche a me -. Victor sbuffò, mentre Scott, era rosso dalla rabbia. – Io quel ragazzino lo faccio a fettine! Non solo ha avuto attenzioni da parte di Logan, ma ha avuto anche l’onore di stare sotto il MIO ombrello! Non lo toccherò più, lo brucerò non appena lo riavrò! –
 
Victor scoppiò a ridere. – Scott, non dirmi che provi ancora qualcosa per Logan, perché se è così, posso anche riferirglielo, non appena torna a casa – disse con la sua faccia tosta.
Scott volle per un attimo strozzarlo. – No... non sono geloso- disse imbarazzato. – rivoglio solo il mio ombrello! Victor scrollò la testa. Poi Scott ritornò all’attacco contro Erik. – E si dia il caso Erik, che non sono io quello che è stato trovato da Logan dentro lo stanzino, insieme a quel moccioso ipertinente! – Erik lo guardò stupito - Cosa, centro io adesso con il tuo ombrello?! E si dia il caso che dovevo fargliela pagare a quel ragazzino impertinente! .
Scott non si arrese:- E c’era bisogno di rinchiudersi dentro uno sgabuzzino? Potevi anche picchiarlo davanti a noi, non ci sarebbero stati problemi! E se non fosse arrivato Logan a quest’ora voi due vi stareste baciati come due babbei! . Erik ghignò i denti: Non è vero! Logan è entrato e mi ha interrotto!- Poi si fermò. E si diede dello stupido per aver detto una cosa del genere. Victor sorrideva. – Oooooohhh, adesso riesco a capire, del perché tutto questo!
Erik alzò gli occhi al cielo, e imprecò mentalmente. Scott, si tastò le tempie. – Su Sherlock, sentiamo la tua deduzione!
Victor lo guardò di sbiego. -Entrambi siete gelosi per quei due, non è così? Bhè, posso dire che tu Scott, sei un idiota, perché si vede un kilometro che t’interessa ancora mio fratello, e la scusa dell’ombrello è ridicola –.  Scott si avvicino’: Non sono un idiota!
Victor fece finta di niente e si rivolse verso Erik: Mentre tu Erik, sai che ti voglio bene e tutto il resto.... ma... – Ma?? – Chiese l’interpellato. – ... Tu sei Erik, Magneto, il pollo supremo della situazione, tutto quello che vuoi... ma ti sei preso una cotta per quel ragazzino e per di più lo stavi anche per baciare dentro lo sgabuzzino? –
Erik si portò una mano sugli occhi per cercare di darsi una calmata.: Io l ho seguito perché volevo fargliela pagare cara! Poi ogni volta che me lo trovo davanti, mi provoca ed io non ci vedo più! E da che voglio picchiarlo, mi ritrovo con il suo viso vicino e... – E? Chiese Victor.
-... non capisco più nulla -. Disse imbarazzato. – e si dia il caso che il sopprannome pollo supremo, mi mancava nella mia lista di nomi!  Disse alzando lo sguardo.
Scott riprese parola: Comunque sia è meglio sbrigarci, ne riparleremo un'altra volta, mi sto ammalando e per di più quei due potrebbero essere anche arrivati -.
 
 
Nel frattempo tra Charles e Logan scese il silenzio. Logan osservava davanti a se, per fare in modo di non incontrare lo sguardo di Charles. Mentre Charles, era come sempre tra i suoi pensieri. Per togliere quel momento imbarazzante chiese:- Manca molto, al tuo appartamento? - Charles strabuzzò gli occhi:- No.  Siamo quasi arrivati- poi sospirò. – Sai Logan, grazie per il disturbo, mi dispiace averti allungato la strada, potevo benissimo tornare da solo e... -. Logan si fermò, e negò con la testa:- figurati! Sono stato io a chiedertelo, ed era il minimo che potessi fare. Nessuno sarebbe sopravvissuto a quest’acquazzone - disse ridendo.
Poi senza volerlo gli prese una mano. – Ti saresti ammalato... e poi abito nelle vicinanze, per me non, è affatto un disturbo -. Si accorse che stava ancora tenendo una mano a Charles, e gliela tolse immediatamente. – Scusami – disse imbarazzato, seguito poi a ruota da Charles, che abbassò lo sguardo da lui a un punto non definito.
Nello stesso momento arrivarono anche gli inseguitori, che si nascosero dietro a un viottolo per non farsi vedere. – Tu guarda! Gli ha preso anche la mano! Incredibile! Domani non appena entrerò nel bar gliene dirò quattro! – Disse Scott, con rabbia e anche gelosia.
Victor gli diede uno scapellotto dietro la testa: Vuoi stare zitto Scott! Potrebbero sentirti! –
- Perché sei così noioso Victor?! – Se fossi al mio posto, anche tu vorresti strozzarlo! –
- L’unico che sarà strozzato, qui sei tu, Scott! Sta zitto!- gli rispose l’altro.
Erik era l’unico che non aveva fatto caso al battibecco dei due, era intento ad ascoltare la conversazione tra Logan e Charles. “ Possibile che... mi sia davvero preso una cotta per.. Charles? Sono arrivato al punto di inseguirlo e anche origliare i suoi discorsi... sono messo male ” . –  Si passò una mano sugli occhi “ Sto delirando, poco ma sicuro”. Pensò.
 
Vide Logan e Charles incamminarsi, e li seguì con lo sguardo. – Forza andiamo – disse stanco.
Arrivarono finalmente davanti alla porta dell’appartamento di Charles. Logan teneva l’ombrello, e nel frattempo diede uno sguardo all’edificio, mentre Charles inseriva la chiave. Logan prese parola:- Charles, se vuoi, posso trovarti un altro posto dove abitare. Qui mi sembra che sia abbastanza piccolo per te, e poi non puoi vivere in questo modo -
Charles si volse verso di lui, abbassò lo sguardo e sorrise. – Non c’è ne bisogno Logan, grazie, per il tuo aiuto, ma è quello che posso permettermi per ora -. Nel frattempo erano osservati.
Victor alzò un soppracciglio: Non ditemi che abita veramente, in quel posto? Senza offesa per nessuno, ma non mi sognerei mai di abitare in un posto del genere -.
Erik lo guardò serio:- Nemmeno io! E poi, chiunque si rifiuterebbe di farlo -. Scott riemerse dai suoi pensieri. - Allora è vero che quel ragazzino è così disperato - - Come? – Chiese Erik. – - Voglio dire... Logan mi ha accennato qualcosa sulla vita di Charles, ma non pensavo fino a questo punto -.
Victor fissò suo fratello.- Hai detto che studia vero? – Scott scosse la testa.  Sì. Ha cominciato da poco l’università -
Erik fissò nuovamente Charles e per un momento provò un po’ di pena per lui. Lui era cresciuto con una famiglia, e stava bene, non aveva niente di cui preoccuparsi; e il denaro non gli mancava. Erik sbuffò:- E come ha fatto a vivere fino, adesso? – chiese.
Scott scosse la testa: Logan mi ha anche spiegato che sua sorella, ha cercato in tutti modi di aiutarlo, ma lui non voleva sentire ragioni, e cavarsela da solo -.
Erik guardò Scott un momento poi si rigirò verso Charles.
- Cos’avranno da dirsi quei due, di cos’importante? – disse fra se. - Mi sto ammalando acciddenti! – Disse, imprecando a mezz’aria, passandosi, una mano sul naso, segno che si stava per prendere un raffreddore.
 
Charles e Logan stavano ancora parlando. Poi Charles si sporse per vedere l’orario sul suo orologio. Erano le undici e mezzo. – E’ tardi - disse Charles. – Logan... grazie per avermi accompagnato, e per quello che hai fatto, e sopprattutto... per il lavoro -.
Logan sorrise. – No. Figurati. Avevi bisogno di aiuto, e ho fatto il possibile per tenerti stretto –
Poi Logan continuò... – E se decidessi di cambiare idea sull’appartamento chiedi pure a me, ti cercherò un posto migliore di questo. -
Charles si sentì in imbarazzo.  Logan quindi gli appoggiò una mano sulla spalla per tranquilizzarlo – vedrai, tutto si sistemerà – Charles annuì.
A un certo punto si senti accarezzare il viso. Logan con un gesto, gli portò una ciocca dietro l’orecchio, e lo guardava intensamente.
Charles era incantato e agitato nello stesso tempo  – Cosa mi sta succedendo? – pensò con il cuore a mille.
Gli altri che stavano guardando tutta la scena sobbalzarono dallo stupore. Erik e Scott soprattutto strinsero i pugni nervosi. – Non vorra’ mica... -.
E accadde tutto velocemente. Logan si era avvicinato con il suo viso a quello di Charles, e sfiorò le sue labbra rosse, dolcemente. Non chiese subito un bacio, anzì aspettò una reazione dell’altro, per approfondirlo. Come previsto, la sua risposta non tardò molto.
 Charles preso alla sprovvista allungò una mano dietro i capelli di Logan, glieli sfiorò con le dita, e rispose con un certo timore al bacio. All’inizio lento, ma poi, si strinse ancora di più a lui e accellerò il bacio, che lo stava letteralmente spiazzando.
Erik era sotto schock, Victor guardava suo fratello con un ghigno compiaciuto, e Scott... era infuriato, e sorpreso nello stesso tempo.
- Pero’! Certo che mio fratello e Charles si stanno dando da fare. – disse Victor girandosi a guardare i due suoi amici imbambolati, con un ghigno.
Erik ripreso dallo schock rispose male a Victor:- Sta zitto Victor! – “ Ti sei appena cacciato di nuovo nei guai ragazzino” pensò poi tra sé.  Scott ancora tremante dalla rabbia scosse la testa e scoppiò a piangere: Quel ragazzino me la pagherà! Lho promesso a me stesso, pagherà per ciò che mi sta facendo subire! –
Victor e Erik lo guardarono. – Non ne vale la pena Scott, sapevi come sarebbe andata a finire – disse Victor mettendogli una mano sulla spalla.
Logan e Charles si staccarono dopo un po’ ansimanti, e stanchi. Charles preso nuovamente dalla follia, posò nuovamente le labbra su quelle di Logan richiedendo un altro bacio. Che l’altro accettò volentieri. Questa volta era un bacio frenetico, caldo e passionale. Logan strinse ancora di più a se Charles, e dai capelli scese con le mani fino a carezzargli la schiena.
 Entrambi ansimanti si staccarono. - Scusami Charles. Non so cosa mi sia preso ma... sei bellissimo. Charles ancora appoggiato a lui, scosse la testa. – No Logan, non devi chiedermi scusa. In fondo non è stato poi così male – sorrise.  Logan lo guardava intensamente negli occhi. Charles abbassò lo sguardo imbarazzato. In quel momento sentì soltanto la pioggia ancora scrosciante che cadeva, e il cuore, che accellerava sempre di più dall’emozione. Si sentiva strano. Aveva appena baciato il suo nuovo capo, o ragazzo, dipende dai casi, e il cuore e il suo cervello erano in totale black out. –“Ho avuto la stessa sensazione, quando io, ed Erik siamo rimasti chiusi dentro quello sgabuzzino”- pensò.
Logan fece l’occhiolino. – Sono felice, che ti sia piaciuto – disse scherzando. Erano ancora abbracciati. Charles si staccò poi da lui, e aprì la porta. - Allora ci vediamo, domani. Buonanotte Logan. – disse.
Logan si avvicinò, lo prese con una mano dietro la testa, e si avvicinò ancora alle sue labbra, per lasciargli un altro dolce bacio.
- Buonanotte. Charles – sorrise. Charles indietreggiò e sparì su per le scale.
Erik rimasto ancora a fissarli, strinse ancora di più i pugni.
“Quel ragazzino, si appena scavato la fossa da solo”-. Si disse, voltandosi a guardare dall’altra parte, nella direzione di Victor e Scott. Di Scott, nessuna traccia, era andato via. “Per la rabbia sicuramente” si disse.
Erik guardò nuovamente verso l’appartamento di Charles:- Credo che non sia giusto Victor -
Victor alzò un soppraccio: Cosa, intendi dire Erik?- Erik sogghignò e non si volse a parlare di fronte al suo amico, ma fissava con odio quell’appartamento che non avrebbe mai più guardato nello stesso modo.  - Charles, s’innamorerà di me -.
 
 
Non appena entrò in casa Charles, si appoggiò sulla porta, con una mano nel petto per respirare, come se avesse fatto una corsa lunga due kilometri. – O mio dio! – si disse, passandosi le mani sul viso. – Cosa cavolo mi è preso? Sapevo che Logan, avesse un debole per me, che mi trovava bello, ma... non posso averlo baciato! Si insomma, lui è il mio capo, e io un suo dipendente, non dovrebbe esserci niente tra me e lui..e invece lui..mi ha..baciato. –
Sospirò – E io ho corrisposto ovviamente, facendomi passare per uno facile! No. Questo mai! Io non sono così! – E poi, c’è da dire che è stato gentile con me, accompagnandomi a casa, altrimenti mi sarei bagnato e ammalato nello stesso tempo -.
Si passò una mano sugli occhi... – La stanchezza gioca brutti scherzi, e nel mio caso, non ne vale la pena -.
Sospirò e s’incamminò nella sua stanza, per appoggiare la tracolla, sulla sua scrivania e andare in bagno. Chiuse la porta e si appoggiò con le braccia al lavandino, guardandosi in viso,  allo specchio:- Non sono neanche tanto bello, mi faccio schifo, e Logan mi dice che sono bellissimo?? Anzi a dirla tutta quello bello, in questo caso è lui. Lui ha un bel fisico, io non sono neanche alla sua altezza -. Scrollò la testa. Devo essere proprio stanco, per dire certe cose -.
Aprì il rubinetto, per darsi una sciacquata in viso, era ancora rosso per l’emozione. – Meno male, che non era giorno, altrimenti mi sarei vergognato come un idiota! Soprattutto in questo stato -. Poi si guardò nuovamente, e si sfiorò con le dita le labbra, sorridendo come uno scemo.
Come ripreso da un sogno, scrollò la testa, e uscì dal bagno, chiudendosi la porta alle spalle, andando direttamente verso il letto, sdraiandosi sopra: - Mi farò una doccia domani mattina, ora sono troppo stanco, e poi non avrei neanche la forza di alzarmi. Oggi sono successe troppe cose insieme: prima Scott che mi minaccia, poi il bacio con Logan e poi... Erik – gli vennero i brividi a pronunciare il suo nome. – Non mi da un attimo di tregua. Oggi per poco non mi picchiava, e poi... quando Logan mi ha baciato... credevo di sentire la sua presenza-. Si girò in un fianco. – forse sarà stato, solo un pensiero... ma se fosse.. no, non è possibile..- scrollò la testa.  - E’ impossibile, mi starò sbagliando, come al mio solito, sarà meglio, dormirci sopra -... e con quel pensiero Charles, si addormentò.
 
 
Il giorno seguente Scott, dopo aver pianto tutta la notte, si volle presentare per primo al locale.  E ovviamente sfogarsi contro Logan, per quello che era successo la sera prima. Ovviamente non voleva fargli capire che insieme, a Erik e Victor, li avevano pedinati, e li avevano visti che si erano baciati.  Sarebbe stato come auto dichiararsi Stalker a vita, e già con Logan non aveva molta speranza.
Così si fece una doccia, si vestì con della roba pulita e uscì da casa, voleva arrivare prima dell’apertura, e parlare con Logan, a tutti i costi.
Erano appena le sette, ma sarebbe stato un orario perfetto, così si sarebbe evitato di incontrare Charles.
- Me la pagherà, e se dovrei incontrarlo, giuro che lo strozzo con le mie mani -. – Non preoccuparti, vedrai, ho già in mente un piano per separarli, così tu ti riprenderai Logan, e io mi vendicherò una volta per tutte di quel moccioso di Charles! -. Scott, si volse per vedere la persona alle sue spalle. Erik. – Buon giorno anche a te, Erik.. vedo che neanche tu hai dormito stanotte -. Erik notò le occhiaie di pianto di Scott, ma non disse nulla. – Esatto – E devo dire che da una parte è un bene, perché il mio piano piacerà sicuramente anche a te – disse con un sorriso malizioso.  Scott si accigliò. Conosceva bene Erik, e se c’era una cosa che sapeva fare, era vendicarsi.  – Ti ascolto -.  Erik gli si avvicinò - Non qui, è meglio parlarne da un'altra parte.- Scott sorrise. –Stavo giusto andando al lavoro. Devo chiarire due cose con Logan, e poi potremmo parlarne -. Erik assentì – Bene, andiamo -.
 
Arrivarono all’Apocalypse, ed era già aperto, Logan aveva già aperto. Entrarono. Logan quando vide arrivare Scott, seguito da Erik, e sorrise: - Buon giorno ragazzi! Come, va? Ciao Erik, anche tu qui? Ti preparo il solito? – Chiese lui con un sorriso a trentadue denti. Erik sbuffò, mentre Scott, lo superò, e neanche lo guardò in faccia. Logan, sorpreso di quell’atteggiamento, fece per fermarlo per un braccio, senza successo. - Che succede Scott? Hai dormito male? -.Scott si fermò, e lo guardò incredulo. – No! Non preocuparti! Sto bene!- Allora Logan si rivolse a Erik, alzando un dito e indicando Scott- che gli è preso? E anche tu Erik sembri uno che non ha chiuso occhio tutta la notte. E vedo che sei anche conciato. Hai la febbre?-. Erik si sedette al bancone, appoggiandosi con i gomiti sopra il marmo. – Ieri ho solo dimenticato l’ombrello e mi sono bagnato. Non so proprio dove ho la testa ultimamente -.
 
Logan annuì. – Bhè, credo che tu non siano stato l’unico, ieri ho voluto personalmente accompagnare a casa Charles, per non farlo ammalare. Ero di passaggio e così.. -. Erik lo stava osservando dritto negli occhi. - E vi siete anche baciati, a quanto pare - Voleva dirgli. Se lo tenne per se, non voleva di certo farsi fuggire che li aveva visti.
 Così recitò la sua parte. – Allora alla fine lo hai accompagnato a casa. E abita lontano? – chiese poi, con indifferenza. Logan alzò lo sguardo sul suo amico. – No, in un appartamento, a due vie da qui - Perché me lo chiedi Erik? -
 
Erik sorrise. – Solo... curiosità-. Logan per quanto poteva essergli amico, si fidava di Erik, ma l’ultima domanda, non gli piaceva, affatto. – Erik, se hai intenzione di... – Erik alzò una mano in difesa. – Non preoccuparti, non lo picchierò se è quello che vuoi, ero solo curioso -.
Logan, che non era stupido, prese parola: Ascoltami bene Erik, se vedo soltanto che tu o Scott, o chiunque altro, oserà toccare solamente con un dito Charles, non sarò così buono, come credete -. Scott ovviamente che si stava legando il grembiule, sentendo ogni cosa, sobbalzò. Erik con la sua solita faccia da sfacciato, fece un ghigno:- Puoi anche calmarti Logan, nessuno farà del male a quel piccolo, moccioso impertinente che ti piace tanto –. Il suo tono era cambiato.
 
Logan scosse la testa.- Sai Erik, a quanto pare tu sei geloso marcio, di me, non è così? Avresti voluto tu, accompagnare a casa Charles ieri sera, e magari, anche baciarlo, come stavi per fare ieri nello stanzino, è esatto? . Erik, strinse i pugni dal nervoso.
A quel punto Erik, ghignò i denti. – Lo sai benissimo, che non mi può interessare quel moccioso impertinente! E poi non lo stavo mica baciando! Gli stavo soltanto dando una lezione per come si è comportato nei miei confronti! – disse furioso. – E fin prova contraria sei tu quello che ha baciato Charles! –
 
Silenzio. Per un momento nell’Apocalypse cadde il silenzio.
Logan guardò con occhi infuriati Erik, e strinse i pugni. – Cosa??? Non dirmi che ci hai inseguiti e spiati!! Come vuoi che reagisca Erik dimmelo!!. Erik ghignò nuovamente i denti. – Certo! E l’idea è venuta a Scott, non a me!! Se non fosse stato per lui, non vi avremmo mai visti!! -.
Logan era ancora incredulo e guardò in direzione di Scott, fulminandolo con gli occhi. Scott fece un passo indietro .
- Spiegami per quale motivo ci avete inseguiti!!? Te lho detto che ero innamorato di lui! Lo sapevi Erik, non c’era bisogno di pedinarmi!! -. Erik era ancora in piedi, e guardava un punto fisso davanti a lui. – Ero arrabbiato!!.. e anche geloso, e allora lo seguito.. e anche Victor ha fatto lo stesso -.
L’interessato entrò in quel momento. – Ehi Logan come va?? Chiese quest’ultimo, con una faccia da schiaffi in viso . Logan guardò prima Erik, poi Victor, e infine Scott.
Victor provò a parlare:- Logan è successo qualcosa? Se vuoi... – No! Disse – guardandolo dritto negli occhi. – Ora come ora, voglio solo parlare con Scott, poi parlerò anche con voi due!.
Victor annuì, e così fece anche Erik.
A un tratto la potrà si aprì ed entrò Charles. Chiuse la porta, e si fermò, sentendosi osservato. Erik lo stava fulminando con gli occhi, e così anche Scott. L’unico indifferente era Victor.
-Ciao... Logan... – disse con voce tremante. – sono.. sono in ritardo? Mi dispiace, ma ho avuto un imprevisto e ... e – Logan addolcì lo sguardo, e gli sorrise - non preoccuparti - disse avvicinandosi, a lui, come per proteggerlo – Non sei in ritardo, anzi sei in tempo, vai pure a cambiarti, e poi comincia pure – Charles annuì. – Va bene – disse incrociando lo sguardo di Erik; Lo stava ancora fulminando. – Cosa, sarà successo?- Si chiese, e sparì dietro, nel magazzino.
Logan si volse verso Scott – dobbiamo parlare.-
   
 
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