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Autore: Bianca987    16/12/2014    3 recensioni
Dopo due anni dalla seconda guerra magica/ pace.
Draco e Hermione sono costretti a recitare in un film d'amore nella Londra Babbana. Dovranno far finta di amarsi, ma... Se il sentimento si espandesse anche nella vita reale?
Le cose sarebbero molto semplici se Malfoy fosse l'unico contendente, ma purtroppo non è così, e la testardaggine di lui non aiuta per niente.
Mille intrecci e complicazioni. Come andrà a finire?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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YOU WERE IN MY HEART 
CAP. 26
 
 
 
 
 
A ilapietro98 e DramioneGleek
 
 
 
 
 
•Londra Babbana, Ore 7:10 p.m. 
 
 
 
 
 
Entrò nella sala, e rimase sconvolta. Era mai possibile che quello si potesse definire un ristorante? Non aveva mai visto una sala così elegante: imponenti lampadari di cristallo che scendevano con eleganza dal soffitto altissimo, tavole apparecchiate finemente, pavimenti splendenti nei quali potevi pure specchiarti, e sale enormi e spaziose. 
Hermione osservò con ammirazione tutto quel lusso. 
-Caspita...- 
 
Le venne incontro un cameriere chiedendole a quale nome avesse prenotato. Lei rispose quello di Matt e venne portata in una sala poco distante, appena sotto le colossali doppie scale in legno di mogano e marmo bianco.
Hermione si rese conto che forse il vestito che stava indossando non era appropriato alla serata, ma allontanò quella preoccupazione dalla testa. Aveva altro a cui pensare.
 
Arrivò al tavolo, o meglio dire ai tavoli. Più di cento centocinquanta persone  ad occhio e croce, stavano sedute o in piedi conversando amabilmente tra loro.  
Forse vi erano anche il doppio di quelle che Hermione si aspettava. 
Insomma, quella serata non sarebbe stata come il previsto.
 
-Hermione- si voltò.
Draco.
-Draco- mormorò facendosi più vicino a lui per salutarlo. E fu un po' strano, ma probabilmente lo percepì solo lei in quel modo. 
Lui era vestito elegante, con i capelli biondi platino pettinati in dietro, le scarpe lucide e la cravatta nera. 
Stringeva in mano due calici contenenti quello che all'apparenza sembrava vino bianco.
-Come stai?- 
-Bene,- mentì -Tu?-
-Anche io. Vuoi?- le porse uno dei due bicchieri.
Hermione scosse la mano e la testa.
-Oh, no grazie. Non per me-
-Come preferisci- Malfoy lo posò sul tavolo da buffet.
 
-Cara! Caro!- Giò la fece sobbalzare sbucando da dietro Draco. Anche lui era ben vestito, ma sempre con quel tocco stravagante tutto suo. Infatti il completo che indossava possedeva un papillon giallo. 
-Come state?-
Non li diede nemmeno il tempo di risponderle, che esclamò: - Tesoro! Con questo vestito sei un'incanto! Lasciatelo dire... Venite che vi presento un po' di persone! Sono pezzi grossi questi qui, quindi drizzate le orecchie per le opportunità!-
Mentre Giò tentava di trascinare Draco ed Hermione in mezzo alla folla, lei chiede scossa: -Scusa Giò, ma tutta questa gente? Da dove viene fuori? Da quanto avevo capito si doveva trattare di una semplice cena tra noi...-
 
-Si, mi sono permesso di invitare qualche amico- Matt si fece avanti staccandosi da un gruppetto a tre passi da loro.
Teneva le mani in tasca, con un aria che somigliava tanto alla sfrontatezza del dannato e impossibile che gli apparteneva molto tempo fa. Ed Hermione lo riconobbe in quel modo.
 
-Buonasera Hermione, sei semplicemente stupenda- 
Lei si sentì arrossire, e abbassò lo sguardo ringraziando.
Sentì gli occhi di Malfoy spostarsi da Matthew a lei.
-Ben arrivato anche a te, nipote- 
Draco fece un cenno. 
Qualche attimo di silenzio imbarazzante.
-Okay, ti presento ai miei numerosi amici, andiamo-  concluse poggiando una mano sulla spalla di Hermione e sorridendo, portandola dentro il vorticoso giro di persone famose.
 
-
 
Erano due ore e che era rinchiusa là dentro. Si sentiva stanca di restare in piedi, stringere le mani facendo finta di essere interessata, e rifiutare alcolici da camerieri vestiti in bianco e nero, che giravano per la sala muniti di vassoi lucidissimi.
Draco l'aveva perso di vista dopo appena dieci minuti, perciò era rimasta con Matt per tutto il tempo. Tentare di cercarlo con lo sguardo? Inutile. C'erano così tante persone che se ce ne fossero state cinquanta in più sarebbe stato faticoso addirittura muoversi.
Inoltre, dopo l'arrivo di Hermione si erano aggiunge anche altre persone. La sala era al completo.
Aveva mangiato con gusto, il cibo era molto buono e velocemente spariva dai tavoli dei buffet. 
 
In quel momento si era rifugiata in bagno, a prendere "una boccata d'aria". Si guardò al grande specchio circolare risistemandosi i capelli fuori posto.  Poi poggiò i palmi sul piano del lavandino in marmo. 
Sospirò.
Doveva parlare con Draco in tutti i modi. Entro la fine della sera doveva riuscire a incontrarlo e portarlo in un posto più tranquillo. Possibilmente non in bagno.
Sgusciò fuori, è nuovamente fu invasa da colori, suoni e odori.
 
Fece un passo, ma una mano l'afferrò da dietro tirandola via.
Hermione sussultò e si ritrovò faccia faccia con Draco Malfoy in persona. Si lasciò scappare un sospiro di sollievo.
-Draco- bisbigliò. -Mi stava per venire un colpo-
Si trovavano nella penombra che una colonna stile Antica-Roma lanciava, un po' in disparte.
Malfoy sorrise. Un angolo della bocca più alzato rispetto all'altro. 
-Vieni- disse prendendole un polso e indietreggiando, portandola con lui.
-Dove?- chiese Hermione opponendosi giusto un po'. -Dove mi vuoi portare?-
Draco le si accostò con lentezza e sensualità. Hermione rimase immobile mentre lui si faceva vicinissimo al suo viso.
Deglutì.
Oltrepassò la linea delle labbra, e arrivò a sfiorare con le sue l'orecchio di lei. 
-È un segreto- 
 
Hermione lo fissò mentre si scostava. Poi si guardò le spalle, alla ricerca di qualcuno che li stesse osservando. Nessuno.
Si voltò, e scrutando il celeste chiaro negli occhi dell'altro, annuì.
 
-
 
-Posso aprire gli occhi ora?-
Draco scostò le mani da sopra i suoi occhi e lei vagò con lo sguardo nell'ambiente circostante. 
Con le labbra semiaperte fissò la sala degli specchi davanti a lei.
-Cosa è questo posto?- chiese sorridendo.
I vari vetri trasparenti formavano una sottospecie di labirinto che confondeva la vista solo a guardarlo. 
Draco non rispose, ma con una risata bassa si infilò nella prima entrata del sistema.
-Ehi aspetta, dove credi di andare?-
 
Hermione stranita raggiunse l'apertura. 
-Draco?- esitò ad entrare.
Scalpiccio di piedi verso destra.
-Vediamo se riesci a trovarmi!- esclamò l'altro da qualche parte.
Hermione sorrise e si lanciò all'inseguimento.
-È un gioco?- chiese ad alta voce con fare eccitato, così che Malfoy la sentisse.
-E allora giochiamo- 
 
Gli specchi e i vetri la confondevano. Andava a sbattere prima in uno e poi nell'altro. Non trovava il percorso da seguire e le sembrava di essere messa a tu per tu con almeno una decina di sé stessa.
Per una frazione di secondo, intravide Draco o il suo riflesso con la coda dell'occhio. 
-Ti ho visto!- Si voltò, ma ad aspettarla trovò solo il suo.
E poi accadde ancora, verso sinistra. Stavolta era davvero lui. 
Hermione non perse un attimo, corse verso quella direzione e passò per una stretta apertura tra due lastre di vetro freddo.
Quasi non si era scordata di tutte sue preoccupazioni, e del reale motivo per il quale era là con Malfoy.
 
-Dii qualcosa- lo spronò, lo aveva perso di vista nuovamente.
Silenzio.
Poggiò una mano davanti a sé per non incontrare altri vetri messi a trabocchetto. Curvò e si trovò in un circolo ristretto formato da specchi deformati.
Riprese fiato un secondo. Dove si era cacciato?
Un'Hermione alta e slanciata contro un'Hermione bassa e tozza. Le venne da ridere osservando la sua versione grassa.
 
Delle dita fredde le calarono sugli occhi, di nuovo. Le riconobbe, come riconobbe il profumo quasi chimico della pelle di Draco, che viveva anche nei suoi abiti neri da sera.
Hermione sorrise maliziosa.
-Eccomi qua- 
-Eccoti qua-
Si voltò per guardarlo in volto, mentre lui abbassava le mani.
Si guardarono per un magico momento negli occhi, Draco le accarezzò la curva della guancia.
-Sei bellissima stasera- 
Hermione sbatté le ciglia più che per imbarazzo che per vanità.
-Io... Io- 
-Ssh- Draco spostò il suo volto più vicino a quello di lei di un paio di centimetri.
-Non dire niente- il suo sorriso la incantava.
Dal piano di sotto, partì una musica lenta da ballo. Le note di violoncello e pianoforte salivano lungo le scale fino a raggiungere le loro orecchie. 
 
Draco chiuse gli occhi e accostò dolcemente la sue fronte a quella di lei. Le sue mani scivolarono sui suoi fianchi, ed Hermione automaticamente, senza nemmeno che se ne accorgesse circondò con le sue il collo dell'altro. 
Chiuse gli occhi, Hermione, lasciandosi dondolare da Draco, seguendo i suoi passi  e i suoi movimenti.
Stese i nervi e anche l'ultimo muscolo teso si rilassò.
 
Perché si sentiva così bene quando era con lui? Se non ci pensava, le sembrava quasi normale, mentre c'erano dei momenti in cui non poteva proprio crederci. La situazione che stava vivendo, Draco, lei come attrice, il bambino. 
Tutto questo aveva inciso la sua pelle, ma non sfregiandola come poteva aver fatto una cicatrice.
 
Destra, destra, sinistra, destra... 
 
Le sfuggì un sospiro.
-Perché sospiri?-
Hermione avvertì che la stava guardando, aprì gli occhi e continuando a ballare fissò i loro piedi muoversi all'unisono.  
Si fece seria, arrestandosi.
-C'è qualcosa che non va?- Draco si incupì.
-No, no è solo che...- alzò lo sguardo facendo spallucce.
 
-Cosa siamo noi, Draco?- 
 
Sorrise sollevato.
-Possiamo essere quello che vuoi tu, se ti va-
-Si, ma... cosa sono io per te? Adesso, in questo momento.-
-Devo essere sincero? Non lo so. La verità è che ti volevo solo chiedere perdono. Scusa per tutto, per come mi sono comportato ultimamente, e per non averti creduto quando non stavi mentendo, e per avere mentito invece io, sui miei sentimenti.-
Sembrava un discorso pensato.
-So che è... da pazzi- rise. -Ma tu sei diversa, sei speciale. Non so cosa ci sia in te, non so davvero. Se mi sono comportato come mi sono comportato, per la storia di Matt e tutto, era solo perché mi sono sentito messo... da parte, ecco. Ero geloso, lo ammetto. Questo sentimento andava in contrasto con tutti gli altri, e non capivo cosa mi stava succedendo, perché ti pensavo così tanto, perché mi bruciava il petto quando vi vedevo insieme, ed ero arrabbiato. Arrabbiato con me stesso, e anche con te. Mi trovavo lunatico, con mille decisioni da prendere e scelte da fare.- 
Hermione ascoltava in silenzio, assaporando ogni singola parola. Anche l'orgoglio aveva superato adesso? Per lei...?
-Hermione, tu sei l'unica donna che sia riuscita a farmi...- esitò, mordicchiandosi il labbro inferiore. -Innamorare-
Si guardarono negli occhi consapevoli. Forse per la prima volta.
 
Hermione si tuffò nelle sue labbra, esitando solo un secondo per non apparire troppo avventata. Lui rispose, e come se non fosse passato neanche un secondo, dal primo bacio che i due si erano cambiati a Parigi, Hermione avvertì le farfalle nello stomaco, la testa andare in tilt, e il cuore accelerare per poi perdere di colpo battiti.
Ma era anche diverso, perché quello era un bacio vero, di due persone innamorate.
Non lo facevano per finzione, e nemmeno perché presi dalla frenesia del momento. 
C'era qualcosa di profondo adesso, del quale sentimento le radici affondavano in un terreno morbido e franoso, dannatamente instabile. Ma pur sempre esisteva, e resisteva. E anche se fosse caduto, adesso c'era la speranza che uno dei due sarebbe riuscito a metterlo nuovamente al suo posto, rinforzandolo.
 
Era il momento.
Hermione si staccò.
-Devo dirti una cosa- sussurrò a fior di labbra.
-Dimmi, ti ascolto-
 
Veloce e indolore, o lento e meno shoccante? 
-Sono incinta- 
Draco strabuzzò gli occhi, e lascio cadere le braccia lungo i fianchi.
-Cosa...?- 
Lei annuì.
-L'ho scoperto quattro giorni fa. Per puro caso. Non mi sentivo bene, e... l'hanno visto.-
Draco rimase in ascolto, con aria seria ma soprattutto incredula.
 
La musica cessò al piano di sotto, ed esplosero gli applausi che coprirono il silenzio che si sarebbe inevitabilmente venuto a cercare.
Lui non parlava. Cosa stava pensando? 
Non era un buon segno? Ad Hermione salirono le lacrime agli occhi.
-Che c'è? Adesso non parli?- la voce incrinata.
-Come è potuto...- si bloccò, fermando la mano a metà in aria. Si portò l'altra sul capo e passandosi una mano tra i capelli, riposò le palpebre per alcuni instanti.
-Dimmi di chi è- 
 
Il punto critico.
 
-Io... Io non lo so Draco-
-E suo?- 
-Non lo so, davvero... Per il test del DNA dovremo aspettare alcuni mesi, e il medico dice che...- non riusciva a parlare, aveva bisogno di piangere ma non lo avrebbe fatto.
 -Cosa? Cosa dice?- 
 
-Lo sai...- si premette le dita sotto il naso, guardando in basso.
 
-È... È che ho ingerito tutto quell'alcol...- Hermione era sull'orlo del pianto. Faticava a esprimersi
-E sai che effetti può riversare...-
Malfoy ci mise un po' prima di poter collegare, ma poi afferrò.
Hermione di slanciò si buttò tra le sue braccia. Affondò il volto in quel petto caldo e chiuse gli occhi. Le sfuggì un singhiozzo mentre avvertì che la mano di lui le accarezzava la testa.
-Ho tanta paura, Draco- 
 
-Vedrai che... Andrà tutto bene-
-Quindi resterai?- il cuore di Hermione fece un balzo. Temeva la risposta.
-Si, resterò.-
 
 
 
                          ***
 
          •Due settimane dopo•
 
 
Hermione si svegliò per il tocco leggero di una mano sulla sua spalla.
Aprì gli occhi sobbalzando, e aspettò che la luce si attenuasse.
Poi incrociò Draco, le sorrideva e stringeva un pacchetto nell'altra mano.
-Buongiorno- il suo tono era dolce e caldo.
Hermione sorrise stiracchiandosi.
-Buongiorno Mrs Malfoy-che-entra-nelle-case-senza-permesso-
-Scusami, mi sono permesso di farti una piccola sorpresa-
Si accovacciò all'altezza del materasso e le mise davanti la scatola impacchettata.
Pasticcini.
-Non dovevi, lo sai- ringraziò, ma la verità era che aveva una fame incredibile.
Hermione si mise a sedere, e tirò i fili che contenevano le paste ancora calde.
-Come stai?- 
-Bene, direi bene-
-E... Ripetimi il prossimo appuntamento dal medico quando sarà?-
Hermione lo scrutò di sottecchi, era proprio incredibile, ma in senso assolutamente positivo.
-Tra nove giorni- ripeté mettendosi in bocca una bignè alla crema. 
 
Draco la sosteneva sempre, dopo qualche giorno di incertezze aveva confidato tutto a Ginny e a Harry. Avevano reagito stranamente, assicurandole che poteva contare su di loro, ma comunque sia dovevano ancora abituarsi all'idea di un'Hermione incita.
Lei e Malfoy ne avevano parlato il più delicatamente possibile, anche se il tasto dolente era inevitabile che venisse schiacciato.
 
~
 
-Tu sai che ci sono due possibilità, Hermione- 
Lei annuì sedendosi sul letto matrimoniale appena rifatto da qualche cameriera.
-Qualunque essa sia,- lo interruppe -Qualunque sia la verità, hai promesso che saresti rimasto. Ricordi?-
Draco smise di ordinare le sue cose dentro la valigia e chiuse l'anta dell'armadio. Andò da lei.
-Si, assolutamente si. Ma voglio che tu sappia anche che dovremo dirlo a Matt...- si sedette accanto a lei e le alzò il mento al suo livello. Inarcò le sopracciglia -Voglio dire, il bambino potrebbe essere il suo- chiosò nascondendo l'espressione addolorata.
 
Lei deglutì. 
-Se... Se così sarà, dovremo accettarlo, ma ti prego, aspettiamo almeno un altro po' di tempo- 
Dopo alcuni istanti Draco risposte che andava bene. Le accarezzò la mano.
-Voglio che quando avrai bisogno di aiuto io sia lì per sostenerti-
Hermione increspò le labbra.
Si baciarono brevemente.
-Ti aiuto, vieni- asserì, alzandosi e arrivando alla scrivania con sopra i bagagli. 
 
 
 
 
 
-------------------------
 
 
 
Capitolo concluso! 
Mi ha portato difficoltà a scriverlo, perché inizialmente avevo messo una parte che non mi convinceva, e quindi ho voluto cancellarla per poi riscriverla diversamente ma non avevo ispirazione, poi dovevo assolutamente finire di leggere Divergnet (è bellissimo! Ve lo consiglio nel caso non l'aveste già letto).
Va beh, altrimenti sarebbe stato già pronto un po' prima. :)
Non mi soddisfa molto, non so perché... Ma spero che a voi piaccia.
 
In ogni modo, d'ora in poi i capitoli saranno diversi dal consueto. Mentre prima descrivevo giorno per giorno o quasi, adesso farò degli "sbalzi temporali", perché se dovessi scrivere 9 mesi di gravidanza non finirei più...
 
Tranquille, non vi annoierete ;)
 
Spoiler:
 
"-Ron...-" 
 
Piccolissimo ma intenso! 
 
Baci,
B.
 
 
 
 
  
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