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Autore: Riku_Lucis_Caelum    20/12/2014    1 recensioni
Doveva essere un solo capitolo, iniziare e finire la ma... ebbi delle "pressioni" per così dire e diventò un pelino più lunga... la mia prima RikuxSora ^^"
Riku e Sora sono amici da una vita ma, se in realtà si piacessero?
E Sora si troverà a un bivio dove gli servirà una spinta per capire i suoi sentimenti ^^
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Kairi, Riku, Sora
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Entrarono dentro casa, Sora lasciò la mano all’amico giusto il tempo per chiudere a chiave la porta di casa. Nemmeno il tempo di chiuderla che sentì due braccia avvolgerlo dolcemente e il corpo di Riku contro di lui. Torace contro schiena. Rabbrividì ma non di paura, arrossito gemette mentre gli caddero di mano le chiavi.
Riku gli carezzò dolcemente il torace da sopra la maglia, scendendo allo stomaco poi alla pancia, fino ad arrivare al bordo della maglia e ci infilò le mani sotto.
Sora si stava già eccitando con così poco, era imbarazzante. Rosso come un pomodoro ringraziò di essere girato con il viso verso la porta, così che Riku non notasse il suo colorito e soprattutto non notasse altro che in quel momento cominciava ad essere abbastanza visibile nonostante i vestiti.
Riku gli respirava sul collo, era una tortura sentire i suoi respiri, dolce e maledetta tortura. Sentì le mani dell’altro risalire lungo il suo corpo e gemette inarcandosi verso il ragazzo che gli era dietro.
- Sora… voglio di più… - gli sussurrò rocamente nell’orecchio.
Da come era messo per Sora muoversi era difficile, si sentiva inerme e fottutamente eccitato.
Riuscì con fatica ad arrivare con una mano al viso del più grande, voleva girarsi, voleva baciarlo ma non ci riusciva. Riku per risposta gli mise una gamba tra le sue sostenendolo ma anche provocando una serie di altri effetti a cui il castano rispose con dei gemiti abbastanza rumorosi.
Si tappò la bocca ma ormai era troppo tardi e Riku ridacchio.
- Che vocetta sexy… - puntualizzò poi l’argentato.
- N… non è colpa mia… - mugolò dopo un altro piccolo gemito sentendo la gamba di Riku muoversi.
Riku sospirò, trattenendosi dallo strappargli di dosso i vestiti e sbatterlo contro la porta. Lo lasciò facendolo girare.
- Scusa sono stato troppo irruento… -sussurrò l’argenteo carezzando con dolcezza il viso del più piccolo.
Sora era rosso con non mai, si sentiva in fiamme. Aveva più voglia che vergogna. Gli mise le mani sul torace, tremava un po’.
- Riku… p… portami… al letto… - ecco lo aveva detto.
Avvampò come pochi, affondando il viso in petto al più grande. Si voleva sotterrare dalla vergogna ma, almeno aveva detto sinceramente quello che voleva, per quanto imbarazzante fosse.
Dal canto suo Riku era un misto tra tenerezza e eccitazione. Era così dolce, e poi era anche così dannatamente sexy. Sora non se ne accorgeva, come quella notte sul divano quando involontariamente gli si strusciava addosso chiedendo di più, quando lo mordeva. Anche solo quando pronunciava il suo nome riusciva a essere eccitante.
Fece appello al suo sangue freddo e gli prese la mano. Senza dire nulla si diresse alle scale del piano superiore dove c’era la sua camera.
La porta era aperta e entrarono mano nella mano.
La stanza era sempre tutta sottosopra, Sora il disordinato cronico. Il letto era un campo di battaglia e sul pavimento c’era di tutto. Dai retini ai pantaloni. La finestra era chiusa e da li si intravedeva nel buio l’isola. Accanto al letto c’era il Keyblade che risplendeva metallico alla luce della luna.
Riku sospirò e chiuse la porta senza lasciare la mano del ragazzo.
Sora si lasciava trascinare, gli aveva detto così ma, non sapeva nemmeno da dove iniziare, dannata inesperienza e poi le mani avevano iniziato a tremargli tantissimo.
- Calmati… - sussurrò l’argentato sentendo la mano che aveva nella sua tremare.
Il castano deglutì e sospirò, Riku lo portò verso il letto sedendosi e sedendolo a cavalcioni sulle proprie gambe.
Sora delicatamente gli posò le mani sul torace, scorrendole verso il basso mordendosi il labbro inferiore e l’altro lo lasciava fare tenendo le mani sul sui fianchi stringendoli appena.
Era diverso a da quella sera sul divano, sapeva che non sarebbero stati solo baci, sapeva che adesso quella non era solo curiosità e voglia di provare ma desiderio verso di lui.
Lo guardò , aveva il volto in fiamme e Riku invece era tranquillo e avvicinandosi con viso lo baciò dolcemente sulle labbra, che poi diventarono dolci morsi a cui rispondeva stringendo la sua maglia mugolando .
Era davvero una sofferenza per l’argenteo, averlo addosso, sentirlo gemere e sapere che era suo gli faceva perdere il controllo, ogni secondo che aspettava era una eccitante sofferenza ma voleva di più così senza aspettare ancora gli tolse la maglietta baciandogli il torace tenendogli entrambe le mani sulla schiena. Era calda e lo sentiva tremare sotto le dita.
Si stese nel letto tirandoselo addosso scorrendo le dita sulla spina dorsale quasi come a contare ogni singola vertebra mentre non smetteva di baciargli labbra e collo, sorrise appena sentendo premere qualcosa contro il proprio inguin.
Lo abbracciò invertendo le posizione e salendogli sopra, Sora era rossissimo e quasi batteva i denti , era tenerissimo e allo stesso tempo tentatore.
Si mise tra le sue gambe spogliandosi lasciando che il castano lo guardasse, aveva tutti i capelli davanti alla faccia e Sora scoppiò a ridere.
-Sembri uno yorkshire… heheh – disse piano ridacchiando.
L’argentato sospirò, era il solito spacca momenti.
Si tirò indietro i capelli, scoprendo quei gelidi occhi acquamarina e il più piccolo smise di ridere avvampando come non mai.
Si abbassò verso i suoi pantaloni tirando giù la zip del castano con i denti mentre lo sentiva tremare e spingere lievemente il bacino in su, così capendo che era al limite anche il suo compagno si sbrigò a levargli pantaloni e biancheria.
Si raggomitolò subito, era imbarazzato da morire, era la prima volta che lui lo vedeva completamente nudo e poi era visibilmente eccitato e la vergogna era maggiore.
Riku senza tanta delicatezza gli posò le mani sulle ginocchia allargandole di colpo lasciando ogni angolino di Sora in bella mostra.
- Wah! N…no… - si coprì il viso con le mani.
-Hai detto tu di voler venire al letto con me… - disse chinandosi su di lui sussurrandogli davanti al viso coperto.
Lui aveva ragione ma, non poteva pretendere che non si imbarazzasse.
Gli lasciò le gambe ormai le teneva aperte standoci in mezzo col proprio corpo e si calò pantaloni e biancheria quanto bastava tanto che il castano nemmeno se ne accorse.
-Gh… R…Riku? – sentì qualcosa strusciare sul suo didietro e avvampò come non mai.
Solo ora cominciava a rendersi conto di quello che realmente stava per accadere e che poi, sarebbe cambiato tutto ma, lo guardava, su di lui con un espressione dolce e eccitata.
Gli passo le mani tra i capelli tirandole indietro scoprendo gli occhi così gelidi ma stupendi.
L’ argenteo chiuse gli occhi lasciandoselo fare, erano così dolci quelle carezze, si spinse un po’ avanti con il bacino sentendo l’altro tremare e gemere piano, stringeva gli occhi e si strinse di colpo a lui.
-S…sora… non voglio perderti… mh…- gli scappò un mugolio era così piacevole.
-a…ahg… nh…- stava aggrappato a lui con tutte le forze e non riusciva a rispondere.
Faceva male, un dolore mai provato ma a denti stretti lo sopportava perché il desiderio di averlo era troppo lo aveva represso per troppo tempo e ora, non si sarebbe fermato, non lo avrebbe fermato.
- Non… ferma… ah… arti… - gemette stringendolo con le gambe alla vita facendolo gemere e stringere i denti.
Non voleva essere rude, non voleva essere violento ma, così era davvero difficile controllarsi e preso dalla foga lo afferrò per i fianchi e iniziò a muoversi con più decisione facendolo quasi urlare mentre lo stringeva e si aggrappava a lui con tutte le forze.
 
Si risvegliò nudo avvinghiato addosso a Riku. Gli faceva un male cane la schiena e non aveva la forza di alzarsi. Con la testa si poggiò meglio sul petto del compagno, era così caldino. Era bello sentirlo così accanto a lui. Chiuse gli occhi ascoltandolo respirare, quando una mano gli carezzò i capelli.
- Ti sei svegliato… - mugolò rocamente l’argentato.
Sora alzò il viso guardandolo e mugolò di risposta. Poi pianino rantolò fino a salirgli sopra accucciandosi.
- Mi fa male la schiena… - borbottò il piccolo.
Riku prese ad accarezzarlo lungo la schiena, con lentezza e dolcezza, e di risposta ottenne un dolce bacio come ricompensa.
- Sono proprio cotto di te… - borbottò l’argentato.
E a Sora scappò un sorriso, dolce e tenero. Che era meglio di una risposta.
- Coccoliamoci fino all’alba… - gli disse il castano sistemandosi meglio addosso a lui.
Riku rise e sorrise. Non era male per nulla come idea ma, chissà per quanto avrebbe resistito a fargli solo coccole. Finalmente aveva avuto ciò che aveva desiderato da tutta una vita. Il suo dolce, amato e tenero Sora.
 
Fine ^^
sul serio u__u mo basta xD
 
p.s.
ci ho messo una vita a finire sta storia xD e tengo a dire che è la più lunga che ho mai scritto > <  ho dato il meglio di me.. e spero di non aver storpiato troppo il carattere dei personaggi é__è a parte che Kairi mi
è uscita adorabile *^* <3
e mi scuso per l ultimo capitolo un pelo breve ma… ^^” non volevo “esagerare” 
   
 
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