Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: controcorrente    24/12/2014    4 recensioni
Noblesse oblige."La nobiltà comporta obblighi". L'obbligo della nobiltà, un privilegio ed un insieme di doveri a cui occorre piegarsi. Una carrellata di personaggi, sul modello di Maternalia. Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

18.I SENTIMENTI DI UNA BAMBOLA

 

Non poteva credere a tutto questo.

Lui era lì, sotto la pioggia, a fissarli con sgomento, a guardare lei, con cupa disperazione...e lei non poteva muovere un muscolo. Era di fronte a lei, per l'ultima volta. -Maestà, vi scorterò io stesso al confine-disse, con calore malamente celato.

La donna non mosse un muscolo, da dietro il suo travestimento.

-No, conte di Fersen-rispose invece il re- non è più possibile. Avete fatto l'impossibile e ve ne sono grato. Ormai, sarebbe troppo pericoloso per voi rimanerci vicino. E'tempo di dirci addio.-

Addio, addio...

Quella parola maledetta rimbombò nelle viscere, danzando al ritmo di quel diluvio. Lei era nella carrozza, con quello sbigottimento specchio del suo. Nemmeno lei poteva credere alle parole del consorte...eppure rimase ferma nella sua posa statica, come una bambola. Neanche la regina, così forte e altera, trovava la forza per dire alcunché. C'era solo il suo silenzio, pronto a urlare nel fragore della tempesta.

Ultimamente, dopo la perdita del figlio e la caduta di ogni finzione, si era sentita nuovamente avvolta dal vuoto che, in passato, aveva mangiato la sua anima, smaniosa di amore e offesa da una corte fredda e fittizia. Ora Iddio la portava a perdere anche l'unico uomo che avesse mai amato.

Il cuore batteva piano, dandole colpi violenti, così forti da toglierle il respiro. Fersen stava per andarsene, questa volta senza alcuna possibilità di ritorno...e lei non poteva parlargli, con la presenza del marito di fronte. Non dubitava che Luigi non sospettasse qualcosa ma rivelare quel legame, così intimo da non aver bisogno di riconoscimenti da parte del mondo, gli sembrava una profanazione dei sentimenti che li avevano uniti per anni.

Fersen era tutto ciò di cui aveva bisogno...e stava per dirgli addio.

Una parte di lei, quella più appassionata, avrebbe voluto scendere dal mezzo e correre, alla ricerca di un abbraccio. Non voleva lasciarlo, non poteva.

Dio, sta per andarsene...fu il pensiero addolorato. Nascosta dietro al cappello, guardò gli occhi chiari che tanto aveva amato. La pioggia batteva sul tettuccio, martellando tutto. Un rumore cupo e lugubre, che le ricordava quello delle campane della chiesa di Parigi, dove avevano celebrato le esequie del figlio.

Prima Joseph, poi Fersen e, più a ritroso, sua madre, l'imperatrice d'Austria. Perché Iddio le toglieva tutte le persone che amava? Perché tutto quel dolore? Maria Antonietta si fece forza, tentando di tenere quella postura che, ormai, si sosteneva su solamente per inerzia.

Avrebbe voluto veramente scendere da quella maledetta carrozza che la portava verso una salvezza che avrebbe preservato solo il corpo, lasciando l'anima indietro con i suoi pesi. No, non voglio pensò, in un urlo che non uscì dalle labbra perfettamente cesellate. Morbide catene la tenevano in quella carrozza. Fili innocenti che dipendevano da lei, in ogni momento.

Maria Antonietta non guardò i fautori di quei nuovi ceppi che, pur dando un senso alla sua vita, la arpionavano a quel matrimonio combinato, dominato da una fiacca incomunicabilità. Marie Therese e Louis Charles fissavano tremanti entrambi,con un'espressione assorta che la trafisse, come un lancia.

Non era più tempo. Non ve ne era mai stato. Quella vita d'ombra, la sola in cui aveva vissuto veramente, stava per scivolare via. Lei era la regina di un Paese che non capiva e dal quale aveva sempre ricevuto odio, prima come austriaca, poi come sovrana francese.

Non voleva stare lì.

Voleva andare con Fersen...ma quale era il prezzo?

Marie Therese e Charles, i suoi figli.

Luigi a cui voleva bene come ad un fratello.

Un vuoto le strinse le viscere in una morsa dolorosa, che non lasciava scampo. Non le era concesso seguire l'uomo che amava. Come una bambola aveva ricevuto vacui palliativi, senza avere mai ciò che desiderava davvero. Nel suo matrimonio non c'era posto per la felicità ed ora che quella definitiva separazione si faceva concreta, comprendeva che non poteva scegliere tra le due cose che amava di più al mondo ma che doveva farlo, anche se non avrebbe ottenuto la felicità.

Addio pensò, mentre la vista si faceva acquosa e molle...come la pioggia che batteva fuori dalla carrozza.

 

La più difficile delle parti da scrivere, almeno per me. Non so dire come sia nata questa cosa ma spero che piaccia. Intanto vi auguro buone feste!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: controcorrente