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Autore: Mirwen    11/11/2008    4 recensioni
“Hogwarts è casa.Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive …. Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo. Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità". Enif Aurora Icecrow
“Un’ultima cosa… ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, MA non dovete disperare… dovete trovare la luce nell’oscurità… continuate a stare uniti e solidari come avete dimostrato di essere ieri e nessuno potrà fermarvi… non lasciate che la paura si ponga tra voi e i vostri amici… ricordate: non siete mai da soli… dev’esser questa la nostra forza. “ Dal cap. 3
“Comunque… qualcuno deve essere stato…insomma prima il padre di James, poi Emily, adesso questo signor Greathead… e solo perché sono amici di Silente” Dal cap. 6
“Io ti trovo splendida” Dal cap. 9
 “Lo dirò una sola volta… prova a tradirmi e il mondo magico e quello Babbano messi assieme non saranno abbastanza grandi per nasconderti…”" Dal cap. 12
Era quello l’avvertimento: se non la vedete come noi non vedrete altro. ” Dal cap. 15
Storia vincitrice del Best WIP, Best Original Character e Best FF Monica's Choise dei Never Ending Story Awards
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le lacrime della Fenice' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Nota Introduttiva

Eccoci qui a questo terzo capitolo. Beh spero che leggerete numerosi anche questo capitolo.

Ringrazio tantissimo Frytti, che ha corretto questo capitolo in tempo per oggi nonostante gli impegni(sei un angelo!)!

Vi lascio a questo capitolo un po’ “burocratico” ;P Perché? Beh leggete e lo scoprirete ^^

Mirwen

 

Safely, for the last time

 

“Hogwarts è casa.

Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s’innamora, piange, ride, vive….

Hogwarts è l’unica sicurezza che abbiamo.

Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell’oscurità.”

Enif Aurora Icecrow

 

Capitolo 3: Last year

 

Era strano svegliarsi tardi il primo giorno di scuola, ma quell’anno, quel loro ultimo anno nessuno li avrebbe rimproverati per questo, ma c’era qualcuno che di stare a letto proprio non voleva sentir ragioni.

Enif si alzò in punta di piedi: Lily e le altre due ragazze stavano ancora dormendo, ma lei proprio non ce la faceva a dormire dopo le 9 di mattina. Infilò in silenzio il bagno, fissando il  suo riflesso. Realizzò solo in quel momento che quella era l’ultima prima mattina. Chissà dove si sarebbe trovata esattamente un anno dopo, pensò che forse era meglio non pensarci.

Ritornata nel dormitorio piegò con cura il suo pigiama, fissando con malinconia le tende del letto a baldacchino, sfiorandole appena.

“Non devi mica lasciarle oggi…” la sorprese la voce di Lily

“Sei sveglia…”

“Già… dammi un minuto e scendiamo insieme va bene?”

“Certo” le sorrise Enif vedendola scomparire in bagno.

♦♦♦

“Hai dormito qualcosa?” Remus si sedette sul suo letto riscuotendo James dalla piega scomposta delle coperte.

“No…tu?”

“Figurati…. Sirius?”

“Se parlaste di meno…” bofonchiò quest’ultimo alzandosi a sedere e fissando i due amici seduti sul letto accanto al proprio.

“Dato che noi siamo svegli…” disse sporgendosi dal letto, allungandosi fintanto da riuscire ad assestare un pugno al cumulo di coperte sotto il quale ci sarebbe dovuto essere Peter.

“Wormy! Sveglia!”

“Che ore sono?” chiese una voce assonnata da sotto le coperte

“Le 9…” rispose Remus fissando l’orologio sul comodino di Potter.

La faccia assonnata di Peter sbucò dalle coperte

“Devo proprio alzarmi?”

Sirius lo fissò sorridendo

“Se non vuoi pagare penitenza…” si alzò di scatto “Chi arriva ultimo in bagno è un Serpeverde strisciante!” urlò saltando giù dal letto e infilandosi in bagno. I tre si fissarono, mentre un seccato Frank Paciock tirava un cuscino dietro la porta del bagno…

“Certo che non si può mai dormire in pace con voi…” disse con voce impastata rigirandosi su un fianco e ributtandosi a dormire. Gli altri tre sorrisero, in fondo lì non era cambiato nulla.

Sospirando i tre malandrini si alzarono raggiungendo il compare in bagno.

♦♦♦

“Signorina Evans giusto lei cercavo…” la voce della McGrannitt la sorprese appena messo piede in sala comune.

“Buongiorno professoressa…” rispose seguita da Enif

“Buongiorno anche a lei signorina Icecrow…” sorrise dolcemente la McGrannit

“’Giorno professoressa…”

“Due ottime collaboratrici direi… data l’ora…” Enif e Lily si scambiarono un’occhiata “mi chiedevo se mi fareste il favore di svegliare il dormitorio devo parlare a tutti… ed è anche piuttosto urgente… vanno bene anche in pigiama…” sorrise alle facce delle ragazze.

“È per stanotte?” chiese Lily in un soffio

“Si e no, signorina Evans… ora andate a svegliarli vi prego…”

Lily si incamminò verso il dormitorio delle ragazze, lanciando un’occhiata profonda ad Enif che arrossì

“Professoressa devo andare a svegliare anche i ragazzi?” chiese la bruna indicando la rampa di scale alla sua destra

“Ma certo, signorina Icecrow, mi auguro le basti svegliare il Caposcuola o uno dei Prefetti comunque…” nel tono della McGrannit c’era una nota di urgenza che fece fare ad Enif a due a due i gradini che portavano ai dormitori maschili, ma che non le impedì di fermarsi impacciata davanti alla porta di quello del settimo anno.

♦♦♦

Sirius si muoveva per la stanza in mutante, dirigendosi verso il baule di James.

“Hai tu la mia divisa James?” chiese aprendolo con poca grazia

“No, l’ho infilata nel tuo baule…”

“Hai già perso la divisa in giro, Paddy?” chiese Remus uscendo dal bagno

“Va bene, ho capito….” Sbuffò Frank emergendo dalle coperte “…devo alzarmi anch’io…”

In quel momento qualcuno bussò alla porta

“Questo dev’essere qualcuno del secondo anno che è stato svegliato dal vostro casino…” bofonchiò Samuel Colfer, ultimo occupante del dormitorio, alzandosi stancamente e filando in bagno seccato.

Sirius convinto andò ad aprire.

“Enif!”

“Sirius, la McG vuole l’intero dormitorio in sa…” la ragazza arrossì di colpo notando l’abbigliamento alquanto povero di messer Black “mettiti addosso qualcosa cavolo!” esclamò poi voltandosi

“Dai Eny… vuoi dirmi che non mi hai mai visto in mutande… facevamo anche il bagno insieme da bambini…”

Enif non rispose, fissando le scale imbarazzata, per sua fortuna Remus venne in suo soccorso, spinse da parte Sirius con un “Va a cercare la tua divisa, scalmanato!” poi si rivolse ad Icecrow con un sorriso.

“Dicevi?”

“Oh Remus…. Grazie… La McG vuole tutto il dormitorio di sotto il più presto possibile, ha detto anche in pigiama se è necessario… io… ve l’ho detto… e dato che non voglio ripetere l’esperienza di poco fa… potete svegliare voi gli altri ragazzi?” chiese cercando di non guardare Sirius che si vestiva all’interno della stanza.

“Certo, non preoccuparti, ora me ne occupo io…”

♦♦♦

Meno di un quarto d’ora dopo, tutta la casa Grifondoro era stipata in Sala Comune, Minerva McGrannit era in piedi in mezzo a loro

“Vi ringrazio per la velocità in cui vi siete radunati qui… - guardò alcuni ragazzi che sfoggiavano dei vistosi pigiami- devo dirvi alcune cose… innanzitutto… dati gli avvenimenti di ieri, il banchetto e la cerimonia dello smistamento saranno svolti oggi a pranzo…”

“Scusi professoressa?” chiese una ragazza del quarto anno “Mio fratello e tutti quelli del primo anno dove sono?”

“Sono stati sistemati in un aula per questa notte…” disse con uno sguardo che fece si che nessun altro osasse interromperla. “Oggi avrete quindi la giornata libera.” Si levò un mormorio compiaciuto “Comunque… il fatto grave è che molti di voi dovranno fare quattro chiacchiere con gli agenti del ministero che sono giunti in nottata…”

“Ma noi che centriamo?!” chiese un bambino del secondo anno, abbastanza sconvolto già di per se

“Mi dispiace doverlo ammettere, signor Carter, ma qualcuno ha tirato il freno a mano sul treno…”

“Con tutto il rispetto, professoressa…” si azzardò a parlare James “Non credo che nessun studente di Hogwarts abbia potuto consegnare ai Mangiamorte un suo compagno…” nonostante lui stesso avesse provato forti dubbi, non poteva credere che ragazzi come lui o più piccoli di lui si aggirassero già tra le file dei Mangiamorte e meditasse piani omicidi.

“Lo spero, Potter. Lo spero con tutto il cuore, ma questo non toglie che il ministero voglia controllare…”

Un mormorio nervoso si diffuse nella sala

“Professoressa?” chiese dal suo metro e cinquanta il Prefetto del quinto anno Rosy Chricton “chi dovrà essere interrogato?”

La McGrannit li guardò tutti, uno per uno…

“Non lo so… gli Auror hanno detto che ci daranno disposizioni durante il banchetto…di certo gli occupanti degli scompartimenti attaccati” gli occhi castani di Minerva McGrannit indugiarono su Susanne Daniels, un grosso cerotto sulla guancia, lei e la gemella Amanda di Tassorosso erano nel vagone di McSorar.

 

♦♦♦

 

Quando, nelle loro divise, sfilarono nella Sala Grande tutti gli studenti della scuola notarono subito la presenza degli Auror del ministero al tavolo degli insegnati.

Silente si alzò non appena si furono seduti.

“Miei cari ragazzi, buongiorno! So che sarete affamati, stanchi e avrete voglia solamente di godere di questo bel sole che splende sulle nostre teste, ma devo tediarvi con alcune formalità che davvero non possono più attendere…” fece un cenno a Minerva McGrannit che in fondo alla sala fece entrare i bambini del primo anno. Molti tremavano, altri sembravano sul punto di svenire, qualcuno era sospinto avanti dai compagni.

Lily li fissò uno ad uno, le sembrava passata un eternità dal suo smistamento il giorno in cui era stata, con sua grande tristezza, separata dal suo unico, allora, amico. Si ricordò la sua felicità, la sua tensione, ma quelle facce preoccupate avevano poco a che fare con lo smistamento si disse…

“Lily… guarda che facce poverini…” le sussurrò Enif all’orecchio “non avranno dormito un solo secondo…”

“Non li posso biasimare… erano terrorizzati…”

Mentre lo smistamento cominciava e James fissava il primo bambino, un certo Geller Adeas  venir smistato a Tassorosso, si sentì osservato. Voltò lo sguardo di scatto, Sirius lo fissò

“Che c’è?”

“Niente, è solo che…” lasciò la frase in sospeso fissando il tavolo degli insegnati, dove un occhio blu elettrico lo fisso intensamente “Malocchio…”

“Chi ti ha fatto il malocchio? Devo schiantare Mocciosus al primo giorno?” chiese Sirius.

“No… no… guarda tra gli Auror c’è Alastor Moody…”

“Poverini… non vorrei essere in quei bambini del primo anno quando saranno interrogati da lui…”

“Sirius, è probabile che anche noi saremo interrogati da loro…” sussurrò Remus che aveva ascoltato i loro discorsi, Sirius non potè ribattere poiché in quel momento Cottermole Sophie venne assegnata al Grifondoro.

Lily fece spazio alla bambina che le si sedette accanto, lanciandole un sorriso incoraggiante, aveva ancora quel sorriso stampato in faccia quando alzò lo sguardo trovandosi a guardare James Potter.

“Che c’è?” Sillabò, James scrollò le spalle

“Un altro dei nostri…” esclamò Enif sorridendo, facendo spazio ad un bambino di nome Bernard Corter.

Lo smistamento non durò a lungo, in quel periodo, molti figli di maghi restavano a studiare a casa con i loro genitori.

Alla fine Silente si alzò

“Do il benvenuto a tutti e 29 i nuovi studenti… ora però dovrei parlarvi di alcune cose che il nostro delizioso banchetto avrebbe potuto far passare in secondo piano.” Nella sala grande calò un silenzio innaturale, sembrava che tutti fossero scomparsi e Silente parlasse al vuoto “Non nasconderò che i fatti avvenuti ieri sul treno non  siano gravi, anzi temo siano tra gli eventi più gravi accaduti in questi anni… nessuno poteva pensare fin’ora che potessero attaccare così al cuore del mondo magico… attaccare voi giovani… attaccare il futuro.

“Nonostante tutto… sono profondamente orgoglioso del comportamento che tutti voi avete mantenuto sul treno, soprattutto di quello dei Prefetti e dei Capiscuola, pochi sarebbero riusciti a mantenere la calma in una situazione simile.” Un applauso corse attraverso la sala, gli sguardi di tutti volarono verso Lily e James, per la prima volta in vita sua James avrebbe voluto scomparire. Silente fece un gesto e tornò il silenzio

“Domenica 4 settembre, si svolgerà il funerale di Emily Doge… anche se noi non potremo parteciparvi di persona penso che vi parteciperemo con il pensiero. Emily, non dovete dimenticare, non era solamente una Grifondoro, lei era parte di questa scuola, avrebbe potuto succedere a chiunque di voi, sia che vestiate le insegne di Grifondoro che di Serpeverde, di Corvonero o di Tassorosso.

“Un’ultima cosa… ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, MA non dovete disperare… dovete trovare la luce nell’oscurità… continuate a stare uniti e solidali come avete dimostrato di essere ieri e nessuno potrà fermarvi… non lasciate che la paura si ponga tra voi e i vostri amici… ricordate: non siete mai da soli… dev’esser questa la nostra forza. “ Silente sorrise “Ed ora dateci dentro!”

I piatti si riempirono di pietanze. Sirius guardò il succo di zucca davanti a lui, si riempì il calice alzandosi, l’intera scuola si voltò verso di lui. Sorrise appena agli amici che lo guardavano dubbiosi. Alzò le sopraciglia con fare eloquente a James e lui capì, si alzò levando il calice.

“Ad Emily Doge! Nostra sorella!” tuonarono insieme, l’intera casa di Grifondoro li imitò e ben presto l’intera scuola si unì a loro, solo alcuni Serpeverde si astennero. Gli occhi di Malocchio Moody fissarono proprio quei pochi ragazzi.

♦♦♦

 

Conclusosi il banchetto Silente si alzò di nuovo dopo aver parlato a lungo con i due Auror seduti accanto a lui

“Miei cari ragazzi, non vorrei tediarvi ancora di più, ma mentre la professoressa McGrannit vi distribuirà gli orari delle lezioni, il capo dipartimento, il signor Crouch e gli Auror del ministero desiderano scambiare quattro parole con voi, useranno la sala trofei alle nostre spalle, vi prego di venire non appena sentirete il vostro nome”

Un uomo diritto si alzò, la bocca nascosta da dei baffetti a spazzolino si mosse lentamente

“Daniels Susanne… si prepari poi Daniels Amanda…”

Le due ragazze si alzarono, identiche per aspetto le identificava solamente la divisa rosso-oro per Susanne e nero-gialla per Amanda. Susanne lanciò uno sguardo preoccupato al professor Silente seguendo gli Auror nella stanza accanto.

Molti studenti si alzarono, i professori lasciarono la sala, a parte un paio che si erano presi l’incarico di annunciare gli interrogati, i Prefetti del quinto anno accompagnarono gli studenti del primo nei dormitori.

“Hanno cominciato con le ragazze del vagone di McSorar…” notò Remus “Credete che dovremmo restare in zona?”

“Credo di si… tu che dici Evans?” chiese James a Lily che aveva appena salutato un bambino del primo anno che raggiungeva i compagni più avanti.

“Credo anche io che dovremmo restare qui…”

Passo mezz’ora e Susanne non era ancora uscita, una ragazza del quarto anno si avvicinò a loro, era della squadra di Quidditch.

“Ciao” salutò sedendosi tra James e un paio di compagni di squadra

“Doris…” ricambiò

“Chi è il capitano quest’anno? Non ti hanno dato anche quella carica vero?” chiese tanto per parlare

“Colfer… il capitano è lui…- indicando il ragazzo dietro di lei che per tutta risposta sfoggiò un sorrisone compiaciuto - tuo fratello è stato a smistato a Corvonero giusto?!” chiese James senza in realtà essere interessato, gli occhi di quelli che erano rimasti nella sala, fissavano la porta della Sala Trofei

“Si… anzi eccolo qui! Lucas!” il bambino arrivò loro incontro con uno sguardo preoccupato

“Dody! Ma non usano le maledizioni vero?!” chiese tutto d’un fiato il bambino fissando la porta anche lui. Tutti quelli che lo sentirono si voltarono

“No… io… non credo… insomma sono Auror… loro ci difendono…” balbettò la sorella lanciando uno sguardo attorno in ricerca di aiuto

“Chi te l'ha detta questa stupidaggine?” chiese Lily dolce guardando Doris sorpresa

“Quel ragazzo laggiù…” disse indicando il tavolo dei Serpeverde. Lily seguì la sua indicazione: Regulus Black era seduto scompostamente sulla panca, Violetta Rosier, Prefetto di Serpeverde sedeva al suo fianco.

“Black…” sibilò Lily verso Sirius, lui la guardò seccato, alzando gli occhi dalla scacchiera dove Enif era riuscita a mangiargli la torre “Dì a tuo fratello di darsi una calmata, sta spaventando i bambini…” Sirius lanciò un’occhiata a Regulus, alzò le spalle.

“Per quel che mi riguarda ho un solo fratello e si chiama James Potter… perché non vai a dirgli tu qualcosa Evans? Sei o no la Caposcuola?!”

Lily aprì la bocca per ribattere ma si bloccò.

“Amanda Daniels, si prepari Lilian Dallas…” la voce della vecchia professoressa di Antiche Rune, si diffuse in tutto il castello e mentre Susanne si avvicinava al tavolo dei Grifondoro con aria sconvolta, una bambina del secondo anno dei Tassorosso entrò tremando nella sala avvicinandosi al tavolo insegnanti.

“Come è andata Susy?” chiese Doris, seguita dagli occhi curiosi dei compagni. Susanne scosse la testa, James la fissò.

“Incredibile, uno di loro parla come se tra noi ci fosse qualche Mangiamorte ma un altro è convinto del contrario… credono che qualcuno abbia potuto davvero tirare il freno a mano… mi hanno chiesto se conosco qualcuno in grado di farlo… gli ho dato qualche nome di Serpeverde… infondo erano i più tranquilli… non so davvero… ma d’altro canto mi hanno fatto un sacco di domande sul macchinista….” scosse la testa, fece cenno a Doris di seguirla e sparirono dalla sala.

James lanciò uno sguardo verso il tavolo dei Serpeverde: Regulus stava ancora parlando… ricordava gli sguardi preoccupati verso il Marchio, era stato lui a chiedere chi fosse morto, che fosse...? No, se lo tolse dalla mente subito… il fratello di Sirius non poteva essere un assassino, antipatico, Serpeverde, magari anche bastardo…ma assassino?!

♦♦♦

 

Aspettarono ore in Sala Grande, i Serpeverde conclusero in fretta i loro interrogatori, Sirius restò sorpreso e allibito dal sorriso di vittoria che gli aveva lanciato Regulus una volta uscito. Anche nella sua mente, solo per un istante si formò l’immagine di Regulus, in piedi davanti al finestrino che tirava il freno a mano. Si riscosse solo quando la voce del professore di Babbanologia tuonò il nome “Fox Johanne, si prepari James Potter!” cancellò quella visione, Regulus non era un Mangiamorte, aveva solo sedici anni…

“Jamie…” per un attimo Sirius fu tentato di chiedere il parere di James, ma quando l’amico lo fisso serio, aveva già cambiato idea “no…niente…”

“Sir…” Enif anche lei persa nei suoi pensieri da quando avevano finito la partita a scacchi lo guardò corrucciata.

“Dimmi Eny…”

“Sai se Bellatrix… no lascia stare…” Sirius la guardò, tutti e cinque i suoi amici la guardarono

“Bella?”Sirius corrugò le sopraciglia, cosa c'entrava sua cugina in quel momento?

“E solo che… insomma la tipa che ti ha schiantato… aveva i capelli come i suoi… e anche il modo di correre…” Sirius si stupì ancora una volta di come Enif riuscisse a ricordare i dettagli, ricordava perfino come correva Bellatrix e dire che non la vedevano da anni.

“Non mi stupirei se fosse stata davvero lei…” si trovò ad ammettere Sirius ma non poterono continuare la discussione perchè dal tavolo dei professori si alzò quell’ormai famigliare richiamo.

“James Potter… si prepari Lily Evans…” James varcò la porta della Sala Trofei risoluto. Bartemius Crouch era seduto su una scrivania fatta apparire per l’occasione, Alastor Moody era in piedi assieme ad altri due Auror.

“Benvenuto signor Potter…” disse sbrigativo Crouch facendogli cenno di sedersi

“Signor Crouch…” salutò lui sedendosi

“Mi racconti signor Potter, cos’è successo ieri sul treno?” James sentì lo sguardo di Moody sulla sua nuca, gli altri due Auror, si rese conto, erano ai suoi fianchi, strategia psicologica, si disse mi hanno circondato per farmi capire che non ho dove scappare… interessante

“Beh stavamo viaggiando tranquilli quando il treno si è fermato, e poi ci sono state due esplosioni…” James non aveva alcuna voglia di perdere altro tempo, sapeva bene che gli altri compagni avevano raccontato la stessa storia…

“Lei è Caposcuola non è vero signor Potter?” Crouch nemmeno lo guardava, fissava le carte sparse sulla scrivania

“Si, signore…”

“Cos’ha fatto allora?”

“Ho pensato che nessuno dovesse farsi male… ho ordinato a tutti di stare negli scompartimenti”

“Non ha pensato di evacuare il treno? Sarebbe stato più sicuro per gli studenti lasciare il treno non trova?”

“Eravamo su un ponte…”

“Avrebbero potuto far saltare il treno e tutti i suoi compagni sarebbero rimasti coinvolti” James era senza parole

“Non ci ho pensato…” rispose semplicemente, era assurdo farli scendere

“Signor Potter mi dica, poi cosa ha fatto?” continuò Crouch

“Ho preso i miei amici, ci siamo divisi, siamo andati un gruppo verso la testa del treno e uno verso la coda…”

“Lei dove è andato signor Potter?”

“Verso la testa… ho trovato il professor McSorar, lo ho affidato alla signora del carrello e ai miei amici e sono andato alla locomotiva…”

“C’era qualcuno?”

“Il macchinista… morto…” gli Auror affianco a lui si mossero nervosamente

“Si, alcuni studenti sono convinti che il macchinista sia morto…”

“È morto…” esclamò James convinto “sono capace di capire se una persona è morta o no… “

“Non ne dubito signor Potter, ma il corpo non è stato trovato, voi siete gli ultimi e nessuno ha tirato il freno, ergo probabilmente il macchinista stesso era un Mangiamorte…”

James si sentì sollevato, allora non era stato alcun ragazzo, ma il macchinista era morto… lui aveva visto il suo cadavere.

“Ma il macchinista era morto… io…”

“Signor Potter, perché è convinto che uno dei suoi compagni sia un Mangiamorte?” chiese Crouch con tono irritato

“Io non sono convinto di questo! Ma…”

“Qualcuno era con lei quando ha visto il presunto cadavere del macchinista?”

“No… ma”

“Nessuno ha controllato dopo di lei?”

“Non credo… ma…”

“Bene, può andare Signor Potter…” Crouch fece un cenno con la mano. James lo guardò esterrefatto.

“Perché?”

Per la prima volta Crouch alzò lo sguardo su James, dubbioso

“Perché ci sta ancora a sentire se ha già la sua versione dei fatti?” chiese James, Moody gli si avvicinò, gli appoggiò una mano sulla spalla.

“Andiamo ragazzo…”

Salendo le scale che riportavano alla Sala Grande, James fissò Moody.

“Perché?”

“Ti riferisci a Barty? Lascia che creda ciò che vuole… “

“Ma… il macchinista era morto, io l'ho ho visto!”

“Ti credo, ragazzo…” lo lasciò davanti alla porta “Manda i miei saluti a tua madre”

Mentre il professore chiamava Lily, James la fissò, lei gli sorrise sparendo con Malocchio.

Che diavolo di ultimo anno sarà, si chiese avvicinandosi ai suoi.

♦♦♦

 Lily si sedette titubante sulla sedia indicatogli da Malocchio.

“Lei è la signorina Lilian Evans?” Lily annuì, Crouch dopo averla guardata per un istante prese alcune carte dal tavolo “Studentessa alquanto brillante, membra dello Slug club, Prefetto ed ora Caposcuola… ottimo curriculum… ed è figlia di babbani…” Lily si mosse nervosamente sulla sedia, che cosa importava se era figlia di babbani?

“Ha mai ricevuto minacce da parte dei suoi compagni?” chiese Alastor Moody alle sue spalle facendola sussultare, Crouch fissò il suo collega con uno sguardo strano

“Io…” Lily non sapeva cosa rispondere, minacce? No, oddio qualcuno mi ha chiamata sporca mezzosangue, ma minacce

“Signorina Evans, non abbia da temere…” lei si voltò appena a guardare Moody che le parlava “qualcuno l’ha mai discriminata? Chiamata mezzosangue, sangue sporco, o qualcosa di simile?”

Lily pensò a Severus Piton e ai suoi amici.

“Si… qualcuno…”

“Crede che qualcuno di loro possa aver intenzionalmente tirato il freno d’emergenza ieri?” Lily si mosse a disagio, corrugò le sopracciglia… beh Mulciber non le era mai piaciuto, ma tra questo ed essere un Mangiamorte… e poi c’era Severus… lui non poteva…

“No… non credo…”

“Ora basta Alastor…” disse seccato Crouch con un gesto “Signorina Evans, conosceva il macchinista?”

“No… l’ho visto qualche volta… ma non posso dire di conoscerlo signore…”

“Crede che lui possa essere un Mangiamorte?”

“Ma non è morto?” chiese Lily senza pensarci…

“Non abbiamo ritrovato il suo corpo, signorina… quindi anche lei è convinta che il macchinista sia stato assassinato…”

“Si… insomma… era l’unico modo per fermare il treno, no?” era così ovvio per lei, avevano bloccato la locomotiva, uccidendo il macchinista e poi erano entrati, era così semplice

Crouch annuì distratto…

“Ora può andare signorina…”

♦♦♦

 

Erano ancora in Sala Grande, era appena entrata Enif, l’ultima di loro, ma già era chiaro che qualcosa non quadrava.

“Cosa ne pensi Moony?” chiese James smettendo di fissarsi una scarpa

“Che Malocchio Moody e il signor Crouch non la pensano allo stesso modo…”Lily li guardò, Remus intercettò il suo sguardo

“Tu che dici Lily?”

“Beh… Malocchio Moody sembra convinto che tra di noi ci siano dei Mangiamorte… mentre Crouch…”

“Crede che James si sia sognato il macchinista morto…” concluse Sirius nello stesso istante in cui Enif usciva dalla stanza, con uno sguardo alquanto confuso dipinto in volto…

“Stanno litigando…” spiegò con un alzata di spalle “Moody è convinto che qualcuno abbia tirato il freno a mano e che questo qualcuno si nasconda tra gli studenti… Crouch non ci può credere, ci ha definiti “un branco di ragazzini immaturi” e sostiene che il macchinista non sia morto… a questo punto mi hanno sbattuta fuori…non sono neanche riuscita a dirgli della donna” disse sconsolata scuotendo la testa.

“Io do ragione a Moody…” sussurrò James, Lily lo guardò esterrefatta

“Credi davvero, Potter, che qualcuno di noi abbia potuto tirare il freno?!”

“Non so chi, Evans, ma so quello che ho visto… vorrei poter credere al signor Crouch… ma il macchinista era morto… su questo non ci piove…”

I ragazzi si guardarono in silenzio. Ad un tratto Bartemius Crouch uscì, seguito dagli Auror. Il giro d’interrogatori era, a quanto pare, finito. Si diressero fuori dalla Sala Grande, probabilmente sarebbero andati a parlare con Silente.

“Che ne dite andiamo anche noi? Vorrei riuscire a parlare con Moody così da raccontargli i miei sospetti su Bellatrix…” disse Enif, Lily annuì alzandosi, i Malandrini la imitarono. Erano alla porta quando videro Alice Brand e Frank Paciock parlare con Alastor Moody. James vide i due compagni annuire, poi l’occhio blu elettrico di Moody si posò su di lui. Mentre i due Grifondoro se ne andarono Moody fece cenno a loro di avvicinarsi.

“Signori… Non so se è il momento…” disse fissando i sei diciassettenni davanti a lui “i vostri due compagni vogliono diventare Auror – indicò Frank e Alice- non conosco i vostri progetti… ma tuo padre mi diceva, James, che avresti voluto diventare dei nostri finita la scuola…” James annuì “come dicevo, siamo un po’ a corto di personale… da 147 Auror siamo rimasti 93 e le reclute continuano a diminuire… il Ministero perciò ha deciso di accorciare il periodo d’addestramento… ci servono uomini al più presto…” la faccia segnata di Moody divenne se possibile più tesa “se vi può interessare le domande per l’Accademia vanno presentate prima della fine di giugno… a luglio comincerà il corso… durerà un anno… pazzia… dico io… non ce ne facciamo niente di Auror poco addestrati… vi rende solo carne da macello…” Malocchio li fissò, scuotendo la testa “occhi attenti, ragazzi… buon anno scolastico” con quest’ultimo saluto l’Auror si allontanò zoppicando.

“Signor Moody…” lo richiamò Enif, nonostante non si fosse voltato Enif era quasi sicura che l’occhi magico di Malocchio la fissasse, rabbrividì “Signor Moody “ lo chiamò ancora, raggiungendolo, Alastor la fissò, Enif si morse il labbro inferiore “prima non c’è stato tempo, ma volevo dirle che tra i Mangiamorte che hanno… dello scompartimento 64… una di loro era una donna…” Moody la guardò, un mezzo sorriso sulle labbra, la invitò a continuare “con i capelli neri, mossi…”Enif si azzardò a guardare negli occhi il vecchio Auror, le stava sorridendo

“Grazie, signorina Icecrow… credo sia la notizia più interessante della giornata… ora con permesso…”

“Aspetti… io credo anche di averla riconosciuta…” Enif guardò Sirius e Lily che la spronarono a continuare, Moody la guardò in attesa

“Io credo fosse Bellatrix Lastrange…” Moody la guardò curioso

“Posso sapere perché ne è convinta?”

“Il modo di correre… era lo stesso…”

“Spero di vederla ai corsi per Auror signorina, ottima memoria direi!” sorrise Malocchio, Enif arrossì, mentre l’Auror si allontanava.

Subito dopo Enif prese Lily per un braccio trascinandola verso il giardino salutando gli altri con un “ci vediamo dopo!”

♦♦♦

“Enif!!! Perché mi stai trascinando in giro?” chiese Lily appena la ragazza la lasciò andare giunte in riva al lago.

“Credevo ti fossi affezionata a Potter…” le disse con un sorriso malizioso…

“Ma che diavolo stai dicendo!!!! Potter resta sempre Potter!!!!” sbottò la rossa quasi sotto shok

“Beh… questo è l’ultimo anno…” sorrise Enif guardando la piovra scivolare pigramente sul lago.

“E questo che c’entra?” chiese Lily avvicinandosi a lei dubbiosa

“Questa è la nostra ultima possibilità di stare tutti assieme… chissà dove saremo il prossimo anno… chissà…”

“Ti riferisci a Black?” chiese Lily comprensiva

“Mhmh… chissà se lo rivedrò più…”

“Enif, è solo l’ultimo anno di scuola! Non l’ultimo anno della nostra vita!” Le sorrise Lily

♦♦♦

 

Nel dormitorio maschile dell’ultimo anno i malandrini avevano improvvisato una specie di festicciola, dopo aver sgraffignato alcune burrobirre dalla cucina.

“A questo nuovo, ultimo anno!” proclamò solennemente James alzando la burrobirra

“Che non continui così male come è iniziato!” sentenziò Remus un po’ triste

“Che ci faccia sudare poco!” aggiunse Peter con un sorriso

“E che faccia trovare a Remus e a Peter una ragazza!” concluse Sirius. I quattro buttarono giù d’un sorso la burrobirra ridendo.

“A quando la luna piena, Moony?” chiese distrattamente Sirius, salendo in piedi sul letto togliendosi la camicia

“Martedì 27 settembre…” disse distrattamente Remus cercando di non ripensare alle brutte sensazioni che aveva provato la domenica precedente… ma ora era ad Hogwarts con i suoi amici, con chi non lo avrebbe mai abbandonato.

“Bene!” ghignò Sirius con un sorriso malandrino dipinto in volto “Abbiamo esattamente 25 giorni per pensare quale malanno ti spedirà in infermeria questa volta!”

“Ci penserò da solo, grazie!”

“Io propongo una semplice influenza…” disse titubante Peter

“Io: spruzzolosi!” gridò Sirius esaltato “Tu che dici, Prongsy?” Non ottenne risposta, i tre si voltarono verso James che osservava distratto fuori dalla finestra, verso il lago, là dove intravedeva un macchia di capelli rossi

“Prongs?” Remus si avvicinò all’amico intercettando il suo sguardo

“Questo sarà l’ultimo anno in cui potrò vedere i suoi occhi…”

 

 

Angolo d'autore:

Che ne dite? Insomma io Alastor e Coruch non me ci li vedo proprio ad andare d’accordo. Cioè  uno sospettoso di tutto e uno che aveva un Mangiamorte in casa e non se ne è accorto… E poi beh questi Malandrini che si divertono a inventare malattie infettive… (spero siano le burro birre anche se Remus dice di no…)

Ed ora… I RINGRAZIAMENTO!!! Ringrazio le persone che hanno questa storia nei preferiti spero che continuino a seguirmi (siete arrivati a 7!!!!) (Frytty, alice brendon cullen, germana, sihu, ramoso4ever95, Cassandra, ron84) ed ora passiamo ai commenti!

Frytty: Come ti ho già detto: grazie per i consigli e i complimenti ^^

Ludo: Ecco il terzo capitolo, spero lo leggerai… le brutture della guerra ci saranno ancora un po’ o risalteranno fuori quando meno ce lo aspettiamo… ma ci sarà anche il Quidditch, l’amore, e tutto il resto… più che altro molte cose devo farle accadere…

Spero di ritrovarvi tutti e anche di più in queste speriamo numerose recensioni ;P

 

To be continued.... Capitolo 4: The school starts

 

   
 
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