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Autore: ciabysan    11/11/2008    4 recensioni
Seguito di "MSN: My Sweet Noise" con la protagonista interpretata dalla popstar giapponese Ayumi Hamasaki :D - Una conduttrice televisiva, dopo aver girato un servizio su un fatto di sangue (lo stesso avvenuto alla fine del primo romanzo MSN), comincia ad essere tormentata da strane visioni e incubi, nonchè da un misterioso persecutore che la minaccia su MSN. Per sopravvivere dovrà risolvere il mistero.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mi scuso per questi continui ritardi di aggiornamento, ma sapete…il liceo linguistico richiede studio e concentrazione =____=

Mi scuso per questi continui ritardi di aggiornamento, ma sapete…il liceo linguistico richiede studio e concentrazione =____=

Comunque io torno sempre, e non fuggo mai u.u

 

Mimiko si alza dalla sedia. Ha il cuore in gola.

Comincia a camminare a piccoli passi, mentre il fiato sopprime la sua naturalezza. Si sente soffocare, vorrebbe fuggire, scappare. Vorrebbe, però, anche scoprire cosa si nasconda in quella vasca. Come fa Tatsuya a sapere la presenza di quelle strane macchie di sangue sulla superfice marmorea, notate da Mimiko in precedenza.

Tum, tum, tum.

Il suo cuore rimbomba, raggiunge le pareti e si scaglia contro la sua paura, senza riuscire a distruggerla.

La porta del bagno è chiusa. Mimiko avvicina la sua mano lunga e magra. Afferra la maniglia e sospira. La morte la guarda da lontano, mentre sussurra preghiere e socchiude gli occhi. Spinge.

La porta si apre con un rimbomante scricchiolio, la casa è in subbuglio: strani rumori la percuotono. Strani scricchiolii e strepiti si susseguono con insistenza, ma non fermano Mimiko, che avvicina terrorizzata la mano al bordo della vasca bianca.

Ha paura. Sta soffocando.

Ecco. I suoi occhi si avvicinano sulla parete, fino a toccare il fondo della vasca. Nulla. Non c’è nulla. Le macchie sono scomparse.

Come quelle strane macchie, anche la paura sembra fuggire, abbandonando quella povera disgraziata, che tira un sospiro di sollievo.

Mimiko si alza in piedi, si controlla il trucco allo specchio. Ora le è tornato il sorriso.

“Che idiota…quel tizio voleva solo spaventarmi” pensa tra sé sorridente e felice “forse quelle macchie erano solo frutto della mia stupida immaginazione

Ma neanche il tempo di pensare questa frase che…BAM!

Delle mani dietro di lei le afferrano la bocca.
Mimiko si divincola disperata, tira gomitate al suo aggressore, ma questo non muove la presa.

La ragazza urla e morde, finchè riesce a liberarsi. Comincia a correre, mentre l’affanno non l’abbandona. La porta d’ingresso è chiusa a chiave.

Le chiavi…le chiavi…dove diavolo sono le chiavi?

Tutte le chiavi, che erano poste sul tavolino all’ingresso, sono scomparse. Mimiko entra nel panico. Si precipita in cucina: vuole uscire dalla finestra.

La apre con il terrore nelle vene, poi avvicina uno sgabello e vi sale sopra. Tenta di uscire con un balzo, ma scivola e cade a terra.
L’aggressore si avvicina: Mimiko riesce a sentire il suo respiro contro il suo collo.

“Oddio…oddio” grida disperata la ragazza, che si arma immediatamente di coltellaccio da cucina. Le tremano le mani: se non troverà ben presto l’autocontrollo l’arma potrebbe scivolarle dalle mani e trafiggerle il piede.

“Calmati Mimiko, calmati” sussurra tra sé la ragazza disperata, mentre quell’ombra si avvicina sempre più. Mimiko chiude gli occhi, finchè le sue orecchie non sentono più nulla di strano. Riapre gli occhi e non vede più nessuna strana ombra: sembra al sicuro, così, comincia a respirare normalmente.

Mimiko, ormai ritrovato l’autocontrollo, abbandona il coltello nel lavandino.

Ma proprio mentre pensa di essere al sicuro, la porta del frigorifero inizia ad aprirsi lentamente, trascindandosi dietro uno strano scricchiolio allungato, che inietta nel sangue il sentimento della paura. La ragazza fissa impietrita quello strano fenomeno,mentre i suoi occhi diventano vitrei dal terrore. Una gamba comincia ad uscire dal freddo limbo, ricoperta di sangue. Qualcuno sta uscendo e vuole uccidere la povera ragazza impaurita.

La porta si richiude. Quello strano individuo è finalmente fuori e può compiere la sua spudorata vendetta.

Mimiko riesce a vedere il suo volto ed è ancora più scioccata di prima: “Tu?” urla impaurita, mentre il suo tono di voce subisce un calo a causa della forte emozione.

Un grido. Il suo cuore viene trafitto da un’arma contundente.

Silenzio. Ssssssh…

  
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