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Autore: sihu    12/11/2008    7 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 25
DOPPIA COPPIA - parte seconda


Il mondo aveva preso a vorticare all’impazzata, i contorni di quello che la circondava apparivano sfuocati. Il ragazzo la stava baciando. Non riusciva a pensare a nient’altro.
“Tu..”
Cominciò Hermione quando le loro labbra si staccarono, incapace di aggiungere altro.
Non sapeva nemmeno lei come era successo, d’un tratto aveva sentito le labbra di Remus sulle sue a aveva ricambiato il bacio. Era stato l’istinto a guidarla, stufo di essere sempre subordinato alla ragione.
“Tu..”
Riprovò una seconda volta, senza riuscire a comporre una frase di senso compiuto. Il suo cervello e la sua prontezza di riflessi l’avevano abbandonata.
“Si..”
Rispose lui semplicemente, assumendo un espressione spaventata. Aveva paura di avere rovinato tutto. Mille dubbi lo assalirono, mille paure e mille domande ma in fondo aveva solo fatto quello che si sentiva, quello che il suo cuore gli aveva suggerito. Non aveva nulla di cui vergognarsi o pentirsi. Improvvisamente realizzò che era quello che voleva e che l’avrebbe baciata ancora mille volte. Il sapore e il profumo di Hermione avevano inebriato il ragazzo, confondendo tutti i suoi sensi.
“Mi hai baciata?”
Chiese Hermione riuscendo finalmente a mettere due parole in fila. Remus Lupin l’aveva baciata e il suo cuore aveva preso a battere all’impazzata.
“Si.. Mi dispiace..”
Disse Remus abbassando la testa. La consapevolezza di poco prima aveva preso a vacillare davanti allo sguardo di Hermione. Si sentiva colpevole. Aveva agito d’istinto e forse aveva ferito la ragazza per cui aveva capito di provare qualcosa di più dell’amicizia.
“A me No. Mi baci ancora?”
Rispose una sfacciata Hermione lasciando Remus di stucco. Questa volta fu la ragazza a prendere l’iniziativa accoccolandosi sulle gambe del ragazzo. Tutti i problemi, tutte le paranoie svanirono. Anche la paura di avere causato danni spazio temporali enormi non la toccava, tutto quello che sapeva era di essere al settimo cielo.
[qualche ora dopo a cena]
La sala grande era caotica e rumorosa come sempre anche se il tavolo di grifondoro appariva meno affollato del solito. James e Lily non erano ancora tornati dalla punizione e Hermione e Remus stavano studiando. Sirius, Ron ed Harry sedevano confabulando a bassa voce insieme a Peter. Era ricomparso all’improvviso senza dare nessuna spiegazione. Sirius non aveva fatto domande, doveva essere lui ad aprirsi con gli amici. Ogni tanto Sirius gli faceva delle domande per cercare di coinvolgerlo ma Peter rispondeva a monosillabi perso a guardare davanti a sé. Anche Alice e Frank, che sedevano vicino a loro lo avevano notato ma non sapevano come comportarsi con lui. Alice continuava a guardarsi intorno, impaziente di vedere arrivare Lily o quanto meno Hermione. Anche Ron non vedeva l’ora di vedere arrivare Hermione per trovare l’occasione e il modo giusto per parlarle.
“Ciao ragazzi”
Salutò Alice vedendo arrivare finalmente Remus ed Hermione. Ron cominciò ad agitarsi e a chiedersi perché fossero arrivati insieme. Hermione sembrava tranquilla e sorridente, come aveva potuto dimenticare così in fretta la discussione che avevano avuto nel pomeriggio?
“Era ora.. Vi davamo per dispersi. Certo che era lungo quel tema.”
Scherzò Frank con un pizzico di malizia, notando che le mani dei due erano intrecciate. Nessuno a parte lui sembro fare troppo caso a quel particolare. Nemmeno Ron, troppo preso a farsi mille domande. Harry che sedeva al suo fianco lo guardava, chiedendosi se poteva fare qualcosa per lui.
“Eh si..”
Rispose enigmatica Hermione con un sorriso beato dipinto sul volto. Harry si voltò verso la ragazza e rimase stranito dal suo comportamento. Probabilmente doveva essersi perso qualcosa, solo che non sapeva bene cosa.
“Si chiama tema ora?”
Commentò Sirius ironico, non gli erano sfuggite le mani dei due e nemmeno lo sguardo perso del suo amico. Sembrava felice, perso in un altro mondo. Non era una cosa normale per Remus lasciarsi andare così in fretta con una ragazza senza perdersi in mille paranoie per almeno un mese di fila, quella Hermione doveva averlo stregato in qualche modo. Si voltò verso Ron e vide che il ragazzo era sbiancato e aveva un espressione tetra. Un po’ gli spiaceva per Ron ma era anche nello stesso tempo felice per Remus, non riusciva a decidere su quale dei due sentimenti fosse predominante. Un po’ si sentiva in colpa, anche se lui non aveva fatto nulla. Decise che per il momento si sarebbe concentrato sulla felicità di Remus, pensando più tardi alla tristezza di Ron.
“Sirius”
Lo riprese Harry tirandogli affettuosamente una sberla, un po’ perché si stava comportando da impiccione e un po’ perché quelle insinuazioni facevano solo peggiorare l’umore di Ron. La situazione sembrava assurda, Remus ed Hermione mano nella mano. Era impossibile. Andava contro a tutte le regole, anche quelle della magia. Che ne sarebbe stato nel loro tempo del piccolo Teddy? E poi non era giusto per Ron, che finalmente si era deciso ad aprire il suo cuore a Hermione.
“Eddai, sono mano nella mano.”
Fece notare Sirius. Tutti i presenti si girarono di scatto e videro che i due si tenevano per mano. Frank sogghignò e si sposto per fare posto ai due. Il cuore di Ron mancò qualche battito. Non poteva essere vero, non ora che lui aveva trovato il coraggio per parlare con Hermione. Perché proprio quella sera?
“Oh mio dio! Voi due!”
Disse fingendosi scandalizzata Alice.
“Alice!”
Disse Hermione, fingendosi offesa.
“Allora è vero. Eddai ditemi tutto. State insieme?”
Chiese frenetica Alice, voleva sapere che cose era successo. In fondo aveva lasciato Hermione solo qualche ora prima e ora la ritrovava mano nella mano con Remus. Per non parlare del fatto che Hermione non le aveva mai parlato di un interessa per Remus.
A Ron tutto questo sembrava un incubo, un terribile incubo. Sperava di svegliarsi presto ma man mano che il tempo passava si rendeva conto che non era un brutto sogno ma una realtà forse ancora peggiore.
“Non stiamo insieme.. Noi..”
Cominciò Remus paziente senza sapere come concludere la frase. Non sapeva esattamente cosa erano loro due. Non ne avevano parlato. Per la verità non avevano parlato di nulla, si erano solo baciati. Il loro però non era stato un bacio e basta. C’era molto di più, almeno da parte di Remus. Si chiedeva se anche per Hermione fosse stata la stessa cosa.
Le parole di Remus diedero un minimo di speranza a Ron. Forse non era nulla di serio. Probabilmente ora Hermione smentirà tutto e lancerà una fattura a Sirius per avere fatto il pettegolo, si disse tra sé il rosso.
“Ci stiamo lavorando.”
Concluse Hermione per lui, azzerando tutte le speranze del rosso e rendendo Remus l’uomo più felice della terra. Per qualche secondo dopo la risposta della ragazza calò il silenzio più assoluto. Harry pensava che fosse una situazione terribilmente strana e complicata. Hermione era la sua migliore amica e non poteva che essere felice che lei stesse bene. Il problema era che anche Ron era il suo migliore amico e Remus era come un padre per lui. Il suo cuore era diviso tra la felicità per Hermione e per Remus, la tristezza per Ron che si era visto deluso proprio quando si era deciso a parlare e la preoccupazione per quello che sarebbe successo nel loro tempo. Come aveva potuto non pensare a questo Hermione? Aveva passato mesi a ripetere a lui che non poteva cambiare il passato ne legarsi troppo ai suoi genitori e ora si metteva con il loro futuro professore?
“Scusate..”
Disse Ron alzandosi dal tavolo e ponendo fine a quel silenzio. Il suo cuore si era definitivamente spezzato alle parole della ragazza. Non c’era più posto per lui ora, il suo cuore apparteneva a Remus. Non poteva rimanere li con loro, sarebbe stato troppo.
“Ron?”
Chiese Harry, intuendo cosa stesse passando nella mente dell’amico. Decise che il quel momento era Ron ad avere più bisogno di lui, Hermione e Remus potevano aspettare. Doveva stargli vicino e non lasciarlo solo. Ron c’era sempre stato quando lui stava male.
“Non mi sento bene. Vado in infermeria.”
Rispose il ragazzo. Effettivamente sembrava molto pallido anche se il suo non era solo un dolore fisico.
“Ti accompagno.”
Si offrì Harry alzandosi dal tavolo. Voleva dimostrargli la sua amicizia non lasciandolo solo, facendogli capire che lui era lì.
“No, Stev.. Posso andarci da solo. Continuate pure a mangiare. A me non va più. È venuto il voltastomaco.”
Disse Ron, pronunciando la parte finale della frase a bassa voce, in modo che solo Harry la sentisse. Aveva bisogno di stare solo per un po’, per sfogare tutta la sua frustrazione. Era sicuro che Harry avrebbe capito e che sarebbe venuto più tardi.
“Ok, se lo dici tu. Sicuro?”
Chiese ancora Harry, intuendo che l’amico volesse stare un po’ solo.
“Certo.”
Rispose Ron allontanandosi a testa bassa.
“Non era strano?”
Chiese Remus guardando il rosso andare via. Cominciò a farsi qualche domanda, fissando i presenti. Tutti alzarono le spalle, tranne Harry che non rispose ma continuò a guardare l’amico allontanarsi. Hermione si chiedeva che era preso a Ron, cercava lo sguardo di Harry per capire ma Harry era troppo distratto per farci caso. Era tutto così strano, non era da Ron.
“Non cambiare argomento! Tu.. Ed Hermione..”
Riprese Sirius, troppo preso dalla novità per notare quanto era distrutto Ron. Sembrava una di quelle vecchie comari che vogliono sempre sapere tutto.
“Si..”
Confermò Remus tornando alla realtà. Hermione invece sedeva a testa bassa, Ron era scappato gettandole un’occhiata terribile. Non riusciva a capirne la ragione, sentiva il suo cuore come preda di dolorose fitte. Era al settimo cielo per il bacio di Remus ma allo stesso tempo triste per Ron. Che le stava succedendo?
“È fantastico!”
Commentò Sirius.
“Siete carinissimi!”
Ammise Alice guardandosi intorno come alla ricerca di qualcuno.
“Dobbiamo dirlo a Lily.”
Disse Frank ricordando improvvisamente a tutti che i due puniti non erano ancora tornati.
“Ah proposito. Dove sono finiti quei due?”
Chiese Hermione notando l’assenza di Lily e James. Cercò di pensare ad altro e a concentrarsi su quei due. Ormai si era fatto tardi, avrebbero dovuto avere finito già da un bel pezzo.
“Ancora in punizione?”
Chiese Remus chiedendosi cosa avesse combinato James.
“Così pare..”
Disse Harry pensieroso. Era decisamente passato troppo tempo. Che fosse successo qualcosa anche a loro? Harry sperò si trattasse di qualcosa di bello. Un migliore amico da consolare era già abbastanza senza che ci si mettesse anche un padre che combinava sempre guai.
 ***
Lily era andata via da qualche ora ormai e James era rimasto solo a finire di ripulire tutta l’aula. Doveva essere tardi, forse gli altri erano già a tavola a chiedersi perché Lily fosse lì e James non si fosse ancora fatto vedere. Forse stavano anche parlando di quando stupito fosse James e di quanti casini avesse combinato con Lily.
Il solo ripensare a lei gli faceva male, gli tornavano in mente le parole che si erano urlati contro poco prima e quanto poco lei avesse capito di lui. Doveva arrendersi all’evidenza, lei era uscita da quella stanza e dalla sua vita. Non doveva più pensare a lei e doveva andare avanti. D’improvviso senti dei passi e la porta cigolare.
“Che ci fai ancora qui?”
Chiese James con un tono duro senza nemmeno voltarsi. Non aveva bisogno di vedere chi era, lo sapeva bene. Avrebbe riconosciuto quel modo di camminare tra mille altre persone. Quei passi così aggraziati e silenziosi che per anni lo avevano fatto sognare.
“Non hai finito.. È tardi.. “
Cercò di dire Lily, ma venne subito interrotta.
“Sono a buon punto.”
Disse lui in malo modo senza prestarle la minima attenzione. Non voleva guardarla, non voleva parlarle, non voleva mostrarsi debole un’altra volta.
Lily non si mosse nemmeno di un passo. Restò lì a guardarlo, incerta su cosa dire. Aveva passato ore a girovagare da sola nelle zone più remote del castello per non vedere nessuno. L’ultima cosa che voleva era incontrare qualcuno di conosciuto. Non voleva parlare, si vergognava con tutta se stessa di quello che aveva detto poco prima. Aveva rovinato tutto, questa volta era stata lei. Non voleva essere compatita da Alice o Hermione così come non voleva vedere gli sguardi indicatori di Stev e Sirius. Non le avrebbero mai perdonato di avere fatto soffrire a quel modo James. Alla fine dopo molte ore si era decisa a tornare. Voleva vedere come stava James. Sapeva che non c’era più alcuna speranza ma voleva chiedergli scusa. Glielo doveva. Avrebbe dovuto mettere da parte quel suo maledetto orgoglio ed aprire il suo cuore all’uomo che amava, anche se era troppo tardi.
“Staresti sveglio tutta notte per finire da solo.”
Continuò Lily avvicinandosi a lui di qualche passo.
“E allora?”
Disse James senza smettere di pulire.
“Domani saresti uno straccio.”
Concluse lei. Nella voce della ragazza si poteva sentire la sincera preoccupazione che provava e il suo senso di colpa.
James appoggiò lo straccio e si voltò verso la ragazza. Gli occhi di James erano così duri e sofferenti che Lily riuscì a fatica a sostenere quello sguardo.
“Te n’è mai importato se in questi sei anni sono stato uno straccio per colpa tua? Tu..”
Si sfogò lui. Non riusciva più a stare zitto e a fare finta che lei non fosse li. Quante notti aveva passato insonni a pensare a lei, torturandosi sul perché lo trattasse sempre così male. Chiedendosi cosa sbagliava, cercando di diventare diverso, migliore, per lei. Come poteva arrivare dopo tutto questo tempo e dirgli che voleva aiutarlo per non vederlo ridotto a uno straccio quando lei stessa lo aveva già fatto così tante volte?
“Scusa”
Lo interruppe lei a testa bassa. Non riusciva a guardarlo in faccia. James aveva ragione, lo aveva trattato malissimo. Gli aveva inflitto dolore senza una ragione. Una lacrima cominciò a bagnargli il viso, seguita a ruota da altre.
“Come?”
Chiese James stupito, non era sicuro di avere sentito bene. Che succedeva a Lily, sembrava stesse piangendo.
“Sono stata scema. Ok? L’ho realizzato troppo tardi. E non sono nemmeno stata brava a chiedere scusa. In questi anni ti ho detto cose bruttissime. E tu avevi sempre ragione. Persino sul mio ex migliore amico avevi ragione tu. Lo conoscevi meglio di me. Lo conoscevi per quel che era. Io invece mi sono sempre sbagliata su tutto. “
Disse lei guardandolo negli occhi. La profondità di quello sguardo così profondo e bagnato di lacrime fece sciogliere James. Lo sguardo di James si addolcì e il ragazzo si avvicino a lei. Con una mano asciugò delicatamente le lacrime dal viso della ragazza.
“Lily, mi spiace per Piton. Avrei voluto sbagliarmi su di lui. Avrei voluto sbagliare su tutto. Avrei preferito essere io a giudicare male piuttosto che vederti soffrire.”
Disse lui senza interrompere quel contatto visivo. Tutte le parole grosse che erano volate poco prima erano dimenticate. Ora esisteva solo lei, a pochi passi da lui, così vicina.. Non poteva perdere un’altra occasione. Non riusciva a vederla soffrire, come poteva lasciare che una creatura così bella soffrisse per le ingiustizie del mondo?
“No, sono io che ho sbagliato. Avrei dovuto dire si tempo fa. Ora è tardi. Tempo scaduto. Quelle cose prima non le pensavo. Mi spiace. Volevo ferirti. Tu mi facevi paura..”
Disse la ragazza cercando di mettere tutta se stessa in quelle parole. Sapeva che era tardi ma era giusto che lui sapesse come stavano davvero le cose e quanto era forte il sentimento che provava per lui. Era così vicino, avrebbe voluto abbracciarlo e sentire il suo cuore battere più forte come stava battendo ora il suo.
“Paura?”
Chiese James stranito, incapace di qualsiasi reazione.
“Si, sei sempre riuscito a leggermi nella mente e nel cuore. Riuscivi sempre a sorprendermi e a fare la cosa giusta. O cominciato ad avere paura di diventare dipendente da te. Perché tu sei come una droga per me. Una droga che mi inibisce i sensi e mi rende inerme e in tuo potere. Non riuscire più a essere me stessa senza di te. Di colpo sei diventato indispensabile, come il pane è indispensabile al burro, come la panna su una torta così James era indispensabile a Lily. Solo che tutto questo mi ha spaventata. Avevo paura ad ammetterlo. Avevo paura che ammetterlo e dirti si sarebbe significato soffrire se in futuro sarebbe finita..”
Spiegò Lily lasciando che fosse il suo cuore a parlare per lei dando voce a tutto quello che il cervello non le aveva mai consentito di esprimere prima d’ora. Aveva passato anni a costruire una barriera intorno al mondo e a cercare di diventare indipendente da tutto e da tutti, e poi era arrivato quel ragazzino a cui era sempre bastato un gesto o una parola per infrangere tutto. Lo aveva respinto per così tanto tempo perché aveva paura di perdere se stessa dentro di lui. Era attratta da lui e nello stesso tempo lo respingeva. Pensava che alla lunga lui potesse farle del male. Solo qualche ora prima era riuscita a capire veramente James fino in fondo. Aveva capito che sarebbe morto piuttosto che farle del male e che l’avrebbe protetta da tutto il male che c’era nel mondo. Ora non aveva più paura di perdere se stessa e tutto quello che desiderava era unire la sua esistenza a quella del ragazzo.
“Posso sempre farti una domanda ora. Poi tu rispondi, con calma.. Magari senza lasciar passare sei anni insultandomi, ok?”
Propose James sorridendo e prendendole una mano. Le mani di James erano così calde, e quel sorriso così rassicurante. Lily pensò che non ci fosse niente di più bello al mondo che stare li a contemplarlo.
“Va bene, ci sto.”
Disse Lily senza smettere di fantasticare su James. I suoi occhi, color nocciola erano fissi in quelli verdi di lei. In quegli occhi Lily si tuffò, leggendovi la sicurezza ma anche la paura dell’ennesimo No.
“Mi vuoi baciare?”
Chiese lui portando le sue labbra a pochi centimetri da quelle della ragazza, per poi lasciare che fosse lei a decidere cosa fare. Lily passò lo sguardo dagli occhi alle labbra di James. Erano quello che desiderava ed erano così vicine. Tutto quello che voleva era posare le sue labbra sulle sue e sentire il sapore del ragazzo. Le sfiorò con le dita, gustando fino in fondo quel primo contatto e poi finalmente lo baciò. Si lasciò prendere da quel momento assaporando ogni particolare. In quel bacio c’erano mille sensazioni, mille emozioni. C’erano Lily e James. Due metà di qualcosa di unico finalmente unito.
A quel primo bacio ne seguì un secondo, e poi un terzo. Poi la ragazza si staccò, circondando il collo di James e cominciando a giocherellare con i suoi capelli così scuri e ribelli.
“Sai, pensavo più a un -vieni con me al villaggio sabato?-”
Sussurrò Lily all’orecchio di James.
“Ti spiace allora?”
Chiese lui prendendola in braccio e facendole fare giravolte nell’aria. Si sentiva così bene tra le sue braccia, non desiderava altro che passarci tutta la sua vita.
“No, per nulla. Vieni al villaggio con me sabato?”
Chiese lei una volta tornata con i piedi per terra. James in risposta la baciò, e di nuovo provò quelle mille sensazioni.
“Non dovrei essere io a chiedere?”
Chiese poi il ragazzo con un espressione divertita abbracciandola lasciando che i loro corpi di sfiorassero.
“Ti spiace?”
Chiese Lily cercando le labbra di James.
“Per nulla. Vieni con me. Ora.”
Disse James trascinandola nel corridoio. Non gli importava nulla della punizione e del fatto che non avessero finito. Aveva baciato Lily, la sua Lily e voleva gustarsi quel momento magico fino alla fine.
“Dove mi porti?”
Chiese lei curiosa senza pensare alle conseguenze di quella loro fuga improvvisa. Lumacorno sarebbe andato su tutte le furie e l’aula sarebbe stata inagibile per tutto il giorno seguente.
“A toccare il cielo con un dito.”
Rispose lui sorridendo.
“Ma io lo sto già toccando James. Sento il mondo vorticare intorno a me. Ogni singola particella del mio corpo esulta e l’intero castello fa da cornice a questa gioia infinita. Mi sento nell’unico posto al mondo dove potrei essere felice.”
Disse lei abbracciandolo, voleva sentirlo vicino.
“Hai ragione, non c’è bisogno di staccarsi da terra. Siamo già in aria.”
Realizzò lui ricambiando quell’abbraccio con tutto se stesso.
“Ho riportato il grande cercatore Potter con i piedi per terra?”
Chiese Lily divertita. Non gli importava che fossero nel mezzo di un corridoio nei sotterranei del castello, le importava solo di essere con il suo James.
“No, lo hai fatto perdere a volare nei tuoi occhi.”
Rispose lui baciandola.

ANGOLO DELL'AUTRICE
sono felice di avere finalmente postato questo capitolo, dopo mille difficoltà i nostri James e Lily sono insieme. visto che sono stata già abbastanza sadica con loro mentre si mettevano insieme (poveri, gliene ho fatte passare di tutti i colori) vi comunico che non ci saranno ulteriori tira e molla tra di loro (anche perchè senno dovrei sfidare le ire dei lettori, XD!!). spero che la notizia vi faccia piacere.
la storia non è finita qui però, spero che continuerete a seguirla lo stesso!
vi avviso però che ci potrebbero essere dei rallentamenti nel postarla a causa degli esami (maledetto spagnolo, chi lo ha inventato? non bastava l'inglese?)
in ogni modo grazie a tutti quelli che la leggono e a tutti quelli che commentano.
lyrapotter: mi spiace se questa fic assomiglia a una telenovela spagnola, ma ti garantisco che da adesso in poi niente più tira e molla. XD sono contenta di averti emozionato! spero ti sia piaciuto anche il pezzo in cui si chiariscono. litigata e chiarimento li ho scritti di getto solo che per motivi di lunghezza ho dovuto separarli. al momento l'unico che sta davvero male è Ron, tutti gli altri sono felici, poverino! mi fa piacere che adori Sirius, io prima di scrivere questa fic ero più per James ma scrivendo mi sono dovuta ricredere! XD
mick_angel: grazie per l'aggiunta tra i preferiti. che ne pensi di questo capitolo?
princessMarauders: wow, ma allora sei una veggente!! XD bravissima, ci hai proprio preso. bella la battuta su Sirius (dice che ha riso parecchio anche lui!) che ne pensi di questo capitolo?
germana: ma no che non ti odio, visto che non c'era nulla di cui preoccuparsi? in teoria litigata e pace dovevano essere insieme solo che veniva troppo lungo.. cmq, piaciuto questo capitolo? mi spiace per Ron ma è stato battuto sul tempo, almeno per ora.. più avanti chissà, tutto può essere, no? XD
smemo92: senza Sirius ed Harry che psicanalizzano la gente quel castello sarebba ancora di più un circo. stanno proprio bene in veste freudiana! XD
lady blue: spero che questo capitolo ti sia piaciuto e abbia risposto a tutte le tue domande! di la verità ti immaginavi il lieto fine tra Lily e James o pensavi vi avrei fatto penare ancora? XD
jaily: effettivamente nello scorso capitolo sono stata cattivella con Lily e James, però era anche vero che se si dovevano mettere insieme prima o poi quello che pensavano nei meandri delle loro menti avrebbero dovuto dirlo. sarebbe stato brutto (almeno per me) farli mettere insieme e poi farli litigare così ho scelto prima di fargli dire tt quello che pensavano l'uno dell'altro e poi farli mettere insieme! XD




  
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