Videogiochi > Devil May Cry
Segui la storia  |       
Autore: _Miokie    28/12/2014    5 recensioni
"Uccido i demoni sulla terra perché quelli nella mia mente non possono morire".
In città è arrivata una ragazza avvolta da un mantello e dai lunghi capelli vermigli.
[Avvertimento per coloro che leggono, la storia che vi accingerete a leggere si rifà agli avvenimenti presenti nell' anime ispirato dalla saga dei videogiochi di Devil May Cry ]
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Finisco di addobbare l'albero ponendo sulla punta un bel fiocco rosso ricavato da dei nastri trovati nelle scatole delle decorazioni. Ci avevo perso un'intera mattinata tra quegli scatoloni polverosi per trovare delle palline di vetro di colori più o meno uguali, festoni che non fossero totalmente distrutti e grovigli di lucine non fulminate, alla fine sono riuscita a combinare qualcosa.
Salto giù dalla sedia per ammirare il mio operato e chiamo Dante dalla sua (nostra) camera.
-Dante ho finito, vieni a vedere.- e poco dopo compare sulla porta del corridoio affacciandosi curioso verso l'angolo dove ho posizionato l'albero, ovvero dove prima lui teneva gli strumenti musicali, che invece sono stati spostati nella mia (vecchia) camera da letto.
Il juke-box invece è stato risparmiato dallo spostamento, che avrebbe potuto provocargli danni ulteriori a quelli della vecchiaia ed in effetti da' un tocco retrò a quest'albero che tutto sommato è un'accozzaglia di rossi sbiaditi o meno e rametti mezzi spezzati.
-Questa roba, appena finite le feste, andrà tutta buttata. L'anno prossimo non ho intenzione di respirare di nuovo tutti quegli acari.- lo ammonisco indicando gli scatoloni dietro di me.
-Esagerata, non è così male.- commenta dando una seconda occhiata più da vicino.
-Ma non è neanche bello...- replico con un mezzo broncio.
-Ci tieni così tanto? È solo un albero...- mi guarda intenerito tendendomi un braccio.
-Sì ci tengo così tanto.- mi faccio accogliere nel suo abbraccio -L'albero che addobbavo a casa della zia era quasi il doppio di questo e ci mettevamo io e lei con le cameriere ed i maggiordomi a decorarlo, tutti insieme.-
-Ah ti aggrappi ancora ai ricordi d'infanzia?-
-Beh dopotutto Natale è la festa della meravigli negli occhi dei bambini e mi sento tornare piccola anche io quando si avvicina questa festa.-
Mi avvicino al divano, senza staccare gli occhi dai rami secchi, verdognoli e plasticosi.
-Ti immagini, fra qualche anno magari ci saranno davvero dei marmocchi incantati a vedere le luci che brillano e che si riflettono nelle palline di vetro.- Mi siedo a gambe incrociate chiamandolo vicino a me a braccia tese.
-Tempo al tempo Bea- mi prende tra le braccia posandomi in braccio a lui. -Per ora come marmocchia mi basti tu.- e mi stampa un bacio sulla guancia rossa dal freddo. Il riscaldamento dello studio si è rotto di nuovo e tra il venti dicembre ed il sei gennaio non c'è tecnico che possa passare, ovviamente, le vacanze sono per tutti dopotutto.
Sono passati quasi cinque mesi dal mio compleanno, dunque sono quasi cinque mesi che io e Dante stiamo insieme e fra qualche altro mese sarà passato un anno da quando mi sono trasferita.
-Cosa faremo il giorno di Natale?- gli chiedo arricciando le sue ciocche perlacee intorno alle dita.
-Tu cosa proponi?- risponde facendo la stessa cosa con i miei capelli.
-Non so, a dire il vero stavo pensando di andare dalla zia, ma non vorrei che si abituasse all'idea di visite così frequenti. Potremmo organizzare un piccolo pranzo qui con Morrison, Lady... Trish.-
Ci pensa un po' su per poi tirar fuori quel sorriso da faccia da schiaffi:-Potrebbe essere carino, ma... Trish? Sei sicura?-
Gli do uno schiaffo sulla spalla:-Smettila con questa storia!- ma non posso fare a meno di ridere, non è che abbia tutti i torti dopotutto, ma non posso neanche far finta che esiste.
Mi circondi con le braccia sulla vita e ci sdraiamo insieme sul divano.
-Se a te va bene, va bene anche a me.-
-Allora sentiti con loro e fammi sapere.-
-Senza fretta però...- mormori avvicinandoti pian piano alle mie labbra.
-Senza fretta.- acconsento, azzerando la distanza.


* Dante *

Abbiamo finito per farlo sul pavimento. Di nuovo. Perché i brividi trasmessi dal pavimento gelato in contrasto con i nostri corpi caldi sono molto meglio del divano.
-Dante…- mormora contro il mio collo -…ho freddo.-
La stringo contro il mio petto con le braccia intorno alla sua schiena:-Ma come non ti basto io a scaldarti?-
-No per niente.- si divincola dal mio abbraccio ed inzia a raccattare i vestiti seminati su tutto il pavimento intorno a noi.
-Ti rendi conto che mi stai privando del mio diritto di coccole post-sesso?- brontolo rimanendo sdraiato sul pavimento.
-Me ne farò una ragione.-
-Alla faccia dello spirito natalizio.-
-Non ho intenzione di prendere freddo solo perché dopo che lo facciamo ti scatta l’indole tenera.-
-…egoista.- borbotto rivestendomi rassegnato.
-L’egoista va a farsi un caffè, lo vuoi anche tu?- mi bacia l’angolo della bocca reggendosi sulle mie ginocchia.
-Sì grazie- riesco a rubarle un ultimo bacio intrappolandole il mento tra due dita ed il labbro inferiore tra i denti.


Torna poco dopo con due tazze fumanti in mano ed io la aspetto seduto sul divano, lei invece si siede a terra tra le mie gambe.
Sorseggiamo in silenzio la bevanda che ci riscalda le membra.
-Spero che queste vacanze passino in fretta, fa un freddo cane qui.- mi lamento strofinandole le spalle.
Inclini la testa all’indietro per guardarmi in faccia:-Da quanto tempo non passavi il natale in compagnia?-
-Sicuramente più di quanti ne abbia passati tu nella stessa situazione.-
-Ogni tanto cercavo di tornare a casa per le feste, ma spesso non ci riuscivo. O perché ero troppo lontana…-
-… Oppure perché avevi paura che saresti voluta rimanere.-
Ti immobilizzi a quelle parole, sorpresa dal fatto che abbia effettivamente abbia indovinato.
-Era anche per questo che non volevi andare per il tuo compleanno, giusto?-
-Sì… in parte. Ma in realtà ero seriamente terrorizzata dalla situazione che si sarebbe potua presentare alla festa.-
-Ma non puoi negare che ha avuto i suoi lati positivi andarci, no?- le sorrido e la bacio.
-Credi che non ci saremmo mai arrivati a questo punto se non ci fossimo andati?-
-Credo che ci avremmo messo molto più tempo.- le accarezzo la guancia arrossata, continuando a ringraziare silenziosamente quel giorno di inizio primavera in cui si presentò alla mia porta avvolta da quel mantello. Ringrazio come faccio da tutti quei mesi a seguire per quella persona che non so chi sia ma che l'ha portata da me, chiunque egli sia, gli sono debitore della mia stessa vita, che se non fosse stato per lui (o lei) avrei continuato ad andare avanti in solitudine ed adesso non avrei il suo piccolo corpo accanto al mio a scaldarci a vicenda. L'unica tonalità di rosso che avrei potuto riconoscere sarebbe stato solo quello scarlatto del sangue e non solo quello vermiglio die suoi capelli che scivolano tra le mie dita.
Prima ogni momento si susseguiva all'altro con pigrizia e monotonia di una routine che mi distruggeva dall'interno lentamente e senza che io me ne potessi rendere conto. Adesso invece ogni istante è importante se passato con lei al mio fianco.

Grazie.
Non so come avrei fatto senza di te.
-Ehi Bea...- lei mi guarda, poggiando la testa sul bordo del divano.
-Ti amo- due parole che escono dalla mia bocca con ua facilità e naturalezza che nenche io mi sarei aspettato da me stesso.
I suoi occhi si illuminano leggermente inclinandosi verso l'alto in un sorriso imbarazzato.
-Anche io.- risponde con un filo di voce.




Sulla cima di un palazzo, una figura si staglia, con lo sguardo di ghiaccio rivolto in lontananza verso la Devil May Cry.


-Di niente... fratellino.-







L'angolo di Miok!

SBAM! PLOT TWIST! Ahahaha non ve l'aspettavate eh? Beh neanche io lol.
L'ultima parte è stato un fuori programma scritto un po' di getto e che lascia nel finale un po' di mistero, avevo accennato che Vergil sarebbe tornato ma neanche io all'inizio sapevo bene come, diciamo che gli ho fatto fare giusto una comparsata di sfuggita perché sotto sotto ci stava dai ;)
Ebbene cari lettori, Vermillion Hair è giunta al termine. Questa è la primissima storia che ho iniziato a pubblicare qui ed è iniziata poco più di due anni fa, rileggendola mi sono accorta anche l'evolversi del mio stile di scrittura quindi sono molto contenta e soddisfatta del lavoro svolto.
Ci tengo anche a ringraziare tutti quelli che l'hanno seguita e sinceramente, vedere più di seicento visite le Prologo mi rende davvero orgogliosa di me stessa.
Ringrazio tutti quelli che hanno speso due minuti del loro tempo recensendomi, dandomi consigli ed anche lasciandomi delle critiche che ritengo sempre costruttive ed utili per migliorarmi. Stavolta non faccio nomi anche perché bene o male sono gli stessi che ringraziai già tempo addietro, spero solo che continuiate a seguirmi e ad interessarvi anche alle storie che pubblico negli altri fandom.
Non mi resta altro che ringraziarvi ancora ed augurarvi (anche se un po' in ritardo) un buon natale ed un felice anno nuovo!


Alla prossima!
Miokie.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Devil May Cry / Vai alla pagina dell'autore: _Miokie