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Autore: piperina    13/11/2008    30 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
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Lasciate che vi esprima tutto il mio *felicissimo* stupore: WOW!!!!!!!!!!!! 169 preferiti, 1400 letture, 40 commenti a capitolo… porca miseria, che figata! Temevo che questa storia non piacesse, e invece… davvero, grazie, grazie di cuore!

Una piccola precisazione: il titolo della fiction è ispirato alla canzone “Moi… Lolita” di Alizee. Hermione è sempre stata una ragazza normale, solo che non riteneva necessario dimostrarlo dentro scuola. 

Questo capitolo lo dedico ad Alexluna ♥


 

Buona lettura!

 

 

*Act III*
- Pretty Woman -

 

 

 

 

 

Sono allegra! Sono entusiasta! Sono gasata! Sono esaltata! Sono elettrizzata!

Perché? Perché oggi è sabato, ovviamente! Sono appena uscita dalla doccia, fra mezz’ora ho appuntamento con Draco per andare insieme ad Hogsmeade insieme.

Io e lui. Da soli.

Ho detto ad Harry e gli altri che oggi sarei stata occupata con la preparazione della festa di Halloween, ma non ho detto esattamente in cosa consiste il mio impegno di oggi… non importa, lo vedranno.

Ieri sera ho preparato i vestiti da mettere, ma non posso non chiedermi mille e mille volte: saranno adatti?

Credo di sì. Un jeans stretto blu scuro, ballerine nere e camicia bianca. Niente di eccentrico e particolare, ho scelto apposta degli abiti semplici, e soprattutto comodi, dato che dovrò provare un’infinità di vestiti quest’oggi.

Mi preparo in cinque minuti e mi guardo allo specchio. I capelli come sempre fanno quello che vogliono… pace. Un cerchietto risolverà parte dei problemi.

- Forza Hermione!-

Prendo un bel respiro ed esco dalla mia camera con la borsetta a tracolla. Dentro, ovviamente, ci sono bacchetta, portafogli e moneta dell’ES. Metti caso scoppiasse qualunque casino Harry mi può contattare e io posso correre da lui.

Sono le nove e trentacinque… Draco mi aspetta all’entrata della Sala Grande per le dieci. Bevo un succo, mangio un croissant e sono tutta sua!

Fischiettando scendo le scale del dormitorio femminile, saluto con un sorriso i miei compagni Gryffindor ed esco dal buco del ritratto della Signora Grassa, che canta a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Fosse intonata almeno…

Per i corridoi ci sono pochi studenti, ma è normale. Solitamente il sabato mattina si sveglia solo chi ha una marea di compiti da fare, chi ha gli allenamenti di Quidditch oppure chi, come me, ha impegni e appuntamenti da rispettare.

Allegra e frizzante metto la testa dentro la Sala Grande. C’è davvero poca gente, wow! Tutti mattinieri qui ad Hogwarts, eh? Indifferente mi dirigo verso il tavolo della mia casa, dove sono seduti Harry e Ginny.

- Buongiorno ragazzi!- li saluto con un sorriso.

I due smettono di baciarsi e rispondono - Herm, buongiorno a te!-

- Ron?- chiedo non vedendolo seduto né in piedi da qualche parte.

- Oh, si sta ancora vestendo.- risponde Harry - Oggi abbiamo tre ore di allenamento intensivo, sai… settimana prossima c’è la partita contro i Tassi.-

- Non che rappresentino un problema, si intende…- interviene Ginny - Ma sai com’è mio fratello… si innervosisce e non combina niente di buono.-

- Sì, ho presente.- dico sorridendo, poi mi verso un po’ di succo nel bicchiere e bevo.

- Tu invece?- mi chiede dopo un po’ Harry.

- Io cosa?-

- Hai detto che devi lavorare per la McGranitt.-

- Infatti.- annuisco addentando un morbido e zuccheroso croissant - E’ per la festa di Halloween.-

- Cosa state organizzando di bello?- mi chiede esaltatissima la rossa - Sono davvero curiosa!-

Sorrido. Quando si comportano così sono teneri e simpatici… li adoro. Ma giuro che li ucciderei quando se ne escono con le loro frecciatine cattive sulla mia scarsa femminilità e tutto il resto.

- Oggi ci lavoreremo su e domani sera, se avrete fatto tutti i compiti, vi darò qualche piccola anteprima.-

Ginny mette su un broncio da bambina, Harry sembra sconvolto - Compiti?!-

- Compiti.- annuisco convinta - Spero tu sappia cosa sono.-

- Certo che lo so.- ribatte cupo - Qualcosa che non ho mai voglia di fare, soprattutto se sono per Piton!-

- Come fate a parlare di Piton a quest’ora del mattino?- la voce assonnata di Ronald ci fa voltare nella sua direzione e sorridere divertiti. Non cambierà mai.

- Hermione pretende che entro domenica facciamo tutti i compiti che ci hanno assegnato!- spiega Harry scandalizzato. Poverino… “compiti, questi sconosciuti”.

Ron mi guarda sconvolto. Oddio, che ho detto di così strano?

- Granger…-

La voce che sento adesso alle mie spalle è ben diversa da quella del rossino accanto a me. È bassa e vibrante, un po’ strascicata e con quell’inconfondibile nota di supponenza.

- Buongiorno a te Malfoy.- mi volto sorridendo. So che Ginny sta fingendo che Draco non sia qui, che Harry sta rispondendo al suo gestaccio e che Ronald è troppo assonnato per capire chi è.

- Sei pronta?- mi chiede puntando tutta la sua attenzione unicamente su di me.

- Sì!- annuisco e mi alzo prendendo la borsetta - Ragazzi ci vediamo stasera.-

- Herm, tu…- dice Harry fissandomi.

- Io cosa?- mi trovo a chiedere per la seconda volta.

- Esci con lui?- indicando Draco accanto a me, che sbuffa infastidito.

Ginny improvvisamente si ricorda che esiste anche lui e alza la testa di scatto, Ron sputa il succo che stava bevendo quasi in faccia alla sorella e si volta a guardarmi.

- Cosa devi fare con quello lì?!- esclama.

- Dobbiamo lavorare.- dico in tono ovvio - E’ per Halloween, ne abbiamo parlato cinque minuti fa.-

- Perché con lui?- ribatte il moro.

- Perché la McGranitt ha deciso così.- rispondo. Abbi pazienza Hermione… pazienza. Ricorda: la calma è la virtù dei forti.

- Granger non abbiamo tempo da perdere con queste sciocchezze.- dice Draco sfiorandomi appena la mano con la sua, facendosi più vicino a me - Andiamo?-

- Sì.- annuisco guardandolo, poi torno a fissare i miei amici sconvolti - Ho con me la moneta.- dico ad Harry - Se succede qualcosa contattami.-

- Lo farò.- risponde cupo, ma non aggiunge altro. Probabilmente ha capito che non tollererei una scenata qui in Sala Grande.

- Bene. A stasera.- li saluto e mi allontano con Draco.

Sento dietro di me i borbottii di Ronald e le imprecazioni di Harry, miste alla preoccupazione di Ginny. Sono davvero esagerati, non solo con Slytherin in generale, ma con Draco in particolare.

E poi i razzisti erano loro

Superiamo Gazza, che cerca in tutti i modi una scusa per farci punire, mostrandogli il permesso scritto che mi ha dato la McGranitt ieri e camminando fianco a fianco ci avviamo ad Hogsmeade.

- Belle zecche i tuoi amici Granger.- sogghigna ficcandosi le mani in tasca.

Mi chiedo se Draco oggi non voglia essere stuprato… si è messo una camicia grigio perla che aderisce perfettamente al suo corpo - e che corpo ragazzi! - e che tiene fuori da quei cavolo jeans neri strettissimi… prima mi è passato davanti e ho potuto notare le meraviglie del suo fondoschiena.

Signori Malfoy… grazie!!

- Effettivamente sono un po’ pesanti quando ci si mettono.-

- Solo un po’?- ride appena - Prima ti offendono su cose che non sanno, poi fanno i buonisti, ma sono i primi a puntare il dito contro gli altri!-

Sospiro - Questa è una cosa che non mi piace.- ammetto.

- Tu però non lo fai.- risponde prontamente - O almeno… hai smesso di farlo.-

Si gira e mi sorride. Non è proprio un sorriso… quasi, ecco. Un mezzo sorriso, sì. Ed è bellosensualmente bello.

Istintivamente rispondo al sorriso.

- Ho capito che era sbagliato.- rispondo scrollando le spalle.

Camminiamo in silenzio, uno accanto all’altra, a lungo. Eppure il silenzio tra noi non è imbarazzato… non è di quel tipo che ti fa pensare ossessivamente a dire qualcosa per spezzare la tensione. Siamo in armonia… sto bene.

- Dobbiamo darci da fare con il ballo, Granger.- dice quando mancano ormai dieci minuti ad Hogsmeade. Nel frattempo ci siamo fumati un paio di sigarette.

- Sono davvero così pessima?- rido guardandolo.

- No, muovi bene i fianchi.- sogghigna fissandomi insistentemente - Devi solo esercitarti e imparare qualche mossa… particolare.-

- Del tipo?- chiedo ricambiando divertita il suo sguardo - Strusciarmi in modo osceno su un ragazzo?-

- Anche.- torna a guardare la strada davanti a noi - Ma non preoccuparti, abbiamo una settimana per provare.-

- Agli ordini Dottor Malfoy!- esclamo ridendo.

Non so perché, ma mi sento leggera. Sorrido molto di più e ci stuzzichiamo a vicenda con battute maliziose e divertenti. È bello stare con lui.

 

***

 

Siamo ormai alle porte di Hogsmeade e per evitare che la nostra bugia con la McGranitt venga smontata in cinque minuti, abbiamo pensato bene di fare un incantesimo su noi stessi: gli altri ci vedranno con una faccia diversa.

Semplice ma efficace.

- Vieni, di qua.-

Malfoy mi fa strada verso un negozietto che non avevo mai notato prima. Ok, neanche mi interessava, prima.

Comunque è allegro, carino… sì, anche la commessa è molto carina, e si sta mangiando Draco con gli occhi. Giù le zampe!

- Grazie, facciamo da soli.- lo sento dire, e lei si allontana un po’ triste. Tiè.

Giriamo un po’, ci sono delle cose davvero belle… sì, mi piace questo posto!

Malfoy tira su un sacco di roba, poi mi spinge dentro il camerino con l’ordine di provarli tutti e fargli vedere come sto. Uomini…

Bene, iniziamo con magliette e pantaloni.

Mi provo una serie di jeans chiari e scuri, stretti, che mi fasciano bene le gambe e, devo dire… mi fanno proprio un bel sedere! Malfoy ha gusto, potrebbe fare il consulente di moda. Ok, non esageriamo.

I pantaloni gli piacciono, quelli lunghi almeno.

- Dammi qui quello che prendiamo.- dice mettendo da parte i pantaloni che lui ha approvato, su una poltroncina appena dietro di lui - I jeans vanno bene, tutti. Anche le magliette che hai provato.-

- Sono così attillate che mi si vedono i pori della pelle, non so se te ne rendi conto.- rispondo passandogli una decina di maglie taglia XXXXXS.

- Meglio così, no?- piega le labbra in quel ghigno seducente che… mmm contieniti Hermione, sei in un luogo pubblico - Ora provati i pantaloni corti.-

- Sembrano mutande, Malfoy.- ribatto voltandomi appena a guardare quei piccolissimi pezzi di stoffa.

- Siamo qui apposta Granger, o l’hai dimenticato?- mi dice sbuffando.

Io gli rispondo con una linguaccia e chiudo la tenda del camerino. Forza, Hermione… tra gli shorts e la tua volontà, non possono assolutamente averla vinta gli shorts, porca miseria!

Quindi mi tolgo i pantaloni e mi accingo ad indossare un paio di pantaloncini chiari di jeans. La vita è bassa, ma non al pelo… buono. E non sono volgari… strano. Oh, insomma, Malfoy ha davvero gusto, com’è possibile?

Tengo su la mia camicia, tanto le mini magliette le abbiamo prese tutte, prendo un bel respiro e tiro la tenda.

- Come mi stanno?- chiedo, vedendo il biondo di spalle al camerino. Si gira e mi fissa in un modo che… sono io o fa caldo?

- Bene.- non mi stacca gli occhi di dosso, poi… c’è bisogno di dirlo? Ghigna - Molto, molto bene.- aggiunge.

Mi sento infuocare, che cavolo… la smette o no di fare quella faccia da depravato sexy?!

- Ok, gli altri sono tutti uguali, non è necessario che li provi…- dico spostando lo sguardo altrove.

- Come preferisci.- alza le spalle con indifferenza - Tanto li prendiamo tutti.-

Senza rispondere mi chiudo di nuovo dentro al camerino e mi cambio al volo, tiro su i vari pantaloncini che avevo posato sullo sgabello ed esco.

Vedo che Malfoy sta parlando con la commessa di prima, quella carina… chissà, magari le sta chiedendo di uscire?

Lei annuisce, lui la ringrazia e lascia che porti tutta la roba alla cassa, compresi i pantaloncini che ho io in mano. Gli abiti svolazzano dietro all’allegra signorina mentre Draco aspetta che io lo raggiunga.

- Guarda che mi fai andare in bancarotta.- sospiro - Non che abbia problemi, ma abbiamo un sacco di cose da comprare ancora…-

I miei genitori sono entrambi dentisti, e devo dire che problemi di soldi proprio non ne abbiamo. Ho un mio conto personale sul quale versano mensilmente una certa somma, e siccome io non sono una che spende e spande ovunque, il mio conto in banca è piuttosto ben fornito.

Questo però non vuol dire che io debba prosciugarlo in un giorno solo!

- Lascia stare, non è un problema tuo.- risponde lui iniziando a camminare.

- Come, scusa?- lo inseguo fino alla cassa - Certo che è un problema mio, mica posso addebitarli alla scuola tutti questi vestiti!-

- Infatti.- si ferma, sorride alla ragazza e tira fuori una carta dal portafogli. Oddio, c’è il suo nome sopra… è una di quelle che nel mondo Babbano chiamiamo “carta di credito”? No, aspettate un attimo… quella è di Malfoy! E perché la ragazza gli ha dato un foglietto e lui lo sta firmando?

- Che stai facendo?- gli chiedo facendomi più vicina.

- Quello che non devi fare tu.- risponde senza guardarmi. Finisce di firmare e porge di nuovo la piccola pergamena alla ragazza, poi si gira verso di me e mi cinge le spalle con un braccio - Vieni, andiamo.-

- Ma devo pagare!- protesto.

- Sei scema o cosa?- ribatte fissandomi male - Ho pagato io.-

- Ma… ma…- balbetto, mentre mi porta fuori dal negozio - Ma quei vestiti sono miei!-

- E allora?-

- E allora non è giusto che paghi tu! Tra l’altro abbiamo usato quell’incantesimo, perché hai messo il tuo nome? Ci scopriranno subito!-

Lui sbuffa e si mette le mani nelle tasche anteriori dei pantaloni - Perché conosco quella ragazza, Granger. Mi deve un favore, quindi non dirà a nessuno che sono stato qui oggi.-

Rimango a bocca aperta a seguirlo per le strade. Questo ragazzo è un demonio, anzi no… ne sa una più di lui! Ma che cavolo…

 

***

 

Il resto della giornata l’ho passato a farmi trascinare da una parte e dall’altra dal biondo malefico, che mi ha fatto provare almeno dieci abiti da sera con le scarpe abbinate, ma soprattutto mi ha fatto comprare una quantità spropositata di vestiti da discoteca.

Non mi sono mai stancata tanto, e a me fare shopping non dispiace!

Mi ha fatto prendere dei vestitini che mi vergogno solo a guardarli, una serie di gonne che sembrano cinture larghe e top decisamente poco coprenti. Non so quanto coraggio avrò di indossare davvero tutta questa roba…

- Malfoy, basta, ti prego!- esclamo a metà giornata - Concedimi una pausa, sono esausta!-

Lui mi guarda e sorride. No, ghigna. Che novità.

- Dai, andiamo a mangiare. È l’una e mezza.-

Andiamo in un posticino semplice e poco conosciuto. Certo, per me che vado sempre ai Tre Manici di Scopa, si intende. Ordiniamo qualcosa da mangiare e mentre aspettiamo non posso che chiedermi se quello che ho davanti agli occhi è il vero Draco Malfoy.

- Sicuro di star bene?- gli chiedo mentre si sta versando dell’acqua - Voglio dire… non sei normale.- ecco, così sì che capisce.

Ride sommessamente e si porta il bicchiere alle labbra.

Voglio essere quel bicchiere, voglio essere quell’acqua!

- Ho solo fatto un investimento su di te.- risponde posando il bicchiere sul tavolo - Finora è andata bene, e ci sono ottime speranze per il futuro.-

- Mi sembra di essere un gruppo d’azioni in borsa…- commento osservando il ragazzo che ci porta il nostro pranzo. Muoio di fame!

- Qualcosa del genere.- risponde Malfoy sogghignando.

Mangiamo parlando di qualsiasi cosa, stiamo anche bene insieme. Strano, ero sicura che Malfoy fosse solo un ragazzino borioso pieno di sé… ah, lo sapevo che il giudizio di Harry non era affidabile.

Al termine della seconda portata Malfoy mi chiede - Allora, Granger, pronta per il pomeriggio?-

Oddio, cosa vuole ancora da me? Sgrano gli occhi guardandolo. Credo che la mia faccia sia molto comica, dato che si sta trattenendo dal ridere.

- Mancano i trucchi e gli accessori per i capelli, o l’hai dimenticato?- risponde ricomponendosi - Non vorrai mica farmi fare una brutta figura per mancanza di dettagli.-

Ah, ecco, è questo il suo problema.

- Quando mai…- rispondo ghignando come fa lui - Prendi il dolce?- gli chiedo subito dopo.

- Sì.- dice afferrando il menu - Io voglio… voglio…- medita torturandosi il labbro inferiore con i denti.

Oddio, non riesco a distogliere lo sguardo, è ipnotico! Sembra innocente e allo stesso tempo dannatamente eccitante… Malfoy fa davvero un brutto effetto ai miei ormoni impazziti.

Per fortuna non se ne accorge e sceglie cosa vuole come dolce.

- Torta ai frutti di bosco.- sentenzia chiudendo il menu.

- Io voglio una torta al cioccolato.- affermo sorridendo, senza neanche guardare la lista.

- Ingrasserai.- sogghigna malefico il biondo davanti a me.

- La mangio da sempre, eppure non mi sembra di essere obesa.- gli rispondo, poi sento arrivare il cameriere.

- Avete scelto il dolce?- chiede educatamente.

- Sì.- dico sorridendo.

- Per lei una fetta di torta al cioccolato,- ordina Draco - per me con i frutti di bosco.-

- Benissimo. Arrivano subito.- il ragazzo se ne va e torna due minuti dopo con le nostre ordinazioni.

Dolce, dolce, dolce! Amo il cioccolato, e ancor di più amo la torta al cioccolato. L’ho già detto che amo il cioccolato?

 

***

 

Il resto della giornata è letteralmente volato. Stranamente Malfoy non ha esagerato con i trucchi, che devono essere semplici ed essenziali, come ha detto lui. Stessa cosa per i capelli. Poche cose ma buone.

Adesso stiamo tornando ad Hogwarts. E… oddio!

- Malfoy!- esclamo all’improvviso, bloccandomi per strada con un’espressione di puro terrore in viso.

- Che c’è?- mi chiede, infastidito e allarmato insieme.

- Che cosa diciamo alla McGranitt?!- dico sempre a voce alta - Teoricamente siamo venuti qui per la festa di Halloween, non per lo shopping personale!-

Oddio, oddio, oddio… lo so, me lo sento. Verrò espulsa! La mia vita finirà in miseria… come ho potuto lasciarmi traviare da questo essere dalla dubbia moralità?

No, un attimo… sono stata io a cercarlo.

È finita!

- Granger, calmati.- sbuffa il biondo accendendosi una sigaretta - Tutto qua il problema?- che fa, sfotte?!

- Malfoy, noi abbiamo mentito… mentito! Non so se te ne rendi conto!- mi avvicino a lui e gli rubo la sigaretta dalle mani, portandomela alle labbra.

- Ma sei proprio isterica!- dice visibilmente scocciato. Mette una mano in tasca e ne tira fuori un’altra sigaretta, che accende subito con un colpo di bacchetta - Diremo che abbiamo delle buone idee per la festa e che appena avremo organizzato il tutto le faremo sapere di cosa si tratta.-

Apro la bocca per parlare, per ribattere e dirgliene quattro, però… ehi, il biondastro ha ragione!

- Andiamo, scema di una Gryffindor.- alza gli occhi al cielo con fare teatrale e si avvia - Faremo tardi.-

Lo seguo, continuando a fumare. Ormai mi sono abituata. Non sono una sigarette-dipendente, so controllarmi. È che quando sono con Draco, io… non so, mi sento leggera.

Camminiamo in silenzio, con i sacchetti che ci seguono. Non so perché, ma anche il silenzio è piacevole con lui. Quando Harry e Ron mi vengono vicino e non dicono una parola solitamente è per chiedermi qualche favore.

- Non avresti dovuto pagare tutto tu.- dico a metà strada - Ti ridarò quello che hai speso. Non ho problemi.-

- Neanche io, Granger.- risponde guardando davanti a sé - Facciamo così. Se il nostro investimento non dovesse andare a buon fine, per colpa tua si intende, perché io sono perfetto… allora mi ridarai il denaro che ho speso per te.-

Si ferma, si gira e mi guarda. La luce aranciata del tramonto risalta i suoi capelli biondissimi e colora di un tenue color pesca il suo viso pallido.

Gli occhi grigi risaltano come stelle. O sono azzurri? Non so dirlo… è un colore indistinguibile che cambia in base al suo umore. Sono degli occhi davvero stupendi.

- Allora?- attira la mia attenzione porgendomi la mano destra - Ci stai?- come da copione, ormai lo so, ghigna.

- Certo che ci sto.- sorrido e gli stringo la mano.

Passano pochi secondi che lui, con uno strattone, mi attira a sé. Sbatto contro il suo petto muscoloso e alzo la testa per chiedergli se per caso si è bevuto il cervello o la luce del sole gli ha danneggiato qualche neurone, ma vengo catturata dal suo sguardo.

Intenso, penetrante, seducente… esprime una tale quantità di sentimenti che mai avrei creduto di poter vedere proprio negli occhi di Draco Malfoy.

Non so quanto tempo sia passato quando lui decide di muovere le labbra per parlare.

- Sei arrossita come una bambina.- sogghigna, scuote la testa e mi lascia andare, riprendendo a camminare.

Resto ferma per un po’, poi lo seguo.

- Fottiti, Malfoy!- impreco affiancandolo - Era a tradimento, non vale!

- A tradimento?- alza un sopracciglio e ride sommessamente - Granger, credi che i ragazzi ti chiederanno il permesso prima di avvicinarsi a te? Guarda che non ce l’hai d’oro…- nel dirlo lancia uno sguardo osceno… proprio , in mezzo alle mie gambe!

- Porco!- sibilo tra i denti.

Così, tra un insulto e un commento volgare, arriviamo ad Hogwarts. L’incantesimo su di noi ha perso effetto appena usciti da Hogsmeade, e i sacchetti sono stati rimpiccioliti e infilati in borsa.

L’inganno perfetto.

- Ho bisogno di un bagno caldo e una buona cena.- dico stiracchiandomi, quando giungiamo finalmente all’ingresso della scuola - Sono a pezzi!-

- Sì, anche io.- annuisce Malfoy massaggiandosi il collo - Ci si vede a cena, allora.-

- Ok.-

- Ah, Granger.- aggiunge bloccando a metà il mio saluto - Lunedì ti voglio nella mia stanza appena ne abbiamo l’occasione. Tanto la scusa è sempre quella della festa di Halloween.-

- Va bene… però dovremmo davvero organizzarla, questa festa.- rispondo seria e puntigliosa. Non mi piace avere qualcosa in sospeso da fare.

- D’accordo, come vuoi.- sbuffa, sorridendo, poi alza una mano e mi saluta - Ci si vede.-

- Ciao.- sorrido, rispondo al suo saluto e mi dirigo alla Torre per fare un bagno bollente con tanta schiuma e sali da bagno profumati.

Domani metterò in ordine tutti i miei vestiti nuovi…

 

 

 

 

 

   
 
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