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Autore: isabelle88    31/12/2014    2 recensioni
Frammenti di vita SwanQueen, il più ordinaria possibile. -Per quanto sia possibile essere "ordinari" quando vivi con la Evil Queen e la Salvatrice.-
Partecipa alla Challenge "Slice of Life" di aeron indetta sul forum di EFP.
Non prendo in considerazione quello che accade dopo la 3x22.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prompt: #17, Vacanza
Titolo: Sulla neve!
Autore: isabelle88
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Henry Mills
Genere: Slice Of Life
Rating: Verde
Avvertimenti: nessuno
Lunghezza: 2221 parole, 5 pagine
Eventuali note dell’autore : ehilà! Scusate se non ho ancora risposto alle recensioni degli ultimi capitoli, prometto di farlo subito! E' che tra Natale e tutto non ho avuto tempo, è stato già difficile riuscire a scrivere questa shot con parenti e cugini urlanti in giro per casa XD E' un po' più lunga delle altre, ma non sapevo dove tagliare! Spero vi piaccia comunque, e BUON ANNOOOOO! -Anche se è ancora il 31, ma vabbè- u.u


 

Partecipa alla challenge :Challenge “Slice of Life” indetto da areon sul forum di EFP.

 

Emma, con incredibile fatica, riuscì a far entrare anche l'ultima valigia in macchina. Era stata una delle imprese più difficili e faticose della sua vita, e ora ogni angolino dell'auto era pieno di roba.

-Ma', e io adesso come cavolo salgo?-

Giusto, c'era anche Henry. Maledizione! Si era completamente scordata di lui.

-Ehm... usa un po' di immaginazione!-

Per miracolo, il ragazzo riuscì a oltrepassare le valigie accatastate sui sedili per raggiungere il suo posto.

-E la mia adorata mogliettina dov'è?- chiese Emma, ironicamente.

-Dev'essere ancora in casa.-

-REGINAAAA! TI MUOVI O NO?-

-UN ATTIMO!-

Ma quanto diavolo ci metteva a prepararsi?

Dopo un tempo ben più lungo di un attimo, Regina apparve sulla soglia di casa, trascinando con sé un trolley.

Emma scosse la testa per la disperazione.

-Regina, tesoro. Dimmi che non è quello che penso.-

-Cosa?-

-UN'ALTRA VALIGIA! Hai portato un'altra valigia. Non ti bastano le duemila in macchina?-

-Ma questa...-

-Non dirmi che è fondamentale, perchè lo hai detto di tutte.-

-Non è colpa mia se le tute da sci occupano spazio! E poi, dai, tesoro, questa può ancora starci.- disse, sorridendo.

-No, non ci sta. E' impossibile! Ogni angolo della macchina è stipato di roba. E non mentirmi, so benissimo che tu non hai tute da sci. Come fai a portarti tutte queste cose per una sola settimana?- Emma era incredula. A lei era bastato un vecchio borsone.

-Comunque, scegli. O lasciamo a casa una valigia o nostro figlio.- continuò.

Regina sbuffò.

-Okay, okay. Togli quella fuxia.-

Emma guardò il bagagliaio. La valigia prescelta era in fondo, sommersa dalle altre.

-Non puoi proprio sceglierne un'altra, eh?-

-No.- rispose Regina, sorridendo.

Emma le scoccò un'occhiataccia, mentre iniziava a togliere nuovamente le valigie dal bagagliaio per prendere quella fuxia.

Quando finalmente Regina fu soddisfatta e la macchina stracolma, Emma si sedette al volante e partirono.


 

Dopo ore di viaggio, arrivarono al loro albergo, uno splendido hotel proprio sulle piste.

Regina mise un piede giù dall'auto, e lo ritrasse immediatamente.

Dopo aver osservato il terreno, riprovò a posarlo a terra, cauta, lentamente. Quando fu sicura di essere abbastanza stabile, scese con entrambi i piedi, e si alzò. Riuscì a rimanere in equilibrio per qualche secondo, prima di tentare di fare un passo e scivolare inevitabilmente sul ghiaccio.

-AAAH!-

Un attimo prima che finisse col sedere sulla neve, Emma la afferrò per un braccio, e la sollevò di peso, ridendo. Regina la guardò, e scoppiò a ridere con lei.

-Sai, credo che quelle non siano le scarpe più adatte per una vacanza sulla neve.- Emma osservò i suoi tacchi, scuotendo la testa. Regina non era Regina senza un paio di scarpe col tacco ai piedi.

-Ti sembrerà strano, ma lo credo anch'io. E' solo che senza tacchi sono ben più bassa di te, e non voglio sfigurare!-

La bionda si ricordò di quanto le era sembrata piccola e fragile sua moglie la prima volta che l'aveva vista scalza. Era così... quasi tenera, avrebbe osato dire. E lei la adorava. Mentre Regina cercava di stare in piedi, Emma la prese in braccio.

-Ma che fai?-

-Salvo una regina in difficoltà.- disse, continuando a sorridere. La fece sedere nel bagagliaio, da dove Henry stava togliendo le valigie, e le tolse le scarpe per sostituirle con un paio di comodi doposcì.

-Dai, su, andiamo a vedere l'albergo. Le valigie le prendiamo dopo.- propose Emma.

Henry non se lo fece dire due volte, e corse verso l'entrata. Regina continuava ad appoggiarsi ad Emma comunque, terrorizzata dal cadere di nuovo, e fare un'altra figuraccia.

-Sai, credo che sarà una vacanza fantastica.- le sussurrò Emma nell'orecchio, posandole un bacio tra i capelli.

-Lo credo anch'io.- disse Regina, stringendo la moglie a sé per il fianco.


 

La mattina dopo, Regina spedì Henry alla scuola di sci, per passare la giornata sola con la moglie.

-Andiamo ad affittare gli sci?- propose Regina, non appena Henry se ne fu andato. Era entusiasta e si vedeva, felice di trascorrere una delle poche vacanze che avesse mai fatto con le persone che amava di più.

-Dobbiamo proprio?- mugugnò Emma, mezza addormentata. Era ancora a letto, sommersa da qualcosa come cinque piumini.

-E' così caldo e soffice qui... vieni anche tu.- si spostò di lato per fare spazio alla mora, e batté la mano sul materasso per invitarla a sdraiarsi.

-No, grazie, so che se mi sdraio non mi alzo più.-

-E allora? Non è questo il bello? Sei in vacanza, puoi fare quello che vuoi!-

-Stare a letto tutto il giorno posso farlo anche a casa. Suu, andiamo a prendere gli sci e tutto il resto.- Regina, ovviamente già vestita di tutto punto, afferrò Emma per un braccio, facendola sedere, e le tolse le coperte.

-AAAH! Fa freddo!- strillò la bionda, tirandosi nuovamente su il piumino.

-E allora vestiti, forza!-

Emma, con il broncio per essere stata svegliata così brutalmente, si alzò, andò in bagno e si vestì, indossando la tuta da sci comprata con Regina la sera prima, in un negozio vicino all'hotel, costata quanto un mese del suo stipendio.

"Te l'avevo detto che dovevamo comprarle a Storybrooke!" si era lamentata, guardando il cartellino del prezzo.

"Ma non vedi quanto sono chic qui?' le aveva risposto Regina, sorridente.

Emma aveva notato che sorrideva sempre, da quando erano lì, e ne era felice, perché Regina non sorrideva spesso.

In pochi minuti Emma era pronta, e dopo aver mangiato una brioche andò con Regina al negozio per affittare gli sci.

Regina scelse i suoi, dei bellissimi sci bianchi con ricami rossi, -aveva pagato dieci dollari in più per poter scegliere il colore - e poi il negoziante si rivolse ad Emma.

-Che numero ha di scarpe?-

-Trentanove.-

-Perfetto. Allora questi sono suoi.- disse, mettendo sul bancone un paio di vecchi scarponi.

-E sci? Che modello vuole?- chiese, indicando la parete ricoperta da qualsiasi tipo di sci alle sue spalle.

-Ci sono i classici, quelli a doppia punta, da alpinismo, da...-

-Io non.. non ho idea.-

-Quelli classici andranno benissimo.- intervenne Regina, aiutando Emma, che, cosa accaduta raramente da quando la conosceva, era a disagio.

Il negoziante regolò gli sci secondo lo scarpone, ci aggiunse le racchette e porse il tutto ad Emma. Imitando Regina, lo sceriffo si mise gli sci sulla spalla, gli scarponi ai piedi,prese le racchette in mano e uscì dal negozio per dirigersi verso le piste.

Appena fuori, Regina posò i suoi sci, e si girò verso Emma.

-Emma , tesoro. Non dirmi che non hai mai sciato.-

Emma si morse il labbro.

-Ehm, sì che ho sciato, ma è stato tanto tempo fa e...-

-Non mentirmi! Riconosco quando lo fai. Tu non hai mai sciato!-

-Come hai fatto a capirlo?-

-L'ho capito quando guardavi le file di sci come se fossero tanti piccoli alieni.-

-No, okay. Non ho mai sciato! E' la prima volta che ho un paio di sci in mano e non ho la minima idea di come funzionino, questi cosi.- confessò, guardandoli disgustata.

Regina rise.

-Beh, che c'è da ridere?-

-Oh, niente, Emma. Niente. E' solo che sei così adorabile.-

-Io non sono adorabile.-

-Fidati, lo sei.- sussurrò Regina, avvicinandosi a lei. Le scostò una ciocca di capelli dal viso, mettendola dietro l'orecchio, e la baciò dolcemente.

-E adesso spiegami perché hai scelto di fare una vacanza sulla neve se non sai sciare.-

-Ecco, io adoro la neve e pensavo che beh, sarebbe stato divertente!-

-Oh, sarà divertente. Vederti fare tutta la pista sul sedere sarà divertente.- disse la mora, ridendo.

-Quanto sei stupida.- Emma prese un po' di neve dal muretto dietro di lei, la lanciò addosso a Regina.

-Emma Swan-Mills. Non osare mai più.- Cercava di essere seria, ma ridere le veniva spontaneo, da quando erano lì. Prese anche lei un po' di neve, formò una pallina e la lanciò addosso alla bionda, che cercava goffamente - e inutilmente - di correre via con gli scarponi ai piedi. Regina era così felice, spensierata. Era una vacanza perfetta.


 

Dopo molti tentativi, la mora riuscì a far mettere gli sci ad Emma, e anche a farle prendere la seggiovia.

Scendendo, Emma riuscì miracolosamente a non cadere, evitando così di bloccare tutti.

-Dai, stai andando alla grande! Tutti cadono alla loro prima discesa dalla seggiovia, solitamente.-

-Quindi merito una ricompensa, in quanto futura campionessa di sci. -

-Che genere di ricompensa?-

Emma si portò un dito alle labbra.

-Ohh, e va bene.- Regina si sporse in avanti e la baciò.

-Contenta, adesso?-

-Contentissima.-

La prima discesa di Emma sugli sci non fu quella che si dice ' una passeggiata'. Piuttosto, quando finì, Emma era incredibilmente stanca e sudata e non vedeva l'ora di mangiare a andare a letto, mentre Regina era solo divertita dal record di cadute in una pista che Emma aveva probabilmente battuto.

-Diciamo che sciare non è proprio il tuo sport, ecco.- aveva affermato Regina, ridendo sotto i baffi.

-E dai, smettila! In compenso so pattinare da dio.-

-Beh, ma qua siamo sulla neve, non sul ghiaccio!-

-Dettagli.-

Emma comunque non si lasciò abbattere dal suo primo disastroso risultato, e andò alla baby pista. Era alta almeno un metro in più di tutti quelli che scendevano giù per quella mini discesa, ma non si scoraggiò. Regina sciava all'indietro per non perderla d'occhio, come fanno i maestri con i bambini piccoli. C'era il serio pericolo che venisse investita da qualcuno, o, peggio, che investisse qualche nanerottolo che passava sfrecciando vicino a loro.

-Su, Emma, piano. Vieni avanti, brava, così!-

Era riuscita a fare i suoi primi dieci metri senza cadere. Esultando per il suo record, alzò le braccia in segno di vittoria, e cadde rovinosamente, prendendo una bella facciata.

Regina scoppiò a ridere.

-Proprio adesso che stavi andando così bene!-

-Shh. Lo sai che sciare non è il mio sport.- borbottò Emma, rialzandosi.

Fece quella stessa, cortissima, noiosissima discesina per tutta la giornata, fino a quando riuscì a non cadere nemmeno una volta. Non si poteva dire che Emma Swan-Mills non avesse forza di volontà e determinazione, perchè ne aveva in abbondanza.

Era talmente felice quando ce la fece, che finita la discesa si buttò in terra, baciando la neve e gridando:" CE L'HO FATTA! PREPARATEVI, DA DOMANI EMMA SWAN-MILLS SFRECCERA' GIU' COME UN MISSILE!"

Regina rideva, mentre cercava di tapparle la bocca per evitare che i pochi che non le stavano già guardando iniziassero a fissarle come fossero due pazze scatenate.

Alla fine della giornata, andarono a prendere Henry alla scuola di sci, per poi cenare tutti insieme, con bourgignon e cioccolata calda -con inevitabile panna e cannella-.

La mattina dopo, Emma propose di andare a pattinare sul ghiaccio, nonostante avesse voglia di fare vedere a Regina che sarebbe diventata una sciatrice provetta, ma il suo sedere l'aveva supplicata di rimandare al giorno successivo.

Henry era felicissimo, anche perché non era andato spesso a pattinare, e aveva una gran voglia di imparare. Regina aveva pattinato solo qualche volta, e le piaceva abbastanza, ma non era molto brava.

-Non vi preoccupate, io sono un genio del pattinaggio!- li rassicurò Emma, fiera di se stessa.

-Sei sicura, ma'? Io non ti ci vedo molto a pattinare. Secondo me è più brava la mamma, è più... aggraziata.-

-Zitto, Henry. Non screditarmi anche in una delle poche cose che so fare meglio di tua madre.-

Henry rise.

-Okay. Allora sono sicuro che sarai bravissima!-

-Grazie mille! E io sono sicura che questi complimenti siano spontanei.- disse Emma, scompigliandoli i capelli.

-Su, ora finite la colazione, così andiamo. E magari oggi pomeriggio potremmo sciare tutti insieme, che ne dite?-

-SIIII!-

-Ehm...io... ecco...-

-Che c'è, tesoro? Ti fa male da qualche parte?- Regina l'aveva guardata sorridendo maliziosa.

-No. Sto benissimo. Ovvio che andremo a sciare!-

-Grande ma'!- Henry alzò la mano, e Emma batté il cinque.

Andarono ad affittare anche i pattini.

-Io vi aspetto alla pista, ce li ho già.-

-Tu... hai un paio di pattini?- Regina era incredula.

-Te l'avevo detto che ero una professionista.- Emma tirò fuori un paio di bellissimi pattini dalla borsa. Erano bianchi, lucidi, con i lacci, come quelli che si usano nelle vere gare, non come quelli con i ganci che ti danno alla pista.

-Wow. Sei una donna dalle mille sorprese.-

Emma sorrise, e diede un veloce bacio alla moglie, prima di dirigersi verso la pista.

Dopo che Regina ed Henry ebbero preso i pattini, andarono anche loro alla pista di pattinaggio.

Non c'era quasi nessuno, tranne Emma e qualche ragazzo, perché era ancora mattina presto.

-Mamma... vedi anche tu quello che vedo io?-

-S-sì...-

-Aveva ragione! Sa veramente pattinare da dio!-

Emma era decisamente la più brava in pista in quel momento. Sfrecciava veloce, senza il minimo problema di equilibrio, e ogni tanto faceva anche qualche piroetta e salto. E cavolo se li faceva bene.

Regina era sbalordita. Fissava la moglie volteggiare aggraziata da una parte all'altra, i capelli biondi sciolti e svolazzanti alle sue spalle, e riusciva solo a pensare a quanto fosse bella, e diversa dall'Emma che conosceva lei. Non era la solita pasticciona, imbranata, distratta. Era semplicemente...se Regina avesse dovuto descriverla con una parola, era leggera. Le ricordava un fiocco di neve.

Quando Emma li vide, si fermò, appoggiandosi alla sbarra di fronte a loro.

-Ehi! Trovati i pattini?-

-Oddio, ma' ! Sei bravissima!-

Emma fece un piccolo inchino, e Henry rise.

-Emma, tu sei...-

-Una donna dalle mille sorprese?-

Regina sorrise, annuendo.

-Sì, ecco. Una donna dalle mille sorprese. Ma anche la cosa più bella che io abbia mai visto.- Continuava a pensare che fosse bellissima, con il viso affondato nella sciarpona blu, le guance arrossate e il fiatone.

Emma si sporse oltre la ringhiera, e le diede un lieve bacio sulle labbra.

-Se non sento queste frasi terribilmente sdolcinate e melense è meglio, va.- commentò Henry, andando a mettersi i pattini.

Emma poi si staccò dalla sbarra per continuare a pattinare, e Regina continuò a guardarla. Si fissò quell'immagine in mente, e non la dimenticò mai più.

La settimana trascorse velocemente, e fu bellissima, tra cadute di Emma, cioccolate calde e coccole, e, soprattutto, sorrisi di Regina.


 


 


 


 


 


 

  
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