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Autore: Acquamarine_    03/01/2015    1 recensioni
[Spoilers seconda stagione] Assassini. Mostri. Pericolosi. Si definiscono in tal modo i personaggi trattati in questa analisi delle loro psicologie, delle loro azioni e reazioni. Siamo i peggiori e più crudeli giudici di noi stessi: applichiamo a noi stessi una razione di biasimo che non applichiamo agli altri.
Dalla prima one shot: “Sono molte cose – un assassino, un mostro, un pericolo –, ma non sono umano. Non più.”
#1. Lincoln - Human
#2. Finn - Murderer
#3. Bellamy - Protector
#4. Marcus Kane - Sacrifice
#5. Charlotte - Fear
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Finn Collins, John Murphy, Lincoln
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#2. Finn [2x06]

«A monster, a monster,
I'm turning to a monster»


Continuo a fissare la luce traballante del bunker, piegando un po' la testa e sospiro. Non riesco a sentire nulla, nessuna emozione, nessun pensiero. Assolutamente nulla. Mi sento svuotato di tutto ciò che ero, rimpiazzato da qualcuno che non conosco, qualcuno che non sono io, che non risponde ai miei impulsi, che non mi parla. Percepisco l'orrore di quelle azioni, il disprezzo per averle compiute, la paura per ciò che rappresentano. Ma non sono io, non posso essere io ad aver impugnato un fucile, non posso essere stato io a far saltare il cervello a un uomo disarmato, a sparare su un villaggio di vecchi e bambini. Non è possibile, non è vero.


Ricordo la furia di quei momenti, che mi ribolliva nel sangue assieme ai globuli rossi; ricordo l'odio, il disprezzo, il terrore puro di averla persa per sempre, la disperazione di non poterla vedere e di non poterle dare giustizia. Ricordo il buio che è sceso sulla mia mente, la facilità con cui il mio braccio scattava ancor prima che potessi pensare di farlo. Ricordo il vuoto nel mio sguardo.
Non sentivo nulla, più nulla, solo il senso del dovere, il bisogno. Avrei fatto qualsiasi cosa per lei, qualsiasi cosa per ritrovarla.


Avrei fatto qualsiasi cosa per ritrovarla, ma il mio fare qualsiasi cosa me l'ha portata via per sempre. Lo leggo nei suoi occhi, non disgustati: spaventati.
"Non so più chi tu sia".
Ma io so: ho fatto ciò che andava fatto. Era l'unica cosa da fare.


No, non era l'unica cosa da fare. L'orrore di ciò che ho fatto mi piomba addosso tutto d'un tratto, e il vuoto che sentivo dentro di me si riempie di disprezzo e autocommiserazione con una violenza tale che temo di poter esplodere in mille pezzi proprio qui, davanti a lei. Mi manca il respiro. Soffoco dentro me stesso. Vorrei urlare, ma non riesco ad articolare parola. Crollo a terra, le gambe improvvisamente molli. Un tremito mi scuote, attraversando tutto il mio corpo. Posso biasimarla? Non so più chi io sia, come potrebbe lei riconoscermi? Non mi perdono, perché dovrebbe farlo lei? Chi sono, cosa sono?


Lo sento dentro di me: quel liquido nero che esplode e corrode ogni cosa, che mi riempie le viscere e si impossessa di me. Lo sento in ogni fibra, in ogni cellula, in ogni vena.
"Neanch'io”.
Ma io lo so. Un assassino, un mostro, un pericolo.


Angolo Autrice:

Secondo capitolo, secondo personaggio. Diciamo che non tutti amano Finn (io ho avuto un rapporto un po' altalenante con lui, inizialmente non mi dispiaceva, poi semplicemente mi era indifferente, ma non credo di averlo mai odiato) e che molti lo accusano, come credo tutti sappiamo, di essere un mostro/un incoerente/un falso e quant'altro. Con questa Flashfic io non voglio né accusarlo né giustificarlo, ma semplicemente indagare sulla sua interiorità; perché, checché se ne dica, è un personaggio comunque molto umano, che ha compiuto l'errore più grande della sua vita e che, per questo, si odia. La scena finale qui descritta (e ripresa dall'episodio 2x06) ne è la prova. Ho voluto immaginare un iniziale momento di negazione, un secondo in cui si accorge di ciò che ha fatto ma cerca di trovare una giustificazione e, alla fine, il momento in cui realizza che ciò che ha fatto non era inevitabile e si odia per tutto. Spero vi sia piaciuta! Ho una sola nota da fare: tutte le scene sono riprese dall'episodio, ad eccezione quella iniziale in cui fissa la luce ecc., l'ho immaginata inserita nell'intervallo di tempo da quando arrivano al bunker a quando viene mostrato l'imbarazzo fra lui e Clarke. La prossima flashfic sarà su Bellamy :) A sabato prossimo, baci, e godetevi le calze e i dolci ♥

   
 
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