H o s t i a P i a c u l a r i s
Un passo nel deserto.
Un altro.
Un altro ancora.
La sabbia è cocente. Un manto di oro colato.
Sfrega, graffia. E pulsa.
Pulsa.
Pulsa.
Fai un altro passo, faticosamente.
Saranno ore, che cammini: non ce la fai più.
(Un altro passo.
Un altro.
Un altro ancora.)
Ti stai ancora chiedendo perché sei finito in questo posto, cosa hai fatto di male.
Niente, esisti e basta. Sei nato per questo.
Per questo mondo di fuoco arido e spento, che grida fragoroso.
Grida di gioia perché ti ha trovato. Ti ha trovato. Ti ha trovato.
Presto non potrai più sfuggirgli, cadrai nella sabbia, che
ti ricoprirà.
(Un granello nel nulla di un Sole troppo grande.)
Lo sai, eppure non ci pensi: ti chiedi ancora perché. Non è stata una tua scelta –non ne hai avuta, di scelta. La morte e la solitudine, questa era la tua unica strada.
Sei stremato. Tanto lo sai, qualcuno ti verrà a prendere, quando non potrai più camminare.
Ti porteranno dove devi andare.
Per un ultimo volo.
Sei intrappolato, e gravido dei peccati che loro hanno travasato su di te, in un egoistico rito.
Lo hai sentito, l’odore dei loro peccati. Avevano l’odore dei campi dei nomadi del deserto, e di sangue; di acqua sporca, e di viaggi ignoti. Di parole non dette, di rimpianti arrugginiti.
(Spazzatura corrotta, macchiata di paura.)
E tu fai un altro passo.
Un altro.
Un altro ancora.
Lo hai sentito, il sapore dei loro peccati. Sulla lingua erano come la lama di un coltello che aveva tagliato troppi corpi. Carta ingiallita, pane raffermo. Sudore e zolfo e polvere da sparo.
Lacrime, forse.
(Umore oscuro di pubblico dolore.)
Senza tregua, con la speranza ustionata e lacera ai tuoi piedi, fai un altro passo.
Un altro.
Un altro ancora.
Lo hai sentito, il peso dei loro peccati. Si è insidiato dentro di te come una mantella fatta di anime. È ferro e odio, sulle tue spalle. Rabbia e vincolo, sulle tue spalle.
(Un altro passo.
Un altro.
Un altro ancora.)
Le dune sono enormi. Insormontabili nella loro maestosità. Duomi di un Dio che non puoi vedere –ma che tutto sa. Sa che sei lì per Lui-. Non riuscirai mai, mai a valicarle.
Saresti furioso, se non fossi così stanco.
Malediresti loro, e le generazioni a loro future, e la loro città, i loro tetti, le loro mani e i loro occhi e le loro ginocchia e i loro cuori colmi di vuoto.
Ma non cambierebbe niente, lo sai: il Destino non si cambia.
E tu sei troppo colmo del loro odio per averne altro.
Ti senti come una farfalla che perde lentamente le ali. Si seccano, e si distruggono in squame.
(Scaglie sedimentate nel buio, sul fondo di un
barattolo.)
Con immenso cordoglio, fai un altro passo.
Un altro.
Un altro ancora.
La fine si avvicina, il vento è sempre più forte. Ride, il vento.
Ruvido, crudele vento del Sud.
Soffia.
Soffia ancora.
Lo hanno mandato loro, ne sei certo.
Avresti altre mille cose a cui pensare, mille nuvole da osservare, mille storie da ascoltare ed altrettante da raccontare.
Il tempo, però, è esaurito.
Compi un altro passo.
Un altro.
E poi ti fermi.
Calda è la sabbia. Presto non sentirai più niente.
Violento è il Sole. Presto per te sarà buio.
Sbatti gli occhi. Senti il tuo cuore che pulsa.
Pulsa.
Pulsa.
E poi si ferma.
Ed eccoci qua, dopo
secoli. *rolls*
Una nota sul titolo: “Hostia Piacularis”
in latino significa letteralmente “vittima sacrificale”, ed è una formula che
sta ad indicare anche il “capro espiatorio”, cui questa fic
è legata. Vi rimando direttamente a Santo Wikipedia.
Sta a voi se interpretare questo… racconto (Riflessione? Abbozzo di impressioni? Ridicolaggine? Come preferite)
in maniera letterale o più figurata, io non dico niente. Tanto chi so io ci leggerà qualcosa di
relativo a Saint Seiya, lo so.
(Monotematiche! Siete monotematiche! *rolls*)
Dunque, ringrazio tutti quelli che hanno commentato Quando le parole non bastano, anche se è stata “pizzicata”. *rolls*
Ringrazio Erika, che è stata così gentile da permettermi di rispondere comunque alle recensioni. ^^
(Piccola riflessione, tra l’altro: com’è che vedo così tante recensioni solo
quando posto qualcosa di porco? MANIACI!!! èOé ne voglio vedere altrettante stavolta, eh? Ditemi pure
che faccio schifo, ma parlatemi vi
supplico XDDD)
LeFleurDuMal: Ciau cara!
Sono contento ti sia piaciuta^^ Ikki è un ragazzo davvero cattivo, ma è per
questo che lo amiamo –abbiamo pure il gruppo su fèisbuk
*rolls*- un bacione anche a te!
shiinait: XD beh in effetti
mica posso scrivere solo poetiche shottine smielate,
no? *rolls* Shun con la federa in testa è un’immagine
che rimarrà imperitura nel nostro cuore per secoli. XD Un bacione
^o^
beat: Eh, qua tutti tifano per Ikki a
quanto pare! Grazie mille dei complimenti, alla prossima fic
^_-
Damaris: Ciaaao^^ Beh, come ben sai, Shun le
catene le sa usare in mille modi (vedi la battaglia con Io
di Scilla): sono sicuro che si rifà pure il letto, con quelle. Quindi tanto
valeva, uhm, valorizzarle XD sono felice che tu abbia gradito, alla prossima!
PerseoeAndromeda: Grazie :PPP
lo considero un complimento :PP non sai quanto mi faccia piacere che tu
apprezzi, tu sei un po’ uno dei miei punti di riferimento per la coppia
IkkiShun^^ Un bacione!
lily88: Oh, mi hai rassicurato. La
paura che ho sempre, quando faccio queste cosine, è appunto di cadere nell’OOC.
Se sono riuscito a far ridere senza ridicolizzarli o farli sembrare tutt’altro che IC sono davvero
sollevato. A presto ^_^
Ai91, renge_no_hana, antote: Grasshie mille a tutte e tre^^
Malu Lani: Mah,
questioni di punti di vista: se mi trovassi in camera da letto un Ikki in modalità
maniaco io ringrazierei tutti gli Dei esistenti… *rolls*
Se ho in progetto qualcosa? Tesoro, devo fare una Big Damn
Table, ovvero come minimo
devo farne CENTO! *super rolls* Sempre felice di
leggere le tue recensioni, a presto^^
Blackvirgo: XD e guarda, all’inizio non ero
neanche sicuro di come avrei concluso l’annoverosa questione XD i casi della vita :P grazie mille
anche a te!
roxrox: Uddio,
proprio sadomaso XDDDDDD povero Shunnino, l’ho
sconvolto un po’…! Alla prossima! *inchino riconoscente*
0_fata_0: …fata. Shun ha i capelli castano-rossicci (nell’anime ha i capelli verdi, vabeh). Ti prego, impara almeno le
facce. *rolls* il riferimento a David mi inquieta ENORMEMENTE, sappilo. Un bacione
e grazie :*
Arkadio: Grasshie, grasshie, sono tanto riconoscente çOç
felice di averti scombussolato la giornata XDDD un bacione
tesoro!
Ok, finito. Vi lascio andare, ora. *rolls*
Alla prossima fic! ^__^