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Autore: effe_95    09/01/2015    2 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.

96.Che la tua presenza sia una fonte di speranza.



<< Ma tu guarda che occhi verdi che ha! >>
<< Beh mamma, sono i miei occhi dopotutto >>
Luna accarezzò affettuosamente i capelli della figlia, Claudia le sorrise calorosamente mentre osservava il figlio addormentarsi tra le sue braccia. Non vedeva l’ora di lasciare presto l’ospedale e portare Ivan a casa con se dove avrebbe potuto crescerlo.
<< L’hai allattato? >> Domandò Luna sfiorando con le dita i capelli biondo-ramati del nipote, Claudia annuì distrattamente giocando con la piccola mano chiusa a pugno del bambino. Luna fece per dire qualcos’altro quando la porta della camera si aprì lasciando entrare Andrea Andreotti, l’uomo si sporse sulla porta con un bel sorriso sul viso invecchiato. << È permesso entrare? >> Domandò allegro, Claudia gli sorrise come risposta.
L’uomo entrò reggendo tra le mani un mazzo di fiori che lasciò sul comodino, baciò la figlia sulla fronte, accarezzò il nipote delicatamente e poi prese una mano di Luna mettendosi seduto sulla sedia accanto a quella della donna.
<< Proprio un bel bambino >> Commentò Andrea osservando con occhi attenti Ivan prossimo al sonno.<< Devo dire che ha gli stessi occhi di Claudia, vero? >>
Luna annuì vigorosamente, contenta del fatto che Andrea avesse fatto la sua stessa osservazione, Claudia sollevò lo sguardo dal figlio e scrutò i genitori con attenzione, le loro mani intrecciate, i volti sereni che non avevano bisogno di comunicare.
Avrebbero potuto essere veramente felici da ragazzi.
<< Si, i capelli però li ha presi dal papà e anche la bocca ed il naso. Mi sa che Yulian mi ha battuto >> Mormorò Claudia osservando i tratti del figlio con fierezza, e non poteva fare a meno di pensare a quanto di lei e Yulian ci sarebbe stato in quel bambino.
<< Stavi parlando di me? >> Luna, Andrea e Claudia voltarono contemporaneamente la testa verso la porta e scorsero Yulian sulla soglia con Aleksej tra le braccia.
Aveva delle leggere rughe di stanchezza attorno agli occhi assonnati, i capelli più ribelli del solito e un sorriso tirato ma felice sulle labbra. Ultimamente stava svenendo un po’ troppo, ma Yulian si stava abituando ormai a quella situazione, almeno non erano attacchi di panico. << Stavamo notando quanto Ivan ti assomigli >> Commentò Luna mentre il biondo entrava nella stanza chiudendosi la porta alle spalle, Alješa se ne stava ancora rannicchiato sulla sua spalla e nascondeva il viso tra le manine, quando Yulian si mise seduto sul lato del letto, Claudia gli accarezzò i capelli, ma Alješa non alzò lo sguardo.
La rossa lanciò un’occhiata al marito, Yulian guardò il figlio preoccupato e scosse la testa.
<< Io e Andrea andiamo a prendere un caffè e poi chiamiamo Daniela ed Eteocle che volevano essere informati. Ci vediamo più tardi >>
I genitori di Claudia abbandonarono presto la stanza per lasciarli parlare con calma, Claudia e Yulian lo capirono benissimo e ne furono grati.
<< Ehi Alješa, non vuoi vedere il tuo fratellino? Guarda, Ivan ti aspetta >>
Le parole di Claudia non sembrarono colpirlo proprio, Yulian accarezzò affettuosamente i capelli ribelli del figlio e cercò di staccarlo dalla sua spalla, ma Aleksej fece resistenza aggrappandosi alla sua maglietta con i denti.
<< Alješa! Ma sei impazzito?! >> Esclamò Yulian mentre il figlio gli imbrattava la maglietta di saliva lasciandogli l’impronta dei denti sul tessuto. Alješa scrutò il padre con occhi torvi e incrociò le braccia al petto, polemico.
<< Io quello non lo voglio vedere! >> Sbottò girando la faccia dall’altra parte con aria arrogante, Yulian lo guardò sbigottito, ma in quell’espressione così altezzosa riuscì ad intravedere già il ragazzo che sarebbe diventato.
Arrogante e testardo come la madre, freddo e distaccato come lui.
Avrebbe nascosto i suoi sentimenti fino allo stremo, avrebbe fatto valere le sue idee, avrebbe fatto piangere tantissime ragazze,  per poi trovare quella che non avrebbe lasciato mai più.
Vedendo tutte quelle cose, Yulian non riuscì ad arrabbiarsi sul serio, scoppiò a ridere accompagnato da Claudia, che probabilmente aveva visto le stesse cose e lo baciò sulle guance paffute, approfittando del fatto che avrebbe potuto farlo ancora per poco tempo.
<< Sei geloso, mio cosacco? >> Domandò il padre provando a fargli il solletico, Alješa non riuscì a resistere e scoppiò a ridere, ma quando Yulian lo lasciò andare mise di nuovo il broncio.
<< Non mi importa del solletico! Tanto adesso volete bene solo a quello! >>
Yulian e Claudia lo abbracciarono contemporaneamente facendo attenzione ad Ivan che dormiva ancora tra le braccia della madre. Era impossibile non amare alla follia quei due bambini, quelle meraviglie avute in dono.
<< Ma cosa dici? Tu adesso sei il fratello più grande! Devi prenderti cura di Ivan, devi insegnargli tante cose, io e il tuo papà contiamo su di te. Senza di te non potremmo fare nulla Alješa >> Le parole di Claudia sembrarono sollevare un po’ di più il morale di Aleksej, che per la prima volta da quando era entrato nella stanza guardò il fratello addormentato.
<< E mi vorrete bene sempre? >> Domandò con lo sguardo ancora puntato sulla testa biondo-ramata di Ivan, ignaro di tutto.
<< Sempre >>

<< всегда >>
Claudia e Yulian risposero contemporaneamente senza pensarci due volte.
Aleksej li guardò negli occhi un’altra volta e poi si chinò per baciare il fratello sulla fronte come una benedizione. Rimasero insieme ancora per un po’ e Alješa fece tantissime domande su quello che sarebbe successo, accettò con ripugnanza l’idea di dover dividere la stanza con Ivan, ma alla fine fu soddisfatto e Yulian lo portò da Luna e Andrea prima di tornare da Claudia, che nel frattempo aveva adagiato il bambino nella sua culla provvisoria d’ospedale. Si lasciò cadere nuovamente affianco a Claudia stanco e le appoggiò la testa sul grembo come aveva fatto tante volte quando Ivan si trovava ancora lì dentro, gli faceva una strana sensazione sapere che adesso il suo bambino si trovava accanto e lui, che avrebbe potuto vederlo e toccarlo, crescerlo e amarlo ancora di più.
<< Francesco mi ha detto che sei svenuto >> Commentò lei accarezzandogli una ciocca ribelle caduta sugli occhi, Yulian sospirò pesantemente e chiuse gli occhi.
<< посягающий! >> Posyagayushchiy … Impiccione!. Mormorò tra le labbra, Claudia sorrise dolcemente, le piaceva da morire quando borbottava in quel modo nella sua lingua.
<< Lo so che ti sei spaventato, lo so che per te è stato difficile, ma ce la siamo cavata bene no? Sono ancora qui dopotutto >> Yulian aprì nuovamente gli occhi e li puntò su di lei, grigio-azzurri come una tempesta in atto. Non avevano bisogno di troppe parole per capirsi ormai, e Yulian sapeva benissimo di non poterle mentire, di non poter negare.
Claudia conosceva alla perfezione le sue paure e i suoi pensieri senza che lui glieli dicesse, era per quel motivo che la amava, che aveva aspettato, che l’aveva sposata.
<< Meno male, altrimenti credo proprio che mi sarei ucciso >>
Pronunciò quelle parole con una tale serietà che Claudia sentì la pelle d’oca risalirle per tutte le braccia, cercò di restare calma, ma le mani tremanti che accarezzavano i capelli di Yulian la tradivano.
<< Per lasciare Alješa e Ivan da soli? Non l’avresti fatto mai >> Lui le bloccò le dita.
<< Sono sempre sembrato io quello forte, vero? >> Claudia annuì lentamente senza aggiungere altro
<< Ma non è così, perché a differenza mia, tu andresti avanti. In quei lunghi otto anni Claudia
, tu hai vissuto, io non ho fatto altro che sopravvivere e nel modo peggiore. Questo perché forte non lo sono stato affatto senza di te!  >>
Claudia gli baciò delicatamente la fronte quando finì di pronunciare quelle parole, Yulian le lasciò le dita e le sorrise.

 << E sai perché? >>
Lei scosse la testa con gli occhi velati di lacrime che non avrebbe ancora versato.
<< Perché sei tu la mia forza >> Claudia lo baciò zittendolo, e rimasero a scambiarsi quel bacio a timbro all’incontrario per un minuto intero, Claudia con le dita sul viso di Yulian e lui con i suoi capelli stretti tra le mani per la sorpresa.
<< Mi dispiace per quello che hai sentito a casa, qualche volta dico quelle cose perché il passato non lo puoi cancellare, ti attacca e tu non puoi farci nulla. Ma io sarò forte Clo, non lo dirò mai più! >> Yulian pronunciò quelle parole ad un centimetro dalla sua bocca, le sussurrò quasi sulle sue labbra, così che Claudia sembrò respirarle a sua volta.<< Lo so, quando succederà di nuovo, ricordati di me. Io sono la tua bussola, sempre >>
<< всегда >>

 

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Effe_95

Buonasera a tutti :)
Allora, lo so che questi ultimi capitoli sono un po' più corti del solito, ma ormai siamo agli sgoccioli e mancano soltanto quattro capitoli alla fine della storia.
Il titolo di questo capitolo è tratto ancora una volta dalla canzone " É con te" di Nek, ho pensato che non potessero esserci parole più belle di quelle per la venuta al mondo di Ivan, 
portatore di speranza. 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che il chiarimento tra Yul e Clo sia stato come lo aspettavate, come sanno fare solo loro, quella di Yul è stata una vera e proprio confessione,
un faccia a faccia con il suo passato per l'ultima volta, ci voleva ;)
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo dal punto di vista della giovinezza del nostri protagonosti, una resa dei conti, la meta per tutti.
E gli ultimi tre un'occhiata al futuro, ma non dico altro ;)
Grazie mille come sempre.
Alla prossima.

 
 
  
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