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Autore: Straightandfast    10/01/2015    7 recensioni
Noelle lo guarda e non si ricorda più niente.
Non si ricorda più il suo nome, chi siano le sue migliori amiche, quante calorie abbia ingerito quel giorno e quale sia la sua taglia di pantaloni.
Lui la guarda e si ricorda tutto.
Ricorda quanti gradi c'erano il primo giorno che l'ha vista, la distanza in metri tra la sua finestra e quella della ragazza e il colore del maglioncino che portava la prima sera che sono usciti insieme. 
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Skinny love.


La mattina dopo Noelle viene svegliata dal sole che filtra dalla finestra e le riscalda piacevolmente il viso; la sera prima, completamente distrutta e con gli occhi già semichiusi, si è dimenticata di chiudere le tende, cosa che in realtà sembra succederle molto più spesso del solito, nell'ultimo periodo.
Ad ogni buon conto è venerdì, sono le otto e trenta e la nutrizionista la aspetta al centro fra esattamente un'ora; cercando di stamparsi un sorriso convincente sul suo viso stanco,si trascina verso la cucina, strascicando i piedi in un modo che sua madre ha sempre odiato e per cui l'ha sempre rimproverata. Holly e Lena sono già sedute al tavolo quadrato che hanno comprato qualche mese prima in una delle loro gite domenicali all'Ikea, e nonostante la mattina sia un trauma anche per loro le rivolgono comunque un sorriso stanco appena la vedono arrivare; Holly ha delle evidenti occhiaie che le circondano gli occhi e un'espressione malinconica che non dona affatto al suo viso vivace, probabilmente dovuta alla chiaccherata avuta con il biondo irlandese la sera prima. Mentre si siede Noelle lancia un'occhiata interrogativa in direzione di Lena, decisamente più convincente nel suo sorriso stanco, indicandole con un gesto veloce della mano la loro amica; lei, però, sillaba un «non ne ho idea» mentre agrotta la fronte e pensa che no, non riuscirà mai a stare dietro a  tutti i drammi di quelle due pazze che si è scelta come migliori amiche e coinquiline.
Nonostante l'espressione preoccupata che ha preso spazio sul suo viso non appena ha visto Holly, Noelle non può fare a meno di sorridere quando si rende conto che una dolcissima Lena le ha già preparato la sua colazione preferita, latte con un goccio di caffè e biscotti con cioccolato extrafondente, quasi senza grassi. Vivere in quell'appartamentino minuscolo in cui mancano ancora la metà dei mobili riesce a farla sentire comunque la ragazza più felice ed amata del mondo, e tutto grazie alle sue migliori amiche che si prendono cura di lei in un modo che, a volte, la fa sentire sopraffatta da un amore che non è sicura di meritarsi.
Ringraziando con un'occhiata piena di gratitudine la sua amica riccia e premurosa, Noelle si appresta ad incominciare la prima impresa della sua giornata: la colazione. Infatti, come se non ci fossero abbastanza controindicazioni del suo essere malata, la mora ha anche bisogno di molto, moltissimo tempo per mangiare, dal momento che ogni singolo boccone,per lei,risulta amaro e terribilmente disgustoso al gusto. Per questo, per ingoiare quattro stupidissimi frollini senza zucchero impiega quasi mezz'ora; quando finalmente, dopo che le sue amiche hanno controllato nei minimi dettagli che abbia ingerito la giusta quantità di calorie che la sua nutrizionista ha stabilito, Noelle si alza da tavola  sa già di essere in un completo e disastroso ritardo.Si getta a capofitto sotto la doccia e ne esce dopo soli cinque minuti, record mondiale, per quanto la riguarda; corre in camera avvolta da un asciugamano bianco e si pianta di fronte all'armadio, pronta ad affrontare la prima indecisione della giornata.

Ogni volta che va al centro, cerca sempre di indossare vestiti che la facciano sentire bene, quasi avesse bisogno di una corazza per difendersi dalla stretta allo stomaco che le provoca la vista di tutti quei corpi pelle ed ossa che ancora continuano la loro lotta. Quella mattina, l'indecisione si concentra su un vestitino azzurro, corto e allegro, ed un semplice paio di skinny jeans a vita alta con abbinata una maglietta nera; prova entrambi nonostante il ritardo, e mentre si chiede se il vestito non metta troppo in mostra le sue gambe molto simili ad odiosi salsicciotti, almeno nella sua mente, sente un fischio prolungato entrare in camera sua attraverso la finestra lasciata leggermente aperta. Con un cipiglio curioso si volta per cercare di capire da dove proviene quella sorta di richiamo e il suo volto si apre in un'espressione sorpresa e turbata al tempo stesso,non appena lo scopre; appoggiato pigramente alla finestra di fronte alla sua c'è sempre il solito ragazzo dai capelli scuri che, a giudicare dalla posizione delle labbra, stava fischiando nella sua direzione fino a pochi secondi prima. Le sta facendo una radiografia dalla testa ai piedi e la fredda Noelle scopre con sorpresa di essere arrossita sotto quello sguardo. In mano, tiene ancora una volta un foglio su cui ha scribacchiato qualcosa e il suo viso è aperto in un sorriso divertito.

                   "Il vestito azzurro risalta le tue gambe. Mettilo :)"

Recitano le parole scritte in un verde brillante sul foglio che tiene in mano; Noelle boccheggia più volte a vuoto, completamente spiazzata dalla sfacciataggine del suo dirimpettaio ficcanaso. Deglutisce ancora un po' e poi, incapace di trovare  un altro modo di reagire, si lascia andare ad un'esternazione della propria rabbia, maledicendo il ragazzo rumorosamente e chiudendo di botto le tende  mentre decide istantaneamente di non aprirle mai più, a costo di dover passare il resto della sua vita nel buio più completo. Rimane ancora qualche minuto con lo sguardo fisso sui capi di abbigliamento tra i quali è indecisa, incapace di concentrarsi su di essi a causa dell'irritazione provocatole dall'inquilino dell'appartamento di fronte; alla fine, con suo immenso disappunto è costretta ad ammettere che il vestito azzurro le sta effettivamente bene, con la gonna che svolazza leggermente ad ogni passo che compie. Lo indossa, nella speranza che quel pezzo di stoffa azzurra possa renderle un po' più semplice la giornata, possa rispondere al posto suo alle domande scomode della nutrizionista e possa proteggerla dagli sguardi di disprezzo delle ragazze del centro, che la vedono come una che ha mollato, una debole. Sa perfettamente che è così, perchè fino a qualche mese prima era lo stesso sguardo che lei riservava a coloro che tentavano di guarire e non si lasciavano trascinare dal vortice dell'anoressia senza reagire.
Pettina i capelli con nervosismo mentre lancia un'ultima occhiata alla sua immagine riflessa nello specchio di camera sua e si ripete il mantra che le ha detto di memorizzare la sua psicologa, e che da quel momento ha scritto su qualsiasi superficie si prestasse alle sue turbe mentali.
Così «Non sono nè magra, nè grassa. Sono chi c'è fuori dallo specchio.» si ripete una decina di volte, cercando di rendere sempre più deciso lo sguardo che la superficie di fronte a lei le restituisce; si sente un po' meglio, dopo essersi ricordata in questo modo che ciò che è importante nella sua vita è solo quello che fa, le sue azioni, il suo carattere e la sua intelligenza. Sa che queste stupide parole messe in fila non serviranno ad un granchè quando dovrà entrare tra quelle quattro mura, ma almeno per ora, la fanno sentire decisamente meglio. Affera il cappello e la giacca mentre esce in volata dalla stanza, dirigendosi altrettanto velocemente verso la cucina per salutare le sue coinquiline; Holly e Lena sono lì da un pezzo ad aspettarla per rivolgerle un sorriso rassicurante, anche se entrambe fingono di essere impegnate a fare altro e di trovarsi in cucina per caso e non per incoraggiarla in quella difficile giornata.
«Ricordati che tu sei più forte di tutte quelle messe insieme.» Le sussurra Lena un attimo prima di lasciarla andare fuori di casa; e Noelle lo sa, lo sa davvero di essere più forte di ognuna delle ragazze che si trova ancora al centro come paziente. E' solo che poi quando le vede, tutte così dannatamente magre, esattamente come era lei qualche mese prima, le sembra di aver rovinato ogni cosa, di essere di nuovo diventata una stupida mucca grassa.

Dopo soli dieci minuti di cammino si trova di fronte all'edificio bianco ed elegante nel quale si trova il centro e, come sempre, Noelle è presa dalla voglia di scappare a gambe levate da quel luogo; la prospettiva di una chiamata dei suoi genitori e della minaccia di dover lasciare la casa che condivide con le sue migliori amiche, però, la spinge a fare un bel respiro e a incamminarsi sulle scale di quella prigione.

_______________________________________________

Dopo quattro lunghissime, interminabili e sfiancanti ore, Noelle riemerge finalmente da quella prigionia e saltella con un'allegria tutta nuova,mentre scende le scale per uscire dal centro; la nutrizionista le ha fatto i complimenti per essere riuscita ad ingrassare di mezzo chilo e le ragazze in terapia non sono state poi così male a pranzo. Una di loro le ha perfino chiesto come fosse riuscita ad ingrassare così tanto, e Noelle potrebbe giurare di aver sentito una sorta di ammirazione nella sua voce.
Nonostante la giornata sia andata decisamente meglio del previsto, però, la ragazza non vede l'ora di poter tornare a casa, fumare una sigaretta insieme ad Holly e cucinare qualcosa insieme a Lena. Perciò si incammina velocemente verso casa, stringendosi nel cappotto nero e maledicendo per l'ennesima volta la sua stupida malattia, a causa della quale prova molto più freddo delle persone normali; non riuscirà mai ad abituarsi alla costante sensazione di gelo che avvolge le sue ossa continuamente, qualsiasi temperatura ci sia nell'ambiente a lei esterno. Cerca di camminare sempre più veloce, sino ad arrivare quasi a correre in prossimità del portone del suo palazzo che sembra quasi sorriderle e ricambiare la gioia che lei prova nel vederlo. Con una frenesia dettata dalla felicità di essere finalmente a casa, inizia a cercare le chiavi nella sua borsa tra le mille cose che ci ha infilato alla rinfusa; dopo circa dieci minuti, però, deve dichiararsi sconfitta e abbandonare la ricerca disperata. Ancora una volta, forse la decima nell'arco di questo mese,ha dimenticato le chiavi di casa; lasciandosi cadere stancamente sul gradino di fronte al portone, calcola rapidamente che nessuna delle sue due migliori amiche sarà casa entro le otto, perciò la aspettano altre due ore in solitudine, cullata dal gelo e sferzata dal vento, tutt'altro che gentile quando si abbatte sulle sue guance scarne. Lena è uscita quella mattina per andare ad un importantissimo esame di Storia dell'arte e poi ha un aperitivo con i suoi compagni di studi e Holly ha il turno al negozio fino alle sette e mezza; rassegnata da queste constatazioni, Noelle si accuccia ancora di più su se stessa, sperando di non morire congelata proprio su quella strada, pronta ad annoiarsi per le prossime due ore.

Così quando inaspettatamente, dopo solo un'ora e mezza di attesa nella quale la noia è stata tale da portarla a contare tutte le doppie punte di cui sono forniti i suoi capelli, vede comparire un paio di scarpe nere che si dirigono verso di lei con decisione, viene improvvisamente rianimata dalla gioia. Non appena individua i capelli scuri e gli occhi cioccolato del suo dirimpettaio fastidioso, però, gli regala uno sguardo bruciante, carico di irritazione e odio. Lui rimane a fissarla per qualche istante, osservando con un sopracciglio inarcato la posizione e il luogo in cui l'ha appena trovata, cercando di capire per quale strano motivo una ragazza di vent'anni potrebbe trovare divertente stare al freddo e al gelo di fronte a casa sua.
«Vedo che hai seguito il mio consiglio. Ti sta davvero bene.» Commenta alla fine lui, indicando con un dito la stoffa del vestito azzurro che esce dal cappotto nero, troppo corto per coprirle anche le gambe. Lei assotiglia lo sguardo,i nfastidita dalla presunzione del ragazzo, convinto di essere stato davvero così determinante nella sua scelta sull'abito da indossare quel giorno. E' pronta a rispondergli in modo piccato quando lui riapre la bocca per parlare, questa volta con lo sguardo rivolto sulla borsa accanto a lei.
«Quel libro è molto bello.» Noelle rimane a bocca aperta, sinceramente stupita da questo secondo commento; mai avrebbe potuto pensare che un tipo come lui sapesse chi è Murakami, figuriamoci aver letto quello che lei giudica il suo capolavoro in assoluto "Norwegian Wood." Eppure lui sta davvero facendo un commento -perfino positivo- è il suo sguardo è inequivocabilmente rivolto verso il libro dalla copertina rossa che spunta dalla sua borsa marrone e che ha finito di leggere quella mattina, in una delle interminabili pause nel centro di recupero.
Ancora una volta Noelle apre la bocca per rispondere qualcosa e dirgli che sì, è vero, il libro è bellissimo ed è anche pronta a lanciarsi in una delle sue lunghissime e noiosissime recensioni piene di dettagli ma, ancora una volta, è costretta ad interrompersi; Holly Waldorf, infatti, si avvicina a passo veloce verso di loro, irrompendo con prepotenza nella sua visuale ed iniziando a parlarle a raffica, ignorando completamente il ragazzo accanto a loro.

«Ehi, ma tu sei Holly! Niall mi ha parlato moltissimo di te!»  Esclama invece il moro, riuscendo ad attirare l'attenzione su di sè e osservandola con un grande sorriso entusiasta mentre la squadra da capo a piedi con curiosità. La rossa ha addosso un cappotto nero che le sta un po' largo, delle doctor martens bordeaux e delle collant dalle quali spunta un buchino di pelle, esattamente sotto il ginocchio destro.
«Tu sei amico di Niall Horan?» Il disprezzo che Holly cerca di far trasparire dalle sue parole sarebbe anche relativamente credibile, se solo i suoi occhi non si fossero illuminati non appena il ragazzo ha nominato l'irlandese. Il moro annuisce, lanciando un'occhiata divertita a Noelle, che osserva la scena con altrettanto  divertimento mentre si alza dalla sua postazione e raccoglie da terra la borsa. Pensa che Lena si arrabbierà, non appena saprà che si è dimenticata di nuovo le chiavi di casa, e vuole lasciare il campo di battaglia prima che la sua amica riccia torni dall'aperitivo con i suoi amici; in fondo, se Lena eviterà di sapere, Lena eviterà di soffrire.
«Bè, allora puoi dire a quel cazzone di Niall che è un idiota!» Esclama Holly, dando modo anche al loro vicino di conoscere il suo linguaggio sempre fine ed educato; una volta Lena ha provato a contare quanto parolacce dice in un giorno, ma si è stufata ben prima del previsto e alle tre del pomeriggio aveva dichiarato che, qualunque fosse il numero, era decisamente troppo alto (A quell'ora il conteggio ammontava a 67 parolacce, senza contare quelle che Holly aveva borbottato tra se e se senza farsi sentire dalla sua amica).
 Il moro di fronte a lei sta evidentemente cercando di non scoppiare a ridere in faccia alla ragazza dai capelli rossi che gli sta puntando un dito contro il petto con aria minacciosa; Holly, dal canto suo, non può fare a meno di notare che, anche se è amico di Niall Horan che è universalmente riconosciuto come un idiota, il ragazzo dai capelli scuri con cui stava parlando prima la sua amica, è davvero bello.
« Bene, ora andiamocene Elle!»

Noelle non fa nemmeno in tempo a realizzare cosa stia succedendo che la sua migliore amica le ha afferrato con forza un polso sottile e la sta trascinando senza tante cerimonie su per le scale, tempestandola nel frattempo di domande sul centro, sul nome del ragazzo con cui stava parlando e sul perchè si trovava fuori di casa; la mora sorride, cullata dal ritmo incalzante della voce di Holly.
Arrivata al pianerottolo del primo piano, però, riesce a voltarsi un istante verso il punto in cui si trovava prima, esattamente a due passi dal portone a vetri; il ragazzo è ancora lì, immobile, e appena si rende conto del suo sguardo su di lui le rivolge un sorriso dolce. Lei lo fissa un po', isolandosi improvvisamente dal fiume di parole della sua migliore amica; alla fine, sentendosi strattonata, riesce a rivolgergli un sorriso altrettanto dolce, prima di voltarsi e salire l'ultima rampa prima del suo appartamento.
Zayn fissa ancora per un po' il punto in cui lei è scomparsa e in un modo tremendamente sdolcinato e anche abbastanza patetico, pensa che il sorriso che lei gli ha appena regalato potrebbe tranquillamente essere fonte di ispirazione per il dipinto più bello mai realizzato.

 

Ciao dolcezze :)
Allora, sono incasinatissima con lo studio pre-esami, perciò non ho moltissimo tempo :)
Vi avevo promesso che in questo capitolo sarebbe ricomparso Zayn, perciò eccolo qua, in tutto il suo splendore.
I due si parlano per la prima volta, o meglio, lui parla con lei e lei rimane zitta. La stupisce, dimostrando di conoscere uno dei suoi libri preferiti (leggetelo, è meraviglioso!), e non comportandosi come lo sbruffone che lei si aspettava.
La scena tra i due viene rovinata da Holly (LA AMO), che dà sfoggio della sua finezza e poi porta via la piccola Noelle.
Nel prossimo capitolo succederà un piccolo casino, e non vedo l'ora di farvelo leggere :D

Ho notato che, me infelice, sono diminuite moltissimo le recensioni e ho perso addirittura una delle mie fan più accanite.. (criptica, dove sei?)
Se avete qualsiasi commento o consiglio da darmi, se la storia vi annoia e vorreste qualcosa di diverso ditemelo, provvederò subito :)
Detto questo, ringrazio moltissimo chi ha recensito, chi ha messo la storia tra le seguite/preferite/ ricordate, vi adoro tutte e vi abbraccio fortissimo.
Chiara
P.s vi lascio con una foto di Noelle, stanca e depressa per essere rimasta chiusa fuori casa :3
  
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