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Autore: Bianca987    11/01/2015    5 recensioni
Dopo due anni dalla seconda guerra magica/ pace.
Draco e Hermione sono costretti a recitare in un film d'amore nella Londra Babbana. Dovranno far finta di amarsi, ma... Se il sentimento si espandesse anche nella vita reale?
Le cose sarebbero molto semplici se Malfoy fosse l'unico contendente, ma purtroppo non è così, e la testardaggine di lui non aiuta per niente.
Mille intrecci e complicazioni. Come andrà a finire?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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YOU WERE IN MY HEART 
CAP.27
 
 
 
 
 
 
 
•11 dicembre
 
 
 
Ci stavano andato piano. Fretta non ne avevano. I giorni passano identici, placidi e tranquilli. Draco era dolce, aveva domato il suo animo irrequieto, e se le cose fossero andate avanti così, la relazione fra i due avrebbe avuto solo la facoltà di decollare.
Malfoy era tornato da sua madre, per assisterla durante la malattia che la piegava. 
Il suo tempo era diviso tra lei ed Hermione. 
 
-Come sta?- 
-Come ieri- rispose Draco togliendosi il cappotto di pelle.
Hermione sospirò abbassando le spalle.
-Meno male che ci sei tu con lei, se fosse sola sarebbe una situazione terribile da affrontare...- 
Lui si mise a sedere al tavolo, versandosi l'acqua nel bicchiere. Non rispose. 
-Un giorno dovrai conoscerla- asserì infine.
-A pensarci bene.... Direi al più presto...- 
Hermione si irrigidì. L'idea di incontrare Narcissa Malfoy la rendeva nervosa e inquieta. E se non fosse piaciuta? 
-Certamente- disse pulendosi le mani al grembiule, dopodiché afferrò la pentola sottraendola ai fornelli, e la poggiò sul tavolo. 
-Ho fatto la zuppa- sorrise.
 
 
 
•15 dicembre 
 
 
-Lo vedete?- 
Il freddo del metallo la faceva rabbrividire. Draco si acquattò più vicino a lei.
-Si...- sussurrò Hermione sciogliendosi in un sorriso sincero e sprizzante di gioia. 
Una piccola macchiolina bianca su sfondo grigio che si muoveva appena.
-Io non riesco a vederla- aggiunse Draco strizzando gli occhi.
-Ah si! Ora la vedo!- esclamò dopo poco.
Hermione gli accarezzò il braccio.
-È ancora molto piccolo, ma si sta man a mano sviluppando .- affermò il ginecologo. 
-Adesso stampo l'ecografia- concluse avviandosi alla stampate.
-Lei come si sente, accusa malesseri?-
-Va molto meglio, grazie- 
Draco la guardò, poi i suoi occhi si piantarono nuovamente sullo schermo.
Anche solo l'idea che quella macchiolina potesse essere suo figlio gli trasmetteva una scarica di adrenalina incredibile. 
 
 
•17 dicembre 
 
 
-Aiutami, non arrivo a mettere la stella, è troppo in alto- 
Draco le prestò soccorso, e infilò il puntale all'estremità dell'albero di Natale.
-Ecco fatto- 
Hermione si allontanò di qualche passo per studiare il risultato. 
-Come ti sembra?- chiese.
-Carino- 
In realtà non era niente di che, Hermione amava l'atmosfera natalizia e pur in ritardo si era ostinata a costruire l'albero agghindandolo di alcuni nastri, classiche palline e lucine. 
Draco la raggiunse piazzandosi dietro di lei. Le accarezzò la pancia curvandosi un po' per incastrare il mento tra il collo e la spalla dell'altra. Il suo odore gli ricordò quello dolce delle mandorle e fiori di prato appena colti. 
-Vedrai, sarà un Natale stupendo- 
Hermione annuì girandosi per baciarlo, ma in quel momento suonò il campanello. 
Si interruppero guardandosi con aria interrogativa, lui andò ad aprire la porta.
 
-Draco?- disse una voce maschile fuori dall'uscio.
Hermione accorse per vedere chi fosse venuto a farle visita.
-Oh, Matt!- 
Lo salutò con un abbraccio al quale lui non si concesse totalmente. Hermione avvertiva il suo sguardo e quello di Draco scontrarsi. Si palpava la tensione.
 
-Allora, qual buon vento?- fece due passi indietro, tornando accanto a Malfoy.
Matthew si trovava in imbarazzo.
-Vuoi entrare?- aggiunse Hermione stringendosi nel golf e tentando di nascondere la pancia, come se fosse incinta di nove mesi, quando quasi non si notava. 
-Oh, no... Ero passato per un saluto.-
Nascondeva qualcosa dietro la schiena, era un pacco regalo.
-Vi auguro un Buon Natale, da parte mia e degli altri, dato che non ci vedremo più prima del 25 dicembre.-
-Auguri anche a te, passa delle buone feste- 
 
Draco fino a quel momento non aveva spiccicato parola. Hermione gli diede un colpetto con la spalla.
-Ehm..? Ah si, buon Natale- tirò un sorriso.
Silenzio.
-Beh, sarà meglio che vada, ho molte persone da salutare, ci vediamo dopo le vacanze- salutò con un cenno entrambi, e si smaterializzò.
 
Draco chiuse la porta.
-Hai visto come mi ha guardato? Come ti ha guardata...- 
-Draco, ti prego. Non c'è niente di male, è stato carino a farci gli auguri.-
-Si lo so, ma proprio non lo sopporto-
-Rimane comunque tuo parente. Ceca di restarci in buoni rapporti. E poi magari non si aspettava di trovarti qui-
-Non finché non smetterà di provarci con te, Hermione.- la sua voce era dura.
Lei si piazzò davanti a lui sbarrandogli la strada.
-Che ti importa? Io ho scelto te, Draco. Sei l'unico.-
-Ti aveva portato perfino un regalo, io...-
-L'unico che conta per me adesso non è lui. Sei tu. Non lo capisci questo?-
Si zittì. Poi si voltò e andò a sedersi sul bordo del letto matrimoniale. Le mani tra i capelli.
 
-Il fatto è che non riesco... Non accetterei mai la cosa...-
-Quale cosa?- Hermione gli si mise difronte.
-Se il figlio fosse suo. Tu ti allontaneresti da me, lo so. Sarà così, e poi con il fatto che è Matt il padre, ti innamorerai di lui scordandomi, e io non riesco ad accettarlo.-  
Hermione buttò fuori l'aria dai polmoni e lo guardò apprensiva. 
Gli prese le mani chinandosi.
-Non andrà così. Lo sai nel profondo del cuore, Draco.- accostò le loro labbra e lo baciò con passione. 
Scivolarono sul piumone freddo che fece rabbrividire entrambi. 
Draco posò le sue labbra sul collo di lei, e le fece cadere lungo le spalle le palline del cardigan. 
Una scarica simile a quella elettrica  attraversò il corpo di Hermione da capo a piedi. Aveva voglia di lui adesso. Lo voleva davvero. 
 
Non si sentiva nervosa perché non era sicuramente la prima volta che condivideva il letto con Draco. 
I sentimenti rispetto all'ultima volta erano cambiati, certamente, ma sempre forti erano rimasti. Ormai l'amore aveva riempito tutto lo spazio che occupava l'odio reciproco dei due amanti. 
Draco la prese per la vita e con un braccio e con l'altro si resse sopra di lei. I loro respiri erano tutt'uno e le loro labbra si riunirono subito assaggiandosi, conoscendosi per l'ennesima volta. 
Con dolcezza Hermione gli cinse i fianchi e cominciò a sganciare la cintura nera  di lui, che scese con le labbra ad assaporare il petto di Hermione, accarezzandole i capelli disordinati. 
Una mano dell'altra cercò il volto pallido di Malfoy sfiorandolo con tenerezza, mentre lui iniziò a spogliare Hermione, coprendola di baci come per ricordarle che era solo sua e lui apparteneva unicamente a lei. 
Arrivò alle mutandine che le sfilò grazie ad un unico gesto. 
Poi, quando Draco cominciò Hermione pensò di svenire, con una mano si copriva il viso mentre l'altra la fece scivolare fino ai capelli biondi, quasi bianchi, di Draco. 
I gemiti usciti dalla bocca di lei portò Draco ad essere sempre più eccitato fino a quando, non riuscendoci più, si sollevò andando a baciare Hermione, e con un colpo di reni entrò in lei. 
Passione, forza e dolcezza assemblavano i due, che insieme raggiunsero l'orgasmo.
Draco le baciò delicatamente il labbro e si distese accanto a lei, pronto per una notte, o per una vita da condividere.
 
~
 
-Ti ricordi quella volta che... Ti tirai uno schiaffo?- chiese Hermione con tono dolce.
Draco rise divertito.
-Si, si... Eccome se me la ricordo-
-Eravamo al terzo anno. E tu eri così insopportabile... Così dannatamente impertinente- Hermione smise di accarezzare il petto nudo di lui, con una risatina bassa e maliziosa. Alzò la testa poggiando il mento sul braccio dell'altro che gli andava a coprire la nuca sotto il cuscino. 
Draco le lanciò uno sguardo, poi disse:
-E io ti detestavo, ma sapevo nel fondo del cuore di desiderarti. Eri un qualcosa di impossibile, per il semplice fatto delle nostre diverse nature... Ma ora, ora è diverso.-
Hermione riprese ad accarezzargli il petto.
-E ti ricordi quando... Era i giorno della Battaglia di Hogwarts. Ti incontrai nel corridoio. Stavo correndo, Ron era più avanti e tu sbucasti da una stanza e mi venisti addosso.- fece una pausa assaporando il silenzio.
-Mi ricordo il tuo volto. Era sporco di fuliggine e graffiato di tagli freschi. I capelli spettinanti ti cadevano in confusione sulla fronte, nello stesso stato nel quale ti trovavi tu, del resto. L'ho letto nei tuoi occhi in quella frazione di secondo che mi fissasti intensamente.- sorrise, poi continuò.
-I tuoi vestiti neri tirati a lucido si trovavano ridotti in uno stato peggio del mio e quando ti vidi, avrei voluto ucciderti, giuro.-
-Ricordo anche questo, anche se non vorrei- chiosò il biondo. 
-Tu eri dalla sua parte, tu lo stavi aiutando. Eri il male, Draco e per colpa tua e di Voldemort, Harry stava per morire. Ti detestavo con tutta me stessa.-
Lui rimase zitto, poi parlò.
-Dopo i secondi di sbalordimento però ti ho spintonato e mi sono rialzato sovrastandoti, la bacchetta in pungo. La tua era caduta al momento dell'impatto e ti restava troppo distante per raggiungerla.-
Hermione avvertì la mano di Malfoy scivolare sulla sua spalla e stringerla a sé.
-I due ragazzi che si trovavano con te non interruppero la fuga e in un attimo e rimanemmo soli.- aggiunse lei. 
Draco riprese.
- La tua espressione era decisa e accesa dalla determinazione. Mi tremava la bacchetta. Il tuo sguardo sfidava il mio come in un vero e proprio duello, e mi incantai quasi a fissare l'astio che i tuoi lineamenti mi mostravano. Poi udii una voce, era quella di Nott. Mi chiamava dal corridoio accanto e sapevo che se fosse accorso ti avrebbe fatto del male. Perciò...-
-Perciò mi lasciasti andare. L'unica cosa che mi lanciasti quel giorno fu uno sguardo vacuo e indecifrabile. Abbassasti la bacchetta e ti allontanasti, lasciandomi sul pavimento sporco e polveroso.- 
-Mi allontanai con passo deciso cercando di mantenere la calma, fingendo di non averti mai incontrata, dicendo agli altri che avevo imboccato un corridoio sbagliato.-
-Mi rialzai da terra e spazzolandomi i vestiti capii per la prima volta che tu, forse, non eri quello che sembravi.-
Osservandosi, piegarono le labbra all'insù. Felici, di essersi trovati. 
 
 
Matt si smaterializzò davanti al Manor. Cercando di non pensare a niente, aprì il pacchetto di sigarette, ne prese una e con uno schiocco di dita accese l'estremità che si fece rossa in un attimo. 
Abbandonò di getto il pacco arancione sullo scalino sul quale si sedette. Al suo interno, qualcosa tintinnò all'impatto con il marmo. 
Matthew aspirò e inspirò. Fissava il cielo e piano piano, si allontanò dalla realtà. 
Non era triste, o almeno non voleva auto considerarsi tale. 
Sapeva come sarebbe andata a finire, l'aveva sempre saputo.
Perciò, cosa ne ricavava a piangersi addosso?
 
Finita quella, prese un'altra sigaretta, e poi un'altra ancora. Finché non finì il pacchetto.
 
 
 
•25 Dicembre 
 
 
-Hermione...- Draco le sussurrò in un'orecchio. Quella sera era rimasto a dormire da lei, e il giorno dopo Natale li attendeva.
-Buongiorno, Draco...- si stiracchiò e girandosi su un lato gli depositò un casto bacio sulle labbra. Poi aggiunse: 
-Buon Natale- sorrise
-Sarà un'ottima giornata purché stia con te, lo sai-
Quelle parole le scaldarono il cuore. Si sentiva felice, Hermione.
L'aria natalizia era palpabile, e il giorno si presentava solare più del solito.
 
 
 
 
 
 
-Che cosa è?- 
Hermione scosse la scatola origliando al suo interno il tintinnio.
-Attenta che è fragile- l'avvertì lui.
-Apro allora- 
Cominciò a scartare l'involucro con una certa impazienza, curiosa di svelare il suo interno.
Quando la carta rosso scuro fu a terra, ad Hermione non rimase che aprire la scatola quadrata e misteriosa poggiata sulle sue ginocchia.
Prese un respiro, poi alzò il coperchio.
 
Un sonaglio. Un sonaglio argentato ma dai bordi smaltati di rosso e verde. In fondo al pacco il metallo catturava la prima luce della mattina, facendone brillare i dettagli curati con finezza.
-Draco...- mormorò portandosi una mano sulla bocca. L'altro sorrise teneramente, stringendosi le gambe al petto.
Hermione tirò fuori l'oggetto e ne riconobbe subito i particolari. Ebbe un balzo al cuore mentre una miriade di ricordi le tornavano in mente. 
All'estremità del sonaglio era incisa da un lato, lo stemma dei Serpeverde. Il verde laccato che risaltava sull'argento ancora più brillante. Dall'altra, completando il manico arrotondato, lo stemma della sua casa, quella dei Grifondoro. 
Riconobbe il grifone e l'inconfondibile rosso acceso. 
-Volevo solo... Che nostro figlio, cioè, tuo figlio,- si corresse. -Lo avesse, per ricordare-
-È bellissimo Draco, davvero... Grazie mille- le luccicavano gli occhi. 
Sfiorò l'argento lavorato e il serpente in rilievo, simbolo della casa a cui apparteneva Draco.
Lo scosse e risuonò un tintinnio angelico. Hermione se lo strinse al petto, portandolo all'altezza poi della pancia.
-Che ne dici? Ti piace?- parlò al bambino dentro di lei.
-Si, dice che gli piace- si voltò verso di lui, smagliante.
Vide un Draco tenero in pigiama, che si stingeva le ginocchia seduto a terra davanti all'albero di Natale. Alle spalle la vetrata del salone, che gli illuminava i capelli arruffati e i contorni della sua figura. L'accento di barba, il sorriso dolce. 
Fece spallucce.
-Di niente, l'ho fatto col cuore- 
 
Questa frase quattro mesi prima non l'avrebbe mai detta.
 
 
 
 
 
 
 
Il telefono squillò due, tre, quattro volte prima che Draco uscisse dal bagno con la schiuma da barba ancora sulle guance. 
-Vai tu?- domandò a voce alta Hermione dalla camera da letto, mentre indossava il vestito rosso giusto per la festività. 
-Si!- rispose rivolto verso di lei, poi alzò la cornetta. 
 
 
 
 
-Chi era?- Hermione era pronta e splendida. In salotto finì di chiudersi la zip sulla schiena e continuando a camminare arrivò in cucina.
Il sorriso però, le morì sulle labbra.
Draco era seduto su uno sgabello del tavolo con le mani che gli coprivano il volto.
-Che è successo?- chiese allarmata andandogli vicino.
-Non posso oggi Hermione... Non posso stare qua- il tono basso e simile al depresso.
-Draco- lo chiamò lei. -Che c'è?- il suo dolce.
Poi capì. Narcissa. Sospirò serrando labbra e palpebre.
-Draco... Mi dispiace così tanto- 
Silenzio. 
Allora lo abbracciò tentando di rincuorarlo ma le sembrò di non esserne capace. 
-Va da lei-
-È Natale...-
-Non importa, va bene. Va da lei- 
 
Malfoy si alzò, gli occhi non portavano tracce di pianto ma solo di dolore. 
-Sei bellissima-  le disse, ma anche quel complimento non tirò su di morale nessuno.
Hermione sorrise tristemente e lo baciò prima che si smaterializzasse. 
 
 
 
 
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Che dire, dopo un bel po' ecco qua il capitolo.
 Mi scuso per il ritardo ma da ora in poi sarà un po' così... Mi dispiace :(
 
Spero caldamente che vi sia piaciuto❤️ 
Volevo anche ringraziare tutti le fan che seguono la storia e che hanno tanta tanta pazienza riguardo ai miei tempi di aggiornamento, e grazie ancora per le recensioni. Vi adoro *-*
 
 
(Ah, un grazie super special va alla  Camilla per le sue parti porno 🔝✋ ananahahahahah) 
 
Niente spoiler, alla prossima 
Baci
B
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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