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Autore: FoxFire    12/01/2015    4 recensioni
Cinque ragazzi, tutti con una loro storia, e con la stessa voglia di ricominciare a vivere.
Faranno un percorso, dove incontreranno molti amici, ma altrettanti nemici.
Tante amicizie si distruggeranno ed altre si rafforzeranno.
Una storia di odio e amore, cazzotti e lacrime, tradimento e passione.
Ma con la premessa che... Sopra Le Nuvole, (c'è sempre) Il Sole.
- Dalla storia:
'' Cos'hai li? ''
'' Questo? '' dice lei indicando la macchia nera che si intravedeva dai pantaloni a vita bassa
'' E' solo un tatuaggio. '' continua spostando i pantaloni un po' più giù scoprendo la scritta.
'' Sopra le nuvole, il sole ... Figo, mi piace! ''
'' Ce l'ha anche Nichi, è tipo il mantra della nostra vita. ''
Mentre si guardavano negli occhi, lui le fece un sorriso di quelli che scioglierebbero anche il Polo Nord.
Appoggiò la testa sopra la pancia di lei e rimasero sdraiati a guardare il mare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Idiots
 

Fede's Pov.
 
Mentre Nichi provava a sistemarmi capelli, io guardavo Chiara che cercava di allacciarsi il cappotto. Il costume che aveva scelto le stava davvero molto bene anche se era molto semplice. Si travestì da assassina: aveva un cappotto azzurro con due tasche grandi ai lati, vari bottoni neri attaccati, una cintura con l’aggancio anch’esso nero e dei guanti dello stesso color pece. Il coltello super lungo e affilato rendeva benissimo l’idea del suo costume, avrebbe fatto paura anche a me. Ma la parte più bella erano i suoi tacchi alti turchesi che le rendevano molto attraente. Ci aveva raccontato cosa era successo con Louis e lo strano luccichio dei suoi occhi era la prova che a quel ragazzo si era molto affezionata, non era uno dei suoi soliti “una botta e via”. Gio la spinse un po' per prendere spazio nella visuale dello specchio; doveva sistemarsi la cintura marrone del suo vestito verde di Robin Hood:
<< Cavolo Gio, sei identico sia a Robin Hood del cartone che a Sean Maguire che interpreta proprio Robin Hood nella serie “Once upon a time”, pazzesco! >> notò subito Chiara, dovevo ammettere che aveva assolutamente ragione, era identico
<< Ovvio ragazze, le cose o si fanno bene o non si fanno >> fu la sua risposta.
Nichi dietro di me era stupenda: la gonna di tulle del suo tutù nero non copriva un solo centimetro delle sue gambe magre e quel corpetto con i punti luce argento e le piume sullo scollo la rendevano estremamente sexy, sembrava davvero una ragazza americana coi vestiti striminziti nella sera di Halloween, con la differenza che su di lei non risultava volgare:
<< Nichi ma ti devo dire tutto? Tira più su quella gonna! >> la riprese Gio muovendo convulsamente le mani, sembrava uno di quegli stilisti super gay e pieno di stile
<< Smettila! Non vedi che è già alta? È pur sempre un tutù a ruota! Se lo tiro più su mi si vede tutto >>
<< Appunto! Non esci di casa se non lo tieni così >> rispose Gio alzandogli la gonna del tutù sotto il disappunto di Nichi
<< Ecco, così è perfetta! Scoperta ma coperta! >> approvò lui stesso, aveva alzato la gonna in modo che si vedessero metà dei glutei
<< Tanto quando non mi vedi la tirerò giù >>
<< Oh amo, non mi rompere, ti ho detto che va bene così >> concluse infine, con il consenso di tutte noi altre.
Io invece avevo optato per qualcosa di meno elegante, decisi di travestirmi da Lara Croft grazie ad un top corto nero, degli shorts dello stesso colore, due pistole alle mani, delle fondine per le pistole attaccate alle cosce ed una coda altissima coi capelli molto tirati, Nichi me la stava facendo perfetta e ormai erano 15 minuti che si sbizzarriva con lacca e forcine.
Giulia era rinchiusa in camera da tutto il pomeriggio, non aveva voluto dirci il vestito che aveva comprato ed io ero molto curiosa di sapere cosa avesse in mente.
<< Finito >> Disse Nichi togliendo quell'arnese di tortura chiamato pettine dai miei capelli e posandolo sul tavolo. Mi guardai allo specchio, e mentre davo un'ultima sistemata al fard, Giuly scese dalle scale. Inutile dire che rimasi a bocca aperta. Gio fischiò e lei arrossì fermandosi a metà strada, era bellissima, il suo fisico asciutto era perfettamente adatto a quella tuta. Continuò a scendere dalle scale in modo titubante:
<< Come sto? >>
<< Sei uno schianto >> disse Chiara facendole l'occhiolino
<< Liam ti muore davanti se ti vede >>
<< Sì, ok, basta >> bloccò lei i nostri elogi
<< Non l'ho scelto io questo costume, ma Liam >>
<< Ci credo >> la canzonai e lei, sbuffando, andò in cucina.
La casa dove si sarebbe svolta la festa, per quanto ne sapevo, si trovava vicino al college, anche se ovviamente era fuori dal campus. Non era un’iniziativa della scuola, fu Nash ad organizzare tutto in una villa privata che apparteneva ai suoi, era stato proprio lui infatti ad invitarci di persona. Oltre a noi ci sarebbero state tutti gli altri ragazzi di 4°. Quel ragazzo doveva avere un bel po' di soldi per organizzare una festa di quella portata, non chiese neanche un dollaro a nessuno. Il taxi sarebbe arrivato a momenti, quindi iniziai a prendere il giubbotto e, appena arrivato, ci accingemmo a prenderlo. Giuly aveva un giubbotto ridicolo che puzzava di cammello, credevo che lo usasse per cercare di sviare l'attenzione dalla tutina attillata, ma in casa non avrebbe sicuramente potuto tenerlo col caldo che ci sarebbe stato. Diedi l'indirizzo del conducente e partimmo.
<< Andate ad una festa? >> ci chiese il signore pelato alla guida del mezzo guardandoci dallo specchietto frontale.
<< Sì, perché? >> 
<< Sono ore che accompagno ragazzini vestiti in modo strano in quella via > non ci guardammo scoppiando a ridere
<< Voi però siete i più simpatici, siete i primi ad aver fatto anche un solo sorriso >> modestamente... fermò la macchina dicendo: 
<< Fate i bravi >> così scendemmo velocemente salutando lo strano taxista. La casa mi lasciò senza fiato. Era nei dintorni di Londra, perché comunque in centro una casa di quelle dimensioni non ci sarebbe stata; aveva un giardino sul davanti pieno di alberi ed era stata addobbata come una casa abbandonata apposta per l’evento:
<< Chiara, devi assolutamente metterti davanti e fare una foto, sembra la casa di un delitto >>
<< Non me lo ripetere due volte, ho bisogno di foto fighe per Instagram >> disse la mia amica mettendosi subito in posa, infondo era una grande esibizionista.
Suonammo al citofono ed il cancello si aprì in un istante. Passammo il piccolo viale ornato da piccoli sassolini fino a raggiungere una grande scalinata in cemento; la porta era in legno bianco e dalle finestre si vedeva già la gente ballare. Sulla destra scorsi una piscina e mi ritrovai a pensare al perché era piena di acqua il 31 di ottobre col freddo che faceva. La porta si aprì e vedemmo Nash tutto sorridente farci segno di entrare; era vestito da pirata.
Ci diede un bacio sulla guancia ad ognuno:
<< Ciao Gio, hey ragazze, come va? >>
<< Bene tu? >> rispose Nichi
<< Tutto apposto grazie, i giubbini li potete dare ad Oscar, sarà qui tutta la sera >> ringraziamo e lasciammo i capi al maggiordomo.
Quel signore avrà avuto una sessantina di anni, era alto con i capelli leggermente brizzolati. Aveva una faccia simpatica e sembrava essere nato con lo smoking da come gli stava perfetto. Giuly era titubante nel togliere il giubbotto, ma subito arrivò in suo soccorso Mr. Payne con un sorriso splendente ed un bellissimo costume da Batman.
<< Ciao, finalmente sei arrivata. Togli sto giubbino! >>
<< Hey Liam, stai bene così! >> mi intromisi subito per aiutare la mia amica che stava andando in panico
<< Anche tu >> mi rispose sincero.
<< Vi posso rubare Catwoman? >>
<< Solo se la riporti prima di mezzanotte >> rispose Chiara tirando fuori il coltello e puntandolo al petto scolpito di Liam. Lui mise le mani avanti e dopo aver riso prese il braccio della piccola Catwoman portandola con sé tra la folla. Andai nella sala da dove proveniva la musica. Era una stanza enorme con un divano ed un camino, che però era spento, dove vi erano ragazzi a scambiarsi effusioni. Non riuscivo a distinguere nessuno tra la folla. L'unica persona che mi interessava sembrava sparita e cercai di rendermi ancora più alta di quanto già facevano gli stivali che comunque avevano un tacco alla base. Avevo bisogno di trovare Harry e di dirgli tutto, avrei inghiottito il mio orgoglio e mi sarei lanciata sperando che quella testa di rapa spuntasse almeno da qualche parte.
<< Andiamo a ballare? >> domandarono gli altri
<< Voi andate >> mi guardarono strano, ma poi entrarono tra la folla senza fare ulteriori domande.
Le luci erano basse; rendevano difficile vedere qualcosa. Le scarpe mi facevano male ma continuavo ad essere ferrea nella mia ricerca. La stanza puzzava di sudore, la gente continuava a spingermi da una parte all'altra, alzai lo sguardo e vidi una figura snella guardarmi. Sorrisi, sembrava che lui spuntasse sempre quando ne avevo più bisogno. Era vestito da sé stesso e non c'era cosa più bella. Zayn era appoggiato alla porta finestra e mi sorrideva, quindi ricambiai. Aveva un bicchiere di qualcosa in mano, lo alzò verso di me come si fa alle feste quando si brinda in segno di saluto e successivamente uscì fuori in giardino. La mia testa cambiò pensieri sentendo una canzone particolare, diversa rispetto a quelle house che avevano messo fino a quel momento. Mi ci vollero pochi secondi prima di riuscire a capire dove l'avevo già sentita:
“I wanna see the way...”
Non l'avevo capita subito perché la prima volta che l'avevo sentita era solo con una chitarra acustica e la voce roca di Harry. La differenza si trovava nei cori di sottofondo e nella base molto più strutturata. In quel momento lo vidi finalmente avanzare per la sala e, con passo veloce, gli andai dietro. Sembrava che la gente si fosse compattata ed io non riuscivo più a distinguere quella capigliatura riccia. Arrivai in cucina, la quale affacciava al giardino:
<< Da quant'è che non stavamo insieme! >> disse una voce acuta e a me fin troppo familiare.
Mi girai per poter confermare il mio presentimento, ed infatti fu così. Come mi aspettavo entrò dalla portafinestra Rebecca, ma il problema era la persona che entrò dopo di lei.
Aveva solo un paio di denti finti e delle lenti colorate marroni per formare il suo “costume” da vampiro. Il suo sguardo tagliente mi fece letteralmente gelare il sangue.
<< Tu? >> disse ad un certo punto la mora dai capelli ricci guardandomi
<< Si, io?! >> risposi tenendole il gioco con la sua stessa voce da rincoglionita
<< Pff, chi ti ha invitata? >> quanto se la credeva, “forse è il caso di essere un po' meno snob e di accendere di più il cervello signorina” mi trovai a pensare
<< Nash >> risposi a lei ma guardando lui, non capivo perché non voleva incrociare i miei occhi
<< Harry >> decisi di andare direttamente al sodo non riuscendo più a sopportare quella situazione di tensione.
<< L'hai sentita? Dai Harry parlale >> si intromise nuovamente facendo finta di trattenere una risata.
<< Mi dispiace ma non vuole risponderti come vedi >> trattenni a malapena l'istinto di tirarle i capelli e sbatterla contro il ripiano della cucina. Lui le afferrò il polso trascinandola verso la porta mentre lei lo guardava mordendosi un labbro. Le mie gambe rimasero inchiodate al pavimento, non riuscivo per l'ennesima volta a capire cosa stava succedendo. Ero confusa e mi sentivo un peso allo stomaco così grande che facevo fatica a reggermi in piedi. Non potevo permettere che quella storia finisse in quel modo, meritavo una spiegazione e me l'avrebbe data, che lui volesse o meno. Lo seguii nell'altra stanza, un ragazzo gli si era avvicinato:
<< Tieni Haz, questo è il CD della canzone che mi hai dato >> detto questo se ne andò, osservai tutta la scena successiva. Harry lo diede a Rebecca che subito salterellò euforica.
<< Harry grazie! Ma è una canzone? >> lui annuì
<< E l'hai scritta per me? Come si chiama? >>
<< “Little beige dress” >> le rispose con indifferenza ed uno sguardo perplesso, non guardandola nemmeno in faccia
<< Ma io non mi vesto di beige >> rispose lei facendo comunque spallucce.
La rabbia e la tristezza presero il sopravvento in me, per quanto mi cercavo di autoconvincere di una risposta negativa speravo seriamente che non l'avesse davvero scritta per lei. A quanto pare mi ero solo illusa per tutto il tempo. La forza mi stava abbandonando, ma ero abbastanza testarda da voler andare fino in fondo. Mi avvicinai e poggiai la mano sul braccio di Harry, si girò prima rimanendo sorpreso, poi il suo sguardo tornò imperturbabile. Mi continuò a guardare alzando un sopracciglio e sbuffando, come se gli avessi fatto chissà quale torto:
<< Che succede? >> gli chiesi con una voce più sottile di quanto avrei voluto
<< Cosa vuoi da me? >>
<< Io... >> indietreggiai senza finire la frase a causa del suo tono accusatorio.
Tutta la stanza smise di fare qualunque cosa è si fermò a guardarci, perfino la musica si abbassò e io mi guardai i giro completamente spaesata con gli occhi di tutti puntati addosso:
<< Tu cosa? Tu mi hai solo preso per il culo, ecco cosa hai fatto! >> 
<< Io? IO? Questa voglio proprio sentirla! >> ritrovai la voce proprio in quel momento, non so se per esasperazione o disperazione, ma ci ritrovammo entrambi ad urlare. Vidi Nichi raggiungerci a corse in quel momento e piazzarsi in parte a me irremovibile, con uno sguardo furioso.
<< Sì! Tu cazzo! Pensavi di poterti fare tutti e due? Lui nei giorni pari ed io nei giorni dispari? Eh? Sai cosa ti dico Rebecca? >> disse poi guardando la castana
<< Ti sei sbagliata, lei non è una sfigata. Lei è una TROIA. >>.
Indietreggiai prendendo una storia al piede destro, per poco non finii per terra.
<< Chi Harry? Chi?! >> Risposi nuovamente in tono ironico, facendo riferimento alla ragazza in parte a lui. Si tirò i capelli all'indietro venendo verso di me:
<< Non sei nemmeno intelligente, farti due persone che vivono nella stessa casa. Oh, chissà, forse non siamo gli unici dato che sei uscita pure con Niall al parco >> in quel momento tutto diventò più chiaro e l'unica cosa che riuscii a fare fu ridere.
<< Ma ce la fai Harry? Credi davvero che siano usciti per farsi? Non farmi ridere >> mi difese subito la mia amica tenendo comunque un tono scherzoso e amichevole per far ragionare Harry
<< Stanne fuori, non sei nessuno per intrometterti >>
<< Ricordati che la “nessuno” è l’unica che ti è stata accanto come una vera amica nonostante quello che hai fatto ed è quella che fino a 10 minuti fa chiamavi migliore amica. Se non sono nessuno per te non significhi che non lo sia per Fede, quindi io per lei mi intrometto quando voglio ti è chiaro? >> rispose così lei per poi guardarmi, darmi un abbraccio ed andare via talmente arrabbiata come poche volte l’avevo vista. Poi parlai io:
<< Sei un vero idiota >> avevo una tonalità di voce così dura e controllata che la frase assunse un tono assoluto. Lui non parlò ed io mi girai con passo fermo uscendo fuori dalla stanza per recarmi nel giardino, non si meritava alcuna spiegazione.
 
*** SOME MINUTES BEFORE ***
 
Nichi’s Pov.
Eravamo appena arrivati alla festa, la casa era pazzesca e strabordava di gente e di sudore. Dopo aver salutato Giuly e Liam, anche Fede decise di fare un giro da sola. Restammo così solo in 3, ma nessuno di noi era intenzionato a fare baldoria quella sera, ci sedemmo infatti tranquilli su un divanetto per stare tra di noi: era da tanto che non passavo una serata solo con Chiara e Gio, di solito in Italia era consuetudine per noi trovarci a casa mia il martedì a guardare qualche film della Disney, mentre Fede e Giuly andavano a nuoto, e quella sera era proprio un martedì.
<< Che facciamo? >> chiesi ad un certo punto
<< Non è che ci sia molto da fare Nichi >> risi, Gio aveva ragione
<< Non vi sembra così assurdo tutto quello che è successo da quando siamo qua? >> domandai io per intavolare una chiacchierata, ma il mio obiettivo era un altro e volevo affrontare un problema che secondo me si era creato nel tempo
<< Ovvio, la nostra vita è cambiata radicalmente, non sembra neanche reale. Per lo meno è cambiata in meglio, no? >> rispose Gio, notando che il mio sguardo si intristì un po’
<< Sì, anche io la penso così >> confermò Chiara
<< Anche io mi trovo veramente bene e mi sto divertendo… ma non vi sembra che le cose siano un po’ cambiate? >>
<< In che senso? >>
<< Beh Chiara, secondo me ci stiamo un po’ allontanando >> mi guardò corrugando la fronte
<< Fammi spiegare meglio: è logico che il nostro rapporto di fiducia e di amicizia non è cambiato, ma ora che viviamo pure tutti insieme che di fatto era il nostro sogno, al posto di unirci di più ci stiamo un po’ perdendo… insomma non usciamo più come prima, ognuno esce per i cavoli propri. E le poche volte che usciamo tutti insieme o ci sono anche i ragazzi o li incontriamo in giro e ci perdiamo di vista dividendoci. Io per prima lo faccio, lo ammetto, però mi dispiace un po’! mi mancano le nostre serate all’italiana tutti insieme >> ammisi cercando un loro sguardo di risposta, ma rimasero zitti per qualche secondo guardandosi tra di loro
<< Ne abbiamo parlato io e Chiara giusto qualche giorno fa. Pensiamo le tue stesse cose. Insomma, oggi sarebbe stata una serata Disney! Devo ammettere che l’Italia mi manca parecchio >> rispose Gio, ero sicura che anche loro lo avevano notato
<< E perché non me l’avete detto? Si può sempre risolvere voglio dire, non è che abbiamo litigato. Domani ne parliamo anche a Fede e Giuly, che ne dite? Ora però godiamoci la serata, siamo vestiti benissimo e siamo qua ad annoiarci come degli zombie… non è da noi! Se ci stanno sul cazzo gli altri facciamo festa tra di noi come abbiamo sempre fatto e cerchiamo i nostri vicini di casa! >> dissi convinta alzandomi in piedi per trascinarli a ballare, i miei amici mi mancavano davvero.
Neanche il tempo di alzarci che misero su una delle nostre canzoni preferite della discoteca:
<< I GOT A HANGOVER, WHOOOAAA! I'VE BEEN DRINKING TOO MUCH FOR SUUUREEE >> urlammo all’unisono io e i miei amici a squarciagola saltando abbracciati tra di noi, mentre Gio sculettava come non mai
<< Wuuuuhu! Questa canzone spacca! >> sentimmo dietro di noi, ci girammo tutti a guardare con gli occhi spalancati
<< Niall? >> chiese Gio
<< Ehy vi state divertendo? Io sì! STRA BELLO! Come dice sempre Nichi. Voi italiani parlate in modo un po’ strano sapete? >> continuò Niall, notai che aveva un bicchiere con un liquido completamente trasparente, sicuramente quel drink era molto forte
<< Niall sei ubriaco? >> lo perculai ridendo e girandomi verso i miei amici per ridere con loro, ma li notai già dall’altra parte della stanza che mi salutavano con la mano. Da ragazzi fine quale ero, gli alzai il dito medio anche se nella mia testa li ringraziai per avermi lasciata sola con lui.
<< Sono solo un po’ brillo, ma capisco tutto! Ma come cazzo ti sei vestita? Non ti dovevi vestire da sposa cadavere e spaventare tutti quanti? >> alzai gli occhi al cielo
<< Parli te! Il tuo vestito da folletto? Che cazzo ci fai vestito da mucca? >>
<< Così puoi mungermi >> spalancai gli occhi
<< NIALL! Dammi quel drink va >> dissi prendendoglielo dalle mani per poi berne un sorso, era tequila liscia e faceva veramente schifo, ci credo che era già mezzo ubriaco
<< Dai era solo una battuta >> disse poi dandomi un bacio sulla guancia, puzzava terribilmente di alcol
<< Io mi sono vestito da mucca perché quello da folletto era ridicolo. Alla fine è un pigiama, non ho dovuto comprarlo perché lo avevo già e optai per questo. Tu perché ti sei vestita così? Facevi prima a venire nuda, no? >> continuò dopo
<< Mi prendevi in giro e pensavo che avessi ragione e di fare brutta figura, per cui per non essere lo zimbello di tutti mi sono vestita da ballerina, anche io non ho dovuto comprare nulla. Ho cercato tra i miei tutù da saggio e credo che questo sia abbastanza da Halloween americano, no? >>
<< Lo è troppo. Ti escono tutte le tette e ti si vede pure metà culo sotto alla gonna! Tirala un po’ più su ancora non so io! >>
<< Dai, è un costume originale, ho anche le scarpette incluse! >> risposi alzandomi sulle punte delle mie favolose scarpette nere in gesso. A quel punto mi prese per mano e mi fece fare una piroetta, mi sentivo come nello schiaccianoci, io ed il mio principe che mi faceva ballare
<< Posso dirti una cosa? Però non ti arrabbiare! Hai le gambe troppo magre guarda quanto spazio c’è tra di loro >>
<< Niall, ti prego basta con questa storia. Non mi arrabbio solo perché sei fuori, però non ne parlare più, ok? >> risposi dopo che il bel ragazzo riuscì a smorzare l’atmosfera
<< Tranquilla, così sei stra figa poi! >> rispose dandomi una pacca sul culo
<< Ma sei impazzito? Che ti prende? >> chiesi scioccata ma allo stesso tempo divertita
<< Eh mamma mia, sono un maschio e te sei mezza nuda, cosa devo fare? Ti ho solo dato una sberletta innocua >>
<< Lasciamo perdere >> risposi scuotendo la testa e ridendo
<< Ma guardatela, sembra rimasta all’età di 5 anni >> sentii da lontano, ma con una voce molto chiara e riconoscibile
<< Qualche problema, Barbara? >> le rispose Chiara venendo verso di noi, seguita da Gio. La mia amica, col suo carattere forte e sicura della sua bellezza, era l’unica che davvero le avrebbe saputo tenere testa
<< Uh ma che carine, sono arrivati gli amichetti a sostenerla! >> rispose Barbara ridendo, alcuni ragazzi si fermarono ad osservare la scena sussurrandosi nelle orecchie
<< Ma te non sai rifarti una vita? Io me la sto rifacendo molto meglio senza di te! >> si intromise Niall, non potevo essere più soddisfatta nel vedere Barbara appiattire lo sguardo e diventare rossa di rabbia stringendo i denti. Lei si guardò un po’ intorno e prese il microfono:
<< Ehy ragazzi! La nostra nuova arrivata e nostra stretta amica Nicole ha deciso di vestirsi da ballerina perché fa danza! Che originale, vero? >> disse sotto la risata di tutti che mi fissavano, ma che problemi aveva?
<< Dato che sei così egocentrica e ti vanti tanto della tua disciplina artistica, perché non ci mostri un balletto qua davanti a tutti? >> disse poi venendo verso di me e trascinandomi per un braccio in mezzo alla sala. Mi trovai da sola con uno spazio a forma di cerchio circondata dal resto degli invitati. Non mi ero mai sentita più umiliata di così. Riuscii solo a rimanere ferma immobile. Notai i miei amici, Liam Louis e Niall compresi, raggiungermi ma misi davanti una mano per bloccarli, e gli feci segno di tornare indietro. Era ora di reagire. Non pensavo potesse accadere ancora un episodio di bullismo psicologico, avevo 17 anni. Ed era tutto così ridicolo. La rabbia di colpo mi passò e nella mia mente spuntò chiaro quello che dovevo fare, iniziando dal ridere rumorosamente, era così ridicola quella situazione! Andai da Barbara, le strappai il microfono dalle mani e tornai al centro della stanza per parlare a gran voce a tutti:
<< Allora carissima Barbara, andiamo per punti, ti va? Punto 1: “amica” ci chiami quelle anatre starnazzanti ritardate che girano con te. A 17 anni fate ancora distinzioni tra “club popolare” e “persone sfigate”, ma che problemi avete? Hai la figa d’oro? Ti rispondo io: no. Ma anche se l’avessi, sarebbe comunque una figa che tutte le altre ragazze hanno, solo con un colore diverso, ma sai l’uso è sempre lo stesso. Sei bella quanto vuoi, ma se poi hai un cervello con un q.i. inferiore a quello di una gallina, che per tua informazione va da 5 a 10 e quello di una persona normale varia sulle 100, non te ne fai niente del tuo aspetto esteriore. Punto 2: mi sono vestita da ballerina perché avevo già il costume e non ho dovuto comprarlo, quindi? Ho ucciso qualcuno? Non mi pare proprio. Sai, stare qua mi costa e anche parecchio, scusa se non chiedo i soldi alla mia mammina per comprarmi un ridicolo costume da mettere una volta all’anno ma ne metto uno che ho già. E comunque sono l’unica vestita così, per lo meno io ho un po’ di originalità, a differenza di te e delle tue amiche vestite tutte allo stesso modo con quel ridicolo costume da coniglietto come le 13enni P.S.: ti fa le tette cadenti, quelle poche che hai. Punto 3: credi che siamo in uno di quei film americani dove la troietta di turno vuol far fare una figura di merda alla ragazza sfigata davanti a tutti i compagni di scuola che poi ridono e di conseguenza lei se ne va piangendo? Hai scambiato questa festa per un set cinematografico? Se vuoi gli studi di Hollywood sono a qualche ora da qua, magari ti ci accompagno un giorno, così puoi realizzare il tuo sogno. Davvero credevi che mi sarei fatta umiliare da te? Ma chi sei? Fly down che la figura di merda la sto facendo fare io a te. Se ce l’hai con me solo perché Niall mi si è avvicinato, riguardati e capiscila che devi avercela solo con te stessa. Sei ridicola. Sei stata te a lasciarlo dopo averlo trattato di merda per mesi ed essere andata a letto con altri ragazzi per poi tornare a chiedergli di fare pace, ma che vuoi dalla mia vita? Se lo volevi così tanto ci stavi più attenta e non lo trattavi come uno straccio, sai, alle persone si porta rispetto per ottenere lo stesso, non te l’hanno mai insegnato? È logico che lui vada a cercare altrove, ti aspettavi che stesse lì come un cane a subire tutto? Per cui piantala di attaccare me, io non centro niente. Punto 4, e con questo finisco, volevi un balletto? Beccati questa spaccata, sappi che questa posizione sarà molto utile quando finirò a letto col tuo ex ragazzo, magari impari due volte prima di prendere per il culo me e la mia disciplina artistica >> dissi poi cadendo senza sforzi su una spaccata perfetta, sotto lo sguardo stupefatto di tutti. Finalmente mi ero tolta dalle scarpe un sassolino che era dentro da fin troppo tempo. Ero riuscita a reagire, a non bloccarmi e a farmi valere. Avevo girato la situazione portandola a mio favore e non potevo essere più fiera di me stessa. La sensazione di essere ricoperta da applausi, risate e fischi era qualcosa di impagabile, mi alzai senza nemmeno guardarla anche se avrei troppo voluto vedere la sua faccia, e tornai dai miei amici mentre tutti i ragazzi della festa mi elogiavano mentre passavo. E lì mi sentii finalmente viva.
 
 

Chiara's Pov.
 
Ero seduta sul divano nero di pelle che era stato spostato di lato da un paio di ragazzi per liberare la pista. Una coppietta si stava baciando molto appassionatamente alla mia destra. Erano tutti seduti con me: Gio che cercava di trattenere Nichi che sarebbe tornata da Harry e sicuramente non con buone intenzioni. Giuly era seduta accanto a Liam, stava parlando con Niall. Fede se ne era andata in giardino ed ero in pensiero per lei, ma aveva già fatto intendere di non volere nessuno attorno. La gente continuava a parlare di quello che era successo, la musica era bassa e l'aria irrespirabile. Un ragazzo probabilmente già fin troppo ubriaco cadde proprio in parte a me, ero stufa ed avevo perso la pazienza, mi alzai scocciata.
<< Dove vai? >> chiese Gio guardandomi
<< Vado a prendere un po' d'acqua, questa festa sta diventando insopportabile >> risposi entrando in cucina.
Harry era in piedi vicino allo stereo a parlare, o meglio, ad ascoltare Rebecca. Una rabbia mi prese così forte che feci un passo convinta verso di loro quando qualcuno fermò il mio braccio. Mi girai velocemente, ma quando lo vidi rilassai i muscoli. Louis era vestito da Peter Pan e faceva morire dal ridere. Dopo il bacio ci eravamo visti pochissime volte e non ne avevamo mai parlato. Questo aveva aumentato tutti i miei dubbi: il primo giorno ero stata entusiasta, ma piano piano avevo iniziato ad agitarmi. Ci eravamo sentiti più di una volta, ma lui non ne aveva mai accennato ed io avevo paura di cosa avesse pensato. Credeva che fossi una poco di buono? Una ragazza facile? O non gli era piaciuto?
<< Lascialo stare >> disse guardandomi serio
<< Ma hai visto cosa ha fatto? >> risposi strattonando il braccio dalla sua presa.
<< Lo so, ma non credo che tu abbia voglia di creare ancora più casino >>
<< I problemi si devono affrontare >> dissi lanciando anche una frecciatine, lui fece per aprire bocca quando la porta finestra sbatté facendo tremare tutto il vetro, per un secondo ebbi paura che si stesse rompendo. Ci girammo tutti vedendo Zayn entrare furioso. Non era il normale ragazzo che avevo conosciuto, era sempre stato tranquillo e con un'andatura sciolta. La vena sul collo era così gonfia che riuscivo bene a distinguerla anche da lontano. Aveva le spalle tese mentre faceva vagare lo sguardo tra tutte le persone presenti, poi si bloccò e si diresse nell'angolo opposto della sala. Si fermò di fronte ad Harry il quale lo guardò alzando un sopracciglio. Vidi il moro alzare le braccia spingendo il suo amico verso lo stereo, quest'ultimo si scontrò contro la cassa spegnendo la musica ed attirando ancora di più l'attenzione. Harry spalancò la bocca e Liam con passo svelto si ritrovò vicino ai due aiutando il riccio ad alzarsi. Harry si scrollò di dosso l'amico avvicinandosi poi pericolosamente a Zayn:
<< Qual è il tuo problema? >>
<< Tu! Tu sei il problema! Sei un tale idiota >>
<< Cosa vuoi? Sei qui a difendere la tua damigella “ferita”? >>
Zayn fece un altro passo verso Harry e Liam chiuse una mano nella giacca di pelle dell'amico con gli occhi dorati.
<< Non voglio picchiarlo tranquillo >> a queste parole Liam lo lasciò andare.
<< Sei il più grande imbecille che io abbia mai incontrato. Lo sapevi che ieri ci eravamo visti alla fontana ed abbiamo parlato? O quantomeno non potevi chiedere spiegazioni se pensavi che lei dopo essere uscita con te fosse uscita pure con me per limonarmi? Ma che problemi hai nel cervello? Lei pure spaventata dalla mia possibile reazione ha chiesto di vedermi solo per dirmi che con me non poteva andare avanti con me, e che ha deciso di dare fiducia a te dopo quello che comunque era successo. E tu cosa fai? Mandi tutto a fare in culo ancora ed ancora. Mi dispiace di averti dato fiducia, di pensare che tu saresti potuto cambiare dopo quell'inutile scommessa su un'innocente ragazza che neanche conoscevi. E invece no, fai sempre la stessa merda >>.
Non riuscivo a guardare il suo viso, ma solo il tono della sua voce mi riempiva di brividi. Lo sguardo di Harry era però eloquente, aveva gli occhi lucidi; per quanto cercasse di rimanere impassibile, ogni parola di Zayn lo feriva profondamente, un taglio dopo l'altro che avrebbe fatto fatica a rimarginarsi nel tempo.
<< Vi ho visti >> rispose semplicemente, con la voce meno ferma rispetto al ragazzo che aveva davanti.
<< Cosa? Harry hai visto cosa? Il massimo che c'è stato era un abbraccio di conforto più come fratelli che altro, ma tu come al solito ne trai le conclusioni senza chiedere o parlare >>
<< Non credevo ce ne fosse bisogno >>
<< È questo il problema, è che tu non credi mai che niente sia necessario, per te conti solo te e basta >> detto questo si girò.
La folla si allargò mentre Zayn, seguito dallo sguardo di tutti, aprì nuovamente la porta finestra e tornò in giardino.
 
 
Fede's Pov.
 
Ero lì fuori da sola nel giardino, le scarpe le avevo già tolte ed abbandonate in un angolo. Nichi mi aveva bloccata per un braccio mentre stavo cercando di uscire, ma mi girai chiedendo a lei e agli altri di essere lasciata sola e così fecero. In quel momento mi sentivo vuota, sola e distrutta. Camminavo avanti ed indietro da più di mezz'ora, ma nonostante ciò non riuscivo a fermarmi. Non poteva essere finita in quel modo. Ero stata una tale stupida. Mi tremavano le mani così tanto che mi spaventai. Sentivo freddo perché nella mia fuga non avevo preso il giubbotto, non avevo comunque la forza di rientrare e preferivo prendermi una polmonite se fosse stato necessario per tenermi lontano da quel salotto. Presi la sigaretta che avevo scroccato a dei ragazzi e la portai alla bocca. Subito il tabacco mi entrò in gola perforandomi i polmoni, ma in quel momento poco mi importava. Le lacrime mi uscirono e mi ritrovai a singhiozzare seduta nel l'erba. Mi passai una mano sugli occhi cercando di darmi un po' di dignità, non potevo cadere in quel modo. Sentii come una presenza vicino a me, appena alzai lo sguardo mi ritrovai a sorridere, era incredibile come lui spuntasse sempre nel momento più opportuno:
<< Hai visto la bella scenetta? >> gli chiesi portando nuovamente la sigaretta verso la bocca facendo un altro tiro. Me la prese dalle mani e con un lento movimento la portò alle sue labbra leggermente screpolate. Mi ritrovai a fissarlo: le labbra carnose, la leggera barbetta e quegli occhi ambrati perfetti. Buttò fuori il fumo e guardandomi parlò:
<< Non sapevo fumassi >>
<< Non mi piace essere dipendente dalle cose, ma in questo momento ne sentivo il bisogno >>
<< Capisco... Come stai? >> lo guardai e stringendo le labbra alzai le spalle.
Aveva un'espressione rigida ed uno sguardo fisso verso la luna. Essa si rifletteva sul suo profilo; avrei voluto fargli una foto in quel momento.
<< Sono una cretina >> ammisi guardando come lui il cielo
<< No, non lo sei >>
<< Lo dici per farmi sentire meglio, e per questo mi sento ancora di più una stupida >> lui sospirò e si girò verso di me con un'espressione dura e ferma.
<< No, l'unico cretino qui è lui che non fa altro che mandare tutto a puttane. Gli ho dato fiducia un'altra volta e come al solito l'ha sprecata. Adesso ti voglio chiedere una cosa. Vuoi darmi un'altra occasione, quella a cui ieri ho rinunciato? Non sacrificherò tutto per quel coglione >> lo guardai con le labbra spalancate.
Non poteva averlo veramente detto, non dopo tutta questa messa in scena. Lui mi guardava ed io lo guardavo. Sapevo di avere un aspetto orribile, col trucco sbavato ed il rossetto distrutto, i miei occhi ancora spalancati per la sorpresa. Alzò la mano e mi accarezzò la guancia. Il calore di quella mano era tutto ciò che sentivo, sorrise nel vedere che non gli opponevo resistenza. Il mio battito accelerò quando chinò la testa ed avvicinandosi posò le labbra sulle mie. Ero a dir poco sbalordita, ma stranamente sollevata. In quel momento tutto sembrava scomparire, perdeva di senso e di sostanza. Si staccò rimanendo così vicino che i nostri respiri affannati si fondevano:
<< Anche meglio della prima volta >>
<< Te lo ricordi? >>
<< Certo, anzi continuavo a pensare a come sarebbe stato un secondo bacio con te, se mai ci fosse stato. È proprio grazie a quella sera che ho capito che tu, ragazza che nemmeno conoscevo, mi avresti cambiato la vita >> risi leggermente.
<< Lo prendo per un sì? >> chiese sorridendo e toccandomi i capelli.
Misi una mano sulla sua spalla magra e l'altra sulla sua guancia, facendo toccare le nostre labbra per l'ultima volta in quella sera.
 
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SPAZIO AUTRICE    
Ehy ragazze, come noterete (sepre che qualcuna mi segua), sto aggiornando molto più spesso, quasi ogni giorno!
Qua a stage molte volte ho dei momenti morti dove non ho niente da fare, per cui mi diverto a sistemare i capitoli!
Manca poco e poi dal 20esimo capitolo finalmente si ricomincierà a pubblicare capitoli nuovi!
Spero che vi stia piacendo, anche questa volta ho aggiunto molte scene.
Che ne pensate di Fede e Zayn? La preferite con Harry?
E cosa ne pensate di Nichi che finalmente ha trovato il coraggio di reagire? Avreste fatto lo stesso o è stata cattiva?
Beh, la protagonista alla fine sono io. Poso dire che un tempo sarei stata zitta, ma in questi anni sono cresciuta e maturata molto.
Il personaggio sono io, quindi è giusto che si svegli e reagisca!
Ultima cosa.
Come avevo scritto nel primo capitolo nelle informazioni generali, a volte avrei dovuto postare immagini dove non sono i prestavolto per questioni di vestiti che i prestavolto non hanno mai indossato, questo capitolo è uno di questi.
Giuly per sta votla non sarà Debby Ryan, ma almeno potrete vedere il costume effettivo che ha.
Stessa cosa vale per Nichi, ma dato che non aveva la mascherina come catwoman, sono riuscita a fare un fotomontaggio!
Uscito di merda, ma pur sempre un fotomontaggio ahaha.
Sopratutto il secondo è orribile e sembra Barbara D'urso (ma vi assicuro che ho usato una fodo di Bridgit Mendler, ma cos' si vede l'altezza del tutù!
Appena avrò un po' di tempo cercherò di farli meglio e di sistemarle.
Serve solo per farvi capire il vestito!
Noterete che Gio da questo capitolo in poi sembrerà molto più grande rispetto a come era nel trailer e nelle prime foto.
Beh, è così!
L'attore è sempre lo stesso, ma è cambiato drasticamente in 10 anni, per cui ora lo vedrete moro e con i capelli diversi, pazienza, è bello uguale!
Vi lascio ora al vecchio spazio autrici e alle immagini (i costumi sono veramente fighi!!) dato che mi sono dilungata troppo.
Bacione, Nichi!
 
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SPAZIO AUTRICI  
     
 
Ciao ragazze, eccoci di nuovo qui, stranamente presto rispetto al solito!
Come potete vedere questo capitolo è tutto un casino.
E si, Fede e Zayn si sono ufficialmente messi insieme, come qualcuno sperava e come qualcun'altro non voleva.
Che dire di questa nuova coppia?
Boh, dovrete leggerlo se vi va ahaha, diciamo solo che non sarà facile, ma non aggiungiamo altri spoiler :)
Ci farebbe piacere ricevere nuove recensioni, magari da voi lettrici silenziose, per avere altri pareri sulla storia, su come procede, se avete consigli o qualsiasi altra cosa!
Non stiamo chiedendo tanto, dai :)
Abbiamo creato il Trailer Youtube della nostra soria, eccovi il link:

http://youtu.be/nTEubql5afk 
Stavolta, rispetto al solito, vi lasciamo subito alle immagini.
Vi chiediamo scusa in anticipo se per Nichi, Giuly e Gio non abbiamo trovato i prestavolto con gli appositi vestiti, quindi ci siamo arrangiate creando dei collage, speriamo possiate apprezzarli comunque.
Un bacione, a presto
-FoxFire
-Nichi&Fede

 Liam
 La nostra falsa Giuly
 Louis
 Chiara e la casa di Nash sullo sfondo
 Gio
 Harry
 Zayn
 Fede
 Barbara
 Niall ubriaco
 Nichi/Barbara D'urso e il fotomontaggio osceno, ma per lo meno si capisce quanto Gio ha alzato il tutù e come è riuscito Niall a darle una sberla sul culo!
  
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