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Autore: AlexVause    13/01/2015    5 recensioni
Henry fece un passo indietro.
- Dove mi porti?
- Non ti farò del male, se questo è ciò che ti chiedi.
La donna tese una mano verso il ragazzino, che abbassò lo sguardo verso essa.
- Mi sarai d’aiuto, nel convincere tua madre a fare una cosa per me.
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Una storia ambientata a Storybrooke dopo l’attivazione della seconda maledizione.
Nessuno ha memoria di come abbia raggiunto nuovamente la cittadina nel Maine.
Non ci sono spoiler perché segue un filo logico proprio :D
SwanQueen.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Malefica, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un grazie a strapelot per l’ispirazione :)
 
Capitolo 14
 
 
Emma, nella centrale di polizia, era seduta alla sua scrivania immersa nei suoi pensieri.
Non voleva ferire Hook, ma non avrebbe mai immaginato di essere corrisposta da Regina.
- Biondina!
Esclamò Malefica comparendo all’improvviso davanti alla scrivania dello Sceriffo.
- Signore!
Esclamò Emma tenendosi una mano sul cuore che le saltò in gola per lo spavento.
- Mi vuoi uccidere?
La bionda strega alzò gli occhi al cielo. Sembrò riflettere su quella domanda.
- Uhm…non ne trovo l’utilità al momento e, a pensarci bene, non sono nemmeno dell’umore giusto.
- Che cosa?
Lo sgomento iniziale da parte dello Sceriffo si tramutò in un sospiro rassegnato.
- Cosa volevi dirmi?
- Hai visto il ghiaccio là fuori?
- Ghiaccio?
Malefica le indicò la finestra che Emma raggiunse in tutta fretta.
Una coltre di ghiaccio ricopriva la strada.
- Nell’ultima ora è aumentato e si estende per tutta la città.
Malefica sembrava davvero preoccupata. Emma si fece seria.
- Pensi sia una nuova minaccia?
Lo sospiro da parte della Maga non fu per niente rassicurante.
- Spero vivamente di no, ma il mio istinto mi dice: Nuova minaccia.
Rispose quest’ultima frustrata.
- Regina? L’ho lasciata davanti al Granny’s perché voleva parlare con te.
- Se né andata prima che il ghiaccio si formasse. Dovrebbe essere nel mausoleo Mills.
Suppose la bionda strega, ma un rumore richiamò l’attenzione delle due donne.
Regina entrò nell’ufficio a passo svelto, trovando Emma e Malefica accanto alla finestra che dava sulla strada.
- L’avete notato pure voi allora!
Esclamò la mora preoccupata.
- Pensate sia una nuova minaccia?
Chiese Regina ancora con il fiatone.
- Nuova minaccia.
Risposero all’unisono Emma e Malefica sospirando abbattute.
- Io me ne vado.
Sbottò la mora facendo dietrofront e avviandosi verso la porta da cui era entrata.
- Re…Re...Regina!
Balbettò la bionda Swan scattando in avanti verso l’ex Sindaco.
- È più stressante vivere qui che nell’Enchanted Forest!
La voce di David, proveniente dalla radio posta sulla scrivania, attirò l’attenzione delle tre donne.
- Emma mi ricevi? Passo.
- Forte e chiaro. Dimmi.
- Un gigantesco mostro di ghiaccio sta seminando il panico. Cerchiamo di attirarlo al porto. È l’unico luogo più isolato della cittadina. Passo.
- Ricevuto. Saremo al porto in men che non si dica. Fa attenzione. Chiudo.
Emma si sistemò la radio alla cinta per poi avvicinarsi alle due maghe.
Regina le tese la mano.
- Andiamo.
 
Le tre donne comparvero al porto.
Un mostro gigantesco di neve e ghiaccio stava mettendo panico fra la popolazione.
David e Hook se l’erano trovato di fronte ma erano solo riusciti a farlo arrabbiare ancora di più.
Correndo a perdifiato, raggiunsero Regina, Emma e Malefica.
- Che facciamo?
Chiese David con il fiatone.
- Ci pensiamo io e Malefica. Voi cercate di tenere gli abitanti il più lontano possibile da qui. Non sappiamo cosa sia in grado di fare questo…
Una panchina scagliata contro le loro teste li costrinse ad abbassarsi.
- …mostro.
Proseguì Regina.
Malefica si voltò, colpendo il gigante di ghiaccio con una sfera di fuoco. Il mostro fece qualche passo indietro.
- Sta attenta.
Regina le fece l’occhiolino mentre Emma le accarezzò un braccio scendendo sino a intrecciare le dita della propria mano a quelle della mora, prima di allontanarsi e unirsi a David e Hook.
Le due maghe si divisero.
Il mostro gigantesco avanzò, a passi pesanti, verso Malefica pronta a colpirlo con un raggio infuocato.
L’Evil Queen, invece, si mise accanto ad un furgone arrugginito.
Se l’attacco di Malefica non avesse funzionato, era pronta a scagliare il mezzo con un’onda d’urto addosso al mostro. Per fare ciò aveva bisogno di tutta la sua concentrazione e di parecchia magia.
Quando l’essere fu vicino abbastanza, la bionda Strega lo colpì distruggendogli un braccio.
Attacco che servì a ben poco perché il gigante di ghiaccio lo ricreò in pochissimi istanti.
Regina si preparò ad attaccare ma, improvvisamente, una fitta lancinante al capo le fece perdere i sensi.
Malefica cercò con lo sguardo l’Evil Queen, distrazione di cui il mostro approfittò.
Delle punte aguzze crebbero sul dorso del gigante di ghiaccio che si scagliò contro la maga.
La bionda strega finì nell’acqua e un verso gutturale fece tremare il terreno.
Tutto, ora, sembrò tacere al porto.
Regina aprì gli occhi. Sangue caldo le colava dalla tempia. La vista offuscata.
Cercò di mettere a fuoco la persona poco lontano da lei. Hook. L’uomo stava spiando il mostro, riparandosi dietro il furgone che la mora avrebbe dovuto scagliare.
Regina allungò lentamente la mano verso la spranga di ferro a terra accanto a sé.
Raccolse le sue forze e, mettendosi in ginocchio, colpì il Pirata alla schiena.
Un gemito di dolore richiamò l’attenzione del mostro, che si voltò verso i due.
Hook si scagliò contro la donna ma entrambi si dovettero gettare a terra per schivare un attacco del gigante di ghiaccio.
Poco distante, l’acqua dell’oceano sembrò ribollire e qualcosa ne uscì distraendo nuovamente il mostro.
Un drago imponente atterrò sul pontile avanzando verso l’essere di ghiaccio.
Regina vide il Pirata accanto a sé e vi si scagliò contro. Le mani alla gola.
L’uomo fu pronto a scattare ribaltando la situazione.
La mora tentò di difendersi ma Hook era troppo forte fisicamente per lei.
Regina in quel momento, era debole per usare la magia.
Si aggrappò alla giacca in pelle dell’uomo. Il respiro iniziò a venirle meno.
- Senza di te, la vita di tutti sarà migliore in questo mondo.
Le parole di Hook sembrarono veleno.
Con una mano scese sulla cinta di Killian, toccando qualcosa a lei familiare.
Afferrò l’elsa del pugnale del Pirata e glielo puntò alla gola.
L’uomo tolse le mani dal collo dell’Evil Queen per afferrare il pugnale e spingerlo contro la gola della donna.
Regina alzò velocemente un ginocchio che, trovandosi fra le gambe del Pirata, lo fece gemere di dolore.
Hook cadde su un fianco e l’ex Sindaco si preparò a colpirlo con il pugnale.
Nel frattempo un ringhio disumano scaturì dal drago che, con una potente fiammata, sciolse il mostro in un istante.
La mora alzò l’arma pronta a scagliarla sul Pirata.
- Fermati Regina!
Esclamò Malefica dopo aver preso forma umana.
Un’onda d’urto separò i due, mentre Emma e David li raggiunsero.
Il Principe aveva alzato Hook di peso e lo stava trattenendo.
Emma invece, aiutò Regina ad alzarsi.
La testa iniziò a girarle vorticosamente fino a che tutto divenne buio.
- Regina!
La donna cadde esanime fra le braccia della figlia di Biancaneve.
- La porto a casa. Ci penso io a guarirla. Voi vedete di tenere a freno quel Pirata.
Disse Malefica, stringendo a sé Regina sorreggendola.
- Che è successo Malefica? Ti prego dimmelo.
La supplicò Emma restia a lasciare la mora nelle mani della maga.
- Lui ci ha traditi.
Rispose la bionda strega prima di svanire in una nube porpora.
Quando comparve nella casa di Regina Emma, era lì con loro. Una mano della ragazza teneva stretta quella della mora.
- Io non la lascio.
Un sorriso si dipinse sul volto di Malefica a quelle parole.
- E Brava. Vieni…aiutami a portarla sul sofà.
Disse poi la bionda strega sinceramente grata per quel gesto.
 
Regina dormiva sul divano.
La ferita alla testa era stata guarita da Malefica che, seduta su una poltrona, guardava l’album di foto del piccolo Henry.
- Come sono cambiate le cose da trent’anni fa.
Il tono di voce della strega risultò malinconico.
Emma, seduta accanto alla mora, si voltò verso la maga.
- Cos’è successo mentre io e David eravamo in paese? Hai detto che Killian ci ha traditi.
Malefica sospirò, senza distogliere lo sguardo da una foto in particolare. Regina felice con in braccio il figlio di sei anni.
- Non credo che la colpa sia totalmente del Pirata. Riconosco i sintomi.
- Spiegati.
La donna chiuse il libro.
- Semplicemente è stato manipolato. Sono convinta che tu sappia il nome del burattinaio che manovrava la marionetta. Era presente sulla scena seppur lontano.
- Gold?
- Parla con il tuo Pirata. Lei è in buone mani.
Disse la strega indicando l’amica con un cenno del capo. 
- Appena si riprende ti faccio chiamare.
Emma ascoltò quelle parole in silenzio, voltandosi a guardare l’ex Sindaco.
Si chinò sulla donna poggiandole un dolce bacio sulle labbra per poi sospirare e alzarsi in piedi.
- Quanto vorrei una vita tranquilla.
Sbottò prendendo la sua giacca di pelle e fermandosi davanti a Malefica che la guardò incuriosita.
- Grazie.
I suoi occhi color del lago erano sinceri e quel ringraziamento, così sentito, colpì la bionda strega che però non lo diede a vedere.
- Dovere. Ora vai.
Le ordinò la donna alzandosi in piedi.
Con un cenno del capo Emma uscì dalla maestosa villa dell’ex Sindaco.
Un sorriso si dipinse sul volto di Malefica che si recò in cucina a prepararsi un tè.



Nota di Alex: Eccoci con un nuovo capitolo.
Avete capito chi sarà il prossimo "cattivo"?
Come sempre un Grazie a tutti quelli che recensiscono, che mi seguono, che hanno messo la storia fra i preferiti e a tutti i lettori silenziosi.
Buona giornata e alla prox :)
  
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