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Autore: sihu    21/11/2008    8 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO  26
GELOSIE

Ron stava sonnecchiando in infermeria, parecchio seccato e annoiato. Non appena aveva varcato la soglia l’infermiera, preoccupata per il suo pallore lo aveva messo a letto e aveva deciso che lì doveva rimanere fino alla mattina successiva. Ron aveva sospirato ma alla fine aveva fatto come voleva lei. In certe situazioni non si può discutere e almeno sarebbe rimasto solo a pensare. Dopo un ora però i pensieri si erano rivelati scomodi compagni di stanza e sperava di addormentarsi per non pensare a nulla per un po’. D’improvviso una voce lo destò da quel torpore in cui era caduto facendolo sussultare. Di fronte a lui c’era l’ultima persona che si era aspettato di trovare.
“Ciao, come stai?”
Disse Peter timidamente lasciando Ron stupito di trovarselo di fronte. Il suo volto era triste e sconsolato. Per qualche attimo gli fece pena poi tutto il dolore che quell’essere aveva causato nel loro tempo gli tornò in mente in pochi secondi. Trattenne a fatica un espressione di disgusto. Era comunque stupito, perché si interessava a lui? Che ci faceva lì?
“Peter?”
Chiese Ron incredulo senza riuscire ad aggiungere altro.
“Si, ho visto come sei scappato via e ho pensato di passare a vedere se era tutto a posto.”
Disse timidamente. Non sapeva bene nemmeno lui perché era venuto a trovare Ron. Forse perché condividevano lo stesso destino. Quando aveva visto entrare Remus e Hermione insieme Ron era sbiancato, gli era bastato quello a capire.
“Più o meno.”
Rispose Ron senza sbilanciarsi, era davvero confuso. Non sapeva come comportarsi con lui. Era strano tutto quell’interessamento da una persona come Peter. Non sapeva come rispondere. Non voleva offenderlo ma non voleva nemmeno dargli troppa confidenza.
“Mi dispiace tanto. Nessuno più di me può capire come ti senti.”
Disse Peter con fare enigmatico. Sospirò e guardando Ron pensò quanto fosse triste vedere la persona amata voltarti le spalle, dannata gelosia. Ron avrebbe voluto chiedere di più ma l’altro ragazzo era come sparito nel nulla.

“Amico.. “
Chiese Harry entrando in infermeria con fare cauto.
“Harry!”
Lo salutò Ron abbozzando un sorriso. Aveva davvero voglia di parlare con qualcuno. In particolare aveva voglia di parlare con Harry. Quando se lo era trovato davanti aveva completamente dimenticato Peter e il suo comportamento strano.
“Se disturbo o vuoi che me ne vada..”
Cominciò Harry.
“Non dire sciocchezze.”
Lo interruppe Ron sorridendo. Harry era sempre il solito paranoico, non sarebbe cambiato mai. Ron ringraziò mentalmente il cielo per questo, ci mancava solo un Harry fuori di testa. Come se Hermione non bastasse di già, pensò fra sé e sé.
“Mi dispiace.”
Disse Harry, incapace di aggiungere altro. Sentiva che tutte le parole erano stupide di fronte alla sofferenza dell’amico. Era brutto vedere la ragazza che ami tra le braccia di un altro. Lui lo aveva sperimentato in prima persona con Ginny qualche anno prima.
“Anche a me, sono stato un stupido. Dovevo parlarle prima. Dannazione! Tu che pensi? Di lei e Remus dico.. Hanno infranto tutte le regole.”
Cominciò Ron passando in pochi secondi dal depresso al furibondo. Nella sua mente si sovrapponevano concetti ed emozioni diverse. Una parte di lui era triste perché sentiva di avere perso ogni speranza con la ragazza che amava, ma allo stesso tempo la gelosia lo divorava. Una vocina dentro di lui gli diceva che non era giusto, che avevano infranto tutte le regole e che non potevano. Chi era Hermione per disubbidire a Silente che aveva raccomandato loro di non cambiare il passato? E per cosa poi, per una banale storia d’amore. Sentiva di essere ingiusto e che molte cose che stava pensando erano dettate dalla gelosia ma non gli importava nulla.
“Beh, mi dispiace davvero moltissimo per te ma sembra che Hermione sia felice.”
Disse Harry soppesando con cura le parole. Non voleva ferirlo ma sentiva che doveva essere sincero. Hermione era una sua amica e vederla felice non poteva che fargli piacere. Inoltre Harry sospettava che a parlare non fosse il suo amico Ron ma il temibile mostro della gelosia che si era impossessato di lui. Era più che normale, ma sapeva bene che non doveva incoraggiarlo ma cercare di fargli vedere in faccia la realtà.
“Felice? È questo che pensi?”
Chiese Ron letteralmente furibondo. Sapeva che non era giusto prendersela con Harry ma sentiva il bisogno di sfogarsi, di urlare la sua rabbia, la sua delusione, la sua frustrazione in faccia a qualcuno.
“Ron calmati..”
Si preoccupò Harry, cercando di calmare il suo migliore amico che aveva quasi perso il controllo.
“Calmarmi? Hai perso completamente la ragione. Quella si mette con Lupin, infrange tutte le regole dei viaggi temporali e tu dici che sembra felice?”
Ron era davvero arrabbiato ora. Stava urlando ed era paonazzo in viso. Non pensava nemmeno a quello che stava dicendo. Lasciava che le parole fluissero libere dalla sua bocca senza nessun filtro.
“Ascolta siete tutte e due i miei migliori amici. Mi spiace che tu stia male ma non posso condannare a priori Hermione solo perché si è messa con un ragazzo. Tu l’avevi trattata davvero malissimo oggi pomeriggio e non hai nemmeno chiesto scusa.”
Specifico Harry mantenendo la calma. Capiva che Ron non ce l’aveva con  lui. Aveva solo avuto una pessima giornata e aveva bisogno di sfogarsi. Nessuno più di lui riusciva a capirlo ma doveva in ogni modo fargli capire. Ron rimase zitto per un po’, sembrava avesse capito e si fosse calmato. Poi ripresa a parlare.
“Ma davvero non ti importa nulla? Nemmeno dei tuoi genitori?”
Continuò Ron cercando di abbassare la voce. Il suo tono era comunque agitato. Harry lanciò un incantesimo contro la porta perché da fuori non sentissero.
“Che cosa centrano ora i miei genitori?”
Chiese Harry senza capire. Il discorso di Ron gli appariva strano e confuso.
“Hermione ti ha proibito di salvarli, di avvisarli di quello che sarebbe successo perché senno avresti cambiato lo scorrere del tempo per poi mettersi con Lupin e distruggere il nostro tempo! Che mi dici di Tonks? E di Teddy, il tuo figlioccio?”
Spiegò Ron con i pugni stretti per la rabbia. Non per nulla giusto. Non era giusto che lui amasse Hermione e che lei stesse con Remus, non era giusto che Tonks era morta per dare a suo figlio Teddy un mondo migliore e che ora non ci fosse più nessun Teddy, non era giusto nemmeno che ad Harry non fosse permesso salvare i suoi genitori ma a lei fosse permesso fare la scema con Remus.
“Io, non so.. Dannazione Ron pensi davvero che non abbia pensato anche io le stesse cose?”
Gli fece notare Harry con una punta di durezza nella voce. A sentire parlare dei genitori non era riuscito a mantenere il controllo. Il ricordo dei loro visi e di come erano morti era vivo nella sua mente. Vederli vivi, giovani e felici aveva in parte ridotto il dolore di quel ricordo ma non lo aveva cancellato. Era ancora lì, e Harry sapeva bene che una volta tornato nel suo tempo sarebbe stata più dura che mai.
“Scusa, non avrei dovuto prendermela con te..”
Si scusò Ron calmandosi improvvisamente. Aveva realizzato che era stato un errore nominare i genitori di Harry. L’amico era molto sensibile all’argomento e gli procurava tristezza e moltissimi incubi. Dannazione, avrebbe dovuto pensarci prima di aprire quella sua dannatissima bocca. Stare soffrendo non gli dava il diritto di fare soffrire il suo migliore amico ricordandogli le cose più brutte che aveva passato nella sua vita.
“Non dirlo nemmeno, quello che è successo oggi ti ha sconvolto. Avrebbe sconvolto chiunque.”
Disse Harry comprensivo. Era felice che la discussione era tornata su toni normali. Cercò di cacciare via i brutti ricordi e di tornare alla conversazione.
“La verità è che sono terribilmente geloso. Che facciamo ora? Qualcuno dovrebbe ricordare a Hermione che ha distrutto il nostro futuro ma penso sia meglio che questo qualcuno non sia io!”
Disse Ron sospirando. Era riuscito ad ammetterlo, era geloso di Remus. Quel problema tuttavia ora era irrilevante. Il loro futuro, dovevano pensare a quello. Che ne sarebbe stato del piccolo Teddy?
“Lo penso anche io. Le parlerò stasera. Adesso il mio posto è qui con te. Ho portato gli scacchi dei maghi, così possiamo fare una partita!”
Disse Harry tirando fuori una scacchiera dalla sua borsa. Ron sorrise. L’amico aveva finto di non sentire la confessione sulla sua gelosia. Ron sapeva che lo aveva fatto apposta, non voleva mettere ulteriormente il dito nella piaga.
“Bravo, battere il grande Harry Potter a scacchi non può che fare bene al mio umore.”
Disse Ron sicuro di sé e delle sue capacità.
“Sei così sicuro di vincere?”
Chiese Harry in modo spavaldo. Sapeva bene che Ron era molto più bravo di lui ma non voleva dargliela vinta così facilmente.
“Con te? A scacchi dei maghi? Si!”
Rispose Ron sempre più sicuro di sé facendo avanzare il suo alfiere.
“Presuntuoso!”
Rispose Harry mangiandogli una torre.
“No, realista. Sarai pure bravo come cercatore ma a giocare a scacchi fai pena!”
Rispose il rosso sorridendo.
“Stai ferendo il mio orgoglio!”
Disse Harry facendo il finto offeso.
“Ah, prima è passato Peter?”
Ricordò improvvisamente Ron. La discussione e la gelosia verso Remus glielo avevano fatto passare di mente. Quella strana conversazione gli tornò in mente.
“Peter?”
Chiese Harry stupito. La sua faccia era più o meno la stessa che aveva fatto lui trovandoselo davanti al suo letto. Stupore misto a orrore.
“Si, Peter!”
Confermò Ron impassibile aspettando la prevedibile reazione dell’amico.
“Che voleva quella sottospecie di..”
Cominciò Harry diventando paonazzo.
“Calmo, voleva solo sapere come stavo. Se non sapessi quanto è viscido crederei che fosse interessato davvero.”
Lo fermò Ron appoggiandogli una mano sulla spalla prima che potesse venirgli una crisi isterica.
“Chissà, magari è sincero.”
Disse Harry soprappensiero, cambiando improvvisamente tono. Si era calmato e ora fissava perso una crepa nella parete di fronte. Ron aggrottò le sopracciglia.
“Peter sincero? Ma sei impazzito? Quello è il verme che ha venduto la tua famiglia..”
Gli ricordò Ron stranito da quell’improvviso cambio di comportamento. Era passato dalla rabbia più totale alla calma assoluta. Era veramente strano.
“Si lo so, ma magari non è ancora diventato cattivo. Capisci quel che dico?”
Cerco di spiegare Harry. Non poteva condannare Peter  per qualcosa che non aveva ancora fatto, anche se aveva la certezza che lo avrebbe fatto.
“Si, ma in ogni caso lo diventerà. Ricordi? Non possiamo cambiare il futuro e mi sembra che ci siano già stati abbastanza danni, forse irreparabili.”
Disse Ron sospirando.
“Già, è tutto così complicato.”
Concordò Harry tornando alla partita. Nella sua mente si accavallavano mille idee. E se venendo nel passato avessero in qualche modo condizionato quel tempo facendo cambiare alcuni equilibri? Forse quello che era successo tra Remus e Hermione e lo strano comportamento di Peter derivavano da quello.
“Ti capisco amico. In ogni caso, SCACCO MATTO!”
Disse Ron con un’espressione decisamente soddisfatta, non accorgendosi dei pensieri dell’amico.
“Ma che diamine! Voglio la rivincita!”
Urlò Harry arrabbiato. Era impossibile vincere con Ron a scacchi. Decise di lasciare perdere le teorie e i ragionamenti e di concentrarsi sulla partita, doveva vincere a tutti i costi!
“È tutto inutile, lo sai che tanto perdi ancora!”
Disse Ron con fare saggio.
“Questo lo dici tu, vedrai..”
Disse Harry deciso più che mai a vincere.

“Ciao Peter, era ora che tornassi!”
Disse Sirius felice di rivedere l’amico. Per la verità era felice di rivedere qualcuno visto che tutti lo avevano lasciato solo. Alice e Frank erano spariti, per l’ennesima volta in una giornata. Possibile che passassero tutto il loro tempo nascosti a baciarsi? Erano veramente noiosi. Remus e Hermione erano stati un po’ con lui in sala comune, poi erano andati a fare un giro nel giardino del castello. Certo, lo avevano invitato ma si sentiva il terzo in comodo. Peter come al solito era sparito, Ron era in infermeria e Harry era andato da lui. Rimaneva solo James che era stato ufficialmente dato per disperso. Non poteva nemmeno controllare la mappa del malandrino per cercarlo perché se l’era tenuta lui.
“Sono stato a trovare Ron.”
Spiegò Peter abbozzando un debole sorriso.
“Sta un po’ meglio?”
Chiese Sirius ricordandosi del malore a cena. Anche Harry poco prima gli aveva detto che sarebbe andato da lui. Probabilmente il suo malore centrava con Hermione e Remus ma lui aveva deciso di tenersi fuori da questa storia. Aveva imparato sulla sua pelle che era pericoloso.
“Certe cose non passano così velocemente..”
Borbottò Peter sedendosi sconsolato sul letto. Nella sua testa passavano mille pensieri, mille idee. Vedere Ron in quello stato gli faceva male perché era come guardarsi allo specchio. Erano nella stessa situazione, solo che la sua era decisamente molto più difficile e particolare. Si era accorto di amare una persona che era già nel cuore di qualcun altro. Convivere ogni giorno con la gelosia, con la speranza che tutto vada male alla coppia è difficile e alla lunga anche logorante. Poi c’era anche l’altro problema.. Il suo sogno era destinato a rimanere tale.
“Che hai?”
Chiese Sirius avvicinandosi con cautela. Non voleva forzare il suo amico a parlare ma era evidente che avesse bisogno di aiuto. Qualcosa lo stava torturando e facendolo soffrire immensamente.
“Nulla, sto bene..”
Disse subito Peter sulla difensiva. Non voleva che gli altri capissero, specie i suoi amici più cari. Se ne sarebbe vergognato come un verme, avrebbe temuto il loro giudizio perché una cosa del genere non era normale che accedesse e non doveva accadere per nessuna ragione al mondo.
“In questo periodo intendo, sei strano. Ci stai facendo preoccupare tutti!”
Spiegò Sirius, deciso a capire che cosa avesse l’amico.
“Davvero? Pensavo che il pensiero di James ti tenesse sempre impegnato Sirius.”
Disse Peter con un tono di voce strano. Sirius non riuscì a capire se si fosse trattato di una presa in giro o di un osservazione. Peter si mise a fissare il vuoto pensando che il pensiero di James non teneva impegnato solo Sirius ma anche lui ultimamente.
“No, può cavarsela da solo. Lui e la Evans sono destinati a stare insieme.”
Rispose Sirius senza stare troppo a pensarci su. Non si accorse che quelle parole distrussero quella debole speranza che era rimasta a Peter.
“Già”
Sospirò Peter. Era distrutto, esattamente come Ron quando Hermione aveva detto che stava “lavorandoci su” riferendosi a una possibile storia con Remus.
“Che ti prende?”
Chiese Sirius notando il cambiamento dell’amico. Non capiva cosa fosse successo, cosa avesse detto di sbagliato.
“Come? Niente..”
Disse Peter tornando sulla difensiva come poco prima. Non aveva più voglia di parlare con Sirius. In verità non aveva più voglia di parlare con nessuno. Voleva solo seppellirsi sotto le coperte e fare finta di non esistere.
“Hai cambiato faccia, modo di rispondere e sembri un lenzuolo.”
Osservò Sirius, cercando di ristabilire un contatto che Peter sembrava aver volontariamente interrotto. Non capiva che stava succedendo. Erano sempre stati uniti loro quattro. Peter aveva sempre detto quello che gli passava per la testa quando stava male. Perché ora faceva così? Perché ora si nascondeva dai suoi stessi amici?
“Non sto bene, ho sonno e il mal di stomaco.”
Rispose Peter a mo’ di scusa. Voleva solo che quella conversazione finisse. Si era illuso, era un perdente, un essere rivoltante, uno scherzo della natura.
“Vuoi che ti accompagni in infermeria.”
Si offrì Sirius.
“No, mi basta il mio letto.”
Rispose Peter secco. Non voleva vedere Ron perché gli avrebbe ricordato ancora di più il suo dolore.
“Ok, vuoi parlare ancora un po‘?”
Chiese ancora Sirius.
“No, voglio solo dormire Sirius.”
Disse Peter per chiudere quella discussione.
“Ok, allora scendo il sala comune così non ti disturbo.”
Disse Sirius chiudendo piano la porta della stanza alle sue spalle. Si sentiva inutile, non era nemmeno stato in grado di consolare un amico.

ANGOLO DELL'AUTRICE:
grazie mille per essere arrivati a leggere fino a questo punto. con lo scorso capitolo si è chiusa la seconda parte della storia, con questo inizia la terza e ultima parte.
come vi avevo promesso è tempo di risposte. si comincia a capire qualcosa di più su Peter!!! il prossimo capitolo si chiamerà due chiacchere con Hermione.
ma basta anticipazione, adesso passiamo ai vostri commenti! grazie anche alle 66 persone che hanno la mia storia tra i preferiti e che trovano il tempo per seguire la mia storia. apprezzo veramente tanto la vostra fiducia!
grazie a tutti quelli che si fermano a lasciare due righe, mi raccomando scrivete anche se avete critiche o pareri negativi!
LADY BLUE: grazie per il tuo commento, mi fa molto piacere averti evitato lacrime per la storia di James e Lily. quei due erano destinati a stare insieme ed era giusto che prima però risolvessero tutti i loro problemi e si capissero! per quanto riguarda la storia Remus/Hermione la pensi esattamente come Ron.. non è che sei gelosa anche tu e in realtà sei innamorata di Remus? XD
GERMANA: Remus e Hermione sono davvero carini, il solo problema è la gelosia di Ron.. sono contenta ti sia piaciuto il dialogo tra Lily e James, non volevo ricadere nello sdolcinato più totale ma dopo tutte quelle che sono capitate un po' di tenerezza era d'obbligo! grazie mille per i tuoi commenti e i tou incoraggiamenti!
SMEMO92: grazie mille per il commento! diciamo che la soluzione è complicata, in qualsiasi modo si risolverà ci sarà in ogni modo qualcuno che ne soffrirà che sia Ron o Remus.. se vuoi avere risposta al tuo dilemma non ti resta che seguire la storia! XD
PRINCESS MARAUDERS: sono felice che ti sia piaciuto lo scorso capitolo. la coppia Remus/Hermione è strana anche per me ma diciamo che mi è venuta un ispirazione e ho deciso di seguirla. spero di non deluderti! XD grazie per il commento!
JAILY: dalle tue parole vedo che sei davvero molto felice per Lily e James, anche loro ti ringraziano per il tuo interessamento! XD grazie mille per il commento!
LYRAPOTTER: grazie per il tuo commento, tra le righe ho anche letto qualche velata minaccia per me se ci fossero stati altri tira e molla in futuro. tranquilla, ti assicuro che alla coppia Lily/James non succederà nient'altro. continueranno ad amarsi fino alla fine dei loro giorni... per quanto riguarda Ron, Hermione e Remus si è creata una situazione tale per cui qualcuno certamente soffrirà. per quando riguarda Sirius vecchia comare, beh.. la scena merita, non trovi? io tutte le volte che me lo immagino parto a ridere e non la smetto più!
PICCOLA_PUFFOLA: grazie per il commento! Lily e James sono davvero dolcissimi. Remus e Hermione.. beh, non posso anticipa nulla. mi spiace, non ti resta che aspettare! XD

  
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