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Autore: Straightandfast    17/01/2015    7 recensioni
Noelle lo guarda e non si ricorda più niente.
Non si ricorda più il suo nome, chi siano le sue migliori amiche, quante calorie abbia ingerito quel giorno e quale sia la sua taglia di pantaloni.
Lui la guarda e si ricorda tutto.
Ricorda quanti gradi c'erano il primo giorno che l'ha vista, la distanza in metri tra la sua finestra e quella della ragazza e il colore del maglioncino che portava la prima sera che sono usciti insieme. 
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Skinny love.

 

Da quando i suoi genitori hanno acconsentito a lasciarla vivere con quelle squinteriate delle sue migliori amiche, il sabato per Noelle non è più sinonimo solo di lunghe dormite e maratone di telefilm, ma quello che prima era il suo giorno preferito della settimana ha assunto l'aspetto di un vero e proprio incubo. Tutto ciò a causa di un'idea avuta da Lena e perfezionata poi con l'aiuto della diabolica Holly; idea che è stata -con sua grande sfortuna - approvata con molta gioia sia dai suoi genitori sia dalla dottoressa Mainfield, sempre più convinta dell'utilità di avere due amiche come le sue. Così ogni sabato da qualche mese, Noelle deve affrontare la cosiddetta "sfida del sabato", che consiste nel riuscire a mangiare una porzione (da lei considerata enorme) di un piatto che viene scelto per lei da Lena e Holly; le due, ogni venerdì pomeriggio,vanno nel supermercato grande del centro e cercano un alimento o una ricetta di cui prima Noelle andava davvero matta e che adesso riesce a farle venire il voltastomaco solo a guardarla. Non deve essere neccesariamente qualcosa di ipercalorico o superzuccheroso (anche se la maggior parte delle volte questo è ciò che accade), ma semplicemente deve essere qualcosa in grado di farle ritornare la voglia di mangiare che sembra aver perso; questo è lo scopo della sfida del sabato. 
Noelle ha sperato con tutta se stessa che le sue amiche, nel corso dei giorni, settimane e mesi, si abbattessero di fronte al suo poco entusiasmo dimostrato nei confronti del cibo che ogni volta loro le hanno proposto. E' evidente, però, che deve aver sottovalutato la determinazione di Holly e Lena, ben decise a far ritornare la loro migliore amica in salute; nonostante i litigi, le urla e le cattiverie che lei più volte ha pronunciato nei loro confronti nei momenti di maggiore sconforto, non hanno alcuna intenzione di mollare e, sabato dopo sabato, cercano di aiutarla ad avvicinarsi sempre di più alla ragazza che era un tempo.
Anche quel sabato mattina, come ogni sabato che si rispetti, Noelle si alza il più tardi possibile dal suo letto, abbandonando a malincuore il tepore del suo piumone e dirigendosi con passo strascicato verso la cucina; come sempre, spera che le sue amiche si siano dimenticate della sfida o non abbiano realizzato quale giorno della settimana sia, ma sa che le vogliono troppo bene per abbandonarla in questa lotta. Mentre percorre il corridoio che la conduce alla stanza della casa che lei teme di più cerca di intuire, arricciando il naso e annusando l'aria circostante, quale sia l'oggetto della sfida di quel giorno,senza però ottenere grandi risultati. Anche questo sabato, Holly e Lena sono già in cucina ad aspettarla, con un grosso sorriso affettuoso stampato sul viso che non si dissolve nemmeno quando lei si lascia cadere con un sospiro esasperato sulla sedia, senza nemmeno ricambire il loro saluto; sanno perfettamente che già solo il fatto di essersi alzata dal letto sia un grande sforzo, per lei, e non hanno alcuna intenzione di pretendere di più di ciò che lei può dare, almeno non in queste cose.
«Sei pronta Elle?» Le chiede Lena, rivolgendosi con il suo solito tono dolce mentre chiude i capelli ricci in una coda disordinata, alta sopra la nuca. Noelle annuisce, guardando i suoi occhi verdi per cercare quella sicurezza che ancora non ha, non veramente pronta ma desiderosa di iniziare il prima possibile per riuscire a finire altrettanto presto.
Saltellando dall'entusiasmo, le sue amiche si dirigono a passo di danza verso un ripiano della cucina dal quale sollevano un grosso piatto giallo -dovrebbe forse riuscire a metterle addosso un po' di allegria? -, su cui troneggia il sogno di ogni ragazza che abbia visto almeno una volta nella vita un film/telefilm americano; sul piatto che porta in mano Lena, infatti, sono posti una pila traballante e inquietantemente perfetta di cinque pancakes su cui cola una scia di cioccolato fuso misto a frutta. Alla loro vista, Noelle deglutisce rumorosamente e chiude gli occhi per qualche secondo cercando -come sempre- di riprodurre all'interno di sè la sensazione che ogni ragazza sana dovrebbe provare di fronte ad una tale gioia per le papille gustative. 
Nella sua mente si accavallano immagini di una Noelle più giovane, quando ancora passava le domeniche a scongiurare la madre perchè le cucinasse almeno un pancake per colazione; a tredici anni aveva visto per la prima volta una puntata di Gossip girl, ed il brunch a cui avevano partecipato i ragazzi ricchi e belli dell'Upper East Side aveva subito colpito i suoi occhi golosi. Ricorda con chiarezza anche la prima volta che sua madre li aveva cucinati, una sorpresa con cui l'aveva accolta una mattina, e ricorda perfettamente la sensazione di pura gioia e gratitudine nel vederseli lì, un po' bruciacchiati e poco spessi, ma comunque buonissimi.
Riapre gli occhi, un'espressione di puro terrore stampata sul viso che ha ben poco a che vedere con la gioia o con la gratitudine. Dio solo sa quanti consigli, avvertimenti e dolci parole sussurrebbe Noelle alla sua versione più giovane, se solo potesse.
Lena e Holly prendono posto accanto a lei, chiaccherando vivacemente di cose superficiali e frivole ed iniziando a mangiare con entusiasmo la loro porzione di pancakes; sin dall'inizio, infatti, hanno deciso di prender parte anche loro alla sfida, in un certo senso, mangiando anche loro una porzione più piccola del cibo scelto per ciascuna settimana, per cercare di non farla sentire più a disagio di come già si sente di solito. Così, incoraggiata dai loro occhi entusiasti e i loro gesti premorosi nei suoi confronti, Noelle prende un ultimo respiro profondo prima di riuscire ad infilzare con la forchetta il primo minuscolo pezzetto di pancakes; quando raggiunge la sua bocca, il boccone diventa amarissimo ed il gusto sgradevole le pervade tutta la lingua, di modo che lei deve davvero concentrarsi con tutta se stessa per riuscire a mandarlo giù completamente. Le sue amiche le rivolgono un sorriso felice quando la vedono, anche se con il viso corrucciato in un'espressione nervosa, mettere in bocca anche il secondo pezzo del cibo da loro preparato quella mattina. Lena abbassa gli occhi sul suo piatto e si lascia andare ad un sorriso soddisfatto, che pochi secondi dopo si riflette anche sul viso di Holly.
Non lo dicono mai, ma è evidente da come si preoccupano, che pur di vedere Noelle mangiare tranquilla come qualsiasi altra ragazza della sua età darebbero davvero qualsiasi cosa.

Dopo quasi un'oretta Noelle ha quasi finito la sua opera, e dei pancakes iniziali è rimasta solo una piccola strisciolina, ultimo ostacolo prima di poter andare in bagno, lavarsi e vestirsi e affrontare questa nuova giornata; con un trillo fastidioso e capace di farla sobbalzare sul posto, il campanello del loro appartamento suona inaspettatamente, costringendo Holly ad alzarsi per andare ad aprire alla porta. Lena, invece, rimane a fianco di Noelle, controllandola fino all'ultimo, ben decisa a non lasciarle passare nemmeno un piccolo pezzettino di frutta zuccherata; ha imparato nel corso degli anni che con una come Noelle è sempre necessario tenere la guardia ben alzata. Dal canto suo, anche la mora è determinata a portare a termine questa impresa, troppo orgogliosa per dichiararsi sconfitta, anche se sente che la sua pancia sotto la larga maglietta del pigiama sta lievitando senza ritegno; la sua concentrazione è tale che sente appena Holly lanciarsi in un'esclamazione sorpresa quando apre la porta e rivela la persona che le ha disturbate durante questo rito ormai parte della loro vita nel nuovo appartamento. Solo quando finalmente riesce a finire tutto e il suo piatto quasi splende da quanto è lucido, può voltarsi a vedere chi ha catturato completamente l'attenzione delle sue amiche.
«Che ci fai tu qui?» La domanda le esce di bocca ancora prima che lei possa pensarci, e le fa guadagnare un'occhiata storta da Lena, che cerca ancora di insegnare le buone maniere alle sue due migliori amiche strampalate.
«Zayn è venuto ad invitarci ad una festa che ci sarà a casa sua questa sera!»Risponde con un gridolino Holly, indicando con una mano il ragazzo moro appoggiato alla loro porta con fare familiare. Noelle sospetta che gran parte dell'entusiasmo della sua amica sia dovuto all'amicizia che sembra legare quel tipo, Zayn, a un certo Niall Horan e quindi alla probabile presenza del biondino alla festa.
«Mi farebbe molto piacere se voi veniste.» Commenta con la sua solita voce calma il loro vicino; il plurale usato nell'invito, però, stona un po' con il suo sguardo rivolto esclusivamente sulla figura di Noelle che lo fissa con aria annoiata dalla sua postazione in cucina.
«Ci saremo sicuramente.» Esclama sempre più eccitata Holly, già naturalmente amante delle feste.
«Perfetto, allora ci vediamo stasera.» Conclude Zayn, indirizzando un'ultima occhiata penetrante a Noelle e salutando poi con un cenno gentile del capo anche le altre due ragazze.
Noelle storce un po' il naso, mentre le sue amiche si lanciano in una lode infinita sulla bellezza del loro dirimpettaio, quando si accorge che il profumo usato del ragazzo è così forte -e buono, suo malgrado- che le è rimasto fisso nelle narici. Poco dopo, sotto la doccia,nonostante lo shampoo e il bagnoschiuma profumati che ha versato generosamente sui suoi capelli e sul suo corpo, quel profumo maschile e misterioso sembra rimanere impresso nella sua memoria. Passa l'intera giornata a cercare di levarselo di dosso, ma alla fine, nonostante solitamente non sia assolutamente una tipa arrendevole, deve dichiarsi sconfitta. Il ragazzo del palazzo accanto ha trovato un altro modo per infastidirla anche senza farsi vedere.
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«Ragazze, vi ho già detto di stare tranquille, andate pure!» Noelle non si cura di non lasciar trasparire l'esasperazione dal suo tono di voce, mentre sbatte la porta in faccia alle sue due migliori amiche.
E' tutto il giorno che Lena e Holly cercano di convincerla ad andare alla festa di quel tipo irritante, Zayn, fallendo miseramente nella loro impresa; quando alle dieci e mezza hanno capito che la mora è irremovibile sulla questione, hanno deciso di rinunciare anche loro e di rimanere a casa con lei, troppo preoccupate del suo potere autodistruttivo per lasciarla da sola. Noelle, pur essendo felice dell'ennesima dimostrazione di affetto da parte loro, sa perfettamente quante entrambe abbiano bisogno e voglia di andare a quella festa; Lena ha passato l'ultimo mese chiusa in casa giorno e notte per studiare per un esame che brillantemente superato il giorno prima e si merita decisamente una serata di puro divertimento. Allo stesso modo, Noelle non può non notare il modo in cui Holly continui a spiare fuori dalla finestra nel tentativo di scovare una testa bionda e un paio di guance rosse nell'appartamento dall'altra parte della strada. Così le ha quasi costrette a vestirsi con la poca forza che ha ed ora le ha letteralmente cacciate di casa, senza curarsi delle loro proteste ed imprecazioni.
Da qualche minuto, si sta godendo una tranquillissima serata in casa da sola, privilegio che non le è concesso da qualche tempo, tanto le sue amiche sono ossessionate che compia qualcosa di veramente stupido; sta leggendo un libro,"one day" di David Nicholls e la pioggia che cade sulla strada non fa altro che regalare un'atmosfera ancora più tranquilla alla situazione. Così, quando il campanello dell'appartamento inizia a trillare senza sosta, è tentata per qualche secondo di non rispondere e di mantenere il clima di pace che è riuscita a crearsi; poi però, pensa che potrebbe essere una delle sue amiche che ha dimenticato qualcosa, e corre subito, pronta a soddisfare una delle loro esigenze. Ancora una volta, però, la persona che si trova di fronte a lei, appoggiato alla porta nella stessa posizione di quella mattina, riesce a stupirla.
«Come mai non sei venuta alla festa?» Le chiede subito, investendola nuovamente con quel profumo forte che è riuscita ad ossessionarla per tutto il giorno. Rimane a fissarlo immobile, troppo stupita di trovarlo lì, davanti alla sua porta, per riuscire a formulare una frase di senso compiuto.
«Avevo di meglio da fare.» Risponde poi in modo acido. Non ha alcuna voglia di spiegare il vero motivo per cui è da tempo ormai che non va più a nessuna festa, perchè sarebbe troppo strano mettersi a parlare con lui di quante paranoie le verrebbero se andasse in una casa piena di cibo e alcool, perciò come sempre rispondere con acidità sembra essere il modo più semplice per coprire tutte le sue debolezze.
 «Oh è evidente.» Esclama con tono sarcastico, guardando oltre le sue spalle per assicurarsi che, come lui si era immaginato, Noelle è sola. Squadra con occhio divertito il libro che la ragazza tiene in mano, la tazza piena di thè in bilico sul divano e la televisione accesa, prima di parlare. «Consideri davvero un piano migliore della mia festa ingozzarti di gelato al cioccolato e patatine fritte mentre guardi un film strappalacrime alla televisione?» 
E Noelle lo sa che il suo commento non è altro che una presa in giro, che il suo tono non è serio e che il sorriso con cui la guarda sta ridendo con lei e non di lei, ma proprio non ce la fa. E, come le succede molto più spesso del normale almeno da qualche anno a questa parte, scoppia.
«Senti, idiota, quello che faccio o non faccio o che mangio o non mangio al sabato sera in casa mia non sono affari tuoi. Perciò, se non ti dispiace, potresti muovere il tuo culo lontano dal mio appartamento, ritornare alla tua cazzo di festa e scoparti una di quelle biondone tutte tette  che piacciono a voi uomini? Ti costerebbe tanta fatica?» Sbraita. 
Le sue urla sono ad un volume così alto che probabilmente l'ha sentita l'intero palazzo, segno che sarà l'oggetto di tutti i pettegolezzi delle vecchie dell'edificio per i prossimi sei mesi, o perlomeno fino a quando Holly non cambierà tinta per i capelli o si farà un nuovo tatuaggio.
Zayn rimane impietrito a guardarla, incredulo di fronte a tanta rabbia sprigionata da un corpo così piccolo e fragile, chissà per quale motivo poi; la guarda per qualche minuto, cercando di scoprire se sia tutto uno scherzo o la sua sia davvero un'espressione seria e incazzata. Quando poi si rende conto che lo sguardo di lei sembra realmente poterlo incenerire con la sola forza dei suoi occhi, le lancia un'ultima occhiata incredula e le volta le spalle senza tanti pensieri, scomparendo dalla sua vista.

Noelle sente le lacrime spingere per uscire prepotentemente dai suoi occhi, ma si sforza di resistere; sa perfettamente di aver sbagliato, di aver permesso ancora una volta che l'anoressia parlasse per lei e questo non sarebbe mai dovuto succedere. Come presa da un raptus di follia, si dirige a passo di corsa verso camera sua, pronta ad indossare qualcosa di diverso dal suo pigiama e ad andare a casa di Zayn per scusarsi; nonostante creda ancora che sia un cretino, non avrebbe dovuto urlargli in faccia delle stupide frasi fatte e luoghi comuni che probabilmente non sono nemmeno veri. Dopo soli cinque minuti è pronta per uscire ma, mentre si aggira per la stanza alla disperata ricerca di un cappello per affrontare il gelo di Londra, i suoi occhi cadono -come al solito- sulla finestra dell'appartamento di fronte al suo, e rimane impietrita con lo sguardo fisso sulla scena che le si presenta davanti. Zayn si trova al centro della stanza e sta guardando insistentemente nella sua direzione; nel frattempo, però, sta accarezzando e spogliando lentamente una ragazza bionda, esattamente uguale al tipo di ragazza che lei ha descritto poco prima, nel suo delirio anoressico. Non appena si accorge che lo sta guardano sogghigna, divertito dalla sua espressione disgustata e ferita, e le indica con un dito un foglio che ha appeso pochi minuti prima sulla sua finestra. Gli occhi di Noelle si riempono di lacrime di rabbia, non appena afferra il contenuto di ciò che c'è scritto su quel foglio bianco apparentemente innocuo.

 
"Grazie per il consiglio,come vedi anche io seguo i tuoi :)"
 
Lo scherno che traspare da ogni singola parola, dal suo sguardo su di lei mentre spoglia la ragazza bionda e perfino da quello smile sorridente posto alla fine della frase, fanno arrossare Noelle dalla punta dei piedi alla testa; con un grido pieno di odio manda a quel paese quell'odioso e presuntuoso ragazzo e con un gesto rabbioso chiude le tende. Questa volta, però si ripromette davvero di ricordarsi di non riaprirle mai più.
Poco prima di addormentarsi, con ancora nelle ossa il sapore dell'umiliazione, decide che il suo vicino è esattamente come credeva che fosse.
Stupido, presuntuoso, viscido e odioso.
E nello stesso istante decide che lei non ci avrà mai più nulla a che fare, con uno come lui.


Ehi babesss :)
Eccomi qui, puntuale come un orologio svizzero :D
Allora, purtroppo non ho molto tempo per dilungarmi, sono in periodo esami e sto per impazzireeee! (Mercoledì ho dato il mio primo esame universitario e ho preso 30 e lode iuppiiiiiii)
Il capitolo non è assolutamente venuto come avrei voluto, sob.
Avete presente quando nella vostra testa qualcosa è fighissimo ma poi quando lo scrivete viene una merda? Ecco, questo è quelo che è successo con questo capitolo :D
Comunque, è importante per diversi motivi:
  • Scopriamo un altro dettaglio sulla malattia di Noelle, cioè la sfida del sabato. E' una cosa che so che alcune ragazze malate di anoressia fanno, e l'idea mi piaceva perciò ho deciso di inserirla :)
  • Zayn le invita alla festa, ma Noelle decide di non andare. Non odiatela, non è un asociale, semplicemente per lei è una cosa troppo impegnativa, e preferisce starsene sola soletta in casa sua con un bel libro
  • Ma ovviamente Zayn arriva a romperle il cazzo AHAHAH e lei risponde in modo a dir poco acido quando lui menziona il cibo, anche se con ironia. So che la reazione può sembrare esagerata, ma avendo avuto esperienza con ragazze malate di anoressia posso assicurarvi che non è così. In certi momenti l'anoressia parla davvero per loro, e le fa diventare acide, cattive ed egoiste, esattamente come Noelle.
La fine ve la lascio commentare a voi :)
Vi ringrazio moltissimo per i commenti, siete dolcissime e chiunque abbia messo la storia tra le ricordate/ preferite/ seguite vi vorrei abbracciare tutte fortissimo!
Grazie grazie grazie, non avete idea di quanto sia importante per me sentire cosa ne pensate :)
Vi mando un bacio enorme
Chiara

P.S: dalla prossima settimana potrei iniziare ad aggiornare due volte, una al mercoledì e una al sabato/ domenica, ma non ho ancora deciso :D
Che ne dite?

 
  
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