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Autore: sesshy94    22/11/2008    3 recensioni
Salve gente!! Vi prego siate clementi! è la prima storia che scrivo su One Piece! Una raccolta di one-shot su le coppie più belle di questo fantastico cartone! Perchè nonostante l'autore si ostino a non voler far nascere nessuna storia all'interno della ciurma, un pò d'amore sta bene ovunque! Siate clementi con le recensioni ma sappiate che accetto quasliasi tipo di critica. Purchè costruttiva! Baci
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stupido, idiota di un cuoco

Stupido, idiota di un cuoco!

Io ho preso la mia decisione, mi spieghi perché TU ti sei messo in mezzo?

Non posso, Sanji, non posso proprio lasciartelo fare.

                                           ***Flash Back***

Zoro si stava allenando.

Sanji stava cucinando. Ma quella volta era distratto. Distratto proprio dallo spadaccino. Dalla finestra della cucina poteva benissimo vedere la sua schiena muscolosa e imperlata di sudore. Osservava i muscoli flettersi a seconda dei movimenti.

In quel momento Zoro si voltò. Sanji fece in tempo a distogliere lo sguardo. Ma, di tanto in tanto, lanciava occhiate furtive al bel spadaccino.

Ancora una volta s’incantò a guardare il petto questa volta.

La lunga cicatrice procuratagli da Mihawk spiccava sul petto nudo.

Sanji sospirò.

Zoro continuava ad allenarsi incurante delle dolci carezze che erano gli sguardi del cuoco.

“Ehi, Sanji, che cos’è questo odore?” chiese Nami entrando.

Il diretto interessato cascò completamente dalle nuvole.

“Cos…ah!” urlò poi spaventato nel vedere la manica della camicia che andava a fuoco.

Cominciò a correre per tutta la cucina e poi si catapultò sotto al rubinetto. Aprì l’acqua e in pochi attimi il fuoco si spense.

“Fa vedere…hum sembra proprio una bella bruciatura. Meglio se ti vai a far medicare da Chopper.” Disse Nami prendendo delicatamente la mano di Sanji.

“No, non fa niente, devo finire di cucinare.” Cercò di protestare quest’ ultimo.

“Finire di cucinare…?” chiese Nami spostandosi di lato per permettere così a Sanji di vedere…il completo disastro.

Sanji si rabbuiò.

“Vado in infermeria.” Disse soltanto. E se ne andò. Nami lo guardò perplessa.

“Non mi ha adulata, e non è da lui distarsi mentre cucina. Mah! Chissà che cosa gli succede!?”

disse scuotendo la testa.

Zoro vide il cuoco uscire dalla cucina tendendosi il braccio sinistro. Lo seguì con lo sguardo e poi lo vide sparire in infermeria.

All’improvviso si sentì pervadere da uno strano desideri di sapere come stava e assicurarsi che stesse bene.

Ripose in fretta e furia gli attrezzi e si asciugò velocemente il sudore di dosso.

Si fermò improvvisamente quando gli balenò in mente un pensiero.

“ Sto facendo questo per quel damerino?” ma poi sorrise. Si stava facendo questo per quello stupido sopracciglio arricciato.

Perché da parecchio tempo ormai si era accorto delle occhiate che gli lanciava. Quella mattina poi…aveva sentito chiaramente il suo sguardo puntato sulla schiena.

Sospirò. Tutte quelle attenzioni non gli dispiacevano per niente.

Ma lui…cosa provava per Sanji? In fondo al cuore lo sapeva. Ma mai e  poi mai l’avrebbe ammesso a se stesso.

Perso come era nelle sue riflessioni non si era accorto di essere arrivato davanti all’infermeria.

Senza pensarci entrò.

Sanji il braccio sinistro teso davanti a lui, la bocca storta in una smorfia di dolore. La bruciatura è più grave di quello che sembrava. Tutto il polso era bruciato e anche una parte della mano intorno al pollice.

Chopper stava spalmando una crema molto unta su tutto il perimetro della scottatura.

Sanji sussultò quando la piccola renna lo toccò un po’ più forte.

Finito di spalmare la crema il dottore di bordo fasciò la mano.

“Ecco fatto.” Disse con un sorriso.

Sanji guardava a terra.

“Grazie.” Mormorò.

La piccola renna lo guardò per un secondo, poi si accorse della presenza di Zoro. Senza dire niente se ne andò, lasciando i due ragazzi da soli.

Zoro si appoggiò al muro e incrociò le braccia.

“Mi spieghi come hai fatto?” chiese.

Sanji non rispose. Non ne aveva voglia. Anche perché doveva spiegare che stava guardando lui. che se lo stava mangiando con gli occhi. Perché lui si era accorto di provare qualcosa di più della semplice amicizia per lo spadaccino. Nonostante litigassero sempre, nonostante le apparenze facessero sembrare l’esatto contrario, lui amava Zoro.

E confessarglielo, equivaleva a suicidarsi. Mai gliel’avrebbe detto. Mai. Non voleva soffrire. Non più di quanto stesse soffrendo ora. Perché sapeva che l’altro lo avrebbe guardato con disprezzo. Sapeva che non avrebbe mai accettato una cosa del genere. E allora l’avrebbe perso per sempre. No, era molto meglio se le cose restavano così come erano.

“Allora? Non mi rispondi?” chiese nuovamente lo spadaccino.

Sanji trasalì.

“Mi vuoi lasciare in pace?” disse infine, optando per l’opzione litigata. Stava aspettando la rispostaccia di Zoro, ma questa non arrivò.

Lo spadaccino infatti c’era rimasto male alla risposta del cuoco.

“Guarda che io mi sto preoccupando seriamente per te. Comunque se vuoi che me ne vada…” si staccò dal muro e fece per andarsene.

Sanji sgranò gli occhi e si alzo di scatto allungando la mano sinistra.

“No aspetta…aaaaah” urlò tenendosi poi la mano di nuovo. Una fitta improvvisa lo aveva pervaso per tutta la lunghezza della bruciatura.

Si ri-sedette pesantemente sul letto.

Zoro si precipitò da lui. Il cuoco tremava da capo a piedi. Zoro gli mise una mano sulla spalla.

Sanji no capì più niente. Abbandonò la testa sulla spalla dello spadaccino. Con l’altro braccio Zoro gli cinse la vita. Fece scivolare anche l’altro attorno alla vita del biondo.

Rimasero così per diversi minuti.

Poi Sanji rialzò la testa di scatto e spinse via Zoro. Di nuovo una fitta tremenda lo percosse. Strinse i denti.

Zoro sorrise dolcemente e gli passò una mano sulla guancia.

“Se continui a muoverti così ti farà sempre male.” Sussurrò poi.

Si guardarono negli occhi. E Sanji capì. Capì che non era un caso disperato il suo. Perché anche Zoro…

Non ci fu più nulla.

Lo spadaccino lo aveva attirato a sé. Ed ora le loro bocce s’incontravano delicatamente.

Zoro passò una mano dietro la nuca del cuoco e lo attirò ancora di più a sé. Delicatamente la sua lingua chiese a Sanji il permesso di entrare. Questi non se lo fece ripetere due volte e socchiuse le proprie labbra.

Le loro lingue s’incontrarono e si esplorarono. In un gioco di piacere che portò entrambi al settimo cielo.

Si staccarono solo per riprendere fiato.

“Non pensavo baciassi così bene testa d’insalata!” sogghignò Sanji.

“Anche io ti devo fare i miei complimenti sopracciglio arricciato.” Lo sfottè Zoro

“Ah, e in ogni caso ben tornato!” aggiunse poi.

Sanji sorrise. Entrambi si alzarono e si diressero verso la cucina.

“Ah finalmente! Sanji io ho fameee!” Rufy aveva una faccia stile broncio.

“Ecco, ecco pozzo senza fondo ora cucino qualcosa.” Sbuffò Sanji. Prese una padella ma, ancora una volta la scottatura gli diede fastidio.

“Accidenti!” esclamò il cuoco. Zoro si alzò e raccolse la padella.

“Dimmi che devo fare.” Sussurrò. Sanji gli fece cenno con gli occhi per indicare gli altri.

Zoro afferrò al volo il concetto ( strano per lui!) e alzò le spalle.

“Se per te non è un problema.” Si affrettò a dire. Sanji scosse la testa. I due cominciarono a preparare la cena. Con Sanji che impartiva ordino a Zoro e quest’ultimo che li eseguiva.

Non poté mancare qualche leggero insulto, ma i due insieme riuscirono a stupire l’intera ciurma.

Tutti quanti li guardavano stupiti. Zoro e Sanji che cucinavano insieme senza  litigare o minacciarsi di morte? Che diavolo era successo? Dove erano i veri Zoro e Sanji?

Poco dopo la cena era pronta. Tutti si misero a tavola.

“Huuummm che buonoooo Sanji sei bravissimo!” esclamò Rufy.

Zoro alzò la testa dal piatto.

“Ehi biondino vedi di non prenderti tutto il merito!” scherzò.

Sanji sorrise.

“Già, ma tu ci hai messo solo le mani. Io ci ho messo il cervello!” esclamò.

“Ah! Allora ricordami di non aiutarti più!” sogghignò Zoro.

“Mi pare di ricordare che non te l’avessi chiesto!” Sanji fece finta di pensare.

Zoro era a corto di risposte. Si limitò a lanciare un’occhiataccia al cuoco. E un muto “facciamo i conti dopo!”

Quella sera tutta la ciurma era riunita sul ponte. Motivo: festa!

Eh già. La festa non era motivata. Tutta la ciurma aveva voglia di festeggiare.

Ad un certo punto della serata Zoro si avvicinò a Sanji. Gli toccò la spalla e gli fece un cenno con la testa.

Sorridendo il biondo lo seguì.

Scesero in cabina.

“Allora testa d’insalata, volevi farmela pagare?” chiese sorridendo Sanji.

“E anche cara!” scherzò Zoro. Poi gli si avvicinò. Gli mise una mano sotto il mento e s’impossessò delle sue labbra. Sanji gli passò una mano sulla nuca e poi scese lungo il collo.

sulla schiena. Fino al bacino. Da lì poi la fece scivolare sotto la maglia dello spadaccino e ripercorse le stesso tragitto, solo che questa volta la sua mano scivolava sulla pelle di Zoro.

Questi si staccò dalla bocca del cuoco per emettere un lieve gemito.

Sanji sorrise dolcemente.

“A chi è che volevi farle pagare eh?” scherzò.

Zoro non disse niente, ma fece lo sgambetto al biondo e entrambi cascarono sul divano. Il biondo sotto e il verde sopra di lui.

“A te!” rispose serio Zoro.

E gli tolse la maglietta. sanji accolse la sfida. E, a sua volta tolse quella di Zoro.

Entrambi a petto nudo, si baciarono di nuovo. Poi Zoro dalla bocca scese sul collo del biondino. E poi ancora sul petto. Li si fermò su un capezzolo e glielo succhiò leggermente. Sanji gemette di piacere.

Zoro smise di torturalo e in un sol colpo gli tolse pantaloni e mutande. Sanji rabbrividì.

l’altro depositò un ultimo bacio sulle labbra del cuoco.

“Se mi devo fermare dimmelo ora.” Disse soltanto.

Ma gli occhi lucidi di piacere di Sanji risposero per lui. zoro annuì lentamente.

E poi in un attimo fu dentro di Sanji. Questi trasalì e trattenne il fiato.

“Rilassati.” Gli sussurrò dolcemente Zoro all’orecchio. Sanji fece come gli aveva detto. Poco dopo il dolore che sentiva si trasformò lentamente in piacere.

Vedendo che si era abituato, lo spadaccino cominciò a muoversi. Piano, poi sempre più velocemente.

Ben presto i loro movimenti divennero uno soltanto e i due si fusero in un unico piacere che portò entrambi all’apice del piacere.

Zoro si stese a fianco di Sanji. I due rimasero un poco in silenzio.

“Devo dire che se questo è il modo in cui me la fai pagare, mi piace molto.” Sussurrò Sanji ancora in preda ad un grande piacere.

zoro sorrise.

                                          ***Fine Flash Back***

Corro. Corro per tutte le rovine di questo posto. Dove diavolo sei?  Dove sei finito stupido di un marimo? Perché mi hai colpito? Perché non mi hai permesso di aiutarti? Dannazione se ti è successo qualcosa di grave non me lo perdonerò mai! Ne perdonerò te.

Ma perché hai deciso di sacrificarti e di subire tutto il dolore di Rufy? Accidenti dove sei…oh no!

Finalmente ti ho trovato ma….cos’è tutto questo sangue? E anche tu ne sei pieno. Stai fermo immobile. No, ditemi che non è vero. Non puoi essere morto!

“Zoro, ma che diavolo è successo qui? Cos’è tutto questo sangue?” ti chiedo più spaventato che mai.

“Niente. Non è successo assolutame…” ma non termini la frase perché ti mancano le forze e cadi fra le mie braccia.

Ti prendo. E cominciò a camminare.

“Ehi Zoro…” comincio a dirti.

“…non mollare. Devi ancora diventare lo spadaccino più forte del mondo.” Cerco di sdrammatizzare.

“Sanji…” mi dici debolmente.

“…Ti amo!”

E mi stupisci perché fino ad ora non me l’avevi mai detto.

“Ti amo anche io.”

 

 

Angolo autrice

Salve! Si lo so ci ho messo troppo ad aggiornare! Humm non mi convince molto sto chap ma mi rimetto al vostro giudizio! Dunque  le parti in prima persona si svolgono durante la puntata di Thriller Bark, o come cavolo si scrive, dove Zoro deve sopportare tutto il dolore di Rufy e Sanji cerca di impedirglielo. Ora io lo visto in giapponese sottotitolato in spagnolo quindi la maggior parte dei discorsi sono inventati! Bè fatemi sapere!

 

Desme: bè non proprio prestissimo ma ho aggiornato! Humm si in effetti le ZoRu le adoro ma anche le ZoSa mi piacciono e…oddio in effetti amo tutte le coppie di questo cartone! Eheheh baci a presto e grazie!

 

A_DaRk_FeNnEr: oddio lo scritto giusto? No perché ho una capacità di storpiare i nomi che fa paura! Ehehe per il resto…se Zoro prima era OOC ora è totalmente e irrimediabilmente OOC!!! Spero che ti piaccia lo stesso bacioniii!!

 

Fri: ehehe si in effetti sono troppo poche le storie su questi due! Bè non è propriamente una ZoRu ma spero che ti piaccia uguale! Si in effetti il caro Capitano ha troppi nomi! Eheheh anche qui Zoro rasenta il diabete! Spero ti sia piaciuto! Baciiii!

 

Ahaha spero che non mi verrete a cercare per problemi di diabete o roba varia ma sono in crisi di coccole da ragazzo ( voglio un ragazzooooooooooo!!!!) e quindi mi sono messa a scrivere in tutta dolcezza! Baci!

 

 

 

  
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