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Autore: Isidar Mithrim    21/01/2015    4 recensioni
Hermione ha gli amici migliori che possa desiderare, quelli con cui ha condiviso i momenti più intensi e pericolosi della sua vita, quelli che le guardano le spalle e soprattutto a cui lei ha guardato le spalle. Quelli che, lo sa, sarebbero pronti a sacrificarsi per lei, e per questo e tanti altri motivi non li sostituirebbe con nessun altro. Mai.
Eppure… Eppure, per quanto provi ad ignorare la voce che le sussurra la verità, ci sono stati momenti in cui avrebbe voluto avere – forse addirittura avrebbe preferito avere - delle amiche con cui chiacchierare con semplicità del più e del meno, con cui confidarsi nel buio della notte, prima di addormentarsi.
{Raccolta di quattro drabble}
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Calì Patil, Hermione Granger, Lavanda Brown
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Hermione
Che ieri
t'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.


È bellissimo essere ad Hogwarts, con le sue luci soffuse - così diverse da quelle Babbane - con i suoi ritratti parlanti, con i suoi tranelli nascosti tra un gradino e l’altro.
È così inebriante la magia, quella cosa che la pervade e a cui finalmente ha imparato a dare un nome.
Eppure, così come nel mondo babbano, anche in questo universo Hermione non riesce a liberarsi di quella strisciante, fastidiosa, indesiderata sensazione.
Mentre sente Calì e Lavanda chiacchierare eccitate da un letto all’altro, lei, nascosta dalle tende del suo baldacchino, non riesce a non sentirsi ancora una volta sola.


***


Hermione è sdraiata sul suo letto. Nonostante sia immersa nella rilettura degli ultimi appunti di Aritmanzia, non può ignorare le occhiate in cagnesco che le manda Calì mentre consola Lavanda, disperata.
Cerca di proseguire, ma quando si ritrova per la terza volta sulla stessa riga, realizza di non ricordare una parola di quello che ha letto.
Vorrebbe usare la giratempo, per recuperare quei minuti preziosi.
Vorrebbe usarla per tornare al momento in cui Lavanda ha ricevuto la fatidica lettera. Per dirle che, per quanto non creda nella Divinazione, anche a lei dispiace per il suo cucciolo.
Vorrebbe, ma non può.


***


Hermione fissa lo specchio rotto e macchiato, e stenta a riconoscersi.
Ha impiegato ore per preparare quella pozione, distenderla accuratamente sui capelli crespi e attendere che facesse effetto, rendendoli lisci come mai li aveva avuti.
Quasi non si azzarda a pensarlo, ma per una volta, con quella nuova acconciatura e il bel vestito pervinca – che non credeva davvero avrebbe avuto l’opportunità di indossare – il suo riflesso le sembra carino.
Mentre Mirtilla le fa i complimenti, insolitamente deliziata, Hermione trattiene una lacrima solitaria.
Per quell’unica volta, non le sarebbe dispiaciuto avere delle amiche pronte ad entusiasmarsi nel sostenere come fosse bella.


***


Soffoca le lacrime e attutisce i singhiozzi nel cuscino, ancora una volta rintanata dietro le tende del suo letto.
L’Hermione orgogliosa sa - teme - che Calì possa sentirla.
 
Poi, c’è l’altra Hermione.
Quella che spera che Calì possa sentirla.
Quella che si augura di percepire le proprie tende aprirsi quel tanto che occorre affinché possa intrufolarsi nel suo letto per posarle una mano consolatrice sulla spalla, per assicurarle che tutto si rimetterà a posto.
Calì la sente.
Ma è nel letto di Lavanda che si metterà a sedere, pronta ad ascoltare tutti i racconti dei suoi baci con Ron.


{4x100 parole}







Un piccola raccolta di drabble senza pretese per raccontare i pensieri di Hermione rispetto alla sua “amicizia” con Calì e Lavanda.
Mi sono sempre chiesta se, per quanto stesse bene con Harry e Ron, Hermione non si sia sentita tagliata fuori da loro due, se non abbia sentito la mancanza di delle amiche – donne, con cui spettegolare del più e del meno – durante i suoi anni ad Hogwarts, almeno prima che arrivasse Ginny.
Confesso che un po’ per necessità narrative un po’ per i motivi scritti sotto, non ho tenuto in considerazione l’amicizia con Ginny, che dal quarto anno (visto che passano parte dell’estate insieme) dovrebbe cominciare ad essere rilevante, ma che ho immaginato diventare davvero importante dal quinto.

Sulle singole drabble:
La prima è precedente all’amicizia con Harry e Ron.
La seconda racconta del culimine dei suoi pessimi rapporti con Calì e Lavanda del terzo anno, quando l’amore/odio per Divinazione e per la Cooman le mette in contrapposizione.
La terza, l'unica non ambientata nel dormitorio, è sulla preparazione al Ballo del Ceppo (che ho immaginato nel bagno di Mirtilla Malcontenta). Qua forse Ginny avrebbe potuto darle una mano…
La quarta è dopo il “fidanzamento” Ron/Lavanda. Ho immaginato che non abbia parlato con Ginny semplicemente perché non so se abbia ancora mai ammesso nemmeno a se stessa che è cotta di Ron… Io immagino un’Hermione pronta ad ascoltare ed elargire consigli romantici, ma molto riservata.

Il titolo è tratto da La pioggia nel pineto di D'Annunzio, con una piccola licenza poetica ("t'illuse" invece di "m'illuse")


Spero di avervi fatto interrogare su un altro lato di Hermione, sarei più che felice di leggere cosa ne pensiate! ☺

   
 
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