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Autore: morphological    22/01/2015    1 recensioni
A casa dei coniugi Smith, le gemelle Cassandra ed Elettra crescono felici, vivendo on tranquillità gli anni della loro infanzia, costellati da sogni di pericolose ed eccitanti avventure nello spazio e nel tempo.
"Era una bellissima notte, il cielo era pieno di stelle che brillavano. Quella era una notte senza luna, perfetta per raccontarsi delle storie dell’orrore.
La piccola Cassandra fu svegliata da un rumore che conosceva bene: la porta sul retro che si apriva. Peccato che si stesse aprendo alle quattro del mattino. [...] "
E mentre viene festeggiato il compleanno del nostro adorato Dottore umano, una figuar si muove nell'ombra. Uno spettro del passato che porta con sé un segreto.
[FA PARTE DELLA SERIE: il Dottore, nel TARDIS, con Rose Tyler, e...]
Genere: Mistero, Science-fiction, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10 (human), Donna Noble, Nuovo personaggio, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Dottore, nel TARDIS, con Rose tyler, e...'
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Una seconda occasione

Accadde mentre passeggiava per un negozio, fu un solo nome ripetuto tante volte – Dottore, Dottore – e la vista di un uomo a farle tornare in mente i viaggi, tutte le meravigliose cose che aveva visto, i pericoli corsi insieme a lui, al Dottore. E la prima cosa che Donna sentì fu il dolore, atroce e lancinante, pareva quasi che le stessero trapanando la testa. E con il dolore arrivarono la consapevolezza e la conoscenza. Donna non voleva andarsene, e niente in tutto l’universo, nemmeno il fatto che non fosse possibile che la testa di un Signore del Tempo – del Dottore! – stesse dentro quella di un essere umano. Lei non voleva andare.
 
I don’t wanna go
 
E mentre separava la mente dalla sua, da tutti quei ricordi, pensava all’uomo che aveva visto. Un ragazzino esagitato che non faceva altro che gesticolare, tanto diverso da colui che aveva conosciuto. Nemmeno lo sguardo era uguale: quello dello sconosciuto era più... vecchio. Tanto diverso, forse troppo. Non era più lo stesso, e non lo sarebbe più stato: si era rigenerato ormai, e Donna doveva abituarsi all’idea che non lo avrebbe più rivisto. Sapeva che lui l’avrebbe accolta a braccia aperte se solo fosse andata a parlargli, se si fosse fatta riconoscere.
Lei però rivoleva il suo Dottore.
Fu così che pensò a quell’altro Dottore, quello umano che le somigliava tanto, con quella parlata che pareva tanto la sua. E senza rifletterci sopra due volte, con l’ultimo sprazzo di genio che le era rimasto si costrinse a trovare un modo per poterlo andare a trovare. E ci riuscì.
Quando lo vide si rese conto che doveva andare avanti, che era giusto farlo. E nel vedere la famiglia che si era costruito, la dolce moglie e le adorabili figlie non poté far altro che ripensare a suo marito, il suo Lance. Sebbene di recente i due avessero avuto delle incomprensioni si volevano molto bene e Donna si disse che se davvero avesse cominciato a viaggiare come faceva prima lo avrebbe portato con sé; gli avrebbe mostrato l’universo, perché sapeva che farlo ti cambiava nel profondo e desiderava offrire questa opportunità all’uomo che amava.
Fu così che, dopo svariati tentativi, riuscì a modificare il Manipolatore del vortice che il Dottore le aveva dato e tornò a casa.
Riapparve di fronte casa sua, o meglio, davanti alla villa che si era comprata grazie ai soldi della vincita alla lotteria. Si rese conto che era passato poco da quando se n’era andata, cosa che comprese grazie al fatto che suo nonno era ancora fuori dalla porta di casa, ad osservare il punto da cui era sparita.
“Donna!” urlò Wilfred appena vide la nipote, correndole incontro.
“Nonno” sorrise lei “Quanto tempo sono stata via?”
“Qualche ora, ma che cosa hai fatto? Cosa ti è successo?” la portò dentro casa, e mentre Donna aspettava che suo marito tornasse cominciò a snocciolare quanto aveva appreso. Prima che potesse terminare la sua storia sentirono la porta di casa che si apriva e la voce di un uomo annunciare: “Sono a casa! Ehi, c’è nessuno?”
“Siamo qui Lance, in soggiorno”gli rispose la moglie con un tono di voce entusiasta che l’uomo non sentiva da tempo. Data quella stranezza si affrettò a aggiungerla e non si meravigliò quando vide Wilfred assieme a lei: erano molto legati.
Il nonno di Donna se ne andò, borbottando qualche scusa che i due non sentirono bene.
Lance guardò bene Donna, e trovò che ci fosse qualcosa di diverso in lei, qualcosa che non capiva e che non sapeva catalogare. Impossibile da spiegare: sembrava una stella, luminosa come tale.
“Senti” cominciò lei “Se qualcuno ti offrisse tutto il tempo e lo spazio, cosa risponderesti?” e una risposta echeggiò in quella casa dalle pareti bianche, anche se solo i due coniugi seppero quale.







Angolo Autrice
Allora... questa piccola appendice, perché crddo che si possa definire così, l'ho scritta perché, come mi ha fatto notare Alicew in wonderland, molte cose non erano state spiegate bene, soprattutto il motivo perc ui Donna va a trovare dalla Metacrisi, fu così che nasce questa piccola cosa che chiude questa mini-long.
Spero di non aver fatto strafalcioni di alcun genere e che l'appendice vi piaccia.
apprezzo le recensioni, mi aiutano con il morale, e grazie ancora a chi ha recensito e a chi ancora non lo ha fatto.

Moprho
 
p.s.
qui una storia che ho scritto di recente, se vi va di dare un'occhiata











 
  
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