Capitolo Uno   
                                                                                   Il post-it 
 
Era un giorno come un altro, nulla di speciale, mi ero alzata da poco e decisi di uscire di casa, senza un particolare motivo, giusto per fare due passi.
Una ventina di minuti dopo torno e vedo una cabina blu in mezzo alla piazzetta che prima non c’era, incuriosita mi avvicino e busso un paio di volte ma non succede niente, provo a spingere la porta per aprirla ma non si apre, allora mi guardo attorno per vedere se c’è qualcuno ma non c’era anima viva, faccio qualche passo indietro e sto li per qualche minuto per vedere se succede qualcosa, ma invano, decido di attaccarci un post-it con su scritto “bella la tua cabina blu! davvero bella! mi chiedo come essa possa sparire e comparire …” attacco il post-it sulla porta e tornai a casa.
Qualche ora dopo, mentre sto aspettando l’autobus, mi si avvicina uno strano tipo, molto alto e magro con un completo blu e una lunga giacca marrone con i capelli all’ aria, con fare amichevole e fiducioso,  mi chiese sottovoce “l’hai attaccato tu il post-it giallo sulla porta della mia cabina blu?”
gli dissi di si e lo guardai sorpresa,  fa una strana espressione e dice  
“ma no! il giallo non sta bene con il blu!” alzando un po’ la voce
“… cosa?” dissi confusa
“tieni” dice porgendomi il post-it che avevo attaccato, ma prima che potessi stringere il foglietto me lo toglie dalle mani e mi chiede “vuoi vedere come fa a sparire e comparire?”
“certo!” gli risposi senza pensarci su due volte
“vieni allora!” facendomi cenno di seguirlo
così lo seguì d’istinto, misi il post-it in tasca, qualche passo dopo gli chiesi “senti, qual è il tuo nome?”
“… il Dottore” rispose
“il Dottore … il Dottore chi?” chiesi confusa
“Dottore, solo Dottore, e tu come ti chiami?”
“io sono Hellen, piacere mio!” dissi porgendogli la mano, lui la strinse
“piacere Hellen!” con un sorrisetto
Intanto eravamo arrivati alla cabina blu, prima di farmi entrare ci si mise davanti chiedendomi
“vuoi vederla dentro?”
“certo!” risposi guardandolo
subito dopo schioccò le dita e la porta si aprì
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Spazio autrice: 
Personalmente io trovo i primi capitoli un po’ incasinati e preferisco gli ultimi, forse perché i primi gli ho fatti un po’ a “casaccio” senza uno schema di riferimento, ma che ho usato per gli ultimi appunto, invece Hellen sono proprio io, e il mio vero nome, e questa storia e raccontata da me (di un altro universo)in prima persona sulle avventure di lei e il Dottore, il pezzo tra “Una ventina di minuti …” e “ … tornai a casa” risale alla versione originale dell’originale dell’originale … prima di fare questo definitivo ci sono stare circa tre versioni precedenti troppo “fluff” che non mi convincevano, così l’ho rifatta ed e uscito questo, se vi sembra che qualcosa “non sia da Ten” il motivo si svelerà più avanti.