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Autore: Dastrea    26/11/2008    1 recensioni
In una tranquilla Tokyo tre ragazze diverse, una americana, un'amica della natura ed una piccola gothic lolita, sebbene le divergenze tra la prima e l'ultima riusciranno a diventare amiche e a passare un indimenticabile anno scolastico tra amori e piccoli problemi. //Spero di avervi incuriosito, il resto è tutto da scoprire//
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8. Ti amo

Il mattino seguente Heris era davanti scuola aspettando Hana che sopraggiunse assieme a Gatsu e Shinichi, non appena lo vide la ragazza divenne rosse e il ragazzo se ne accorse, le si avvicinò e le stampò un bacio sulle labbra. Quanto le erano mancate quelle bellissime labbra rosee, le sorrise ed insieme entrarono in classe.
“Da quando quei due si baciano?” disse Hana curiosa guardando Gatsu storto, il ragazzo scosse le spalle non sapendo come risponderle. Si salutarono entrando ognuno nella propria classe e i due ragazzi si stupirono nel vedere Higashi già lì con la testa poggiata sul banco e lo sguardo perso.
“Ehi che ti prende?” lui non rispose non ce la faceva proprio, si sentiva distrutto per tutto quello che era successo la notte.
“Higashi sicuro di star bene?” la voce calma di Gatsu lo fece risvegliare, lui guardò i suoi amici con tremore e sbatté un pugno sul banco.
“No! Non va affatto bene! Tsuki è in ospedale e mio padre le presta le sue cure!” disse tutto d’un fiato coi nervi a fior di pelle, i due rimasero sconvolti, pensavano di aver capito male, ma non era così.
“Tsuki è in ospedale? E perché?” Shinichi era confuso.

“Ha avuto un incubo e i suoi l’hanno ritrovata in cucina svenuta con un coltello vicino a lei, non ci ha fatto niente però. Ora mio padre deve capire che le prende.” Disse nervoso facendo traballare la gamba sotto il banco.
“Io sono sicuro che tuo padre riuscirà a fare qualcosa, Tsuki non fa le cose di proposito e poi ieri era felice. Io sono a favore che si sia spaventata.” Disse tranquillamente Gatsu, guardò Higashi in preda al panico così lo abbracciò, tra amici c’era sempre stata quell’intesa, anche Shinichi lo abbracciò, più di questo non poteva fare, conoscevano la situazione di Tsuki e non capivano cosa potesse succedere se i suoi incubi fossero anche reali.
“Andrà tutto bene.” Mormorò Gatsu mentre lasciò andare l’amico, lui annuì e tutti presero posto poiché il professore era appena entrato.

Nella classe affianco Heris ed Hana si interrogarono su come mai la loro amica non fosse venuta a scuola, ma pensarono ad un’influenza passeggera, in fondo era meglio no sottovalutare un qualsiasi raffreddore, certo poverini non potevano sapere di quale brutta sorte era finita la loro amica.
La giornata passò veloce, i cinque amici si incontrarono nel corridoio, ma i tre ragazzi non fecero parola di Tsuki, forse più tardi quando all’uscita Higashi sarebbe andato a trovarla. Parlarono del più e del meno anche se il ragazzo non proferì parola. Shinichi prese da parte Heris portandola in un angolo.

“Si può sapere perché mi hai baciata davanti a tutti? Anzi perché lo hai fatto?” disse incavolata quando finalmente furono soli, lui sorrise e la baciò di nuovo.
“Non credo ti dispiaccia Heris e poi a me piace quindi ci tengo a te.” Lei ne rimase stupita, incredibile si era dichiarato, certo non in maniera proprio da cavaliere, ma in modo naturale ed era questo che aveva colpito Heris, sembrava un giapponese americanizzato, come un qualsiasi ragazzo, per niente superiore agli altri. Era naturale con lei e lo aveva capito quando litigavano, lei sorrise e gli mise le braccia al collo baciandolo senza che lui potesse dire di no e infatti non lo avrebbe mai fatto, lui si era innamorato di quella piccola ochetta americana e voleva tenersela
stretta stretta.
“Quindi ora stiamo insieme?” chiese impaziente lei, il ragazzo annuì dandole un altro dolce bacio, si presero per mano e ritornarono in classe altrimenti i loro professori avrebbero dato filo da torcere ad entrambi.

Tutto era cambiato da quando Heris era arrivata, non sembrava, ma erano passati più di due mesi, in quei due mesi Tsuki si era ristabilita ritornando allegra, Heris aveva conosciuto tanti nuovi amici e il suo ora ragazzo, aveva imparato alla perfezione il giapponese ed ora poteva competere con i più bravi della classe, ma ciò non le importava voleva essere solo sé stessa e continuare a fare tutti ciò che le era sempre piaciuto. Heris era come un uragano che arrivando aveva portato la felicità nei cuori di quel gruppo e soprattutto aveva fatto sorridere la piccola Tsuki che non sorrideva da ormai anni.
Quando le lezioni finirono si fondarono fuori dalla classe incontrandosi fuori nel cortile. Higashi decise di parlare.
“Ragazze quello che vi dirò non vi piacerà, ma è giusto che lo sappiate.” Le due iniziarono a preoccuparsi, Heris era abbracciata a Shinichi perché Higashi era talmente serio che poteva competere con Tsuki. Era di lei che si trattava?
“Ecco… Tsuki ieri notte ha avuto un incubo ed è svenuta in casa sua, non rinveniva e l’hanno portata in ospedale, mio padre si occupa del suo caso è uno psichiatra e può aiutarla, io vado a trovarla, voi potete anche venire.” Disse lui chinando il capo, Hana non credeva alle sue orecchie, le venne una voglia incredibile di piangere, la sua migliore amica era in ospedale e loro ancora lì, sarebbe andata con Higashi per capire come stava e informarsi, Heris si strinse più forte al suo ormai fidanzato, che l’aveva circondata tra le sue braccia per darle coraggio.
“Che stiamo facendo ancora qui? Dobbiamo andare da lei, Tsuki ha bisogno di noi!” aveva urlato Heris in preda alle lacrime, non era riuscita a trattenerle, tutti quanti aveva saputo che lei e Shinichi stavano insieme era stato proprio lui a dirglielo nella classe, la prese per mano e tutti si diressero in ospedale. Chiesero ad un’infermiera dove si trovasse la stanza.

“Si è svegliata ed ora c’è il dottor Kaze con lei.”
Tutti la ringraziarono e percorsero il corridoio alla ricerca della stanza, la trovarono, le tende non erano chiuse e si vedeva Tsuki sul letto appoggiata al cuscino che parlava con il padre di Higashi, tutti avevano intuito che lui fosse il padre del loro amico.
Tsuki non seguì più quello che diceva lo psichiatra perché guardava fuori dalla finestra col sorriso sulle labbra, guardava Higashi, il dottor Kaze si voltò e vide il figlio che sorrideva alla ragazza e i suoi amici che la guardavano, le due ragazze erano quasi in lacrime.
“Ti lascio a loro Tsuki.” Lei annuì e il padre di Higashi fece entrare tutti, il figlio dello psichiatra non potè trattenersi, si sedette sul letto e l’abbracciò stringendola contro di sé, lei ricambiò l’abbraccio iniziando a piangere, tutti gli altri strinsero i due, avevano pensato di lasciargli soli, ma la ragazza non voleva, preferiva essere stretta da tutte le braccia dei suoi amici.

“Come stai ora?” gli chiese sottovoce il ragazzo, lei si staccò da lui, carezzandogli una mano, la mano era fredda e bianca, la strinse sulla sua guancia e la baciò più volte, tutti gli altri li guardavano teneramente.

“Io sto bene, è stato solo un incubo, tuo padre ha detto che vuole sapere com’è andata per aiutarmi.”
“Ci sono anche io con te.” Disse lui d’impulso, la ragazza sorrise ancora, un bellissimo sorriso ed annuì, Heris ed Hana si sedettero accanto a lei e le accarezzarono i capelli, dissero che si erano preoccupate non appena lo avevano saputo, non aveva saputo come reagire.
“Hanno detto che mi possono dimettere sta sera, e domani ritorno a scuola, voi non ci crederete, ma anche qui dovrò fare i compiti.” Le due iniziarono a ridere di gioia mentre i ragazzi sogghignarono, poi Tsuki vide lo sguardo dolce di Shinichi verso Heris.
“Così finalmente state insieme.” Disse, Shin la guardò stupita perché i suoi sguardi andavano da Heris a lui.
“Come hai fatto a capirlo Tsuki-chan!” disse improvvisamente Hana che fino a poco prima aveva parlato poco e niente.
“Shinichi non sa tenere il suo sguardo a freno.” Tutti quanti risero, Higashi era davvero felice di averla vista così sorridente, rimasero con lei ancora a lungo finchè non giunse l’ora di andare a casa, Higashi sarebbe ritornato a casa con suo padre, in fondo mancava poco alla fine del suo turno.
“Mi hai fatto preoccupare lo sai?” disse lui accarezzandole la mano che aveva peso tra le sue, lei era così piccola e fragile, le sembrava un fiore da proteggere ed era ciò che avrebbe fatto.

“Mi dispiace…” disse lei accarezzandogli una guancia, lui ne rimase intenerito, quanto voleva darle un bacio, ma pensava che non era ancora il momento.
“Tsuki… io...” Higashi non riusciva a pronunciare quelle parole, Tsuki aveva capito e per tutto il tempo in cui era stata addormentata aveva pensato a lui, a quanto l’aveva fatta sentire felice in quei due settimane, a quando le aveva preso la mano baciandogliela e quando l’aveva salvata dal suicidio, aveva tenuto conto di tutto questo. Avvicinò il suo viso a quello del ragazzo, lui fece altrettanto, la distanza era minima, unirono le loro labbra, un dolce bacio che nessuno dei due seppe rifiutare, lui le poggiò la mano sulla guancia avvicinando di più il suo volto al suo e approfondire quel bacio, Tsuki non si ritrasse, era il suo primo bacio e lo aveva dato al ragazzo che l’aveva fatta sorridere di nuovo. Si staccarono e si guardarono negli occhi, Higashi, si sentiva immensamente felice, l’aveva baciata e lei non aveva fatto niente per ostacolare tutto questo e sorrideva solo per lui.

“Ti amo Tsuki…” disse lui abbracciandola, lei ricambiò l’abbraccio, suo padre entrò per chiamarlo, si staccarono e si salutarono.
“Higashi!” chiamò lei, lui si voltò guardandola ancora una volta.
“Anche io ti amo…”disse lei sorridente e salutandolo con la mano. Suo padre lo guardò felice portare le braccia dietro la testa, era contento di quello che aveva appena fatto.
“Avanti che è successo?” disse lui dando leggere gomitate al figlio.
“L’ho baciata e lei ha ricambiato…” disse lui con fare sognante, il padre si voltò verso il figlio e gli strinse la mano congratulandosi, più che altra sembrava che si stavano scambiando gli auguri per un matrimonio.
Ritornarono a casa tutti e due soddisfatti del loro lavoro. 

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Eccomi ritornata, chiedo perdono infinitamente se non aggiorno subito, ma ogni morto di papa, purtroppo, la scuola m'impiega molto anche se sono al secondo anno T.T, ma devo studiare sodo per avere buoni voti e penso che tutti da questo punto di vista mi capiscono, sono davvero contenta che ci sono persone a cui piace la mia ficcy e che continuano a seguirla nonostante i miei rari aggiornamenti. Ora penso sia lecito ringraziare queste persone^^

xXBlack Rose OSheaXx: Ti ringrazio tantissimo, veramente sì lo so che ad ogni capitolo finisce troppo presta, purtroppo è che tutta la storia è lunga e non l'avevo suddivisa perciò per ogni parte in cui interrompevo e passavo ad un altro giorno o mese ecc... ho pensato di suddividerla in questo modo, molto, ma molto strano diciamo la verità però, forse questo potrebbe arricchire la suspanse, purtroppo non sono molto brava in questo genere di tecniche narratologiche XD^^ Sono contenta che il chappy precedente ti sia piaciuto spero di non averti deluso con questo anche se lo trovo molto romantico e quasi sdolcinato per i miei gusti.

_Nami_94_: Che bello una new entry!^^ Sì il titolo non era il massimo lo dico persino io che l'ho scritta il fatto è che scrivendo da sola mi è ventuo da affidare il titolo a quelle tre senza volerlo allora mi è venuto spunto per il titolo, in effetti è molto banale, però forse perchè anche la ficcy è un pò banale XD, Sì i capitoli non sono molto lunghi, ma dipende per esempio rivedendo quelli che mancano la fine sono decisamente più lunghi, non lo so per quale arcana ragione, però stranamente ho alternato le azioni e sono venuti uno più corto ed uno più lungo. Sono contenta che gli altri capitoli ti siano piaciuto e spero che con questo amoroso al massimo non ti abbia fatto venire il volta stomaco XDXDXD Grazie ancora.

Bene ringrazio anche tutti gli altri che lo leggono e chiedo scusa veramente perchè evidentemente a partire dal prossimo chappy ci saranno certe incomprensioni su quello che c'è scritto in questo, perchè mentre la scrivevo cambiavo idea a destra ed a manca e non sono riuscita a capire più granchè così ho cercato di modificarla e mettere alcune toppe, ma la distorsione si nota lo stesso. Spero che piaccia lo stesso. Grazie.
  
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