8. Ti amo
“Da quando quei due si
baciano?” disse Hana curiosa guardando Gatsu storto, il
ragazzo scosse le
spalle non sapendo come risponderle. Si salutarono entrando ognuno
nella
propria classe e i due ragazzi si stupirono nel vedere Higashi
già lì con la
testa poggiata sul banco e lo sguardo perso.
“Ehi che ti
prende?” lui non
rispose non ce la faceva proprio, si sentiva distrutto per tutto quello
che era
successo la notte.
“Higashi sicuro di
star
bene?” la voce calma di Gatsu lo fece risvegliare, lui
guardò i suoi amici con
tremore e sbatté un pugno sul banco.
“No! Non va affatto
bene!
Tsuki è in ospedale e mio padre le presta le sue
cure!” disse tutto d’un fiato
coi nervi a fior di pelle, i due rimasero sconvolti, pensavano di aver
capito
male, ma non era così.
“Tsuki è in ospedale? E
perché?” Shinichi era confuso.
“Ha avuto un incubo e
i suoi
l’hanno ritrovata in cucina svenuta con un coltello vicino a
lei, non ci ha
fatto niente però. Ora mio padre deve capire che le
prende.” Disse nervoso
facendo traballare la gamba sotto il banco.
“Io sono sicuro che
tuo padre
riuscirà a fare qualcosa, Tsuki non fa le cose di proposito
e poi ieri era
felice. Io sono a favore che si sia spaventata.” Disse
tranquillamente Gatsu,
guardò Higashi in preda al panico così lo
abbracciò, tra amici c’era sempre
stata quell’intesa, anche Shinichi lo abbracciò,
più di questo non poteva fare,
conoscevano la situazione di Tsuki e non capivano cosa potesse
succedere se i
suoi incubi fossero anche reali.
“Andrà tutto bene.” Mormorò
Gatsu mentre lasciò andare l’amico, lui
annuì e tutti presero posto poiché il
professore era appena entrato.
La giornata passò veloce, i
cinque amici si incontrarono nel corridoio, ma i tre ragazzi non fecero
parola
di Tsuki, forse più tardi quando all’uscita
Higashi sarebbe andato a trovarla.
Parlarono del più e del meno anche se il ragazzo non
proferì parola. Shinichi
prese da parte Heris portandola in un angolo.
“Si può
sapere perché mi hai
baciata davanti a tutti? Anzi perché lo hai
fatto?” disse incavolata quando
finalmente furono
soli, lui sorrise e la baciò di nuovo.
“Non credo ti dispiaccia
Heris e poi a me piace quindi ci tengo a te.” Lei ne rimase
stupita,
incredibile si era dichiarato, certo non in maniera proprio da
cavaliere, ma in
modo naturale ed era questo che aveva colpito Heris, sembrava un
giapponese
americanizzato, come un qualsiasi ragazzo, per niente superiore agli
altri. Era
naturale con lei e lo aveva capito quando litigavano, lei sorrise e gli
mise le
braccia al collo baciandolo senza che lui potesse dire di no e infatti
non lo
avrebbe mai fatto, lui si era innamorato di quella piccola ochetta
americana e
voleva tenersela stretta
stretta.
“Quindi ora stiamo insieme?”
chiese impaziente lei, il ragazzo annuì dandole un altro
dolce bacio, si
presero per mano e ritornarono in classe altrimenti i loro professori
avrebbero
dato filo da torcere ad entrambi.
Tutto era cambiato da quando
Heris era arrivata, non sembrava, ma erano passati più di
due mesi, in quei due
mesi Tsuki si era ristabilita ritornando allegra, Heris aveva
conosciuto tanti
nuovi amici e il suo ora ragazzo, aveva imparato alla perfezione il
giapponese
ed ora poteva competere con i più bravi della classe, ma
ciò non le importava
voleva essere solo sé stessa e continuare a fare tutti
ciò che le era sempre
piaciuto. Heris era come un uragano che arrivando aveva portato la
felicità nei
cuori di quel gruppo e soprattutto aveva fatto sorridere la piccola
Tsuki che
non sorrideva da ormai anni.
Quando le lezioni finirono si
fondarono fuori dalla classe incontrandosi fuori nel cortile. Higashi
decise di
parlare.
“Ragazze quello che vi
dirò
non vi piacerà, ma è giusto che lo
sappiate.” Le due iniziarono a preoccuparsi,
Heris era abbracciata a Shinichi perché Higashi era talmente
serio che poteva
competere con Tsuki. Era di lei che si trattava?
“Ecco…
Tsuki ieri notte ha
avuto un incubo ed è svenuta in casa sua, non rinveniva e
l’hanno portata in
ospedale, mio padre si occupa del suo caso è uno psichiatra
e può aiutarla, io
vado a trovarla, voi potete anche venire.” Disse lui chinando
il capo, Hana non
credeva alle sue orecchie, le venne una voglia incredibile di piangere,
la sua
migliore amica era in ospedale e loro ancora lì, sarebbe
andata con Higashi per
capire come stava e informarsi, Heris si strinse più forte
al suo ormai
fidanzato, che l’aveva circondata tra le sue braccia per
darle coraggio.
“Che stiamo facendo
ancora
qui? Dobbiamo andare da lei, Tsuki ha bisogno di noi!” aveva
urlato Heris in
preda alle lacrime, non era riuscita a trattenerle, tutti quanti aveva
saputo
che lei e Shinichi stavano insieme era stato proprio lui a dirglielo
nella
classe, la prese per mano e tutti si diressero in ospedale. Chiesero ad
un’infermiera dove si trovasse la stanza.
“Si
è svegliata ed ora c’è il
dottor Kaze con lei.”
Tutti
la ringraziarono e
percorsero il corridoio alla ricerca della stanza, la trovarono, le
tende non
erano chiuse e si vedeva Tsuki sul letto appoggiata al cuscino che
parlava con
il padre di Higashi, tutti avevano intuito che lui fosse il padre del
loro
amico.
Tsuki non seguì
più quello
che diceva lo psichiatra perché guardava fuori dalla
finestra col sorriso sulle
labbra, guardava Higashi, il dottor Kaze si voltò e vide il
figlio che
sorrideva alla ragazza e i suoi amici che la guardavano,
le due ragazze erano
quasi in lacrime.
“Ti lascio a loro Tsuki.” Lei
annuì e il padre di Higashi fece entrare tutti, il figlio
dello psichiatra non
potè trattenersi, si sedette sul letto e
l’abbracciò stringendola contro di sé,
lei ricambiò l’abbraccio iniziando a piangere,
tutti gli altri strinsero i due,
avevano pensato di lasciargli soli, ma la ragazza non voleva, preferiva
essere
stretta da tutte le braccia dei suoi amici.
“Come stai
ora?” gli chiese
sottovoce il ragazzo, lei si staccò da lui, carezzandogli
una mano, la mano era
fredda e bianca, la strinse sulla sua guancia e la baciò
più volte, tutti gli
altri li guardavano teneramente.
“Io
sto bene, è stato solo un
incubo, tuo padre ha detto che vuole sapere com’è
andata per aiutarmi.”
“Ci
sono anche io con te.”
Disse lui d’impulso, la ragazza sorrise ancora, un bellissimo
sorriso ed annuì,
Heris ed Hana si sedettero accanto a lei e le accarezzarono i capelli,
dissero che
si erano preoccupate non appena lo avevano saputo, non aveva saputo
come
reagire.
“Hanno detto che mi
possono
dimettere sta sera, e domani ritorno a scuola, voi non ci crederete, ma
anche
qui dovrò fare i compiti.” Le due iniziarono a
ridere di gioia mentre i ragazzi
sogghignarono, poi Tsuki vide lo sguardo dolce di Shinichi verso Heris.
“Così
finalmente state
insieme.” Disse, Shin la guardò stupita
perché i suoi sguardi andavano da Heris
a lui.
“Come hai fatto a
capirlo
Tsuki-chan!” disse improvvisamente Hana che fino a poco prima
aveva parlato
poco e niente.
“Shinichi non sa
tenere il
suo sguardo a freno.” Tutti quanti risero, Higashi era
davvero felice di averla
vista così sorridente, rimasero con lei ancora a lungo
finchè non giunse l’ora
di andare a casa, Higashi sarebbe ritornato a casa con suo padre, in
fondo
mancava poco alla fine del suo turno.
“Mi hai fatto preoccupare lo
sai?” disse lui accarezzandole la mano che aveva peso tra le
sue, lei era così
piccola e fragile, le sembrava un fiore da proteggere ed era
ciò che avrebbe
fatto.
“Mi
dispiace…” disse lei
accarezzandogli una guancia, lui ne rimase intenerito, quanto voleva
darle un
bacio, ma pensava
che non era ancora il momento.
“Tsuki… io...” Higashi non
riusciva a pronunciare quelle parole, Tsuki aveva capito e per tutto il
tempo
in cui era stata addormentata aveva pensato a lui, a quanto
l’aveva fatta
sentire felice in quei due settimane, a quando le aveva preso la mano
baciandogliela e quando l’aveva salvata dal suicidio, aveva
tenuto conto di
tutto questo. Avvicinò il suo viso a quello del ragazzo, lui
fece altrettanto,
la distanza era minima, unirono le loro labbra, un dolce bacio che
nessuno dei
due seppe rifiutare, lui le poggiò la mano sulla guancia
avvicinando di più il
suo volto al suo e approfondire quel bacio, Tsuki non si ritrasse, era
il suo
primo bacio e lo aveva dato al ragazzo che l’aveva fatta
sorridere di nuovo. Si
staccarono e si guardarono negli occhi, Higashi, si sentiva
immensamente
felice, l’aveva baciata e lei non aveva fatto niente per
ostacolare tutto
questo e sorrideva solo per lui.
“Ti amo
Tsuki…” disse lui
abbracciandola, lei ricambiò l’abbraccio, suo
padre entrò per chiamarlo, si
staccarono e si salutarono.
“Higashi!”
chiamò lei, lui si
voltò guardandola ancora una volta.
“Anche io ti
amo…”disse lei
sorridente e salutandolo con la mano. Suo padre lo guardò
felice portare le
braccia dietro la testa, era contento di quello che aveva appena fatto.
“Avanti che
è successo?”
disse lui dando leggere gomitate al figlio.
“L’ho
baciata e lei ha
ricambiato…” disse lui con fare sognante, il padre
si voltò verso il figlio e
gli strinse la mano congratulandosi, più che altra sembrava
che si stavano
scambiando gli auguri per un matrimonio.
Ritornarono a casa tutti e
due soddisfatti del loro lavoro.
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xXBlack Rose OSheaXx: Ti ringrazio tantissimo, veramente sì lo so che ad ogni capitolo finisce troppo presta, purtroppo è che tutta la storia è lunga e non l'avevo suddivisa perciò per ogni parte in cui interrompevo e passavo ad un altro giorno o mese ecc... ho pensato di suddividerla in questo modo, molto, ma molto strano diciamo la verità però, forse questo potrebbe arricchire la suspanse, purtroppo non sono molto brava in questo genere di tecniche narratologiche XD^^ Sono contenta che il chappy precedente ti sia piaciuto spero di non averti deluso con questo anche se lo trovo molto romantico e quasi sdolcinato per i miei gusti.
_Nami_94_: Che bello una new entry!^^ Sì il titolo non era il massimo lo dico persino io che l'ho scritta il fatto è che scrivendo da sola mi è ventuo da affidare il titolo a quelle tre senza volerlo allora mi è venuto spunto per il titolo, in effetti è molto banale, però forse perchè anche la ficcy è un pò banale XD, Sì i capitoli non sono molto lunghi, ma dipende per esempio rivedendo quelli che mancano la fine sono decisamente più lunghi, non lo so per quale arcana ragione, però stranamente ho alternato le azioni e sono venuti uno più corto ed uno più lungo. Sono contenta che gli altri capitoli ti siano piaciuto e spero che con questo amoroso al massimo non ti abbia fatto venire il volta stomaco XDXDXD Grazie ancora.
Bene ringrazio anche tutti gli altri che lo leggono e chiedo scusa veramente perchè evidentemente a partire dal prossimo chappy ci saranno certe incomprensioni su quello che c'è scritto in questo, perchè mentre la scrivevo cambiavo idea a destra ed a manca e non sono riuscita a capire più granchè così ho cercato di modificarla e mettere alcune toppe, ma la distorsione si nota lo stesso. Spero che piaccia lo stesso. Grazie.