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Autore: sihu    28/11/2008    5 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 27
DUE CHIACCHERE CON HERMIONE

La notte era scesa, ormai era veramente tardi ma ai due ragazzi non importava. Si erano persi l’uno negli occhi dell’altra dimenticandosi degli amici che li stavano dando per dispersi e di non avere mangiato nulla. Un timido raggio di luna brillava da una finestra, illuminando la stanza. Lily riusciva a vedere il suo James e non riusciva a smettere di pensare a quanto fosse bello sotto quella luce così strana e affascinante. Sembrava risplendesse. Si avvicinò ancora di più a lui. Voleva sentire la sua pelle sulla sua, sentirsi protetta nel suo caldo abbraccio.
“Pensi che sia ora di tornare dagli altri?”
Mormorò ad un tratto Lily, poco convinta. La sua parte razionale era quasi del tutto succube del suo istinto, e l’istinto stava urlandole che voleva rimanere lì abbracciata a James. Sarebbe stato un errore imperdonabile tornare nella sala comune, andare a letto e non vedere più il suo James fino alla mattina successiva.
“Di già? “
Protesto James stringendola forte a se ed assumendo un aria da bambino imbronciato. Lily sussultò a quella tenera visione, incapace di resistervi. Come aveva fatto a fare a meno di lui per così tanti anni?
“Forse si stanno preoccupando.”
Disse Lily cercando la bocca del moro. Era poco convinta di quello che stava dicendo, in realtà non lo pensava affatto. Aveva un improvviso desiderio di baciarlo per rifarsi di tutti gli anni che avevano perso.
“Forse hai ragione. Accidenti, l’aula.”
Ricordò improvvisamente James. Se n’erano andati senza finire la loro punizione e lasciando l’aula ancora per metà ricoperta di pozione. Il professore si sarebbe di sicuro arrabbiato, ma come si poteva pensare all’aula e a Lumacorno in una notte come quella? Stava tenendo la sua Lily tra le braccia. Non l’aveva lasciata per un attimo per paura che l’incanto finesse e che tutto tornasse alla triste normalità fatta di litigi.
“Di che parli?”
Chiese Lily piegando leggermente la testa di lato. James la guardò incantato. Era così dannatamente bella, non riusciva a credere che fosse la sua ragazza.
“Non abbiamo finito di pulire.”
Spiegò James a malincuore. Non voleva che quel bel sogno finisse. Cercò di consolarsi pensando che da quel momento in poi ce ne sarebbero state altre di sere con la sua Lily tra le braccia ma non funzionò. Qualcosa dentro di lui gli impediva categoricamente di muoversi da lì, gli urlava di non sprecare nemmeno un minuto.
“Sai penso che hai ragione. Freghiamocene di tutto e stiamo ancora un po’ soli.”
Disse Lily accoccolandosi con la testa sul torace del ragazzo. Poteva sentire il respiro regolare di James e il suo cuore che batteva. Era così rilassante ed emozionante al tempo stesso. Si perse in quel battito regolare e ipnotico, realizzando improvvisamente di essere felice e di non volere altro dalla vita. Tutto il suo mondo ora era lì, a pochi centimetri da lei.
“Sei sicura? Lily Evans che va contro un professore non rispettando una punizione?”
Chiese James accarezzandole i lunghi capelli rossi. La stava prendendo in giro ma in realtà anche lui era felice di rimanere ancora lì  con lei. Cercò le sue labbra facendo scendere le sua mani sulla vita di lei.
“James Potter che fa tante storie per infrangere una regola?”
Chiese lei divertita in rimando, accarezzando a sua volta l’addome del ragazzo. Il fisico di James era incredibile, non si era mai accorta di quanto fosse perfetto in ogni più piccolo particolare. Decisamente era stato scolpito dai tanti allenamenti.
“Vieni con me.. Conosco un bel posto.”
Disse James dopo un po’, come ricordando qualcosa all’improvviso. La ragazza lo segui senza fare nessuna domanda. Si fidava ciecamente di lui.

“Quanta folla in sala comune!”
Disse Sirius per salutare l’ingresso di Stev, Remus ed Hermione. Era felice che fossero tornati, stare da solo lo annoiava. Il pensiero di Peter, solo in camera che soffriva come un cane e che non voleva parlare con lui e digli che gli passava per la mente lo faceva sentire inutile e stupido. Era questo che i suoi amici pensavano di lui? Che fosse una persona con cui si potevano solo combinare guai ma non parlare di cose serie?
“Stev! Dove eri finito?”
Chiese Remus curioso, guardando il ragazzo entrare dal buco del ritratto dopo di lui.
“Sono passato in infermeria..”
Spiegò Harry sorridendo e facendo una boccaccia a Hermione. Saluto Sirius con una mano e notò che il suo padrino era davvero giù di morale. Sembrava un leone in gabbia, esattamente come quando era costretto a rimanere nella vecchia casa dei suoi genitori. Gli fece male vedere Sirius così giù. Decise di pensare ad altro e scacciare i pensieri tristi. Doveva parlare con Hermione, quello aveva la priorità in quel momento.
“Come sta Ron?”
Chiese Remus preoccupato. Quando Ron se ne era andato per un attimo aveva pensato che fosse stata colpa sua.  Era assurdo e non riusciva a capire il perché ma lo aveva avvertito. Ne aveva anche parlato con Hermione ma lei diceva che si era sicuramente sbagliato. Il tono della ragazza tuttavia era così strano.
“Meglio.. Hermione posso parlarti? Ti spiace Remus?”
Chiese Harry ai due ragazzi. Nella sua mente stava già pensando a come iniziare il discorso con Hermione.
“No, tranquillo! Ma James e Lily?”
Chiese Remus guardando Sirius in cerca di risposta. Sirius sembrava in trance, come se stesse pensando ad altro. Era anche parecchio triste, non sembrava il solito Sirius. Cosa diavolo era successo? Solo qualche ora prima era il solito vecchio cagnaccio spensierato..
“Boh.. Remus devo parlarti!”
Rispose questi alzando le spalle e facendo segno all’amico di avvicinarsi. Remus annuì, deciso a scoprire che diavolo era successo. Era anche preoccupato per James. Non era da lui sparire così a lungo per una punizione senza dare nessuna notizia.
“Ok, andiamo di sopra?”
Chiese Remus indicando la scala che conduceva alla loro stanza.
“No, c’è Peter. Dice che vuole dormire.”
Spiegò Sirius sospirando. La discussione con Peter gli continuava a tornare in mente. Alla fine aveva avuto  come la sensazione di essere stato liquidato come un rompiscatole. Lui stava solo cercando di essere vicino e di aiutare il suo amico.
“È strano ultimamente!”
Commentò Hermione che aveva seguito il discorso.
“Decisamente!”
Concordò Sirius. Il suo tono non lasciava dubbi. Era stato Peter a rendere Sirius così triste e giù di morale.
“Restate pure qui, noi andiamo a fare due passi!”
Disse Harry indicando il ritratto della signora grassa. Hermione diede un bacio veloce a Remus e poi seguì l’amico verso il buco del ritratto.
“Due passi? Occhio a non fare tardi?”
Li riprese Remus con finto fare severo. Harry scoppio a ridere, era sempre il solito Remus. Cercava di essere un caposcuola ineccepibile ma non riusciva a fare rispettare le regole ai propri amici.
“E perché? Un caposcuola di grifondoro è nella torre e l’altra in punizione. Non c’è pericolo!”
Fece notare Harry in modo innocente. Sirius scoppiò a ridere e Remus gli lanciò un occhiataccia.
“Tale quale al tuo gemello!”
Disse Sirius guardando i due ragazzi scomparire oltre la stanza. Harry uscì per primo e poi aspetto Hermione.
“Andiamo nella stanza delle necessità?”
Chiese Hermione sospirando.
“Meglio, almeno siamo sicuri.”
Rispose Harry guardando dritto di fronte a se. Era pericoloso parlare dove qualcuno poteva sentirli. Già prima in infermeria avevano rischiato. Ci mancava solo che cambiassero ancora il futuro solo facendosi sentire da qualcuno.
“Avanti, dimmi tutto.”
Disse Hermione una volta arrivati nella stanza. Il suo tono era rassegnato. Come se si aspettasse di essere sgridata da Harry e non avesse intenzione di opporsi.
“Cosa?”
Chiese Harry stupito dal comportamento e dalle parole dell’amica.
“Lo so Harry cosa mi vuoi dire. Sono stata imprudente, ho stravolto il futuro.. Vuoi farmi la predica no? Tu e Ron ce l’avete con me, vero? L’ho capito da come se n’è andato.”
Disse Hermione sulla difensiva. Aveva passato tutta la sera a pensarci. Si sentiva in colpa per avere cambiato il futuro, e forse anche un pochino per come l’aveva presa Ron. Allo stesso tempo però si chiedeva chi fosse Ron per prendersela così a male e perché non potesse essere felice fregandosene del resto per una volta. Avevano passato tutta la loro adolescenza a fare quello che era giusto per salvare il mondo magico, per una volta voleva poter agire senza pensare alle conseguenze.
“Ma quale predica. Sono contento che tu sia felice, davvero. Solo che ora abbiamo qualche problema. Dici che dobbiamo parlarne a Silente?”
Rispose Harry stupendo l’amica con quelle parole. Harry sembrava tranquillo, non la odiava per quello che aveva fatto? Cercò di tornare in sé e preoccuparsi del problema attuale e di Silente ma era troppo difficile. Non era nelle condizioni psichiche per farlo. Aveva mille domande che esigevano una risposta.
“Non saprei, Ron che dice? Non dire balle, ho visto che occhiata mi ha lanciato. Mi odia?”
Chiese ancora lei insistendo sulla questione Ron. Non sapeva nemmeno lei perché ci teneva così tanto a quello stupido, egocentrico ed egoista. Sapeva solo che ci teneva e basta. Era un’altra delle cose che il suo istinto gli diceva. Certo che era proprio un istinto complicato il suo, si disse tra sé la ragazza.
“Hermione è complicato”
Iniziò Harry senza sapere come andare avanti. Teneva ad Hermione tanto quanto teneva a Ron e non era giusto che raccontasse alla ragazza tutte le confessioni dell’amico. Non sarebbe stato giusto nei confronti di Ron. Lui poteva solo cercare di fargli capire qualcosa, poi il resto lo avrebbero dovuto chiarire da soli.
“Che vuoi dire? Ti puoi spiegare meglio?”
Chiese Hermione confusa. Non riusciva a seguire il suo migliore amico.
“Ron tiene molto a te, non pensava le cose che ha detto pomeriggio. Non si aspettava di vederti con Remus. Non farmi dire di più ti prego. Dovresti parlare con lui.”
Disse Harry cercando di spiegarsi e contemporaneamente di rimanere sul vago. Non era sicuro che Hermione avesse capito ma non poteva dire di più. Hermione dal canto suo capì che doveva parlarne con Ron e che Harry non avrebbe detto di più. Era normale ed era anche giusto così. Non poteva chiedere a Harry di prendere le parti di uno dei due.
“Scusa, pensavo anche tu mi odiassi come Ron.”
Rispose Hermione, sollevata che l’amico non fosse arrabbiato con lei. Non avrebbe potuto sopportare di essere odiata anche da lui.
“Ron non ti odia, è solo molto preoccupato per quello che potrebbe essere successo nel nostro tempo. Ma sai come è fatto e come si arrabbia, no?”
Spiegò meglio Ron, cercando di concentrarsi sul problema temporale. Il più urgente da risolvere. Dovevano fare qualcosa, solo non sapeva bene nemmeno lui cosa.
“Già lo so. Ma ce anche dell’altro, giusto? Qualcosa che non mi puoi dire immagino. Sai è strano ma Ron mi è sembrato come geloso. O forse me lo sono immaginato io perché era quello che speravo.”
Disse Ron lasciando perdere per la seconda volta il problema temporale. Ancora una volta il suo cuore le stava facendo capire che era confuso. La verità è che forse aveva sperato che Ron fosse geloso.
“Che stai dicendo Hermione, non ti seguo.”
Chiese Harry più confuso che mai. Non gli era mai sembrato difficile come quel giorno fare sfogare i suoi due migliori amici.
“Non lo so nemmeno io. Solo quando ho visto Ron scappare via guardandomi così male ci sono rimasta molto male. Avrei dovuto essere felice per il bacio di Remus e invece soffrivo. Devo essere pazza.”
Disse Hermione più a se stessa che a Harry. Lui la fissò per un po’ prima di parlare.
“Forse sei solo confusa.. Dimmi di Remus, sembravi al settimo cielo quando siete entrati!”
Chiese Harry sedendosi su una poltrona apparsa dal nulla. Non riusciva a capire se fosse davvero felice del bacio di Remus o se fosse stato solo un modo per fare provare gelosia a Ron. A dire il vero non riusciva nemmeno a capire se a Hermione Ron interessava davvero.
“Si, lo sono. Non so che mi è preso! È stato l’istinto a guidarmi. Stare insieme a lui è bellissimo. Solo mi sento in colpa per i danni che ho causato! Dici che dovrei lasciarlo?”
Disse Hermione sedendosi anche lei su una poltrona vicina a quella di Harry. Era confusa perché con Remus ci stava davvero bene, come mai prima d’ora ma aveva paura. Aveva fatto dei danni enormi al loro tempo e forse una piccola parte di lei era anche triste per Ron. Non sapeva che fare.
“Per i danni al nostro tempo o per Ron?”
Chiese Harry, cercando di seguire il filo di ragionamenti dell’amica.
“Che dici Harry! Per i danni, sai che potrei avere sconvolto un sacco di cose?“
Rispose lei pensando con orrore a quello che poteva essere successo nel loro tempo.
“Beh se è per quello lasciarlo ora complicherebbe ancora le cose, no? E poi ne soffriresti!”
Fece notare Harry guardando l’amica. Hermione non disse nulla e annuì solamente.
“Meglio lasciare tutto come sta e vedere che succede. Appena Ron sta meglio andremo da Silente.”
Continuò Harry, realizzando che l’unico che poteva toglierli da quell’impiccio era Silente.
“Mi sembra la cosa migliore! Secondo te che voleva Sirius da Remus?”
Chiese Hermione diventando improvvisamente silenziosa.
“Curioso come è sapere tutti i dettagli”
Disse Harry ridendo. Si immaginava chiaramente la scena nella sua mente, Sirius che teneva sospeso a mezz’aria Remus per costringerlo a parlare. Ricordando però quanto era giù di morale Sirius immaginò che ci fosse anche altro. Sperava non fosse nulla di grave. Decise di non allarmare inutilmente Hermione e di tenersi i suoi sospetti per sé.
“Era quello che temevo!”
Concluse Hermione in tono leggermente tragico.
“Eddai, sono sicuro che sarà discreto..”
Cercò di tranquillizzarla Harry, per nulla convinto di quello che stava dicendo. Sirius discreto? Ma quando mai.
“Lo spero senno gli lancio una maledizione!”
Rispose lei decisa. Il suo tono era davvero molto serio. Harry sapeva bene che non c’era molto da scherzarci con la ragazza, poteva essere molto pericolosa.
“Addirittura?”
Chiese Harry ridendo.
“Vedrai! A che pensi?”
Chiese ancora Hermione fissando Harry. Sembrava perso nei suoi pensieri.
“Ai miei genitori.. Spero non si siano scannati. È tardi ormai e non si vedono ancora..”
Spiegò Harry. Era molto preoccupato anche per loro. Quando mai si era vista una punizione così lunga. Doveva essere successo qualcosa.
“Sei stato in infermeria da Ron prima, giusto?”
Chiese Hermione.
“Si, perché?”
Rispose Harry senza capire la ragione di quella domanda. Non stavano parlando dei suoi genitori? Che centrava l’infermeria?
“Beh se non erano lì allora stanno bene! “
Concluse lei in tono pratico. La solita vecchia Hermione riflessiva a pratica era di fronte a lui. Non riuscì a trattenere un sorriso.
“Speriamo, mio padre potrebbe averne combinata un’altra delle sue..”
Gli fece notare Harry. Sul viso di Hermione si dipinse un sorriso strano.
“Tale padre, tale figlio!”
Osservò la ragazza in modo impertinente.
Nel frattempo nei corridoi deserti della scuola si sentivano dei rumori spezzare il silenzio. I ragazzi procedevano piano lungo i corridoi deserti per non essere scoperti da qualche professore o da qualche fantasma. Era una visione veramente strana. Lily Evans e James Potter, i due nemici giurati camminavano insieme ridendo. Lei aveva gli occhi chiusi e lui la guidava, stando attento che non andasse a sbattere da nessuna parte.
“James..”
Chiese lei cercando a tentoni il ragazzo dietro di lei.
“Ti ho detto di tenere gli occhi chiusi.”
Gli ricordò lui dandole un tenero bacio sul collo.
“Va bene, ma manca molto?”
Chiese lei, impaziente e più curiosa che mai.
“No.”
Rispose lui paziente. Era ormai almeno la decima volta che la rossa gli faceva la stessa domanda.
“Mi dici dove stiamo andando?”
Chiese ancora lei, sperando di avere risposte alla sua curiosità.
“Siamo arrivati.”
Disse lui lasciandole aprire gli occhi.
“Allora? Che te ne pare?”
Chiese James indicandogli qualcosa sopra le loro teste. Lily alzò la testa e non riuscì a trattenere un esclamazione di entusiasmo. Erano in cima alla torre di astronomia e intorno a loro c’erano delle fate. Sembrava che danzassero sotto il cielo stellato.
“È incredibile James. È fantastico..”
Disse Lily non riuscendo a trovare altre parole per descrivere la meraviglia che c’era sotto i suoi occhi. Le fate sembrava non si fossero accorte dei ragazzi, o forse se n’erano accorte ma non ci facevano caso. Era così bello stare lì. Tutto era perfetto.
“Lo so, per questo ti ho portata qui.”
Disse lui attirandola a sé. Entrambi desideravano la stessa cosa, che quel momento magico e perfetto non avesse mai fine.

ANGOLO DELL'AUTRICE
eccomi di nuovo qui con un altro capitolo! spero vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso. grazie mille ai 70 autori che hanno la mia storia tra i preferiti e che lasciano i commenti. non so che altro aggiungere quindi passo subito ai commenti. ah si, non perdetevi il prossimo capito ci saranno almeno due grossi colpi di scena, uno in particolare non vi piacerà se siete fan di Peter (mi spiace io non lo sono e sono stata abbastanza cattivella con lui..)
LYRAPOTTER: grazie per il commento! diciamo che il topastro è seriamente interessato a una persona.. non so se tu abbia capito o no chi sia. cmq nel prossimo capitolo ogni tuo dubbio sarà chiarito in maniera definitiva! non dico altro sennò poi ti rovino la sorpresa! XD il triangolo Remus Hermione Ron non sarà una cosa semplice.. per il problema circa da distruzione del futuro.. beh non perdere il prossimo capitolo perchè ci saranno grosse novità! (santo Silente!XD)
SORUCCIO: grazie del commento, non dico nulla su chi è l'oggetto dei desideri di Peter.. però ti consiglio di non perderti il prox capitolo! XD
SMEMO92: beh una storia senza enigmi annoia, no? XD grazie del commento. harry è soprattutto molto paziente, se non fosse così avrebbe già ucciso qualcuno! XD circa Peter sono stata volontariamente ambigua, ma non ti preoccupare.. nel prox capitolo sarò chiarissima! Lily e James li abbiamo rivisti, contenta? sono felici e innamorati! XD
GERMANA: grazie per il commento! spero che tu abbia trovato qualche risposta anche se devo dire che mi hai incuriosito.. di che domande si tratta? XD
JAILY: riecco Lily e James! ho pensato di lasciarli un po' soli a godersi il loro momento e lasciare che a tutti i problemi ci pensino gli altri per ora! XD
HALEY JAMES SCOTT: grazie mille per il tuo lungo commento e benvenuto nella mia storia! sono contenta che la coppia Remus/Hermione non ti abbia disgustato e portato a chiudere questa fic. diciamo che era una delle cose che mi preoccupava di più mentre scrivevo! XD circa il futuro.. beh diciamo che anche per me  è stato un bel dilemma decidere quale dovesse essere il finale. la coppia Lily/James è una di quelle più classiche ma non poteva mancare! spero di avere reso giustizia a questi due personaggi così adorabili! per quanto riguarda Peter, diciamo che è innamorato (ovviamente non ti dico di chi!), nello scorso capitolo sono stata apposta molto ambigua ma nel prox ti assicuro che non ci saranno misteri XD!
TONKS17: grazie per aver lasciato un commento! mi fa moltissimo piacere sapere di non essere odiata per la coppia Remus/Hermione! per quanto riguarda il futuro.. non posso dire nulla, ti tocca aspettare il finale! XD grazie mille per i complimenti!
  
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