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Autore: Deliquium    01/02/2015    6 recensioni
«Mi state mettendo alla prova?»
«Vedila così... Essere un Saint di Atena non è cosa da poco, tu lo sai molto bene, Angelo. E la costellazione che veglia sull'Etna non è una costellazione come tutte le altre...»
«Il Cancro, lo so.» Angelo si era gonfiato in petto. Sapeva tutto del Cancro. Era il suo segno ed era stata la costellazione di Manigoldo.
«Già, il Cancro.» aveva confermato il vecchio greco, con un sospiro.
Storia di come il Saint di Cancer divenne la Maschera di Morte.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cancer DeathMask, Nuovo Personaggio
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sincretismo'
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Aetna


[ Epilogo ]


Anno 1986

Deathmask varcò la soglia del Quarto Tempio. La sua dimora. La Casa dai Mille Volti, come l'aveva denominata beffardo Aphrodite, il giorno in cui gli chiese per quale ragione Atena non gli ordinasse di ripulirla.
«A volte, viene da chiedersi quale sia la giustizia che lei persegue, se ti permette di tenere quei trofei.»
Deathmask si era stretto nelle spalle e non aveva ribattuto con una frase sprezzante com'era suo solito.
Atena non gli aveva mai detto nulla e non era nemmeno mai venuta nella Quarta Casa, così come, per quel che ne sapeva, non era mai entrata in nessun'altra delle Case dello Zodiaco.
Ma sapeva …
Le urla di colpo ripresero. Urla a cui era abituato fin da bambino, urla che lo accompagnavano e che in passato lo avevano riempito di terrore. Imploravano, piangevano, lo maledicevano.

… come sempre. . .  

«Chiudete quella cazzo di bocca.Voi non sapete. Non conoscete quel posto.» abbaiò, mentre il suo sguardo si fermò ancora una volta sull'unico spazio vuoto in mezzo alle mille Maschere di Morte.

L'armata di Arlecchino
falange di dannati
strappati anche alla pace
che tocca ai caduti
trascina le sue insegne
trascorre nazioni
l'armata di Arlecchino
non brucerà all'inferno
né porterà gli allori
dovuti agli eroi
perché nel sangue sparso
è il fiore dei carnai

Hellequin Song, Cesare Basile


Note dell'Autrice - Ad un Prologo segue un Epilogo (in teoria). Adesso che la storia è finita-finita, posso dire qualcosina, senza auto-spoilerarmi.
In genere, a me piace mettere indizi nelle storie che scrivo. Non sto dicendo che riempio gli scritti di significati simbolici, ma qua e là qualcosina c'è.
Uno è appunto il nome Rosalia e la sua associazione alla morte. Le rosarie (poi rosalie) erano antiche feste funebri che i romani celebravano nel periodo di massima fioritura delle rose, tra maggio e giugno.
Ma non è solo questo il motivo. Rosalia come rosa, qualcosa che come tutti i fiori è dotato di bellezza e fragilità.
Il suo destino di morte è tutto qui, nel suo nome.
Rosalia è stata anche una libellula, un insetto bellissimo, con ali e corpo iridescenti, ma allo stesso tempo letale, predatore. L'“ago del diavolo”, the “dragon-fly” (la mosca-drago). In Cina, la libellula, a causa dei colori cangianti delle sue ali, è simbolo di irresponsabilità e di inaffidabilità, mentre per gli indiani d'America, di cambiamento e illusione.
È sia il cambiamento che porterà Angelo ad essere Deathmask, sia l'illusione di un amore, che nel principio ha già le tracce della fine.
Angelo non parla, non ha voce. Come la Morte. I suoi silenzi, i suoi pensieri vengono letti da Petre, ma non da Rosalia. Angelo pensa cose, ma a Rosalia ne dice altre. E il loro rapporto di fonda sull'incomprensione.
Angelo è anche Hellequin, il demone che, secondo alcune versioni, nel medioevo guidava la  “caccia diabolica”,  la chasse fantastique o la chasse annequin, tema mitologico presente in molte culture soprattutto del Nord Europa. Tra coloro che secondo le leggende sono a capo della „caccia selvaggia”, Odino, Re Artù, Carlo Magno e via dicendo...
Ci sono diverse versioni della leggenda di Hellequin, io l'ho rimaneggiata per scriverci questa storia.
Più che Angelo è l'essenza del Cancro ad essere Hellequin, lui alla fin fine non è l'abbia poi capito... e forse è un bene.
Ma Angelo è anche Maschera di Morte. Qui la maschera è vista come identificazione, rispetto alla serie originale, secondo la quale il cavaliere del Cancro comincia a farsi chiamare (o viene soprannominato) Death Mask per l'abitudine di appendere i volti delle sue vittime alle pareti della quarta casa, impedendo loro di trovare la pace nell'aldilà (o almeno è così che ricordo io).
Angelo e Deathmask sono i nomi e gli aspetti di una stessa persona; il loro uso non ha valenza di “sinonimo”.
Sui nomi e sul loro potere simbolico e sulle maschere si potrebbe fare un discorso lunghissimo, ma ho scritto già spaventosamente troppo O___o

Grazie per essere arrivati fin qui.
Se questo Deathmask-Hellequin vi è piaciuto sono contenta, se non vi è piaciuto … a ognuno il suo Deathmask preferito ^^

   
 
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