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Autore: Robstenina97    01/02/2015    3 recensioni
“Ti odio.” Sussurrai.
“Ti amo anche io.” Il mio cuore cominciò a martellami forte. Era sempre così quando anche per scherzo mi diceva quelle paroline magiche.
“Sei uno stronzo, lo hai messo tu così in alto?”
Si avvicinò a me. Abbassò il viso e sussurrò:
“Baciami Alyson.”
Scossi la testa appoggiando le mani sul suo petto. Lui sgranò gli occhi divertito. Mi avvicinai alle sue labbra e sussurrai:
“Non ti bacio finchè non mi dici che sono alta.”
ANGOLO AUTRICE:
Ecco qua :) Questo è un pezzo del primo capitolo della storia, spero che vi piaccia.
Spero anche che qualcuno la legga ahahah :)
Ciao e buona serata :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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“Pronta micetta?” domandò teneramente stampandomi un bacio sulle labbra.
“Pronta orsacchiotto.” Risposi sfottendolo. Scoppiò a ridere alzandosi e mi porse la mano. La presi e uscimmo dalla stanza.
Uscimmo dall’hotel. C’era freddo e c’era aria di neve. Thomas mi porse il berretto. Sorrisi mettendomelo.
“Cosa ti va di fare?” domandò teneramente.
“Non lo so.” Ammisi guardandomi intorno. Il paesino era vuoto e non c’era quasi nessuno. Thomas sorrise trascinandomi verso un carretto che vendeva zuccheri filati.
“Ne prendo uno.” Dissi. Il signore gli e lo porse.
“E’ gratis.” Disse l’uomo sorridendoci. Thomas lo ringraziò e poi mi portò verso una panchina. Ci mettemmo a sedere e mi porse lo zucchero filato.
“Grazie amore.” Sussurrai addentandone un pezzo.
“Prego micetta.” Disse appoggiando un braccio allo schienale della panchina. Sorrisi prendendo un pezzo di zucchero filato.
“Me ne dai un pezzo?” domandò dolcemente.
“ma a te non piace lo zucchero filato.” Sussurrai confusa.
“Lo so che non mi piace, ma voglio provarlo.” Disse calmo. Annuì  e avvicinai il pezzetto alle sue labbra. Sorrise addentandolo e poi mi diede un bacio.
“Dai muoviti a finirlo, voglio portarti in un posto che ho visto stamattina.”  Disse sbadigliando.
“Okay.” Dissi sorridendo.
Una ragazza bruna si fermò davanti a noi. Sgranai gli occhi davanti a lei. Mi sentivo una ragazzina. Aveva un vestito attillato nero corto fino alle ginocchia, delle forme perfette.
Guardai Thomas.
“Thomas.” Sgranai gli occhi. Come cazzo faceva a conoscere Thomas? Lui sorrise alzandosi e l’abbracciò. Feci cascare lo zucchero filato a terra.
“Katrin, ti presento la mia ragazza.” Disse Thomas sorridendo. Katrin mi guardò sorridendo e mi porse la mano. Mi alzai.
“Sono felice di conoscerti, Thomas non fa altro che parlare sempre di te.” Disse guardandolo. Era diventato tutto rosso.
“Non capisco.” Ammisi guardando Thomas.
“Sono una che lavora con lui.” Sgranai gli occhi. Quella bellissima ragazza lavorava con Thomas, con il mio Thomas.
“Non mi ha mai parlato di te.” Ammisi squadrandola. Lei sorrise dando un bacio su una guancia di Thomas. Gli lasciò stampato tutto quel rossetto.
“Io ora devo andare. Ci vediamo tra una settimana.” Disse non calcolandomi e andandosene. Mi alzai sulle punte e baciai Thomas.
Katrin mi guardava male. Thomas mi strinse a se facendo aderire i nostri corpi.
“Wow, dovrei farti ingelosire molto più spesso.” Sussurrò facendomi l’occhiolino. Scoppiai a ridere.
“Non sono stupido micetta.” Sussurrò mordendomi il labbro inferiore. Mi leccai il labbro e Thomas mi presde per mano.
“Ti porto in un posto bellissimo.”
“Mi fido.” Sussurrai. Sorrise di nuovo. Adoravo quando sorrideva. Andammo verso un edificio lì vicino. Era un piccolo edificio, entrammo e c’erano delle persone che andavano sul ghiaccio con i pattini.
“Hai sempre detto che saresti voluta venirci con il ragazzo che amavi.” Sussurrò teneramente al mio orecchio.
Se lo ricordava. Quando gli dissi quella cosa era il nostro primo vero appuntamento.
“Sei qui, puoi andare da sola o con me.” Mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi.
“Sei tu la persona che amo Thomas.” Ammisi alzandomi sulle punte per poi baciarlo. Sorrise abbracciandomi e poi andammo verso il bancone.
Prendemmo i pattini e poi andammo dentro. Mi appiccicai a Thomas. Era sempre stato il mio sogno, ma avevo una paura.
“Stai calma piccola, ci sono io.” Sussurrò prendendomi per mano e cominciando a camminare lentamente.
“Ho paura.” Piagnucolai. Thomas scoppiò a ridere, cascò a terra e io sopra di lui come una pera cotta.
“Mmm che freddo.” Sussurrò divertito. Sorrisi imbarazzata e lo baciai. Mi alzai piano e mi tenni in equilibrio. Thomas si alzò e mi prese di nuovo per mano.
Cominciò di nuovo a camminare lentamente. Sorrise lasciandomi la mano. Mi fece l’occhiolino e partì la nostra canzone preferita.
“C .. che … s …Significa?” domandai tremando. Mi porse una mano, che accettai volentieri. Mi strise a se cominciando a ballare. Tutte le persone intorno a noi cominciarono a ballarci intorno.
Non capivo più nulla, le lacrime mi rigarono il viso. Aveva fatto tutto quello per me.
“Ehi cosa c’è?” domandò asciugandomi le lacrime con i pollici.
“Ti amo.” Sussurrai baciandolo.
“Ti amo anche io.” Sussurrò staccandosi da me. Le persone si fermarono e se ne andarono. Thomas cominciò a pattinare veloce e poi si fermò.
“Guarda.” Sussurrò avvicinandosi piano e guardando a terra.
Guardai a terra, aveva formato un cuore sul ghiaccio con i pattini. Scoppiai a piangere mettendomi le mani davanti al viso.
“Amore mio non piangere.” Sussurrò baciandomi una tempia.
“Non posso crederci.” Ammisi abbracciandolo forte. Mi accarezzò la schiena, facendomi percorrere dei brividi lungo tutto il corpo.
Entrò un bambino con una rosa in mano.
“Tieni principessa, questa rosa è per te.” Sussurrò. Sorrisi inginocchiandomi a terra e presi la rosa.
“Grazie.” Sussurrai confusa. Il bambino sorrise e andò via. Mi alzai e guardai Thomas che sorrideva teneramente. Cascarono dei petali di rosa su di noi, coprendo tutto.
Thomas mi prese la rosa dalla mano e si inginocchiò.
Sgranai gli occhi.
“Non ti sto per chiedere di sposarmi, per adesso.” Sussurrò imbarazzato.
“Ti direi di si in questo momento.” Ammisi inginocchiandomi. Sorrise porgendomi la rosa.
“Ti amo, questa rosa è fatta di plastica .. in questo paese ho scoperto che quando un ragazzo ama la sua ragazza deve regalarli questa rosa .. se la ragazza accetta staranno insieme per sempre … vuoi?” era preoccupato che dicessi di no. Aveva le lacrime agli occhi.
“Certo che voglio.” Sussurrai avventandomi sulle sue labbra. Mi strinse a se facendomi finire sopra di lui.
“Sarà per sempre Alyson.” Sussurrò.
“E’ quello che voglio.” Ammisi baciandolo di nuovo.
Restammo così, senza dire nulla. il quel posto si sentivano solo i nostri respiri. Restammo così per quasi due ore, non volevo staccarmi da lui. Sentire il suo cuore che batteva all’impazzata come il mio era la cosa più bella al mondo.
“Ehy amore mio, è l’ora di pranzo.”  Disse Thomas accarezzandomi i capelli.
“Non ho fame.” Ammisi.
“Ah no?” domandò dolcemente. Scossi la testa alzando il viso dal suo petto. Lo guardai negli occhi e gli stampai un dolce e cauto bacio sulle labbra.
“Non ho fame.” Sussurrai. Mi accarezzò una guancia guardandomi seriamente.
“Devi mangiare.” Sbuffai mugugnando. +
“Dai Alyson.” Sussurrò accarezzandomi una guancia. sorrisi alzandomi. Non volevo farlo arrabbiare, non volevo rovinare quel momento perfetto.
“Andiamo a mangiare?”domandò felice alzandosi.
“Okay.” Dissi prendendolo per mano. Ci mettemmo a sedere su una panchina e ci levammo i pattini. Ci mettemmo di nuovo le scarpe e uscimmo da lì.
“Andiamo a mangiare in un ristorantino qui vicino.” Disse trascinandomi con se. Mi fermai davanti ad una vetrina che vendeva delle collane.
“Ehy andiamo.”
“Aspetta, guarda che belle collane.” Sussurrai guardando quelle collane fatte a mano. Erano davvero belle.
“Ne vuoi una?” domandò Thomas baciandomi una tempia. Annuì felice entrando nel negozio.
“Buongiorno ragazzi, come posso esservi utile?” domandò una signora affiancandoci. Sussultai girandomi e sorrisi.
“Volevo una di quelle collane in vetrina.”
“Certo, vuoi sapere cosa significano?” Domandò dolcemente prendendo una scatola. Guardai Thomas che si guardava intorno.
“Va bene.” Sussurrai.
“SSiediti pure.” Disse aprendo la scatola. Thomas si mise a sedere, così poi mi misi a sedere sulle sue gambe.
“Questa collana blu con il ciondolo a forma di quadrifoglio, è una collana di fortuna.” Disse porgendomela. Sorrisi, era davvero bella.
La posai sul tavolo e poi me ne porse un'altra.
“Questa rossa, con il ciondolo a forma di cuore è per l’amore.” Disse dolcemente. La presi in mano. Il cuore era fatto di vetro bianco, ma poi diventò rosso.
Sgranai gli occhi spaventata e lo misi sul tavolo.
“Non avere paura, quella collana è così. Diventa rossa solo se si è innamorati.” Sorrisi di nuovo prendendola e mi girai verso Thomas.
“Voglio questa.” Ammisi sorridendo.
“Mmm okay.” Sussurrò baciandomi la fronte e prendendo la collana in mano. Il cuore diventò blu. Sgranai gli occhi alzandomi e guardai preoccupata la signora.
“Tu sei pazzo di lei, moriresti per lei.” Disse la signora prendendo la collana che diventò di nuovo come il colore del vetro.
“Anche io morirei per lui.” Sussurrai infastidita.
“No, tu lo ami e basta. Non moriresti per lui.” Rispose dandomi la collana. Guardai Thomas che era rimasto immobile con gli occhi sgranati.
“Che cavolate stai sparando?” domandò Thomas irritato.
“Non sono cavolate ragazzo. La tua ragazza ti ama da morire, ma non morirebbe per te.” Rispose la donna.
Non sapevo cosa dire o fare. Io sarei morta per Thomas. Lo amavo più della mia stessa vita.
“VI regalo il ciondolo.” Disse la signora.
La guardai male e uscì fuori di lì.
“Ehi micetta, stai bene?” domandò teneramente Thomas stampandomi un bacio sulle labbra.
“Io morirei per te.” Sussurrai abbracciandolo. Mi accarezzò la schiena baciandomi i capelli.
“Lo so.” Sussurrò stringendomi a se.
“Ehi guarda.” Sussurrò stupefatto Thomas staccandosi da me. Mi prese la mano dove avevo il ciondolo ed ea diventato blu. Sorrisi.
“Non ci credo a queste cose, ma wow.” Disse ridendo.
“Nemmeno io ci credo.” Ammisi alzandomi sulle punte.
“Cosa vuoi fare?” domandò curioso.
“Metterti la collana.” Sussurrai. Abbassò il viso, così gli infilai la collana che appena toccò la sua pelle rimase blu. Sorrise accarezzandomi una guancia.
“Grazie micetta.”
“Di nulla orsacchiotto.” Sussurrai sfottendolo. Scoppiò a ridere prendendomi per mano e poi andammo verso il ristorante.
Ci fermammo davanti ad un edificio con un insegna dove c’era scritto:
‘Ristorante LA PESTE.’
Guardai Thomas che si sbellicava dalle risate per la mia faccia sconvolta.
“Spero che il cibo sia buono.” Sussurrai entrando.
“Lo spero anche io.” Disse Thomas dandomi un bacio su una guancia. ci mettemmo a sedere ad un tavolo e presi il menù.
“Mmm io prendo le lasagne e di secondo una bistecca con le patate.”
Scoppiai a ridere scuotendo la testa e dissi:
“Ma sei un mangione.”
“Ahahahah ma non è vero.” Disse. Venne il cameriere e domandò:
“Cosa vi porto?”
“Per me un piatto di lasagne e di secondo una bistecca con le patatine.” Disse sorridendo e appoggiandosi allo schienale.
Il cameriere scrisse l’ordinazione.
“Per me un piatto di risotto ai funghi e di secondo della carne con le patate bollite.” Il cameriere annuì e poi se ne andò.
Il cellulare di Thomas cominciò a squillare.
“Qui prende la linea.” Disse felice prendendo il telefono e poi rispose:ù
“Pronto?”
“Ehi, si sto bene.” Disse diventando serio.
“No, mi hanno detto che dovrei ricominciare tra qualche giorno.” Disse mordendosi il labbro inferiore.
“Si okay, grazie mille.” Disse staccando. Sorrise e disse:
“Era un mio amico.”
“Sicuro?” domandai preoccupata.
“Si amore.” Sussurrò teneramente prendendomi la mano che avevo posato sul tavolo. Sorrisi e arrivò il cameriere con il mio risotto ai funghi.
“Grazie.” Dissi. Lui annuì e andò via.
“Mmm sembra invitante.” Sussurrò Thomas prendendo la sua forchetta e prendendone un pochino. Risi prendendo il cucchiaio e presi un po’ di riso.
Era buonissimo. Mugugnai deliziata e Thomas mi guardò confuso.
“E’ proprio buono.” Risposi alla sua domanda muta.
“Si dai, ma sono più buono io.” Rispose ridendo. Sorrisi e arrivò il cameriere con le lasagne. Le mise davanti a Thomas e andò via.
“Cazzo, nemmeno il tempo di ringraziarlo.” Disse prendendo la forchetta. Scoppiai a ridere versandomi un bicchiere di acqua. Thomas mi porse un pezzettino di lasagna, avvicinandomela alla bocca.
“Provala.”
“Sono la cavia?” domandai sorridendo e addentando la forchetta. Mugugnai di nuovo. Era buonissima.
“Dalla tua espressione credo ti piaccia.” Disse scoppiando a ridere e prendendo un pezzo di lasagna. Sgranò gli occhi per poi leccarsi le labbra e prenderne un altro pezzo.
“Dammene un pezzo.” Sussurrai alzandomi dalla sedia e prendendo un altro pezzo di lasagne. Scoppiò a ridere e mangiammo insieme il mio riso.
“Vieni amore.” Sussurrò Thomas. Mi alzai dalla sedia e andai a sedermi sulle sue gambe. Presi un pezzo di lasagna e lo mangiai.
“Aspetta, hai un po’ di sugo sul labbro.” Mi leccai i labbro, ma Thomas prese un fazzolettino e mi pulì il labbro.
“Ecco qua.” Rispose soddisfatto addentando un altro pezzo di lasagna.
“Grazie.” Dissi cominciando a mangiare insieme a lui.
Appena finimmo venne il cameriere con i secondi. Scoppiai a ridere. ero davvero piena. Thomas si leccò il labbro inferiore. Quel ragazzo era un pozzo senza fondo.
“Mmm pancia mia fatti capanna.”
“Non era così ahahahah.” Ammisi ridendo. Prese una forchettata di patate e me l’avvicinò alla bocca.
“Ma non ho fame.” Sussurrai scuotendo la testa.
“Dai, solo un po’.” Sussurrò facendo la faccina da cucciolo. Sorrisi addentando la forchetta. Erano buonissime. Quel ristorante era strepitoso.
Presi la mia forchetta e cominciai a mangiare ridendo e scherzando insieme a Thomas.
Appena finimmo ero davvero strapiena. Thomas prese un bicchiere di acqua e se lo bevve tutto.
“Sono davvero pieno.” Disse alzando la mano per chiamare il cameriere.
“Anche io.” Dissi ridendo.
Il cameriere venne davanti a noi e domandò gentile:
“Come posso esservi utile?”
“Vorrei il conto.” Disse Thomas prendendo il portafoglio dalla tasca dei suoi jeans.
“Sono40 euro.” Disse il cameriere porgendo la mano. Thomas gli diede una banconota da 50 euro e disse:
“Ho solo 10 euro per te di mancia.”
“Grazie mille signore.” Disse sgranando gli occhi. Sorrisi baciando il mio bellissimo ragazzo sulle labbra. Mi alzai da sopra di lui e gli porsi la mano. Sorrise alzandosi e mi prese per mano.
Uscimmo fuori dal ristorantino e ci incamminammo verso l’hotel.
ANGOLO AUTRICE:
EHILA’ CIAO!!!
SONO RITORNATA!!
il capitolo come vi avevo promesso è lungo ahahahah, ci ho provato almeno a farlo più lungo del solito perché non sapevo dove farlo finire e dovevo farlo lungo ahahahh
Spero soltanto che il capitolo vi piaccia :P
Voglio scusarmi con voi per non poter aggiornare ogni giorno come facevo una volta, ma la scuola come a tutti pesa L
Ma comunque come state? Che mi raccontate di bello?
Vi lascio con una domanda:
Cosa succederà tra Alyson e Thomas nella camera d’albergo?
Ahahahah
Ciaoooo!!
PS: GRAZIE MILLE A TUTTI
  
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