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Autore: justanothergirl_96    04/02/2015    0 recensioni
"Eravamo noi due, insieme. E anche se tutti insistevano sul fatto che noi due non ci amavamo, io avrei rinunciato alla mia immortalità per lui, il che era molto più di quanto avrei mai fatto per chiunque altro."
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Da quando Char aveva nominato Raphael non facevo che pensare a lui e a ciò che aveva passato, in quel momento mi sentivo come se stessi vivendo la sua stessa situazione. O almeno ciò che si raccontava in giro e per quello che mi era stato raccontato.
Dopo che la mia amica andò via mi misi a letto, era tardi e dovevo riposare se il giorno dopo sarei voluta andare a scuola finendo sicuramente per vedere Alec. Il sonno si impossessò subito di me e poco dopo presi a sognare qualcosa di completamente nuovo per me, ero sola. Il giorno dopo mi svegliai stanca e mi vestii per andare a scuola indossando la stupida divisa che eravamo obbligati ad indossare. Dopo essermi sistemata per bene sospirai appena, non volevo andare a scuola e incontrare Alec, mi rendeva così tremendamente nervosa e dopo che ero andata via non avevamo più parlato, perciò l'ansia sembrava prendere il sopravvento.
Pronta mi vaporizzai un isolato prima della scuola iniziando a camminare verso essa. Arrivata mi morsi il labbro cercando la figura di Alec tra la folla, ma niente. L'unica figura che vidi fu quella di Heather che sorrideva e scherzava con il suo gruppetto di amiche come se nulla fosse.
Infondo lei non mi conosceva e io non conoscevo lei, ma con il mio potere avrei potuto saperne molto di più, così senza preoccupazioni mi resi invisibile davanti a tutti e mi avvicinai a lei e al suo gruppetto.
“L'altro giorno sono stata da Alec” rise appena la ragazza, era cotta, lo sapevo!
“E cos'ha detto??” Chiese un'amica evidentemente curiosa, non era bella come Heather, anzi non era bella e basta, aveva i capelli più o meno come i miei, solo corti e le arrivavano alle spalle, un naso enorme ed era strana. Forse bisognava solo farci l'abitudine, ma non riuscivo a capire come una ragazza così bella avesse amiche così, mh, poco appariscenti.
“Beh, nulla, era seminudo e c'erano dei vestiti che appartenevano ad una ragazza sul pavimento, credo mi stia dimenticando, ma non glielo permetterò” sospirò Heather.
“Ma no, Alec ti ama ancora” affermò un'altra amica sicura di sé. Quest'ultima sembrava dolce ed era più carina rispetto all'altra, ma ancora non conoscevo i nomi di nessuno.
“Lo spero, pomeriggio tornerò da lui e spero che stavolta sarà solo” sorrise e poi tutte e tre, seguite dalle altre amiche che avevano seguito la conversazione ridacchiando, si avviarono verso l'entrata.
Non volevo lei andasse da Alec e l'unico modo per allontanarla era perdonarlo.
Poco dopo tornai visibile, ma nessuno si accorse di ciò che feci, mi avviai verso l'entrata e delle forti braccia mi fermano appoggiandomi agli armadietti senza farmi voltare, ma anche senza vedere sapevo chi fosse, Alec.
Restai ferma in quel modo, mentre lui poco dopo mi girò.
“Astrid, perdonami, ti prego. Rischio di impazzire senza di te” mi supplicò guardandomi negli occhi, era così bello che allontanarlo ancora mi risultava impossibile, annuii semplicemente e poco dopo le sue labbra furono sulle mie. Non lo baciavo da soli due giorni, eppure mi era mancato come mai prima d'ora mi era mancato qualcuno. Con il suo bacio mi sembrava di aver ripreso a vivere dopo un lungo sonno in cui avevo perso una persona che non riuscivo proprio a non pensare.
Se mi sentivo così senza nemmeno conoscerlo era spaventata da ciò che avrei provato non appena mi sarei legata di più a lui, ma non mi importava, mi faceva sorridere anche se mi aveva già spezzato il cuore.
Il bacio che ci scambiammo fu infinito, non appena si staccò mi sembrò di aver respirato per la prima volta dopo secoli ed ero impaziente nel sapere che ciò sarebbe successo ancora e ancora.
“Astrid, mi perdoni?” Chiese come spaventato dalla mia risposa.
“Si, Alec..” Sussurrai indecisa, ma ormai avevo risposto e non potevo più tirarmi indietro, lasciando che subito dopo mi abbracciasse. Non appena si staccò la campanella di fece sentire e senza rendermene conto sospirai fingendo un sorriso.
“Vado in bagno e poi in classe, a dopo” sussurrai appena ed Alec si avvicinò ancora a me lasciandomi un dolce bacio sulle labbra, andando poi via.

Arrivata in bagno portai le mani sotto l'acqua fredda che scorreva dal rubinetto che avevo appena aperto, mentre poco dopo entrò un'altra ragazza. Mi voltai e c'era Heather.
“Tu sei Astrid, giusto?!” Chiese in tono retorico la ragazza, che mi guardava con un sorriso stampato sul viso.
“Si, sono io. Tu sei?!” Chiesi trattenendo una risata, povera umana, credeva davvero di potermi spaventare?
“Sono l'ex ragazza di Alec, sappi che lui sarà mio. Vi ho visti ultimamente a scuola e sono sicura che eri tu l'altro giorno in camera sua, ma non fidarti troppo, alla fine torna sempre da me” sentii il mio cuore fare un salto nel vuoto e finsi un sorriso cercando di far appello a tutte le mie forze per non avvicinarmi a lei e staccarle la testa, sarei per sempre stata dannata, ma ne sarebbe valsa la pene. Una voce, purtroppo, dentro di me si fece sentire e annuii mentalmente.
“Ora sta con me. Perciò, tesoro, prova a trovarti qualcuno che non sia già impegnato, lui è mio” per un attimo la sfidai con lo sguardo, lei ricambiò senza dire nulla, ma poi si riprese e lasciò fuori uscire dalla sua bocca una risata quasi accusatoria.
“So cosa sei, non starete mai davvero insieme. Mai” disse seria e sicura di sè, sentivo la rabbia venire fuori e in un secondo momento mi fiondai su di lei spingendola contro il muro, mentre un gemito di dolore le uscì dalla bocca.
“Gli dirò tutto!” Disse ancora, urlando appena, incurante del fatto che avrei potuto farle davvero del male.
“Sta attenta o ne pagherai il prezzo” sussurrai vicino al suo orecchio, la mia voce non era più dolce e tranquilla, ma adesso lasciava trasparire tutta la rabbia e la voglia di farla a pezzi. Ignorando le conseguenze presi il polso scoperto della ragazza e le tracciai una linea lungo la venatura più evidente. Da quel momento, ogni volta che avrebbe voluto fare del male a qualcuno un dolore atroce le avrebbe percorso tutto il corpo.
Mi stavo avviando verso la strada della dannazione e ora più che mai avevo bisogno di essere salvata.

***

 

-Alec che mi veniva incontro e poi mi abbracciava teneramente come non aveva mai fatto e la cosa pià bella era che sembrava sincero, mi stringevo forte a lui e d'un tratto Raphael rovinava tutto. I suoi occhi neri penetrarono i miei altrettanto neri. Solo che se per un momento nei miei c'era stato amore nei suoi, ormai, solo odio.-

Mi svegliai subito dopo nervosa da morire, erano le cinque di mattina e al vero risveglio ne mancavano ancora due.
Non capivo il senso di quel sogno, Alec era così dolce, mentre la presenza di Raphael mi incuteva terrore.
Era così bello e affascinante che non capivo ancora perchè mi spaventasse, ma il suo immenso odio era inconcepibile, non lo capivo.
Senza nemmeno rendermene conto, presi il mio cellulare e inviai un messaggio a Char.

[Message to: Char]
Ho sognato Alec e poi Raphael, Char!


Mandato il messaggio feci un grosso sospiro, non capivo perchè avessi sognato proprio Raphael, non l'avevo mai visto di persona, conoscevo le poche leggende che si dicevano in giro e i pochi racconti che mi aveva detto Char ultimamente.
Come il fatto che se avessi pensato a lui senza credere alle sue storie probabilmente ne avrei pagato le conseguenze, ma non ero un tipo che credeva a certe dicerie, perciò mio limitavo ad affermare che qualunque motivo fosse stato quello per cui era stato costretto ad essere un dannato non mi importava. Forse ero superficiale ed egoista, ma Alec mi faceva impazzire in tutto e non avevo voglia di dare di matto per un altro ragazzo, uno che, a differenza di Alec, non avevo nemmeno mai guardato negli occhi e uno con cui non avevo nemmeno mai avuto il piacere di parlare, sempre che parlare con lui poteva definirsi un piacere. Mi dava comunque rabbia Char che si comportava come se sapesse tutto su di lui, idolizzava quel ragazzo come se al mondo non esistessero esseri realmente perfetti da reputare “idoli” e da seguirne i valori.
Raphael era davvero così sfacciato ed estremamente sicuro da poter avere tutto quel potere sulle persone?
Forse mi sentivo solo stanca ed insicura, ma non riuscivo a capire come potesse essere così ossessionata da lui. E la cosa peggiore di tutte era che senza rendermene conto mi stavo ossessionando tanto quanto lei.
Dopo i miei complessi, forse infondati, apparì Char in camera mi buttandosi sul mio letto.
“Cos'hai sognato? Oddio, ti invidio. Vorrei poter sognare anche io Raphael” Sbuffai appena guardandola.
“E' stato inquietante. Cioè, sarà anche bello, ma fa paura, Char!” Urlai appena mentre lei rise.
“No, è solo estremamente affascinante” non dissi nulla. “E poi dicono che chiunque lo veda in sogno avrà il piacere, o dispiacere, di parlare con lui. Nel mio caso sarebbe un immenso piacere” risi appena, non potevo avercela con lei se i miei sogni mi portavano a pensare a lui.
“Beh, vederlo già anche solo di sfuggiata fa già un certo effetto.. Nessuno è ai suoi livelli.. Mi mancano le partite di lacross, vederlo giocare era davvero piacevole” Char rise di cuore, forse perchè la pensava come me, o forse perchè ero completamente rossa mentre parlavo di lui.
“Beh, hai ragione, ma riprenderanno presto e poi Alec non sarà più un problema per te” mi soffocai appena con la saliva a quelle parole.
“Ehm.. Io.. Siamo tornati insieme” sussurrai arrossendo appena.
“Tornati insieme?!” Accentuò il tono della frase quasi con sarcasmo.
“Si.. Non voglio stia con Heather, lei pensa di avere potere su di lui e tra i tre sono io l'unica che ha poteri, perciò non le lascerò scampo” sospirò appena.
“Spero per te che la situazione andrà a finire bene”

Dopo la mia confessione continuammo a parlare per un po', del più e del meno. Non le avevo detto di Heather e della nostra discussione, volevo vedermela da sola.
Di Char mi faceva ridere la tranquillità con cui parlava dei ragazzi con cui aveva preso a flirtare a scuola, era come se fosse libera e si stesse godendo la vita che, ancora per un po', ci permetteva di far emergere il nostro lato umano.
Non si aspettava tornassi con Alec, pensava fossi più come lei, e invece la mia impazienza, che mi portava costantemente alla ricerca della felicità, sembrava non avere mai fine.
Si erano ormai fatte le sette tra una battuta e un'altra, tra una confessione e l'altra, così Char decise di andare via per sistemarsi dato che tra meno di un'ora saremmo dovute essere a scuola e non appena lei andò via mi rimisi sotto le coperte accucciandomi appena. Avevo freddo e a dire il vero non volevo andarci.. Avrei visto Alec è vero, ma forse ero spaventata nel vedere cosa sarebbe successo dopo che non ci eravamo né sentiti né visti per un giorno intero, sapendo anche che Heather non vedeva l'ora di andare a trovarlo e chissà per quale motivo. Sembrava così angelica, eppure la sua espressione nell'esprimere il desiderio che provava nel riavere Alec mi faceva dubitare della sua finta facciata da brava ragazza, cosa che aveva confermato venendomi a parlare.
Poco dopo sbuffai seccata, ero stanca di tutti i miei dubbi e volevo solo smettere di pensare. Così mi alzai dal letto e mi avviai in bagno. Tolsi il pigiama e l'intimo e lasciai che l'acqua si riscaldasse un po', non appena tutto fu pronto entrai nella doccia e lasciai che l'acqua scivolasse calda sul mio corpo. Era una sensazione di piacere e sentivo il mio corpo sempre più rilassato e a suo agio.
Lasciandomi trasportare da quella sensazione di tranquillità mi appoggiai al muro e mi accarezzai il corpo chiudendo poco dopo gli occhi. Senza rendermene conto li aprii poco dopo e una figura nuda, alta ed imponente fu di fronte a me. Il panico mi fece mancare il fiato tanto che urlare mi risultò impossibile. Provai appena a muovermi e a scappare, ma le braccia della figura mi stringevano così forte da farmi male. Deglutii e poi guardai la figura di fronte a me negli occhi.
“E così, tu sei Astrid, mh?” La figura si avvicinò di più al mio viso sussurrando quelle parole lentamente, scandendole una ad una mentre io non riuscivo a elaborare la situazione, pietrificata dalla paura e dall'ansia. Ero imbarazzata e mi sentivo vulnerabile nuda di fronte a quell'essere. Cosa voleva da me?


***

SPAZIO AUTRICE.
Salve a tutte, oddio, scusate il ritardo, ma ultimamente ho avuto un po' di problemi e non riuscivo ad essere sicura del capitolo, fino ad oggi ho aggiunto altre scene, come l'incontro tra Astrid ed Heather. Chissà se è davvero umana e chissà cosa succederà in questo piccolo triangolo amoroso. Non vedo l'ora di continuare a scrivere.*-* Spero la storia vi stia piacendo, a presto.


TWITTER: McKidrauhl_



 

  
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