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Autore: Tsukino Chan    30/11/2008    2 recensioni
Neville Longbottom è ora un esimio professore di Hogwards, che deve vedersela con i suoi studenti, e per uno sfortunato caso, anche con i parenti di un particolare studente. Si perchè quando Malfoy Scorpius devasta per l'ennesima volta parte della serra di erbologia, Neville si vede costretto a convocarne i genitori. Però non tutto si risolverà con un tranquillo colloquio. Perchè a causa di Wilde, il professor Longbottom dovrà avvicinarsi pericolosamente ai Serpeverde, rimanendo invischiato in una relazione alquanto anomala. Riuscirà il povero Nevile ad arrivare alla pensione?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Neville Paciock
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da Epilogo alternativo
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1.Serre che bruciano e gufi anonimi.

[Aprile]

Era un mercoledì, e Neville Longbottom, esimio professore d'erbologia alla scuola di magia e stregoneria di Hogwards, mal sopportava i mercoledì.
Questo perchè era il giorno che divideva la settimana tra i giorni in cui si pensa al fine settimana appena trascorso da quelli in cui si organizza il fine settimana che sta per giungere; inoltre era il giorno in cui i ragazzi venivano mandati per punizione a pulir le serre, e cosa non meno importante, era il giorno in cui il professor Longbottom doveva tenere lezione ai due anni più indisciplinati della scuola: il secondo ed il sesto.
Per concludere in bellezza quello stesso giorno la serra numero quattro era stata soggetto di un fenomeno di autocombustione spontanea.
Tutto a causa della tendenza a trasformarsi in combustibile delle piante, di una nottata insonne e della presenza dell'erede dei Malfoy  nello medesimo luogo ed istante.
La degna conclusione dell'incontro di questi tre piccoli particolari si poteva ben leggere nello sguardo furioso della preside mentre il professor Longbottom le esponeva i motivi per cui un centinaio di Fumaria Magica giacevano a terra carbonizzate nel giorno della loro fioritura.
-E gli studenti?- Il tono della McGranitt riportò il povero professore ai tempi delle lezioni su come trasfigurare un topo in una teiera scrutato da due gelidi occhi azzurri.
-Fortunatamente ne sono usciti tutti indenni, Preside.  Per sicurezza ho accompagnato l'intera classe in infermeria per un controllo.-
L'espressione stizzita della preside si smorzò un poco, qualche millesimo d’arrabbiatura in meno circa.
Neville si sentì in qualche modo rassicurato: aveva temuto che la McGranitt si trasformasse in una grifondoresca versione di Snape al femminile, cosa che probabilmente il ritratto dell'ex professore di pozioni alle sue spalle avrebbe nettamente gradito.

Poi anche quel mercoledì giunse alla sua naturale conclusione.
Nella rassicurante notte del Giovedì il professor Longbottom varcò la soglia della sua camera desiderando ardentemente di lavar via la fuliggine che lo ricopriva per poi aver un incontro ravvicinato col suo cuscino.
Mentre si avvicinava al baule per recuperare un asciugamano pulito, il suo sguardo cadde sul nuovo set da lettere, ricevuto per natale, che spuntava a malapena sulla scrivania ingombra di compiti non corretti.
Gli tornò in mente quello che sua nonna ripeteva sempre, ci sono quattro tipi di notizie: quelle su cui si sorvola, quelle su cui si tace, quelle che debbono essere urlate ai quattro venti ed infine quelle  che richiedevano una comunicazione formale.
Per quanto riguardava il giovane Malfoy dopo le azioni di quel giorno le prime due opzioni erano da escludere.
Con un ghigno appena accennato l'esimio professore afferrò una piuma.

Daphne Greengrass, in un giovedì pomeriggio come tanti, comparve all'interno del camino dell'abitazione della sorella Astoria.
Circa una trentina di minuti prima era scomparsa da quello stesso camino a causa di un'urgenza lavorativa, e nella fretta aveva abbandonato nella casa il suo mantello damascato grigio.
Contemporaneamente alla sua comparsa, fece ingresso nella casa d’Astoria un volatile recante posta.
Daphne ed il gufo s'incontrarono nel salotto. Lui inclinò la testa da un lato per osservarla meglio, lei inarcò un sopracciglio sorpresa.
Era un'esemplare comune, probabilmente uno di quelli che prendi in affitto dalle poste magiche,  non troppo veloce ne adatto al trasporto di pacchi voluminosi, insomma un gufo di rappresentanza che vuole rimanersene in incognito.
Abituata ai barbagianni dei Malfoy, Daphne si sentiva estremamente incuriosita da quel gufo così anonimo, quasi quanto una zanzara di fronte ad una pelle candida.
La parte più profonda del suo subconscio le avrebbe volentieri suggerito di lasciare gli affari di sua sorella nelle mani di sua sorella, se in quel momento lo stesso subconscio non fosse attratto dal contenuto di quella lettera dalla busta rosso dorata che faceva la sua bella mostra sulla zampa dell'animale.
Non si sa come, ma Daphne era convinta che la missiva fosse diretta ad Astoria, convinta che nessuno avrebbe mai usato un gufo spennacchiato per scrivere al caro cognato Draco Lucius Malfoy.
Così allungò la mano ed il volatile le consegnò la missiva.
Poi ricordandosi dov'era chiamò ad alta voce la sorella.
Nessuno rispose.
Daphne chiamò di nuovo. E di nuovo.
Alla quarta volta un'elfa domestica le comparì davanti, informandola che la signora era uscita.
Daphne allora guardò la busta. Magari era una cosa importante, che richiedeva un intervento immediato. Oppure conteneva notizie allarmanti per la sua sorellina che l'avrebbero preoccupata, o messa in ansia o chissà che. Lei, in quanto sorella maggiore non avrebbe mai permesso a qualcuno di far soffrire la sua dolce, caparbia sorellina.
Chissà chi era poi che le scriveva.
Girata la busta, lesse il nome del mittente: Neville Longbottom, Professore di Hogwarts.
-Longbottom? Oh, no!- Che fosse successo qualcosa al suo piccolo Scorpius? Chissà che gli aveva fatto quell'imbranato grifondoro.
Ma non avrebbe dovuto esser la preside ad informare le famiglie di eventuali incidenti?
-Forse però è solo per informarli di qualche punizione.- tentò di autorassicurarsi Daphne.
Poi ci ripensò.
-Non è possibile che Scorpius abbia fatto qualcosa di male! Sicuramente si tratta di uno sbaglio! Ah ah!- In quanto zia single stravedeva per quel nipote.
Ma allora perchè una lettera dall'ex persona più bistrattata di tutta Hogwards?
Diretta a sua sorella poi.
-Oh mio Dio!- esclamò Daphne.- Sono amanti!-
E con questa scioccante rivelazione autoricavata la sorella maggiore si apprestò a lacerare la busta per leggerne il contenuto.


Continua...


Due parole da chi scrive:
Capitolo corto in quando avrebbe dovuto essere il prologo.
Mi rendo conto che non rende molto il personaggio che io immagino sia Daphne, per cui abbiate pazienza ed aspettate di leggere gli altri capitoli, in realtà non è solo una pazza che legge la corrispondenza altrui.
Credo sia peggio xD
Inoltre come avete notato Daphne leggendo il nome non insulta il caro Neville, questo perchè ormai i personaggi sono cresciuti, e non voglio far loro cadere nel solito cliché d’insulti alla " stupido grifondoro-maledetta serpeverde", non aspettatevi però che siano come latte e miele però xD
Vi aspetto nel prossimo capitolo "L'incontro!", certamente più lungo.

Grazie ad apollo41, CallieAM, delfina e steg94  che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti.
Un ringraziamento speciale a  VivianaRossa e PersefoneFuxiache hanno usato un poco del loro tempo per la causa pro recensioni.
x VivianaRossa: Mi spiace per gli "orrori" sintattico grammaticali presenti nel prologo, penso di averli corretti tutti e spero davvero che questa volta il capitolo sia più leggibile. ^-^
xPersefoneFuxia: chissà magari le vecchiette potrebbero ricomparire prima o poi xD Grazie per la recensione, spero che anche questo corto, e sicuramente meno divertente capitolo ti sia piaciuto ^-^

 

 

  
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