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Autore: _joy    06/02/2015    6 recensioni
SEGUITO DI "ORGOGLIO E PREGIUDIZIO. MA SOPRATTUTTO IL SECONDO"
[Mikayla Black/Ben Barnes]
Mikayla Black, Serpeverde, ha mutato alcune delle inossidabili certezze con cui era cresciuta, scoprendo che i Purosangue non sono sempre i migliori, esattamente come non è vero che i Babbani sono inferiori per nascita.
Con un padre è rinchiuso ad Azkaban e una madre che l'ha disconosciuta per via della sua relazione con un attore babbano, Ben Barnes, Mikayla crede di aver ormai superato la parte difficile...
Ma ora deve lasciare Ben e tornare a Hogwarts, dove il suo ex fidanzato, Blaise Zabini, è deciso a vendicarsi di lei...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Di magia e di babbani'
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Alla fine si scopre, quando Piton scende a cercarli, che i tre si sono ripresi dagli Schiantesimi e sono scappati.
 
Ma non possono andare lontani.
Io resto nell’ufficio del Preside, che fa chiamare Mindy e Claire.
Arrivano entrambe assonnate e spaventate e, quando mi vedono e Harry spiega loro l’accaduto, iniziano a urlare come due Banshee.
Mindy andrebbe a cercare personalmente Zabini se Silente non la trattenesse.
Claire mi prende tra le braccia e io scoppio a piangere; piange anche lei e così fa Mindy, che ci raggiunge subito.
Quando riesco a riprendere fiato, Claire sta imprecando in modo così scurrile che alcuni dei Presidi nelle cornici sembrano imbarazzati e seccati; l’unico più furioso di lei è Phineas Nigellus, che sta dicendo a Silente da mezz’ora che un tale insulto alla rampolla dei Black è inaccettabile.
«Phineas» risponde Silente, grave «È inaccettabile nei confronti di chiunque, non solo di una Black»
«Infatti!» urla Claire, sorprendendo tutti «Se gente come lei e come quel porco di Zabini foste meno sicuri che il sangue rende un essere umano superiore a un altro e gli dà il diritto di fare quello che vuole, allora il Mondo Magico non sarebbe la fogna che a volte è!»
Si asciuga gli occhi, rabbiosamente, e nessuno osa contraddirla.
Nemmeno Nigellus, che apre e richiude la bocca, scioccato.
Silente sorride a Claire e poi, con la bacchetta, fa apparire una teiera e alcune tazze.
«Potremmo magari bere un thè caldo» dice «Penso ci farebbe bene»
Ma quando mi porge la tazza io scuoto il capo: non riuscirei a inghiottire un sorso, ho lo stomaco annodato per la tensione.
Mindy cerca di farmi bere, sostenendo che una bevanda calda può solo farmi bene, ma io rifiuto.
«Preside» sento Claire mormorare «Non potremmo accompagnarla in camera?»
«No, mia cara» risponde Silente «Lo so che per Mikayla è durissima, ma se non affronta ora questa cosa… Se la rimanda… Poi sarà peggio»
 
Capisco che, razionalmente, ha ragione.
Ma non so cosa darei per scappare di qui.
 
E presto, troppo presto per i miei gusti, la porta si apre di nuovo e Mindy e Claire schizzano ai miei lati, come un fido drappello di guardie armate.
Harry si mette alle mie spalle, Silente si sposta dietro la scrivania.
Mi costa ogni singola briciola di orgoglio e di forza che possiedo, ma alzo gli occhi e li pianto in faccia a Blaise Zabini.
 
*
 
Capisco bene perché si dice che Silente sia l’unico di cui Voldemort ha paura.
 
Malgrado sia filantropo, geniale, persino divertente, ora l’immagine del Preside bonario ha lasciato posto a quella di giudice inflessibile.
Zabini, Nott e Mulciber sono in piedi davanti a lui e tutti e tre sono chiaramente spaventati, malgrado cerchino di mantenere un’espressione spavalda.
«Stavamo solo scherzando» dice in quel momento Mulciber, tracotante «Uno scherzo innocente…»
Silente gli rivolge un’occhiata di tale disgusto da zittirlo.
«E così» scandisce «Questo secondo voi tre è uno scherzo… Immagino però che se vi appendessi per i piedi a testa in giù dalla Torre di Astronomia non lo trovereste divertente»
I tre si guardano, sgomenti.
Silente è, di norma, un mago estremamente generoso e mai incline a punizioni corporali: a Hogwarts il peggio che può capitare è di aiutare il custode nelle sue mansioni, o dover pulire o riordinare in giro.
«Lei… lei non può!» esclama Nott, inorridito.
«Io non posso» ripete Silente, a bassa voce.
È quasi peggio che sentirlo urlare.
«Invece, immagino che voi possiate fare quello che volete» prosegue «Senza conseguenze, per giunta. Posso sapere, signor Nott, chi vi credete di essere per pensare di poter osare un atto così vile ed esecrabile nella mia scuola, senza che noi lo veniamo a sapere e senza che ci siano delle conseguenze?»
Sotto i suoi occhi azzurri e glaciali, Nott trema.
«Noi…» balbetta «Io… Mio padre…»
«Tuo padre a scuola era una capra» lo informa Silente, con garbo «Ma nemmeno lui ha toccato simili bassezze. E se mai ti giustificasse, non mi farei problemi a definirlo un poco di buono»
Nott diventa rosso come un pomodoro.
«Come… come si permette?» dice, in un patetico tentativo di mostrarsi offeso.
«No, come voi vi permettete!» ribatte Silente, furioso «Come avete osato? Questa vile azione vi costerà molto, molto caro!»
«Ma non abbiamo fatto niente!» fa Mulciber, impaurito «Noi…»
«Signorina Black» lo interrompe Silente, senza smettere di fissarli disgustato «Hai avuto l’impressione che questi tre - non so come definirli… individui - scherzassero con te?»
«No» rispondo.
E, con orgoglio, ammetto che la mia voce non trema.
«Mi hanno chiamata puttana. E si sono offerti di dimostrarmi com’è un vero uomo» aggiungo.
Devo trattenere Mindy per un braccio, perché fa per saltare al collo di Blaise.
Lui è l’unico che è rimasto zitto.
«Bene» dice il Preside «Affinché possiate riflettere sulla vostra mascolinità con tutta calma, vi sospendo per un mese. Le vostre famiglie saranno avvisate e il fatto denunciato al Ministero della Magia, affinché resti come un vostro precedente»
«Cosa?» urla Mulciber, paonazzo «Non può farci questo!»
«Oh, sì che posso» risponde il Preside, disgustato «E lo farò, in modo che questo gesto osceno sia per voi una macchia indelebile, com’è indelebile la vergogna del vostro comportamento! E siccome non credo che sia sufficiente per voi, siete anche puniti con una sessione supplementare di esami e una macchia perpetua nel vostro curriculum scolastico. Tolgo a Serpeverde ogni singolo punto conquistato quest’anno da tutti i suoi studenti e vi obbligo a servizi utili alla scuola fino alla fine dell’anno»
 
Nott e Mulciber sembrano prostrati.
«Quanto a te, Zabini» aggiunge ancora il Preside «Le tue ore di debito con la scuola si estenderanno anche al prossimo anno. E lascia che ti dica un’altra cosa: avvicinati ancora a Mikayla Black, in qualsiasi modo, e non avrai occasione di rimpiangerlo. Sono stato chiaro?»
Zabini non lo guarda, ma Piton lo afferra per il colletto e quasi lo solleva da terra.
«La Sala Comune è interdetta a tutti voi» annuncia Piton «Dormirete nella Guferia… peccato per i poveri gufi!»
«Professore!» annaspa Nott, pallidissimo «La prego… è sporco e freddo e buio…»
«Una sistemazione di lusso, per voi» ribatte il Professore, disgustato «E ora, prima che ve ne andiate… Zabini»
Lui si volta a guardarlo, pallido.
«Scusati con Mikayla. Subito. E prometti immediatamente, sul tuo onore di Mago, che non oserai più avvicinarla»
Lui rimane in silenzio.
Nemmeno mi guarda, si fissa le scarpe ostentatamente.
 
Quando sono io a muovermi, nessuno dice nulla.
Mi paro davanti a Blaise e lo schiaffo che gli tiro risuona nel silenzio pesante della stanza.
Lui incassa con una smorfia e mi guarda.
Non vedo vergogna nei suoi occhi, solo rabbia e livore.
Cerca con gli occhi Piton, ma il professore lo fissa con disgusto.
«Non voglio le sue scuse» dico, secca «Non sarebbero sincere. E le bestie come lui meritano solo il mio schifo»
Silente annuisce.
Che strano… Non gli ho mai visto esprimere nulla che non fosse fiducia e tolleranza.
«Chiunque oserà sfiorare soltanto Mikayla lo rimpiangerà amaramente» aggiunge ancora «Avete la mia parola. E ora sparite dalla mia vista, immediatamente!»
I tre si dirigono alla porta, mesti.
Piton li spinge bruscamente fuori e noi restiamo soli.
Mi lascio scivolare sulla poltrona e mi copro il viso con le mani.
«Mika, cosa possiamo fare?» domanda Claire, angosciata «Professor Silente… Non potrebbe spostarla in Grifondoro?»
«No, cara» risponde lui «L’assegnazione delle Case è qualcosa che non può essere modificato, perché il Cappello Parlante legge in voi i talenti e le inclinazioni e Mikayla riassume in sé molte delle doti che Salazar Serpeverde ammirava. Serpeverde è stata la Casa di grandi maghi e streghe, talentuosi come Mikayla. Non giudicarli sulla base di tre mele marce»
«Le mele marce sono più di tre» interviene inaspettatamente Harry, serio «Lo sa anche lei, Professore»
«Harry» sospira lui «Non voglio parlarne ora. Sono però disposto a fare qualunque cosa – nei limiti della ragionevolezza – che possa far stare meglio Mikayla»
 
L’attenzione si sposta nuovamente su di me e io…
Io desidero una sola cosa.
«Voglio vedere Ben» bisbiglio, stanca.
Mindy annuisce vigorosamente, Silente invece sembra preoccupato.
«Cara, se è quello che desideri non voglio certo negartelo… Ma rifletti: sei sicura di volergli raccontare quello che è successo? Lo farai preoccupare da morire…»
«Peggio» lo interrompe Claire «Vorrà ammazzare Zabini e vorrà venire qui… E come sarebbe possibile?»
Ci rifletto su.
Se glielo dicessi, Ben impazzirebbe e io lo so.
E non voglio, assolutamente non voglio, che si metta in testa di fare una pazzia o si cacci in qualche guaio.
Ma riuscirei a non dirglielo?
Non ne sono affatto certa…
Non che l’idea di nascondergli qualcosa mi piaccia… Ma che alternative ho?
E l’idea di vederlo, di abbracciarlo al momento mi sembra l’unica cosa che mi evita di cadere in mille pezzi.
Eppure, dopo qualche minuto di riflessione, scuoto il capo.
Non posso metterlo in pericolo.
Ben viene prima di tutto, per me.
«No» dico, a bassa voce «Ha ragione, Preside. Non sarei capace di mentirgli… E Ben non sarebbe capace di non reagire. Odia essere separato da me e dal mondo magico… Se gli dicessi quello che è successo impazzirebbe. Non posso»
Silente annuisce.
 
Mi alzo e vacillo sulle gambe.
Claire e Mindy mi si affiancano e mi reggono per le braccia.
Stretta a loro, percorro la strada fino alla mia torre.
Senza che ci sia bisogno di parlare, Claire Evoca delle coperte e dei cuscini in più.
Organizzati due giacigli di fortuna, le mie amiche si sdraiano.
«Siamo qui, Mika» mi dice Mindy «Tu cerca di dormire»
 
Ma io non ci riesco.
Ogni volta che chiudo gli occhi mi sembra di sentire delle viscide mani che mi afferrano.
Mi sembra di sentire il rumore della stoffa dei miei abiti che si strappa e il tocco di mani rozze sulla mia pelle.
E l’idea di aver consapevolmente rifiutato di vedere Ben mi strazia.
So che ho fatto bene, razionalmente, ma mi sento lacerata.
Ho bisogno di lui.
Affondo il viso nel cuscino, per non svegliare Mindy e Claire, e piango tutte le mie lacrime.
 
 
 
***
Buongiorno, cari lettori?
Come state? State arrancando nella neve?!
Io sono seriamente preoccupata perchè stasera devo prendere un treno... Ce la farò? Mi abbandonerà per strada?!
Comunque... Vi segnalo che ho iniziato a scrivere una nuova storia, fandom Ben Barnes, che si intitola "Esprimi un desiderio" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3003709&i=1).
Per qualsiasi domanda o per fare due chiacchiere mi trovate su Facebook!
Pagina: https://www.facebook.com/Joy10Efp
Profilo: https://www.facebook.com/profile.php?id=100007339248477
Buona lettura!
Joy

   
 
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