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Autore: Sunny    09/02/2005    50 recensioni
A vent'anni dalla scomparsa di Voldemort, il Mondo della Magia si vede ricomparire il suo Marchio Nero nell'oscurità della notte... ma questa volta in campo scenderanno anche nuove forze, più decise e più agguerrite che mai. Intrighi mortali, lotte all'ultimo sangue, amori inarrestabili e passioni travolgenti sconvolgeranno gli eroi della 'vecchia' e della 'nuova' guardia, in un mondo in guerra in cui il cuore ha la meglio anche sulla ragione...
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Un momentino, please: la scena iniziale di questo chap appartiene a una cosa che ha scritto per me la Kim un bel po’ di tempo

Un momentino, please: la scena iniziale di questo chap appartiene a una cosa che ha scritto per me la Kim un bel po’ di tempo fa… era troppo bella e troppo perfetta, non potevo lasciarla fuori dalla storia! Quindi questo iniziale dolcissimo Jack/Amy moment è tutta opera sua! ^_________^

 

 

FIRE MELTS ICE

 

 

 

 

CAPITOLO 3 : SEGRETI

 

 

Lie to me, say that you need me
That's what I wanna hear
That is what makes me happy
Hoping you'll be near
All this time how could I know
Within these walls I can feel you
Another day goes by, will never know just wonder why
You made me feel good, made me smile

                                                                       Another Day, Lene Marlin

 

 

***************

 

Amelia era distesa sul suo letto, con le spalle appoggiate alla spalliera, i capelli castani che le cascavano morbidi sulle spalle, una leggera camicia da notte addosso, mentre le stelle e la luna illuminavano la sua stanza. Si rigirò tra le mani le pagine del libro che aveva in mano, la sua mente del tutto altrove… era inutile, non ci riusciva proprio a concentrarsi. Diamine… si sentiva confusissima, e soprattutto non riusciva a pensare ad altro che…

Chissà dov’era Jack in quel momento? Di sicuro era con Steacy, la bellissima Steacy, che aveva avuto la fortuna di riuscire a fargli girare la testa… e che probabilmente neanche se ne rendeva conto.

Magari erano a mangiare insieme, o a fare una camminata per Diagon Alley… sorrise quasi con sarcasmo, rendendosi conto del fatto che stava escludendo l’ipotesi più verosimile… magari erano semplicemente e dannatamente uno tra le braccia dell’altra, confessandosi quanto si amavano… e Jack avrebbe mentito ancora. Avrebbe mentito ad un’altra. Era un ragazzo magnifico, e neanche lei sapeva come mai avesse deciso di non innamorarsi… chissà, magari un giorno avrebbe trovato quella giusta, quella che avrebbe fatto veramente battere il suo cuore esattamente come era successo ai suoi genitori da giovani, da quanto raccontava Ron… ma perché diamine si era innamorata di Jack Weasley? Del suo migliore amico… forse era lei che era stata stupida a farsi delle illusioni, forse con l’amicizia nessuno dei due avrebbe sofferto… ma lei soffriva eccome vedendolo uscire ogni stramaledetta sera, tutto tirato a lucido, sapendo che di lì a due o tre ore sarebbe finito a letto con un’altra… Forse era vero, il Jack-amico era molto meglio del Jack-fidanzato… ma quale dei due voleva veramente lei? Quanto sarebbe stata capace a sopportare…?

I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti da qualcuno che bussava alla porta.

Istintivamente Amelia chiuse il libro e afferrò la bacchetta dal comodino con la velocità tipica di un War Mage, prima di puntarla contro la porta. Chi diavolo poteva essere, che aveva irrotto a casa sua?!

“Chi è?”

Ma l’estraneo non rispose, bensì aprì la porta con un sorriso divertito, e ad Amelia ci volle un attimo per realizzare la situazione, tanto che rimase per qualche secondo immobile con la bacchetta tesa in avanti.

“Jack…?”

Il ragazzo inarcò un sopracciglio e sorrise. “Ehi, avevo qualche dubbio che le tue intenzioni fossero di farmi fuori al più presto…”

“Ma… cosa ci fai qui?” fece confusa lei, riponendo la bacchetta sul comodino.

“Se vuoi esco” fece lui, fingendosi offeso.

“NO!” esclamò lei, sorprendendosi da sola di tutta l’enfasi che mise. Jack la guardò con tanto d’occhi, facendola arrossire terribilmente. “Ehm… Steacy?” chiese Amelia, mordendosi un labbro, cercando di distogliere l’attenzione di Jack dal suo ormai evidente rossore.

Jack si grattò la nuca. “Beh… sono passato a prenderla a casa, ma aveva mal di testa e quindi…”

Si avvicinò al letto di lei, mentre Amelia si sentiva mancare il fiato… Dio, come stava bene… indossava un paio di jeans e una maglietta senza maniche nera e aderente che gli metteva in evidenza il suo corpo statuario, mentre i capelli erano un po’ più pettinati del solito e - Amelia l’aveva sempre preso un po’ in giro per questo - come al solito ci era andato giù pesante col profumo, che su di lui donava incredibilmente..

“Che ci fai ancora sveglia?”

Amelia assunse un’espressione da bambina intimorita. “Scusami, papà, a che ora era il coprifuoco stasera…?”

Jack rise. “Ma che simpatica… posso?” fece poi, indicando il letto.

“Sì, certo” rispose subito lei, tirando indietro le gambe, in modo da fargli un po’ di posto.

Jack si lasciò cadere sul letto, sospirando. “Uff… fa un caldo micidiale” così dicendo si sfilò la maglietta, senza il minimo imbarazzo… peccato che Amelia fosse nella situazione opposta. Divenne tutt’ad un tratto scarlatta e abbassò il capo per non darlo a vedere.

“Sì, ehm… un caldo micidiale, sì…” balbettò, aggiustandosi i capelli dietro le orecchie. Perché diavolo doveva reagire così?! Non era certo la prima volta che vedeva Jack a petto nudo, andavano al mare insieme da quando avevano dodici anni e vivevano insieme da più di due anni… ma Jack non era solo bello, era qualcosa di… di… indescrivibile.

“Com’è che sei strana, stasera?” domandò dubbioso lui, arricciando il naso.

“Uh, niente” Amelia cercò di suonare il più casuale possibile. “… trovi?”

“Mh mh”

“… che so, magari è la stanchezza”

“Sarà” dedusse Jack “quindi ti disturbo se resto un po’ qua?”

“No, che dici” rise lei “rimani”

Jack sorrise, poi si sistemò comodo con le spalle contro un cuscino, dopodiché seguì qualche istante di silenzio, durante il quale Amelia cercò disperatamente di non perdere la calma.

“Sai, avevo proprio voglia di parlare un po’ con la mia migliore amica”

Istintivamente Amelia sorrise. “Beh, mi fa molto piacere… è un po’ che non parliamo”

“Già” annuì Jack, prima di lasciarsi scappare un sorrisetto “anche se stavolta l’argomento non è proprio dei più comuni, diciamo”

“Dai, spara”

“Beh… è strano parlarne, è solo che… insomma, con la mia ragazza non ci riesco a parlarne, non so se capisci cosa intendo…”

“Dimmi che cos’è!”

“Promettimi di non scoppiarmi a ridere in faccia”

“Promesso”

“E’…”

“…è?”

Jack sospirò. “Il sesso”

Amelia sentì che le sue buone intenzioni la stavano pericolosamente tradendo quando avvertì che il suo viso stava diventando rosso… ma fortunatamente riuscì a calmarsi, soprattutto vedendo che, assorto com’era, Jack non si era accorto di niente.

“Oh” fece lei.

“Voglio dire” proseguì Jack “è una cosa bella, no? E io ogni tanto mi sento come se la stessi sprecando… tutti gli uomini si ricordano la loro prima volta come la più speciale e cose del genere… e io a stento me la ricordo, la prima volta. Capisci cosa intendo?”

“Forse io non sono la persona più adatta a darti consigli su questo” fece Amelia.

“E’ che mi sento uno stronzo” fece Jack sbuffando “ho fatto stare male un sacco di ragazze che magari ci tenevano davvero a me…”

“Il fatto che tu te ne renda conto è già un segno di maturità” cercò di consolarlo lei, sentendo le viscere che le si contorcevano… mai e poi mai avrebbe immaginato di poter parlare con lui di queste cose, proprio in quel momento!

“… tu dici?”

“Certo” sorrise lei.

“Che poi non è che di loro non me ne fregava niente, comunque… cioè, in quel momento mi piacevano!”

“Non basta che ti piaccia una ragazza mentre ci sei a letto” fece Amelia “lì ti piace per forza… se ne sei innamorato, devi esserlo sempre. Facendo il tipo di vita che fai tu, devi considerare che ci sono due casi: o hai la fortuna di trovare una ragazza come te, stile ‘una botta e via’, magari anche molto carina, che ci stai insieme per una notte e poi amici come prima o magari non vi vedete più… oppure te ne può capitare una che ci tiene veramente, e vedendo che ventiquattro ore dopo che le hai detto ‘ti amo’ finisci tra le braccia di un’altra… ci sta male di brutto”

“E’ che io non so se riesco a distinguere un caso dall’altro”

“Ah, non ci credo che non ci riesci” rise lei, e per un istante Jack arrossì.

“Ecco, io…uhm… ecco…” sbuffò “tutto per questa stradannatissima paura delle relazioni serie!”

“Come mai ti fanno così paura?”

“… perché… perché io non ci so stare con le donne. Tutto quello che so dare loro è una notte di sesso, punto e basta, ma poi, oltre quello… una relazione seria non si può basare solo su quello. Metti che io vengo a letto con te” fece ad un tratto Jack.

Amelia diventava paonazza. “Ehm… sì”

“… fai conto che tu ti innamori di me e io di te, decidiamo di iniziare una relazione seria… ma poi? Come si va avanti? Io proprio non saprei da dove cominciare, come affrontare la cosa…”

“Che intendi dire?”

“… i miei genitori, pensa ai miei genitori. Loro ora sono felici, ma hanno sofferto per un sacco di anni, e sono stati davvero male di brutto”

“Beh, ma ne è valsa la pena, no?” sorrise lei.

“Sì sì, ne sarà valsa la pena… ma io non so se ce la posso fare” nonostante fossero in penombra, Jack notò che il viso della sua migliore amica era ancora leggermente colorito. “Ehi… ho detto qualcosa che non va?”

“N-no, certo” fece subito lei “io credo che comunque se sei innamorato davvero ce la puoi fare a sopportare un po’”

“Mh”

“Ma parlami di Steacy” fece Amelia “con lei com’è… come le altre?”

La ragazza notò che le orecchie del ragazzo si stavano arrossando. “Beh… forse non esattamente. Per carità, è bella, non è che le manchi qualcosa, e… porca puttana, bella è dir poco… e mi piace anche come persona, è dolce… e poi ci esco da quasi un mese, voglio dire, Dan dice che è un record”

Amelia sfoderò un sorrisetto sarcastico. “Concordo”

“… dicevo quelle cose proprio perché ho paura che con Steacy stia succedendo… e se scoprissi di piacerle davvero non saprei proprio cosa fare…” Jack si coprì il volto con le mani “Merda… perché non ci capisco più niente…”

“Sai, è normale essere confusi… capita a tutti, ogni tanto”

“E’ che… ma sì, insomma, perché io sono così diverso da Dan, Simon, Julie… tutti gli altri… loro ci riescono a mettere la testa a posto”

“Vorresti essere come loro?”

“… beh, non lo so… io… credo di essere felice così, ma quante persone devono pagare perché io sia felice? Forse è ingiusto”

“Ti dirò una cosa” fece Amelia, tirandosi su a sedere meglio “che tu sia uno stronzo non è in discussione” entrambi risero, mentre Jack arrossiva leggermente “e non posso certo negare che sei irresponsabile, inaffidabile e poco raccomandabile…”

“… ancora qualcosa?”

“Sì” confermò lei, mentre Jack si preparava al peggio… “come migliore amico non ti cambierei con nessuno al mondo” disse dolcemente.

Jack sorrise. “Vieni qua” così dicendo le passò le braccia attorno alle spalle, tenendola stretta forte a sé “Tu sei una delle persone più importanti per me, capito?” le disse rassicurante e dolce allo stesso tempo “molto di più di qualsiasi ragazza con cui possa andare a letto. E non farei mai niente per far soffrire la mia migliore amica” così dicendo le diede un bacio sulla guancia.

“… posso chiederti una cosa?” fece Amelia, un po’ intimidita.

“Certo, spara”

“… tu sei mai stato innamorato… innamorato per davvero?”

Jack inarcò entrambe le sopracciglia. “Credo di no… insomma, il termine ‘innamorato’ è piuttosto importante, non posso sprecarlo per le storiucole che ho avuto io… e tu, sentiamo?”

Amelia arrossì. “Io lo sono ora”

Jack si illuminò. “Noo!! Questa sì che è una rivelazione! Chi è, sempre Kennie?”

Amelia gli fece una linguaccia. “No, questo è un altro, anche se Kennie resta sempre il mio preferito”

Jack afferrò l’orsacchiotto che Amelia aveva praticamente da sempre, il mitico e leggendario Kennie. “Dovevi dirmelo, Amy, che mi hai sostituito!” fece Jack con una vocetta stridula, muovendo il peluche.

Amelia rise, prima di riprendersi il suo orsacchiotto.

“Adesso però devi dirmi chi è”

“E perché?”

Jack assunse un’espressione indignata. “Ma come, non puoi dirmi tutte queste cose, che ti sei innamorata e tutto il resto e poi lasciarmi così!”

Amelia si morse un labbro. “E’ che… non posso, Jack, io… è tutto un casino…”

“D’accordo, d’accordo, facciamo un’altra volta” la rassicurò lui, mentre lei sbadigliava e si appoggiava al cuscino.

“Comunque, Miss Sheffield, non me la conti giusta”

Nessuna risposta. Che strano, Amelia era abituata a rispondere alle sue battutine provocatorie…

“…Amy?”

Jack voltò la testa quanto bastava per notare che la sua migliore amica si era pacificamente addormentata, stringendo a sé il suo orsacchiotto, proprio come una bambina stravolta dopo una giornata passata a giocare al sole. Sorrise intenerito, prima di coprirla con un lenzuolo leggero fino alla vita e darle un bacio sulla guancia. “’Notte, Amy” e così dicendo si appoggiò all’altra spalliera del letto e si addormentò anche lui, proprio come facevano da piccoli, quando un letto singolo era più che comodo per entrambi.

 

***************

 

Quinn sbuffò e si lasciò cadere di spalle sull’erba, incrociando le braccia dietro la testa. “Io non ce la faccio più.”

“Sforzati di farcela.” Brontolò Billy, inforcando gli occhiali dopo averli sommariamente ripuliti. “Gli incantesimi di controllo saranno molto probabilmente materia dei G.U.F.O., tanto vale che li impari bene da subito.”

Katie mosse il polso delicatamente, facendo vibrare la bacchetta nel modo corretto… e l’incantesimo le riuscì. Con un sorriso si voltò verso il suo amico. “Piega di più il polso, Billy, così… ok, riprova.”

Billy effettuò correttamente il suo incantesimo. “Oh, in fondo era semplice… bastava solo trovare l’angolazione giusta del polso e…ehi!” una zaffata di vento gli fece volare via un foglio dei suoi appunti, che andò a finire fra i rami del pino che stava facendo ombra ai tre studenti.

Katie fermò la mano del suo amico, pronto a recitare un incantesimo di appello, e si alzò. “Lascia, faccio io. Ho voglia di sgranchirmi un po’ le gambe.”

Molte cose le riuscivano bene, ma tutto ciò che le aveva a che fare con la natura Katie lo faceva ancora meglio… la biondina fu in cima all’albero in una manciata di secondi, ma quando allungò la mano il foglio dispettoso misteriosamente arretrò… Katie si accigliò e salì più in alto per controllare… e sussultò quando si ritrovò faccia a faccia con un divertito Alex Malfoy.

“Ma sei impazzito?!” protestò lei. “Potevi farmi cadere!”

“Chi, tu? Nah, non ci credo…” Alex le porse il suo foglio. “Te la cavi fin troppo bene a saltare da un ramo all’altro.”

Katie glielo strappò di mano e cominciò la discesa. “Che facevi quassù, ci spiavi?”

“E adesso chi è l’arrogante?” Alex fece un sorrisetto e scese a sua volta. “Mi stavo solo godendo le ultime giornate della bella stagione, proprio come te.”

Balzarono entrambi giù e Katie si sistemò sommariamente la divisa. “Io veramente sto studiando.”

“Posso aiutarti?”

“Non ti disturbare, è roba da quinto anno.” Katie tornò a sedersi coi suoi amici. Quinn era già scattata in piedi sentendo la voce di Alex, e si affrettò a salutarlo festosamente. Billy, invece, lo guardava con attenzione dietro gli occhiali.

Alex rispose al saluto di Quinn e si infilò le mani in tasca. “Però è un peccato… i compiti li puoi fare anche stasera, mentre questo bel sole se te lo perdi non lo puoi recuperare da nessuna parte.”

“E’ quello che dico anch’io.” Fece subito Quinn.

Billy la guardò con aria di pena. “Guarda che tu sei anche più indietro di noi.”

“Ma perché non pensi agli affaracci tuoi, proprio tu che non ne vuoi sapere quando ti chiedo…”

Alex ignorò il battibecco in corso, continuando a fissare Katie. “E se ti proponessi una passeggiata lungo il lago? Un’ambientalista come te non dovrebbe rifiutare.”

Billy zittì rumorosamente Quinn e lei gli suonò un libro in testa. Katie inarcò un sopracciglio. “Che ne sai che sono un’ambientalista?”

Alex sorrise largamente. “Sono un mago.”

Katie non si trattenne e scoppiò a ridere. “Che tipo che sei, Alexander Templeton… vediamo se indovino, non cederai finchè non sarò venuta con te, giusto?”

“Esatto.” Alex le offrì la mano. “Andiamo?”

Katie esitò, quindi prese la sua mano e si alzò, scrollandosi la polvere dalla gonna con delle manate. “Ragazzi, scusatemi per qualche minuto… mi immolo per la causa.”

“Divertitevi!” gli urlò dietro Quinn, e Alex ridacchiò quando le sentì sussurrare distintamente “Questa è la volta buona.”

Katie scosse la testa, incamminandosi. “Ignora la mia amica. Lei ha una… vita sentimentale molto attiva, e si è messa in testa che anch’io dovrei fare come lei.”

“Com’è invece la tua vita sentimentale?”

“Normale.”

“Cioè zero?”

“Cioè fatti gli affari tuoi.”

Alex ridacchiò. “Ok, ho afferrato.”

Katie si riparò gli occhi dal sole per guardarlo in faccia mentre camminavano. “Come mai se sei inglese andavi a Durmstrang?”

Alex scrollò le spalle. “Mia madre era una nobile Ungherese.”

Katie sbattè gli occhi. “Era?”

Lui guardò dritto davanti a sé. “E’ morta quando ero ancora un ragazzino.”

“Oh.” Katie fece una piccola smorfia. “Mi dispiace.”

“E di che, non è colpa tua.” Alex la guardò brevemente. “E tu, invece? Porti un cognome importante.”

“…come?”

“Ho il pallino degli annuari.” Le spiegò Alex. “Mi piace leggere le storie delle grandi famiglie… e la tua ha un albero genealogico parecchio importante. Si sente molto parlare dei tuoi genitori, per non dire poi di tuo zio Harry Potter.

“Ah.” Katie fece una smorfia delusa… che scontato. “Ecco il motivo della passeggiata… ti interessa la mia famiglia.”

“A dire il vero mi interessi tu.”

Katie si scansò un ricciolo dalla faccia. “E cosa ti interessa di me?”

Alex fece un sorrisetto da canaglia. “Eh no, questa è la classica domanda trabocchetto… se ti dico che mi piaci ti offenderai, e se ti dico che sono interessato al tuo quoziente intellettivo mi darai dell’ipocrita… mi avvalgo della facoltà di non rispondere.”

Katie non potè fare a meno di ridere, e scosse la testa. “L’autoironia è il tuo forte, eh?”

“Vogliamo chiamarla simpatia e non se ne parla più?” entrambi risero, mantenendo un passo tranquillo e per niente affrettato.

“Sei un tipo molto particolare, Alex…” osservò piano Katie, attirando su di sé lo sguardo del ragazzo… che non potè non notare il bellissimo riflesso che faceva il sole in quella massa di capelli biondi. “Ti credevo il solito marpione a caccia di ragazze dagli occhi languidi… non sono ancora del tutto sicura che non sei così, ma una cosa è certa: sei diverso dagli altri ragazzi che conosco.”

“Si?”

“Si.” Katie rise. “Sei più contorto.”

Alex tirò un plateale sospirone di sollievo e sorrise. “Mi piace sapere che mi consideri diversamente dalla massa.”

Katie lo guardò incuriosita. “Sei uno che ama prevalere?”

“Sono uno che ama vincere, specie quando la posta in gioco è alta.”

Katie ridacchiò. “Figlio unico, eh?”

Alex fece una smorfia. “Si vede proprio tanto?”

“Noooo…” tutti e due risero e continuarono a passeggiare attorno al lago, parlando del più e del meno e godendosi il sole mite di un piacevole pomeriggio di fine Settembre. Quando ebbero fatto – molto più lentamente del previsto – il giro del lago, Katie si fermò a si voltò a guardarlo col mento alto e un’espressione adorabile e sbarazzina sul viso. “Contrariamente a quanto pensavo, non è stato male parlare con te.”

Alex sorrise soddisfatto. “Visto, faccio sensibili progressi.”

Lei rise e scosse la testa. “Adesso devo tornare a studiare. Ci vediamo in giro?”

Lui annuì. “Ok.”

“Ciao, allora.” Katie gli sorrise prima di voltarsi e andarsene.

Alex la guardò mentre si allontanava, e incrociò le braccia sul petto con un sorrisetto. Katie Weasley era una ragazza molto dolce oltre che bella, e come tutte le quindicenni era il classico tipo in attesa del principe azzurro. Beh, in questo poteva senza dubbio accontentarla… forse molto prima di quanto quella testolina bionda e riccia potesse immaginare.

 

***************

 

Susan si asciugò il viso umido di sudore, e continuò ad osservare i movimenti di Amelia mentre colpiva ripetutamente il sacco con calci e pugni. Amelia era sempre stata un ottimo War Mage per la sua agilità e la fluidità dei suoi movimenti… ma quei colpi erano tutto meno che fluidi.

“Sei tesa.”

Amelia sferrò due pugni al sacco. “Non è un buon momento.” Mormorò, senza staccare gli occhi dal suo obbiettivo.

“Ne vuoi parlare?” Susan aveva previsto una risposta negativa, perciò non si stupì… conosceva Amelia, sapeva che l’unico che riusciva a prenderla per il verso giusto era Jack, ma col tempo anche lei si era creata una sua strategia vincente. “Ok, vediamo se riesco a riassumere tutti i tuoi problemi in una sola parola… Steacy.”

Amelia colpì così duramente il sacco da farlo dondolare avanti e indietro per qualche secondo, cigolando nel silenzio della palestra.

Susan strinse le labbra in un muto ‘oh’ di falso stupore. “Lo prendo come un si.”

Amelia fermò il sacco, che ormai aveva rallentato la sua andatura, e ci appoggiò la fronte contro, respirando forte. “Non riesco a gestirla.”

“Cosa non riesci a gestire?”

“Questa situazione. Mi sta sfuggendo di mano.” Amelia si scansò inutilmente la frangia dalla fronte. “Prima, con le altre… Jack era sempre e comunque il mio migliore amico… adesso è anche il ragazzo di Steacy.”

Susan esitò. “Si sta innamorando di lei?”

Amelia si morse le labbra… sospirò stancamente e andò a sedersi accanto alla sua amica, appoggiandole la testa sulla spalla e sbuffando.

Susan le passò un braccio attorno alle spalle. “Lo so, è molto difficile.”

Amelia tirò su col naso. “Jack è tutta la mia famiglia, non potrei mai rinunciare a lui… ma sapessi quanto è diventato pesante il silenzio ultimamente.”

Susan annuì. “Immagino… di lei che ne pensi?”

Amelia fece una smorfia. “Chi, Miss Universo? Con le sue tettone, i suoi occhioni blu a pesce bollito, i suoi dentini di perla e i suoi due metri e mezzo di altezza? L’adoro.”

Susan scoppiò a ridere. “Tesoro, qui il grado di acidità sta salendo pericolosamente. Stai per entrare nella fase in cui non riuscirai a rimanere nella stessa stanza con lei per più di quindici secondi.”

“Mi passerà… mi deve passare.” Amelia sospirò e si rialzò, sfiorando il sacco con le sue dita sottili. “Devo… solo abituarmi all’idea, suppongo.”

“Io invece direi che dovresti crearti una distrazione.” Susan si sporse in avanti, appoggiando i gomiti sulle ginocchia. “Un amico di Peter è in cerca di una lei, si è lasciato da poco con la sua ragazza e ora vorrebbe una bella relazione distensiva.”

“Mmh…”

“Non ti sto offrendo l’uomo della tua vita, semplicemente uno svago.”

“…per caso ha i capelli rossi, gli occhi blu e le lentiggini sugli zigomi?”

“Tesoro, non è Jack Weasley.”

Amelia fece una smorfia avvilita. “Sono ridotta proprio male, eh?”

Susan rise e annuì. “Un po’ si, piccola…” le disse dolcemente, accarezzandole una mano. “Però se segui il mio consiglio…” le due ragazze si interruppero sentendo dei passi pesanti provenire dal corridoio.

“Bene, a quanto pare è così che vanno le cose qui… solo allenamenti per voi signorine, mentre noi uomini duri sempre in missione e in servizio esterno…”

“Lascia perdere, Frankie, sono solo donne... razza inferiore per natura, non c’è gusto.”

“Già… e quello stecchino è pure la cocca del graaaande colonnello Weasley…”

Amelia strinse forte i pugni mentre Susan scattava in piedi, pronta a rispondere per le rime. “Esatto, ragazzi, siamo donne… e girate alla larga se non volete vedere veramente chi è di razza inferiore qui.”

Frank Famble fece qualche passo avanti e lasciò lì dov’erano i suoi due compagni, tutti presi a fare il verso a Susan. “Adesso non si saluta più il proprio uomo, Sheffield?”

Amelia fece una smorfia disgustata e si tappò il naso. “Puzzi di fogna, Frank… abbi almeno il buon gusto di riempirti di deodorante quando vieni direttamente da casa tua.” un fischio e un ululato  dei compagni di Frank stizzirono ancora di più le due ragazze.

Frank fece un sorrisetto divertito. “Non è fantastica? Sa che quando fa la focosa mi arrapa ancora di più… non è ancora la mia sguattera e già esaudisce tutti i miei desideri, che amore…”

“Vaffanculo.” Ringhiò Amelia.

“Andiamocene.” Fece seccamente Susan, ancora presa a fulminare i due rumorosissimi ragazzi che le stavano girando attorno provocatoriamente. “Questi sono solo zotici.”

“Dove credi di andare tu?” Frank afferrò Amelia per i fianchi e la strinse a sé, godendosi la sensazione del suo corpo femminile schiacciato contro il proprio… e distraendosi abbastanza da non veder arrivare il pugno che lo colpì in piena faccia, facendolo arretrare di buoni tre passi.

Amelia continuò a fissarlo inviperita. “Non osare toccarmi mai più.” Sibilò.

“Wow, ti sei scelto una gattina che graffia pesante, eh, Frank?” fece uno degli altri due War Mage.

Susan avanzò verso di loro, facendoli arretrare. “Perché non andate a cercare i vostri cervelli fuori da qui?!”

Frank si avvicinò minacciosamente ad Amelia, che non si mosse di un muscolo. “La prima regola che devi imparare, piccola Amelia, è che io ti tocco quanto mi pare e dove mi pare… e presto non mi limiterò solo a qualche toccatina.” Le sussurrò con un ghigno dipinto sul viso. Amelia fece per colpirlo di nuovo, ma lui le afferrò entrambi i polsi e la trattenne, avvicinandosela per poterle sussurrare ancora all’orecchio. “Che dici, bella puledra selvatica… preferisci scalciare? O ti piace sentirti dominata…?”

Lei lo respinse bruscamente, con una tale violenza che si divincolò i polsi da quella presa ferrea e disgustosa. “Mi fai schifo, esci da qui!!”

Susan affiancò la sua amica, vedendola rossa in volto. “Per l’ultima volta, Famble, fuori!”

Frank fece un sorrisetto e incrociò le braccia sul petto. “Ah si, Heinsen? E da quando devo eseguire gli ordini di un semplice capitano?”

“Da quando coincidono con quelli del tuo diretto superiore, per esempio.

Amelia tirò un impercettibile sospiro di sollievo nel sentire la voce robusta e dura di Ron, e quando lo vide lì in piedi sulla soglia della porta, col viso accigliatissimo e scurito in un’espressione di furia a malapena contenuta, si sentì infinitamente più tranquilla.

Ron avanzò fino a frapporsi fra Amelia e Frank. “Perché non sei a fare rapporto, Famble?”

Frank s’incupì… guardando seccato il suo superiore decisamente meglio piazzato di lui. “Ci stavamo andando, signore.”

“Ecco, e allora vedi di muoverti. Non mi piacciono i lavativi.” Fece brusco Ron. “E bada che la prossima volta che ti pizzico a dare fastidio alle tue colleghe… quel distintivo te lo faccio restituire coi denti. Mi sono spiegato?” ruggì.

Frank non disse nulla, il suo sguardo astioso e collerico diceva fin troppo… si limitò a fare un cenno minimo della testa e uno schiocco di dita per i suoi compagni, prima di uscire dalla palestra insieme agli altri due.

“Viscido idiota bastardo…” Ron sembrò calmarsi quando si voltò verso le due ragazze, e scompigliò paternamente i capelli ad Amelia. “Tutto bene, si?”

Amelia gli strizzò l’occhiolino. “Certo, non ti devi preoccupare… quello è solo un povero imbecille.”

“Lo so… ma sarei molto più tranquillo se cercassi di evitarlo, ok? Lo puoi fare?”

Amelia sorrise e annuì. Normalmente le avrebbe dato fastidio un atteggiamento tanto protettivo, ma per Ron e Hermione faceva sempre un’eccezione… la facevano sentire così amata che non si sentiva un’aggiunta alla famiglia, se ne sentiva parte e basta.

“Io non so come ce li ritroviamo dei miserabili del genere qua in giro.” Fece avvilita Susan, appoggiando le mani sui fianchi.

“Sai quanti altri ne arriveranno ora.” Fece stancamente Ron.

“Ehi, che diavolo voleva Famble qui?” Jack entrò nella palestra piuttosto contrariato, seguito dal suo amico Lucas, mentre continuava a guardarsi indietro.

“Niente d’importante.” Amelia lo zittì. “E non mi chiedere se sto bene.”

Jack alzò le mani in segno di resa, e Ron soppresse un sorrisetto a fatica. Aveva ragione Hermione quando diceva che Jack non aveva difese contro la sua migliore amica. “Da dove venire voi due?”

“Da Hogsmeade, abbiamo fatto quel controllino che ci aveva chiesto mamma. Jack si accigliò. “Tu lo sapevi che adesso bisogna fare rapporto anche al generale in persona per ogni missione?”

Ron fece una smorfia disgustata e incrociò le braccia sul petto. “Fa parte delle sottili novità, si.”

Lucas annuì. “Beh, noi ci abbiamo mandato George.”

Susan inarcò le sopracciglia, trattenendo un sorrisetto. “Ci avete mandato George?”

Lucas sorrise perfidamente. “Ha perso alla conta.”

Ron scosse la testa e rise. “Con un po’ di fortuna farà saltare il sistema nervoso di Taventoon prima di sera.”

“E noi gli faremo una statua d’oro.” Annuì divertita Susan.

Jack si piazzò alle spalle di Amelia, le passò entrambe le braccia attorno alle spalle e le appoggiò il mento sulla testa. “Grande Padre, il cosino morbido e io possiamo prenderci un paio d’ore di permesso?”

Ron inarcò un sopracciglio, divertito. “Il… cosino morbido?”

“Sono io.” Fece sconsolata Amelia, facendo ridere di cuore tutti.

“Dove ve ne andate di bello?” chiese Susan.

“Un nostro amico di Hogwarts comincia oggi come guaritore tirocinante al San Mungo.” Le rispose Jack. “Gli facciamo una sorpresa.”

Lucas fu il primo a sentire il rumore del gufo, che si infilò nella fessura del finestrone socchiuso e planò elegantemente nella palestra. “Ehilà, posta…”

Il gufo sbattè con estrema leggiadria le ali e depositò con un movimento elastico il biglietto fra le mani di Jack, quindi riprese la via del ritorno.

Ron si accigliò. “Chi ti scrive?”

Jack lesse il biglietto più volte ripiegato, quindi lo appallottolò con una piccola smorfia dispiaciuta. “Uhm… Amy? Ti secca proprio tanto se la sorpresa a Marsh la facciamo domani?”

Amelia sbattè gli occhi. “Ma che senso ha, è oggi che comincia… e poi anche Dan…”

“Si, lo so, però… ehm…” Jack si massaggiò la nuca e fece un sorriso incerto. “Steacy mi ha fatto una sorpresa, e mi sta aspettando per andare a mangiare qualcosa insieme.”

“Ah.” Amelia evitò accuratamente lo sguardo di Susan. “Va bene, che ti devo dire… vai, lo dico io a Dan che da Marsh ci andiamo domani.”

Jack le sfiorò la guancia con le dita. “Scusami…”

“Vai, vai, non ti preoccupare.” Fece stizzita lei.

“Sicura?” l’occhiataccia che ricevette fu più che eloquente. “Ok… ci vediamo più tardi.” Jack salutò tutti e uscì fischiettando dalla palestra.

Ron sorrise divertito. “Però, questa tipa l’ha proprio preso, eh?”

Lucas annuì. “Noi sospettiamo che sia quella giusta.”

“Finalmente, speriamo.”

Già, pensò amaramente Amelia mentre fissava il pavimento. Finalmente.

 

***************

 

Alex si domandò per l’ennesima volta cosa facesse sentire i professori di Hogwarts tanto tranquilli da non aver bisogno di controllare i corridoi del castello durante le ore serali. Che stolti. Era buio fuori, e quasi tutti gli studenti erano già nei loro dormitori, solo pochi finivano di studiare nelle proprie sale comuni… una massa di ragazzi tanto monotoni e barbosi che perfino i loro professori non ritenevano necessario sorvegliarli, pensò annoiato Alex. Avrebbe volentieri fumato una sigaretta, ma per fare il bravo studentello non ne aveva portate con sé… doveva aspettare di andare a incontrarsi con Anthony.

Sbuffando, Alex rallentò la sua andatura per osservare il parco fuori dalle finestre… e si fermò quando gli sembrò di aver visto qualcosa… qualcuno.  Fece un sorrisetto: la figura che si aggirava guardinga vicino al lago altri non era che Katie Weasley. La ragazza si guardò con attenzione in giro per essere sicura di essere sola, poi si spogliò fino a restare solo con la camicia e le mutandine addosso, quindi si tuffò nel lago. Alex la osservò mentre nuotava con grazia e riemergeva in superficie con i morbidi ricci biondi tutti bagnati… probabilmente avrebbe deciso di raggiungere quella sirena anche senza missione, pensò divertito fra sé e sé. Quella splendida e giovane creatura era pane per i suoi denti affilati.

Alex si avvicinò in silenzio al lago, nascondendosi dietro un albero per osservare meglio la situazione… poi uscì allo scoperto, ormai certo di avere campo libero, e raggiunse la riva del lago. “Allora ho fatto centro quando ho detto che sei un’ambientalista.”

Katie sobbalzò e si voltò, scattando in piedi… poi si ricordò di avere addosso solo le sue mutande e una camicia che con l’acqua era diventata pure trasparente, e ripiombò giù più rossa di un peperone. Lui rise e lei s’infuriò ancora di più. “Non è divertente!”

Alex incrociò le braccia sul petto. “Non sapevo che amassi le passeggiatine ecologiche notturne.”

Katie lo guardò male. “Ok, mi hai trovato fuori dal castello oltre il coprifuoco… va’ pure a fare la spia e fammi togliere pure tutti i punti che vuoi, ma levati dai piedi!”

Alex la guardò con un cipiglio divertito… e dopo un attimo cominciò a sbottonarsi la camicia con una certa rapidità.

Katie fece tanto d’occhi. “Che stai facendo?!”

Alex si sfilò di dosso prima la camicia e poi il pantalone, finchè non gli rimasero solo le mutande, e le strizzò un occhiolino furbetto. “L’ultimo bagno di stagione.”

Katie arrossì furiosamente quando lo vide tuffarsi nel lago in posizione perfetta, ma dopo un po’ le spuntò un sorriso curioso sulle labbra… nessuno dei suoi amici aveva mai fatto una cosa simile.

Alex riemerse e sputacchiò un po’ d’acqua. “Però, niente male… è bella tonica a quest’ora, eh?”

Katie annuì, continuando a muoversi per restare a galla. “E’ splendida. E’ incontaminata.”

Alex osservò il riflesso della luna sul lago e sorrise… in effetti era uno spettacolo piacevole. “Certo che tu ami molto la natura.”

“Mi piace sentire la sua anima che palpita e respira, quando sussurra col venticello o quando ruggisce col tuono… è come sentirla parlare, mi fa sentire più sicura.” Katie si costrinse a non dire una parola in più sull’argomento… rischiava di finire per parlare delle sue capacità, e non poteva assolutamente farlo con un estraneo.

Alex la osservò per un lungo momento in silenzio, e si sforzò di non sorridere quando la vide arrossire sotto il suo sguardo penetrante… era decisamente carina in quel momento, coi riflessi della luna in quella cascata di morbidi ricci biondi… gli veniva perfettamente naturale guardarla così, non aveva alcun bisogno di fingere. Nuotando lentamente le si avvicinò abbastanza da invadere il suo spazio personale, e trattenne ancora una volta un sorrisetto quando lei si fece indietro ma urtò con la schiena contro la riva del lago. Si limitò a rivolgerle un sorriso dolce, e la guardò dritta negli occhi chiari… lei s’inumidì le labbra e se le morse, ma non abbassò lo sguardo. “Te l’ha mai detto nessuno quanto sei bella?” le sussurrò.

Katie avvampò ancora di più, ma riuscì a fare un breve, piccolo sorriso. “In mezzo a un lago di notte no.”

Alex ridacchiò, ma non smise di guardarla fisso… e gli occhi gli caddero inevitabilmente sulle sue labbra rosee e invitanti. “Meglio, allora… te lo dico io adesso che sei irresistibile…”

Katie gli vide chinare il viso e subito si scansò leggermente. “…che stai facendo… vuoi baciarmi?”

“Altrochè se lo voglio, piccola…” Alex fece un sorrisetto… e incredibilmente arretrò di qualche passo. “Ma non lo farò.”

Katie non capì esattamente per quale motivo, ma invece di essere sollevata come avrebbe dovuto… si sentì un po’ delusa. Leggermente irritata, sbattè gli occhi e si accigliò. “No?”

“No… perché penseresti che l’unica cosa che mi attrae di te è il tuo bellissimo aspetto fisico… e non è così.” Alex le sfiorò il naso con un dito. “Tu mi piaci tutta, Katie Weasley… dentro e fuori. E se hai bisogno di procedere piano, ok. Faremo a modo tuo.”

Katie si morse le labbra ripetutamente… non si aspettava quella mossa. Allora forse era vero che quel profumatissimo maschio che aveva davanti a lei non era solo un cacciatore di ragazze… sembrava genuinamente interessato a lei. I suoi occhi di ghiaccio sembravano impenetrabili, però… per quanto furbo e sicuro di sé potesse essere, non percepiva pericolo nella sua vicinanza. “A… modo mio?” mormorò.

Alex sorrise in modo disteso. “Si… parliamo, conosciamoci.”

“Oh.” Katie annuì e finalmente sorrise a sua volta. “Ok, comincia tu.”

Alex si rilassò nella classica posizione del morto, restando a galla. “Su di me non c’è molto da dire… sai già di mia madre, invece mio padre era inglese, a capo di una fondazione a favore dei diritti dei Magonò nella comunità magica.”

“E’ una cosa molto nobile.” Osservò Katie, muovendo lentamente le mani sotto l’acqua.

“Già. Comunque sia, è morto quando io ero ancora piccolo. Stroncato da un infarto.”

Katie gli nuotò accanto con un’espressione sinceramente dispiaciuta. “Non devi aver avuto una vita facile… senza genitori, voglio dire. Senza una famiglia alle spalle.”

“No. Infatti.” Alex per un istante guardò lontano… questa risposta non gli era costata fatica… non era un’invenzione. “Beh, questo sono io… tocca a te, adesso.”

Katie sorrise e continuò a sguazzare nell’acqua limpida. “Vediamo un po’… sono la terza e unica figlia femmina di famiglia, i miei genitori fanno i War Mage… hai presente?” lui annuì. “Ho due fratelli più grandi che adoro, Jack e Simon…Jack ha venticinque anni e fa anche lui il War Mage, Simon invece ne ha ventidue, è il miglior allevatore di draghi d’Inghilterra e si sposerà fra poco più di tre mesi, più o meno. E poi ci sono io.”

Alex le strizzò l’occhiolino. “La cocca di papà, eh?”

“Si, e me lo merito.” Katie fece un sorriso orgoglioso. “In famiglia sono l’unica che non crea problemi… i combinaguai li lascio fare ai miei fratelli, grazie tante.”

Alex fece un piccolo sorriso. “Hai l’aria di chi vive una vita piena d’amore.”

Katie lesse una distinta nota di malinconia nella sua voce, e annuì piano. D’istinto sollevò un po’ la mano, ma poi si fermò… non poteva aiutarlo in quel modo, non lo conosceva ancora abbastanza per poter rivelare un segreto simile. Così cercò di cambiare argomento. “Sentiamo, cosa pensi di fare una volta finita Hogwarts?”

“Non ho ancora deciso… ma gioco bene a quidditch, non mi dispiacerebbe provare a fare del professionismo. Tu, invece?”

“Vorrei studiare per diventare guaritrice.”

“Una dottoressa che ha le sembianze di un angelo…” Alex fece un sorrisetto malizioso e le fece scorrere le dita lungo un braccio. “…mmh… sai che mi fa incredibilmente male la spalla, perché non cominci a fare pratica con me? Mi offro come cavia.”

Katie arrossì di nuovo e gli scacciò via la mano… ma stavolta sorridendo. Quella canaglia bionda le sapeva muovere bene le mani, per quel poco che aveva visto…

Alex la vide indugiare con lo sguardo su di lui… e ne approfittò per avvicinarsi ancora e cercare il suo sguardo con il proprio. “Non dirmi che ti sei già stancata di conoscermi e vuoi passare ai fatti…” le sussurrò all’orecchio, scansandole un capello ondulato dalla fronte.

Katie fece un sorriso furbo e lo allontanò. “No, mi devi ancora dire il tuo colore preferito e per che squadra di quidditch tieni.”

Alex rise di gusto… quella ragazzina era una vera sfida al suo autocontrollo. “Uno a zero per te, Miss Weasley.”

Lei gli sorrise vispa e allegra. “Andiamo adesso, comincia a fare un po’ troppo freddo.”

Lui le fece cenno di muoversi e incrociò le braccia sul petto. “Vai, allora, esci pure.”

Katie rise. “Ehi, casanova, devi prima chiudere gli occhi.”

Alex fece una smorfia di falsa delusione. “Non indulgi proprio in niente tu, eh? Impietosa.” Borbottò, voltandosi di spalle.

Katie ridacchiò e nuotò fino alla riva, ma prima di uscire esitò e sorrise. “Alex?”

“Mh?”

“Non ho detto una bugia ieri… hai davvero dei bellissimi occhi.”

Alex sorrise e la ringraziò, facendo bene attenzione a non voltarsi per non tradire la sua fiducia… ma guardando con la coda dell’occhio tutto quello che aveva voglia di vedere.

…però… hai capito la ragazzina…

Decisamente una missione piacevole la sua. Quasi quasi avrebbe portato a Lestrange un fascio di fiori per ringraziarlo del compito. Non poteva andargli meglio.

 

***************

 

Jack chiuse piano la porta di casa alle sue spalle, notando che non c’erano luci accese in giro… visto l’orario era più che prevedibile. Camminò senza scarpe nel corridoio per non svegliare Amelia… ma passando davanti alla sua camera vide che c’era la lucetta sul comodino ancora accesa. Gli venne da sorridere, sia Amelia che Simon avevano lo stesso vizio di addormentarsi con la luce ancora accesa… entrò per spegnerla lui, ma si fermò quando sentì i piccoli singhiozzi e notò che le spalle della sua migliore amica stavano tremando.

“Amelia?” Jack si accigliò, e sentendola tirare su col naso ebbe la conferma che gli serviva. “Ehi…” salì piano in ginocchio sul letto e le accarezzò il braccio mentre lei continuava a dargli le spalle, restando voltata verso la parete. “Che è successo, perché piangi?”

“…non è successo proprio niente.” La voce di Amelia era quantomai lacrimosa. “…va’ via, per favore…”

“Non ci penso neanche.” Mormorò pacato Jack, scansandole i capelli dal collo e dalla tempia in quel modo che lei amava tanto. “Prima voglio sapere perché stai piangendo.”

Amelia chiuse forte gli occhi, ma le lacrime non le obbedirono e continuarono a scenderle di loro spontanea volontà.

Jack le baciò la tempia. “E’ per quel tipo, vero? Quello di cui sei innamorata?” il silenzio rotto da un debole singulto fu la sua risposta. “Ecco, lo sapevo… vedi perché innamorarsi porta solo rogne…”

Amelia si voltò quel tanto da poterlo guardare in faccia. “Ma che ne sai tu dell’amore… per te esistono solo la seduzione e il sesso, ma se veramente sapessi cosa significa essere innamorati tante cose le vedresti, le capiresti…”

Jack si accigliò. “Ce l’hai con me?”

Amelia tornò a dargli le spalle. “…no, scusami. Lasciami perdere, è meglio.”

Jack riprese ad accarezzarle il braccio. “Senti, perché non mi dici chi è lui? Voglio farci quattro chiacchiere io con questo stronzone.”

“Jack…”

“Uno che fa piangere una ragazza come te è solo un grandissimo stronzone, Amy.”

Amelia fece un sorriso amaro. “Ti prego, non insistere. E poi nemmeno lo conosci, è inutile.”

Jack sbuffò. “Non mi piace vederti piangere, lo sai.”

Amelia si asciugò le lacrime con il lenzuolo e s’impose di calmarsi. “Adesso mi passa, qualche volta sfogarsi fa bene… vai a letto, non ti preoccupare per me.”

“Vuoi che resti qui con te?”

“…no, vai. Davvero, Jack, vai.”

Jack le accarezzò lentamente i capelli. “… io ho… ho la sensazione che tu e io ci stiamo… ci stiamo allontanando da un po’ di tempo a questa parte.”

Amelia ingoiò a fatica il nodo che le stringeva la gola. “E infatti e così.”

Lui la prese dolcemente per la spalla e l’attirò indietro, per poterla guardare in faccia. “Ma questo è ingiusto e non è neanche vero, Amelia, non succederà… io non lo permetterò, è solo che ultimamente abbiamo passato un po’ meno tempo…”

“Guarda le cose come stanno realmente, Jack.” Lo interruppe lei. “Tu ti stai innamorando della tua ragazza… lentamente sentirai il bisogno di passare più tempo con lei… finchè non ti chiederà di convivere, e tu accetterai.”

Jack scosse la testa. “No…”

“Si, invece si.” Amelia chiuse forte gli occhi per un istante, cercando inutilmente di bloccare i due lacrimoni che le scivolarono lungo le guance pallide. “E’ così che deve succedere… e poi non devi preoccuparti per me, Jack, sono abituata a cavarmela da sola.”

“Non dire idiozie! Io per te ci sarò sempre, è chiaro? Tu non sei assolutamente sola e mai lo sarai, non finchè io vivrò!”

Amelia fece una smorfia amara e s’inumidì le labbra. “Non promettere cose che non puoi gestire, Jack… io mi sono abituata ad essere sola, non ho più paura, davvero.” Gli sussurrò, tornando a dargli le spalle. “…ti prometto che domani mattina starò di nuovo bene, ma adesso lasciami stare… per favore…”

Jack esitò… quanto avrebbe voluto infilarsi in quel letto e tenerla abbracciata a lui e coccolarla fino a farla sentire di nuovo bene, come facevano sempre da piccoli… ma aveva la sensazione che stavolta lei volesse davvero starsene un po’ per conto suo. Così si alzò dal letto, sussurrandole “Ti voglio bene” mentre le baciava la fronte, e uscì dalla camera in silenzio, chiudendosi la porta alle spalle.

Amelia si sentiva sola… soffriva, ma perché? Non le era più successo da anni… l’ultima volta che le era capitato di piangere così era stato anni prima, quando suo padre aveva accettato di trasferirsi in Congo per lavoro e l’aveva lasciata da sola in quella grande villa vuota… ma da allora non le era più successo di sentirsi sola, perché avevano preso la loro casetta, la sua famiglia le aveva dato tutto l’amore che poteva desiderare… cosa non andava ora? L’innominabile stronzone di cui è innamorata, pensò irritato Jack, e le mani cominciarono già a prudergli. Averlo per le mani, avrebbe pagato ogni singola lacrima che le aveva fatto versare. Se ne sarebbe assicurato lui personalmente di questo.

 

***************

 

Gli occhi piccoli e neri di Mortimer Lestrange si assottigliarono quanto le sue labbra, che si stesero in qualcosa di molto simile a un sorriso soddisfatto, e la sua mano continuò ad accarezzare lentamente il dorso del gatto nero che aveva sulle ginocchia. L’unico rumore che si sentiva nella stanza era il crepitio del fuoco nel camino, l’unico tentativo di riscaldare quelle mura gelide su cui la luce del sole sembrava non voler battere mai.

“Direi che sono ottime notizie.” Fiero e ruggente, il vocione tonante di Stephen McNair non strappò alcun tipo di reazione al suo interlocutore. L’omone massiccio e vibrante famelica rabbia da tutti i pori se ne stava di spalle contro il bordo del camino, con le braccia possenti incrociate sul petto massiccio. Tamburellava lentamente le dita sul bicipite gonfio… tutta quell’attesa era snervante, ma necessaria… anche se, fatta a modo suo, la Ribellione avrebbe seguito strade ben diverse. Molta meno politica, molto meno spionaggio… e molto più sangue. Che magnifico sapore che aveva il sangue del nemico…

“Placa la tua sete, Stephen.” Fece la voce solida ma calma di un placido Mortimer Lestrange. “Posso sentire i tuoi pensieri… e non ti porteranno a nulla di buono.”

“Mi porteranno a un po’ di azione.” Replicò McNair. “Che stiamo aspettando? Non hai sentito quello che ci hanno riferito? I nostri contatti ormai sono pronti. Aspettano solo una data per cominciare a prepararsi.

“Pazienza.”

“Ne ho abbastanza della tua pazienza.”

“Lo so bene.” Il sorrisetto di Lestrange non si ampliò né si ridusse, né il suo sguardo si spostò. “E’ per questo che non prenderai parte al primo ballo, ora che daremo inizio alle danze.

I muscoli di Stephen McNair si tesero visibilmente, ma non un fiato uscì dalla sua bocca.

Finalmente Lestrange si decise a guardarlo… sorridente più di prima. “Ottimo, mio carissimo amico… vedo che stai imparando a dominarti. Fai dei progressi eccellenti… come il tuo pupillo, a quanto mi dici.”

McNair preferì cambiare argomento. Tutto quello che riusciva a sentire era una voglia di sangue che gli oscurava quasi la vista. “Quando hai intenzione di cominciare?”

Mortimer Lestrange accarezzò le orecchie a punta del suo gatto nero, che emise una specie di miagolio basso molto simile a un rantolo. “Adesso.”

Un ghigno felice comparve sul viso di McNair, che scoprì i denti in una smorfia di soddisfazione estrema. Vero, non avrebbe partecipato lui all’attacco… ma almeno sangue nemico avrebbe cominciato a scorrere…”Quando?”

“Cosa ci riferiscono i nostri… occhi esterni?”

“Che abbiamo a disposizione molti tentativi… tutti di sicuro vincenti. Risparmiatene uno, però… quello ci servirà più avanti. E dobbiamo ancora capire con precisione quale sarà.

“Questo è compito del tuo prediletto, amico mio. Ma a quanto ne so, pur lasciandoci fuori un paio di possibilità il campo delle scelte resta ampio.” Anche Lestrange sorrise perfidamente. “Cominciamo dall’altro alfiere, per essere sicuri di non bruciarci da subito il jolly.”

McNair inarcò per un attimo un sopracciglio. “Quale dei due pedoni vuoi buttare giù?”

Lestrange lo guardò in modo beffardo. “Sei tu il cacciatore… sta a te selezionare la preda migliore in questo momento.”

Stephen McNair strinse gli occhi come se avesse bisogno di un momento di riflessione. “Io dico di cominciare con i fuochi d’artificio. Tanto per mettere in chiaro che nessuno scherza qui.”

“Dunque?”

“Dunque facciamo le cose in grande stile… credo di sapere anche quando. Un evento mondano è decisamente quello che ci serve…” McNair contrasse il viso in un ghigno di piacere, e un lampo di soddisfazione gli illuminò gli occhi. “Ti ricordi, no? C’è un pettirosso che dovrebbe svolazzare a breve…”

“E tu spezzagli le ali, amico mio.” Lestrange gli restituì lo sguardo. “Occupati tu di tutto. E mi raccomando… sii spettacolare. E’ il nostro marchio di fabbrica.”

McNair gli fece una specie di saluto militare con due dita, quindi uscì dalla stanza a passi pesanti ma veloci… avrebbe quasi potuto avere la bava alla bocca per l’esaltazione… sangue, sangue in arrivo, poteva già sentirne l’odore. Quella belva aveva quasi più sete di sangue di quanta ne potesse avere un vampiro affamato.

Mortimer Lestrange trasse un respiro profondo e riprese a guardare il fuoco con lo stesso sguardo soddisfatto ed elettrico di prima. Continuò ad accarezzare lentamente il suo gatto quasi come se accarezzasse lo scettro del potere che già sentiva fra le mani, ora che la vittoria era vicina… che buon profumo che aveva la vittoria. Inebriante.

 

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Lo so, lo so che non sono più puntuale come una volta…  prendetevela con i miei prof (che ci hanno piazzato compiti in classe fino al 28 febbraio! ç____ç) e col mio corso di giornalismo, è tutta colpa loro! *.*  Ma promesso promessissimo che il prossimo chap sarà pubblicato più in fretta… mi credete? *sunny fomenta le folle ad alzare le mani*

^_____________^ Angolo della felicità e dei ringraziamenti sconfinati per tutte le recensioni che mi lasciate ogni volta… vi adoro! Veramente tanto e veramente tutti! Talmente tanto che mi vergogno di dire una piccola, insignificante cosuccia a tutti quelli che l’hanno chiesto: …uhm… -_- si, ragazzi e ragazze, il punto è che… quell’adorabile testa rossa di Mr. Jack Weasley adora alla follia la sua amica Miss Amelia Sheffield… ma io non ho mai detto che ne è innamorato, proprio no… *sunny corre a nascondersi disperatamente dentro un baule* Ehi, ehi, calma, calma!! “__”  Ho detto che non è innamorato di lei, ma non ho neanche detto che è innamorato della sua ragazza… *x*  …mi volete bene ancora, veeeeeeero? *sunny fa gli occhioni da cucciolo bastonato* Ma sii… *__________*  E adesso… special thanks!

Kim: amoruccio! Mi sa che già sai tutto quello che c’è da sapere, oltre al fatto che io venero quelle tue manine sante sante… ^________^ E intanto in attesa del secondo tempo, io mi rileggo il primo… ^___-  Ti adoro!

vale: mi sa che devo proprio deluderti, qui le cose se succederanno sarà con tuuuuutta calma… °.°

Daphne: grazie mille! Mi sento di tranquillizzarti, cara: anche a me Simon e Mel piacciono molto, e io le shotty non le ho mai ufficialmente concluse, quindi… ^___-

Seyenne: bravissima, ci hai azzeccato in pieno… Katie è esattamente come l’hai descritta tu! Eh, tiro a indovinare che dopo questo chap Steacy ti sta ancora meno simpatica di prima! -_____-  Consolati, però… cos’è che volevi vedere tu? Beh… sarai esaudita! ^__-

Pepy: abbiamo recuperato il mollaccione… ma come mai ho la sensazione che stai costruendo una bambolina di Steacy per farle qualche rito Voodoo? ^__________^

Angèle: bella la mia divina Angele, e così ti piace Jack, eh? Eh eh… ^___^ …e anche Alex, si direbbe… beh, allora in questo chap ti sei sfogata! ^____-  Sapessi che gioia averti appassionata! Un bacio immenso… e ancora perdono per la recensione ritardataria! *v* Un bacio immenso!

Nene89: oh, lo spero! Bisogna vedere cosa combineranno questi due ragazzi… tu che dici? ^___-

Meggie: sono io che ringrazio te, tesoro! E sono sempre felicissima se riesco a trasmetterti emozioni, e la cosa a cui tengo di più! Un bacione!

Caillean: sei adorabile, Caillie, credimi! ^____^ Gli abbracci mi sono arrivati tutti… adesso vediamo se ti arrivano i miei! *sunny si abbraccia lo schermo del pc* ^____^

Eugenie: perdonami il ritardo, spero tanto di non averti lasciata in sospeso troppo a lungo! Mi farò perdonare… parola di fanwriter! ^_____- Bacissimi!

Avana Kedavra: tesorino, i tuoi “vecchiacci” li vedrai al meglio… e avrai a che fare con un nuovo lato dei loro profondissimi legami soprattutto da un dato momento in poi… non si può dire altro! ^____- Visto che roba? Per una volta Harry e Ron si sono scambiati i ruoli! ^___^ Un bacio grande!

Iceygaze: ohi ohi… tra il caz-zone e la ragazza di Jack… perché ho la netta sensazione che mi stai odiando tanto tanto? *_______* E quanto ancora mi odierai, aiuto! °________° …e se ti chiedo scuuuuusa? ^______________^

Phoebe80: tesoro mi mancavi! Sono felice di averti ripescata! Ottima osservazione, è questa l’idea giusta per vedere i nostri eroi “grandicelli”. E hai una ragione che neanche ti immagini quando hai detto quella cosa su Jack e Amelia… ^___^ Un bacio schioccoso!

Vale: amore mio! Amicissima, passato il febbrone? Eh, super-penna-magica-manina-fatata che non sei altro? ^__________^ Grazie, love, mi fa piacere sapere che FMI ti ispira… e si, hai proprio ragione, Harry ha un paio di situazioncine difficilose appena un goccino… ^_______- E Jack… ops… *.* Quanto al “mio” Ron…guarda, conosco una certa signorina che ne ha sfornato una versione alquanto gradevole… (Vocabolario di Sunny: gradevole = GNAM!) ^_______^ Ti adoro!

Daffydebby: che bello risentirti! Eeh si, Harry è decisamente nero… tanto da scambiarsi i ruoli con Ron! E Alex è tutto suo papà (che è quello che pensi tu), ma la piccola Katie è un numero… ahi ahi, qua c’è da sudarselo il pane! ^_________- Baci baci!

Lizzie: tesoro, tu sei stata l’unica a fare un’osservazione molto, molto interessante… sono in tanti, ma ci arriveranno tutti alla fine? Beh, posso solo dirti… non è detto. *.* Taventoon sta molto sulle scatole anche a me, se ti può consolare! ^____^ Meno male che c’è il metallaro… ^_____- Kissoni!

Pyros Ikari: buona lettura, allora! Mi sa che ti stai facendo la maratona di BAWM! ^____^

Giulietta89: interessante osservazione la tua… ^____^  E anche a me Amelia piace moltissimo! Un baciotto!

Marta: non ho potuto fare a meno di ridere rileggendo la tua recensione… prima di questo chap Steacy ti stava leggermente antipatica… adesso secondo me la vorresti scuoiare viva! ^_________^ Tieni duro, amica! Un bacio di consolazione!

Didi: grazie mille! Oh, non preoccuparti… vedi con chi parli, anch’io ultimamente sono sempre di fretta!

Cloudy: ma bravissima la mia Cloudy che ha bruciato tutti sul tempo e ha notato una cosa interessante… Dan è molto simile al papà, vero… ma ancora di più assomiglia al nonno paterno! ^______^ Occhio al ragazzo, ho idea che te lo vedrai sempre in giro… ^____- Bacissimi!

Bebba: sei troppo divertente! Homer sbavoso! ^____________^ Grazie mille, e bacioni!

Vega: amicissima mia, come stai adesso? Passata l’influenza? A me è venuta la settimana scorsa, quando se n’è andata la neve! ^____^ …eh eh… tesoro, ti prudono ancora le mani? Ahi ahi… ti pruderanno tantissimo ancora, mi sa… e viva ‘er metallaro’! ^_______- Smack smack!

Ale69: grazie mille! E’ un piacere leggere la tua recensione entusiasta… spero proprio di continuare a coinvolgerti così! Un bacio!

Vale86: la mia “matitara” meravigliosa! Brava, cara, fai il tifo per Amy che è un po’ giù di morale… vedrò di impacchettarti Mr Malfoy jr e di spedirtelo per posta celere… ^_____- Che tenerezza ricordarsi di Katie picciola così, sai? Bella, sembra passato ieri! *sunny si commuove come una pollastra*  ^___________^  Un bacio a te e uno alla manina che disegna! ^___-

Fabry: non ti disperare, cara! Ti riferisci a Jack e Amelia? …uhm… continuerai a leggere FMI? Beh…  ^______- Un bacetto consolatorio!

Carol87: che bello, ho trovato un’anima gemella sadica come me! *sunny tira coriandoli per festeggiare* Finalmente qualcuno che mi capisce… ^___________- Un bacio grandissimo, compagna! E grazie! ^__-

Daisy: il metallaro ti ringrazia e ti promette un autografo quanto prima! ^_____- Brava, carissima, anche tu ci hai azzeccato… Dan assomiglia tanto tanto a James! E grazie per i complimenti! Bacioni! ^___^

Alewen: anch’io! ^___^ Eh eh… l’hai detto, sorella, Amelia è una bella ragazza… perché starsene con le mani in mano? Chi lo sa… *____* Smack smack!

Saturnia: XD tu mi hai fatto letteralmente sbellicare dalle risate con quella recensione… fenomenale! La Capitana D’Azienda informa la relatrice e tutta la platea che ringrazia, che provvederà a prendere a schiaffoni Mr Weasley jr n°1, che sistemerà personalmente la bomba per il nuovo generale, che Miss Weasley ha il cervello fino della sua mamma oltre al peperino del suo papà, e che i club “Sono una manager non sono una santa” e “Anche i metallari hanno un cuore” saranno operativi a brevissimo! ^____________^ Sei troppo forte, un bacio grande grande grandissimo! ^_____-

Lily: grazie tesoruccio! Anch’io adoro Amelia… e le tue previsioni mi piacciono molto! Vedremo cosa si può fare, ma… ^_____^ Baci!

Blacky: la preghiera è stata esaudita un po’ in ritardo stavolta, chiedo perdono! ^_____^ Anch’io sono molto affezionata a Simon, il Pannolone Nazionale! ^____- Grazie mille, baciottoni!

Lady Numb: Sissiy, tesoro, grazie! Mmh… vediamo, Jack è in un momento… confuso della sua esistenza, Julie mi sa che le adori le magliette di Chad (^____^) e Dan… adorabile rampollo che non ha ancora capito niente delle mamme! ^_____- Sei adorabile, grazie ancora! Un bacio sconfinato! *sunny va a chiamare Jack per una strigliata…* ^___-

Hiromi91: ciao amica! Hai ricevuto la mia risposta? Mi è piaciuto molto quello che mi hai mandato! Un bacio! ^_____^

Maga Magò: grazie, cara, sei molto dolce! Le età dei ragazzi? Allora: Dan, Chad, Jack e Amelia attorno ai 25 (chi qualche mese più, chi meno), Julie 23, Simon e Mel 22, Alex 17 e Katie 15. Ti trovi? E salutami molto la tua amica! Un bacione a entrambe! ^_______^

Ginny: mi hai fatto un complimento che da solo mi manda in orbita!! ^________________^ *sunny si avvolge nella bandiera della roma e canta graaaaazie romaaa…* ^^  Ups, mi pare di capire che la Steacy non ti è gradita… ^________- Baci schioccosi e romani! ^________-

Fanny: grazie per i complimenti, sei molto gentile! Ooh, è proprio vero… Alex è un Malfoy proprio nelle vene! Un bacione enorme! ^____^

Lulu: hola a te, chica! ^___________^ Io adoro lo spagnolo ma non lo so parlare manco un po’… mannaggia! -_____- Dimenticati gli orrori che neanche me li ricordo… grazie! Sai che quasi quasi te lo mando Alex? ^_______- Nah, non ti preoccupare… è legittimo avere una coppia che piace meno delle altre! Hai la mia benedizione ugualmente! ^______- Bacioni grandi!

Giuggy: *sunny afferra i pon-pon, si piazza al centro dell’Olimpico e fomenta la folla a fare la ola in attesa del comply di giuggy con tanto di conto alla rovescia ritmato* …tu non hai idea di quanto sono felice che ti stia per arrivare il nuovo pc… dai, papy e mamy di Giuggy, prestoooo! ^______^ Mi ero quasi dimenticata che io e te abbiamo gli stessi gusti musicali… anch’io adoro gli Switchfoot! Sorpresa! ^___________- Torna presto, amica mia! Un kiss smisurato!

Eli: loooooove! A te perdonerei tutto, lo sai! Ginny è fortissima, lo è sempre stata… Sarah avrai modo di conoscerla, vedrai… un po’ tutti qui hanno un cammino da percorrere per crescere… e l’uomo dei tatuaggi ti ringrazia tanto! ^_________- Ti voglio benissimo, love, e sinceramente approfitterei del tuo suggerimento anche ora… *__________*

Karien: ciao! Wow, poverina… ti sei fatta proprio la maratona con BAWM! Sarai stanca! ^_____^ Sai che hai ragione, se svuotiamo i War Mage dei Weasley rimangono davvero in pochi! ^_______- Un bacio forte forte, e ancora bravissima per il tuo italiano!

 

 

Wow, che listona! Sono molto felice, e spero proprio di fare il bis la prossima volta! ^_____- Bene, questo chappy non è che proprio mi sia riuscito benissimissimo, ma cmq… per il momento va bene così. Anche perché nel prossimo… ops, non si può dire, però… ahi ahi, mi sa che cominceranno le batoste! *.* Appuntamento alla prossima con “Ombre e Polvere”. Vi adoro tutti! Bacissimi!

 

Sunny

  
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