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Autore: Vicarious10    10/02/2015    1 recensioni
Durante il matrimonio dei suoi più cari amici, Sonic non avrebbe mai pensato che la minaccia più grande che avesse mai affrontato stava per incombere sulla sua vita. Lui e i suoi compagni di avventura si ritroveranno ad essere impotenti per la prima volta nella loro vita di fronte alla guerra più grande di tutte. L'unica speranza risiede nell'aiuto di un misterioso alleato, l'unico in grado di prevedere le mosse del nemico.
La battaglia per la sorte di Mobius sta per cominciare.
Uniti o divisi, niente sarà più come prima.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Bunnie the Rabbot non avrebbe saputo descrivere i suoi sentimenti in quel momento. Quando si stavano dirigendo lì, a bordo del Tornado, non protestò minimamente per la decisione di Sonic. Era sicura che, appena fossero arrivati lì, i soldati a guardia del Master Emerald li avrebbero fermati e avrebbero fatto rapporto ai saggi echidna e al G.U.N. per l’aver infranto il divieto imposto su Angel Island. Sapeva che anche gli altri pensavano la stessa cosa, ma erano rimasti così turbati dalle parole e dal volto nervoso del riccio blu che non poterono fare altro che seguirlo a ruota. Atterrati poco lontani dall’entrata del tempio, la vista delle porte sradicate brutalmente creò i primi sospetti. Solo quando vi furono dentro, però, il sospetto diventò un’assoluta certezza. Corsero velocemente verso la stanza dello smeraldo, dopo aver superato con orrore i cadaveri dei soldati su cui Bunnie aveva pensato fino a poco prima.
L’orrore dello stato in cui era ridotto il loro forzuto compagno echidna li fece trasalire, posando poi gli occhi verso quelli che senza ombra di dubbio erano i due artefici. Il primo era un’imponente lince grande quanto il doppio di Knuckels, mentre il secondo aveva una stazza quanto la loro, ma non per questo era meno inquietante. Julie-Su li guardava con odio mentre faceva da scudo per il ragazzo, nonostante avesse un braccio ferito da cui vi era già una fuoriuscita di sangue. Rob fu il primo ad agire, scoccando una freccia dritta allo sconosciuto più piccolo, quello totalmente coperto da una veste nera. Parò il colpo con una velocità impressionante, di gran lunga superiore a quanto avesse ipotizzato, per poi posare lo sguardo su di loro.
-Prima dovrai fare i conti con noi, verme!- aveva esclamato Sonic a pugni stretti.
Bunnie sentì il mondo cadergli addosso, pensando di essere stata cieca di fronte all’evidenza dei fatti. Qualunque cosa stesse succedendo, lui aveva ragione.
Cable era arrivato lì per avvertirli.
-Bene bene.. i Freedom Fighters al gran completo! O quasi?-
A parlare fu la lince, scoppiando in una contenuta risata dopo averli squadrati uno ad uno. Il suo compagno, invece, rimaneva freddo e impassibile alla loro vista, fissandoli con i suoi gelidi occhi viola.
-Già, e siamo venuti qui a suonarvele di santa ragione!- tuonò Amy brandendo il suo martello.
-Di un po’ Scar.. non avevi detto di aver interrotto tutte le comunicazioni con l’esterno?-
Noncurante della riccia, l’essere identificato come Xanto, mentre si premeva il petto per fermare l’emorragia dei colpi subiti, si rivolse verso il suo complice.
-Infatti..- fu la secca risposta di Scar.
Tails comprese immediatamente il perché prima gli era impossibile contattare Knuckels. Chiunque fossero quei due tizi, dovevano aver pianificato tutto nei particolari. Interrompendo le comunicazioni avrebbero isolato Knuckels da tutto e tutti, lasciandolo da solo alla loro mercé.
-Non ho la minima idea di chi voi siate, ma arrendetevi subito o ve la faremo pagare- riprese Sonic fissando uno dei due, quello chiamato Scar.
Questo, dopo aver lanciato un’occhiata al gruppo di eroi, ritornò a fissare Sonic con freddezza.
-Sette contro due.. non è molto leale da parte vostra- commentò infine.
-Nemmeno uccidere a sangue freddo lo è, vigliacco- lo canzonò il riccio blu in risposta.
-Fate un altro passo e questa volta non mancherò il bersaglio-
A parlare fu Rob, che puntò il suo arco di nuovo verso i due nemici, pronto a scoccare un’altra freccia.
Dietro di loro, Cream e Tails erano i più tesi di tutti, non sapendo come comportarsi in quella estenuante situazione di stallo.
-Che ne pensi, Xanto? Invitiamo qualcun altro alla festa?-
Questa volta, nella voce di Scar sembrò esserci una traccia di sarcasmo mentre  si rivolgeva al suo compagno. Questo, per risposta, mostrò un sorriso per dare la sua approvazione.
Il mobiano mascherato avvicinò entrambe le mani alla fronte, chiudendo gli occhi come per concentrarsi. Incuriositi dal suo gesto, il gruppo abbassò la guardia, mentre Julie-Su rimaneva immobile a massaggiarsi il braccio. Fu la prima a sentirlo, seguita immediatamente dagli altri. Era come il rombo di un motore che, a tutta velocità, sembrava avvicinarsi a loro. Dal grande buco sopra le loro teste videro delle fiamme bianche invadere le mura. Una scia più grande cadde a tutta velocità fra gli eroi e i due nemici, assumendo delle sembianze non più normali delle loro.
Scar e Xanto sorrisero quando videro i rinforzi arrivare.
Quando le fiamme scomparvero quasi come per magia, lasciarono posto ad un riccio le cui caratteristiche fisiche erano le stesse degli altri due. Aveva una postura leggermente ricurva, con gli occhi fissi e vacui verso il pavimento. Aveva solo quattro enormi aculei: due pendevano verso il basso, arrivando all’altezza delle ginocchia, mentre gli altri spiccavano verso l’alto.
Sonic ebbe un sussulto quando lo vide. Non era la prima volta che vedeva un mobiano della sua stessa specie, ma quell’essere era unico nel suo genere. Notò che aveva la bocca coperta da una specie di museruola di ferro arrugginito, dettaglio che fece un certo effetto ai Freedom FIghters.
-Deathstar, Xanto.. date il benvenuto ai nostri simpatici amici-
Appena Scar diede l’ordine, la lince si fece avanti stringendo i pugni, posando immediatamente lo sguardo su Julie-Su. Il riccio dalla pelliccia nera accanto a lui, di conseguenza, alzò la testa e lanciò un urlo soffocato. Non era grido di determinazione o rabbia, pensò Sonic. Era un lamento straziante dovuto a chissà quale immenso dolore stesse provando. Videro il suo corpo circondarsi da quelle bizzarre fiamme biancastre, mentre la sua figura cominciò ad alzarsi da terra.
Lo scontro stava per cominciare e il gruppo passò immediatamente sulla difensiva.
-Rob e Bunnie: occupatevi del tipo fiammeggiante. Amy, corri da Julie-Su e aiutala contro quel bestione. Tails e Cream, andate da Knuckels e portatelo al sicuro- esclamò Sonic fissando lo spaventoso terzetto di nemici. Appena finì di parlare, Amy si gettò versò la lince come ordinato, mentre Tails e Cream corsero in fretta verso l’echidna rossa stesa a terra ai piedi della piramide.
-Tu cosa farai, invece?- chiese Rob prendendo la mira contro il bersaglio.
-Vado a prendere a calci l’idiota vestito di nero- rispose deciso il riccio blu.
In un lampo, la battaglia cominciò.
Bunnie azionò i razzi sui suoi piedi robotici, lanciandosi spedita contro l’avversario che, nel frattempo, non aveva smesso di urlare dolorosamente. Rob le coprì immediatamente le spalle, scoccando una freccia per confondere il nemico. Non appena questa fu abbastanza vicina, l’essere conosciuto come Deathstar la disintegrò con le sue fiamme, dando alla ragazza coniglio un maggiore effetto sorpresa quando lo colpì. Lo fece stramazzare a terra, ma, nonostante l’avesse colpito con l’arto robotico, il calore la fece indietreggiare immediatamente cercando di rimanere sulla difensiva. Ripresosi dal colpo, il riccio in fiamme gli lanciò un’occhiata furibondo, scagliandogli contro una serie di sfere di fuoco.
Nel frattempo, l’imponente lince chiamata Xanto si avvicinava a Julie-Su con fare intimidatorio.
-Comincia a preoccuparti, tesoro. Ti farò a pezzi come ho fatto con il tuo ragazzo-
L’echidna rosa si preparò a combattere nonostante la ferita sul braccio, ringhiando contro l’odiato avversario. Prima che questo caricasse uno dei suoi potenti pugni, Amy Rose colpì il suo volto con una sonora martellata, stendendolo al suolo. La ragazza non fece in tempo a cantare vittoria che Xanto si rimise subito in piedi, cercando di afferrare Amy con rabbia. Julie-Su fu veloce a lanciarsi contro il rivale, mentre la volpe Tails e la sua più giovane amica Cream accorsero in favore di Knuckels. Respirava ancora, seppur a fatica, ma le ferite inflittegli fecero inorridire i due ragazzini. Una ferita alla base della testa aveva ricoperto il volto di sangue, mentre il braccio era semi piegato in uno stato orrendo.
-Non preoccuparti, Knux. Ti porteremo via da qui- disse Tails mantenendo la calma.
Cercarono di tirarlo su nonostante il suo peso, ma l’echidna sembrava contrario a quel gesto.
-No.. non posso.. Julie..-
-Sa badare a se stessa, Knuckels! Dobbiamo portarti al sicuro!- esclamò Cream.
-Lui.. aveva ragione..- mugugnò Knuckels con un lamento.
La volpe capì immediatamente cosa volesse dire, tirando un sospiro di sconfitta.
-Lo so, amico mio. Lo so..-
Mentre la battaglia era già cominciata per i suoi amici, Sonic the Hedgehog e l’enigmatico Scar si squadravano con attenzione. Il riccio blu non riusciva a capire a quale specie mobiana appartenesse, notando nella sua figura un qualcosa di stranamente sinistro. Le sue braccia erano fatte di metallo, o almeno così sembrava, mentre le sue unghie erano sottili e affilate, ancora sporche del sangue della sua amica.
-Non so perché siete qui, ma lo scoprirò non appena vi avremo sconfitto- ringhiò Sonic puntandogli il dito contro.
Scar inclinò leggermente la testa, dando al riccio l’impressione che stesse sorridendo.
-Se ci tieni così tanto, perché non vieni a prendermi?-
Sentita quella richiesta di sfida, Sonic rimase esterrefatto nel vedere il mobiano correre via. Più che il gesto, era stata le velocità a sorprenderlo. Era scomparso in un lampo, dirigendosi verso l’uscita del tempio. Come faceva ad essere così veloce? Dopo aver conosciuto Shadow, non aveva smesso di ritenersi “il più veloce di tutti”, ma alla vista di quel gesto non seppe cosa pensare o come affrontarlo.
Sonic scacciò via quei pensieri, scattando a velocità massima nella direzione che aveva percorso il misterioso avversario. Raggiungendolo fuori dall’edificio, il riccio lo trovò tra la fitta vegetazione dell’isola, poggiato con fare annoiato ad un albero.
-Come fai ad essere così veloce?- chiese Sonic squadrandolo incuriosito.
-Non è una faccenda davvero rilevante ora, non credi?-
Quelle parole suonarono sarcastiche alle orecchie del riccio che, senza pensarci due volte, partì immediatamente con uno Spin Dash verso Scar. Questo, senza scomporsi più del necessario, fece un grande balzo per evitarlo, arrivando alle spalle del riccio blu intento a distruggere l’albero a cui era poggiato.
Bloccatosi di colpo, Sonic scattò verso l’avversario per colpirlo con un pugno. Con una velocità impressionante, Scar parò il colpo con il braccio destro per poi colpire il riccio con una ginocchiata allo stomaco. Senza fiato, l’eroe retrocesse per evitare di venire colpito da un’artigliata.
Era davvero veloce come temeva, pensò mentre si massaggiava la pancia.
Tornarono a fissarsi l’un l’altro, mentre in lontananza si sentivano i colpi della battaglia nel tempio.
-Ti credevo più duro di così, Sonic. Evidentemente hai avuto solo fortuna in tutti questi anni-
-Non dovresti cantare vittoria troppo presto. Tutti quelli  che l’hanno fatto sono finiti a marcire in prigione!-
Il riccio sentì la mano destra pulsargli, la stessa con cui aveva provato a colpire il nemico. L’impatto con l’arto metallico era stato più doloroso della ginocchiata subita, doveva quindi trovare il modo più efficace per spezzargli la guardia e suonargliele di santa ragione.
Si lanciarono di nuovo contro, cominciando a combattere. Abbassatosi per evitare l’ennesima artigliata, Sonic fece leva sulle gambe per scagliare un montante contro il volto di Scar. Questa volta andò a segno, dando al riccio blu l’opportunità di infliggergli un calcio in pieno petto.
Sorrise vittorioso non appena lo vide cadere al suolo.
-Te l’avevo detto- lo canzonò infine.
Alzatosi lentamente, il misterioso mobiano sembrò impassibile a quel commento.
-Complimenti, adesso vediamo se sai come morire con onore-
Dopo quella minaccia, il riccio lo vide avvicinarsi a tutta velocità. Ripartirono a combattere più veloci di prima, spostandosi di albero in albero sottoforma di due macchie indistinte. Questa volta per Sonic fu impossibile colpire il rivale, dovendo concentrarsi nell’evitare i rasoi posti sulle dita di Scar. Nella foga dello scontro, il riccio pensò a quanto fosse assurda quella situazione. Nell’arco di poche ore non solo si erano rivelati dei nuovi nemici, ma delle nuove domande erano state poste. Da dove erano spuntati fuori quei mostri? Come faceva questo Scar a essere veloce quanto lui? Infine, cosa diavolo volevano da Knuckels? Perché l’avevano attaccato così brutalmente? Sembrava la sintesi di uno dei suoi peggiori incubi, ma doveva mantenere la calma a tutti i costi. Appena li avrebbero sistemati per bene avrebbero avuto le risposte che meritavano. Ora era il momento di agire e basta, pensò l’impavido mobiano supersonico.
Fece per colpire l’avversario con una gomitata per spezzare l’intreccio dei suoi colpi, ma, in un lampo, si accese sul suo petto un’insopportabile fitta.
Balzò all’indietro per allontanarsi, sentendo delle gocce di sangue scendergli lungo il torso. Appena toccò terrà, partì con un altro Spin Dash, cogliendo il rivale impreparato e scagliandolo contro i rami circostanti. Riprese fiato mentre prese coscienza della ferita inflittagli poco prima. Ringraziò i suoi riflessi per essersi spostato in tempo, evitando che quel taglio diventasse mortalmente più profondo.
Si volse verso il punto in cui era caduto il nemico, trovandovi solo rami spezzati e cespugli le cui foglie erano state strappate. Venne colpito dall’alto da un calcio il cui impatto spinse Sonic a terra con un tonfo.
-Avete commesso un grande errore a venire qui, anche se non so come facevate a saperlo. La tua morte segnerà l’inizio del nostro compito- disse Scar avvicinandosi impassibile al riccio.
L’eroe tentò di rialzarsi di scatto, ottenendo un sonoro pugno alla mascella.
-Addio, Sonic the Hedgehog-
Poco prima che potesse sferrare un fatale colpo, Scar venne travolto in pieno da una macchia nera, venendo buttato a terra con forza inaudita.
-Perché non provi a combattere con me prima di cantare vittoria?-
Sonic osservò il suo eterno rivale sorridendo, constatando che la fortuna non lo aveva ancora abbandonato. Shadow the Hedgehog squadrò deciso il mobiano mascherato, mentre questo si rialzava da terra.
-Non è possibile..- sibilò guardando il riccio nero.
-Fidati, Scar. Lo è!-
Sonic riconobbe quella voce, osservando un gatto dalla pelliccia nera e bianca buttarsi dall’alto contro Scar. Miracolosamente, Shadow dovette essersi ricreduto, pensò il riccio blu notando tre tagli sul suo addome.
-Meglio tardi che mai, faker- disse rialzandosi.
-Dove sono gli altri?- chiese il riccio nero senza scomporsi.
-Stando combattendo nel tempio. Uno di quelli ha ridotto Knuckels in fin di vita-
-Allora sarà meglio ripagarli con la stessa moneta-
Mentre i due ricci parlavano, Cable e Scar combattevano senza esclusione di colpi. I lunghi artigli del primo si scontravano con le braccia del secondo, emettendo di conseguenza un fastidioso rumore metallico. Dopo aver colpito l’avversario con un calcio, il gatto si rivolse verso l’agente del G.U.N. e il Freedom Fighter con tono deciso.
-Ci penso io a lui. Tornate immediatamente al tempio!-
-Ho ancora un conto in sospeso con quel farabutto- rispose Sonic avvicinandosi.
-Non capisci!? Ti ha portato lontano da lì per permettere agli altri di rubare il Master Emerald! Correte!-
Subito dopo aver pronunciato quelle parole, Cable venne travolto da Scar, i cui occhi mostrarono un sentimento di sorpresa quando lo sentì parlare.
Sonic rimase sconvolto, mettendo insieme alcuni pezzi di quel complicatissimo puzzle. Vogliono lo smeraldo.. perché non lo era riuscito a capire prima? Shadow, che sembrava avere i suoi stessi pensieri, dopo una breve occhiata d’intesa corse insieme al riccio blu più in fretta che poterono verso il tempio.
Rimasti da soli, il gatto e l’indefinibile mobiano si fissarono intensamente negli occhi. Il primo aveva un’espressione di rabbia e determinazione nel trovarsi di fronte a lui, mentre l’altro aveva ancora un’espressione sorpresa celata dietro le sue vesti scure.
-Come fai a sapere dei nostri piani?- chiese Scar con filo di rabbia.
-Non riuscirete a vincere questa volta. Sonic e i suoi amici vi fermeranno e sarò io a guidare la carica!-
-Chi sei?- chiese incuriosito l’essere dagli occhi viola.
Cable si lanciò di nuovo contro di lui, pronto a tutto per vincere la sua guerra.
-Sono il tuo incubo peggiore!- rispose tornando all’attacco.

Quando Sonic corse all’inseguimento di Scar, le fiamme sprigionate dal mobiano chiamato Deathstar invasero l’edificio al fine di colpire e confondere i Freedom Fighters. Il calore che sprigionava era una corazza più che sufficiente da permettergli la protezione necessaria agli attacchi di Bunnie e Rob. La ragazza gli volava intorno, cercando il momento più opportuno per colpire mentre evitava il fuoco, mentre l’arciere continuava ad attirare l’attenzione con le sue frecce. Dopo alcune che sembrarono andare a segno, l’effetto che il ragazzo sperò di avere con i suoi attacchi non avvenne, osservando sbalordito la potenze dell’avversario.
-Bunnie, non funziona!- urlò per farsi sentire dalla ragazza.
Questa, ancora in volo, strinse i denti e decise di correre il rischio gettandosi verso il riccio fiammeggiante. Non fu a neanche un metro di distanza che un’onda di fuoco la costrinse a rinunciare al suo scopo, costringendola a ripararsi con il suo braccio robotico. Cadde a terra urlando a causa del colpo subito, sentendo le forze venirgli meno a causa di tutto quel calore. Il riccio armato di arco corse verso di lei, aiutandola a rialzarsi.
-Non sta funzionando. Tu non puoi attaccarlo e le mie frecce si disintegrano non appena lo toccano-
-Lo so, ma che possiamo fare!?- chiese esasperata la ragazza coniglio.
Non riuscirono a proseguire nel loro discorso, dovendo per forza allontanarsi per evitare una fiammata da parte del nemico. In salvo, Rob estrasse dalla sacca sulle sue spalle un’altra freccia mentre Bunnie lo guardava senza capire.
-Sta andando a fuoco, Rob! Hai detto che le tue frecce non gli fanno niente!-
-Fidati di me. Questa qui la conservo per le occasioni speciali- disse svelando un sorrisetto di sicurezza.
Scoccò il colpo che, come predetto dalla ragazza, sembrò disintegrarsi come tutti gli altri non appena arrivò abbastanza vicino al bersaglio. Con grande sorpresa, però, la freccia esplose sotto i loro occhi, mentre Deathstar cadde a terra senza più il suo scudo di fiamme. Bunnie gli si lanciò di nuovo contro, mentre Rob preparava un’altra freccia. Il nemico li guardò con odio, tornando a incendiarsi come prima.
Lontani abbastanza da non essere colpiti dalle fiamme, invece, Amy e Julie-Su univano le forze contro quello che sembrava un’instancabile macchina da guerra. La mastodontica lince di nome Xanto incassava i colpi delle due ragazze come se niente fosse, cercando a sua volta di ricambiare gli attacchi con grande brutalità.
-Siete solo delle pazze! Ho spezzato in due il vostro amico come se niente fosse. Con voi sarà ancora più semplice- annunciò con la sua orrenda e profonda voce.
Offesa dalle sue parole, l’echidna rosa sferrò un pugno più forte che poteva, sentendo una costola del nemico fracassarsi sotto la sua pelle. In risposta, Xanto la afferrò per la gola e la spinse via con un poderoso calcio, facendola sbattere contro una parete dell’immensa stanza.
-Preparati ad incontrare il tuo creatore, bellezza- disse sorridendo mentre si avvicinava alla sua prossima vittima.
D’un tratto, sentì qualcosa colpirlo dietro la nuca, schiamazzando al suolo sotto le martellate di Amy Rose.
-Non provarci nemmeno!- ringhiò la riccia caricando un altro colpo.
La lince spinse via con un gesto del braccio anche lei, colpendola come si fa ad una fastidiosa mosca.
Prima che potesse fare altro, uno sparo arrivò alle sue orecchie, precedendo l’ennesimo foro di proiettile aprirsi sul suo corpo.
-Scusate il ritardo!- disse Rouge the Bat con la pistola puntata verso Xanto.
-Rouge?- perplessa, Julie-Su si  avvicinò a lei ancora dolorante per il colpo subito.
-Passavamo di qui e abbiamo visto che avevate bisogno di aiuto- rispose sarcasticamente l’agente del G.U.N. -Shadow è andato ad aiutare Sonic non appena l’ha visto. Si è portato dietro anche Cable- concluse.
Cable? Anche lui è qui? si chiese la ragazza echidna.
-Odio quando qualcuno mi spara addosso- sibilò il loro comune nemico.
-Allora amerai sicuramente questo!-
Finito il tempo delle parole, Rouge si lanciò contro la lince, colpendogli la mascella con il tacco dei suoi stivali. Subito dopo, Amy tornò da loro e finì l’opera con l’ennesima martellata, lasciando l’avversario a terra. Non ebbero il tempo di gioire per la vittoria, poiché Xanto si rialzò e colpi le tre ragazze una dopo l’altra senza metterci troppo sforzo.
-Voi eroi sapete come fare male, ve lo concedo- commentò ridendo alla vista delle ragazze sconfitte.
-Sappiamo anche come metterti definitivamente al tappeto!-
Accorso con Shadow, Sonic the Hedgehog colpì la lince a tutta velocità con un sonoro pugno in pieno volto. Non appena lo vide stramazzare a terra, volse l’attenzione verso Bunnie e Rob, trovandovi Shadow già al loro fianco per aiutarli. Il riccio nero lanciò un Chaos Spear accompagnata da un freccia esplosiva di Rob contro Deathstar, riuscendo a fargli perdere la concentrazione con i suoi poteri. Partita subito dopo, Bunnie gli diede il colpo di grazia, stendendolo definitivamente a terra. Scese il silenzio, mentre tutti si scambiavano un’occhiata di vittoria. Tails e Cream erano riusciti a trascinare Knuckels sull’uscio dell’entrata della stanza, abbastanza lontani dallo scontro, notando con felicità che i loro amici erano riusciti a sventare la minaccia. Prima che i festeggiamenti e le pacche sulle spalle potessero cominciare, un suono ritmato ruppe il silenzio prima di loro. Qualcuno stava sarcasticamente applaudendo, suscitando l’attenzione di tutti i presenti.
In cima alla piramide, con la mano intenta ad accarezzare il Master Emerald, vi era una mobiana dalla pelliccia nera. Ripresasi dalla scontro, Julie-Su sbarrò gli occhi non appena capì a quale specie appartenesse la sconosciuta.

Lontano dal tempio, Cable combatteva furioso contro Scar. Questo, riuscendo più volte a colpirlo con i suoi artigli, si accorse della straordinaria capacità del suo rivale. Seppur lentamente, le ferite inflitte si rigeneravano da sole, senza lasciare alcun segno. Il mobiano mascherato era totalmente sorpreso dalla presenza di quell’essere, arrivando a chiedersi se i suoi compagni avessero tralasciato qualcosa nello studiare i Freedom Fighters. La vicinanza degli artigli del gatto lo fecero tornare alla realtà, infastidito da quello scontro e desideroso di strapare la carne dalle ossa del suo nemico.
-I tuoi artigli sono affilati quanto i miei. Perché non mi riveli la tua identità?- disse Scar mentre evitava i colpi.
-Sta zitto!- sbottò Cable senza fermarsi un attimo.
A quel punto, notando un punto libero nella sua guardia, l’odiato avversario infilzò la pancia del gatto. Questo, lanciato un urlo di dolore, venne poi colpito sul viso da un pugno, trovandosi di conseguenza a terra.
-Qualunque sia il gioco a cui stai giocando, non ha più alcuna importanza. Tra non molto, Sonic e i suoi amici saranno morti e tu li seguirai nell’oblio- commentò impassibile fissando il gatto.
-Credi di farmi paura!? So tutto dei vostri piani, Scar. A quest’ora, Sonic avrà già preso a calci Xanto e Deathstar. Lo smeraldo è salvo e voi avete perso!- ruggì Cable mentre sopprimeva il dolore.
Scar inarcò le sopracciglia, rimanendo interdetto dalla rivelazione del guerriero.
Colto di sorpresa, l’indefinibile mobiano venne aggredito di nuovo dal gatto, che in un attimo si era dato un slancio con le gambe per alzarsi. Sentì gli artigli del nemico sfiorargli la pancia, strappando alcuni pezzi della sua veste. In pericolo, dovette indietreggiare per evitare altri colpi, dandosi il tempo per tastarsi la ferita.
-Hai perso, Scar! Non porterete Onslaught su Mobius! Non distruggerete il mondo!- esclamò deciso Cable.
Scar lo fissò iracondo, tormentato dalla voglia di tagliare la lingua di quella fastidiosa seccatura. Prima che potesse muovere un muscolo, però, sentì la sua mente richiamata da qualcosa. L’eroe venuto dal futuro lo guardò incuriosito, osservandolo guardarsi intorno come se stesse cercando qualcosa.
-Bene..- sibilò felice.
-Che stai facendo?- chiese Cable.
Scar si volse verso di lui, lasciando pensare che stesse effettivamente mostrando un sorriso di vittoria sotto le sue vesti nere.
-Se sai tutto su di noi, allora saprai anche che Kadma ci ha già raggiunti-
Sul volto del gatto scomparve ogni traccia di determinazione, rimanendo sconvolto dalle parole del nemico giurato.
-Il piano è riuscito. Vi abbiamo tenuti abbastanza impegnati da non accorgervi della sua presenza. Chiunque tu sia ormai non importa più.- continuò Scar.
In un lampo, Cable gli si gettò di nuovo contro, ma finì inesorabilmente per sbattere a terra. Il rivale si era spostato quanto bastava per allontanarsi del tutto per poi congedarsi con un leggero gesto della mano.
-Addio- disse tornando alla sua calma glaciale.
Prima che il gatto potesse tornare all’attacco, una cortina di fumo che conosceva bene avvolse il malvagio mobiano, scomparendo definitivamente dalla circolazione. Preso dalla rabbia, Cable urlò disperato verso il cielo. Scar se ne era andato e questo significava una sola cosa..
-No! Non lo permetterò!-
Corse all’impazzata nella fitta giungla, con gli artigli ancora estratti sul dorso delle sue mani. Non sarebbe mai riuscito a raggiungere il tempio in tempo, visto che l’irreparabile era già accaduto, ma aveva un’unica carta che poteva garantirgli di sopravvivere e di salvare la vita dei Freedom Fighters.
Il cuore cominciò a battergli all’impazzata non appena vide il loro velivolo parcheggiato su una piccola radura.

Era un’echidna, non più giovane di loro probabilmente. Gli occhi viola si spostarono verso gli eroi non appena sentì di aver acceso in loro lo stupore.
-Voi non lo trovate meraviglioso?- disse rivelando una suadente voce.
Aveva gli aculei ornati da strani stemmi bianchi e vestiva di una semplice casacca violacea come i suoi occhi.
-Per me lo è davvero. Quando ero bambina, mi raccontavano spesso di questo magnifico smeraldo e del suo immenso potere. Ogni giorno pregavo di poter essere abbastanza fortunata da ritrovarmi al suo cospetto. Dopo anni e anni, finalmente sono degna di poterlo ammirare in tutto il suo splendore-
Mentre parlava, i suoi occhi sembravano essere colmi di gioia.
Knuckels aprì dolorosamente le palpebre, sperando che tutto quello fosse solo un orrendo incubo inflittogli dalla propria mente. Shadow caricò l’energia del Chaos Control nelle sue mani, ma la sconosciuta sembrò accorgersene.
-No, ti prego. Rischieresti di rovinarlo inutilmente. Ho bisogno che sia tutto intero, almeno fino alla fine- disse la sconosciuta.
-Chi sei? Cosa vuoi da noi?- chiese immediatamente Sonic.
L’echidna nera si girò lentamente verso di lui, guardandolo con sufficienza come se fosse un insetto.
-Da voi? Assolutamente nulla. Siete solo delle anime perse come me e i miei amici, quelli su cui avete appena finito di alzare le mani. Io, però, rispetto a voi, ho un compito più alto che devo portare a termine-
-Perché non ci dici qual è? Così possiamo prenderti a calci- ringhiò Amy stringendo il suo martello.
-Non essere sciocca, Amy Rose. Quando sarai morta, tutte le tue preoccupazioni svaniranno come lacrime nella pioggia. Fossi in te, mi godrei gli ultimi istanti di vita nel silenzio più totale. Le parole possono solo farti più male- rispose l’inquietante ragazza.
Parlava quasi come una bambina, in un tono stranamente assente nonostante li stesse minacciando.
-Fossi in te, non sarei così sicura di vincere. Nessuno è mai riuscito a ucciderci e, di certo, non ci riuscirai nemmeno tu- disse Shadow stringendo i pugni.
-Tu credi, Shadow the Hedgehog?- chiese la sconosciuta.
La videro smettere di accarezzare il Master Emerald, tenendo ferma la mano su di esso. Un sadico sorriso accese il suo volto, mentre il colore degli occhi passò dal viola al rosso scuro.
-Allora vediamo se vi sono spuntate le ali-
Dopo quella secca risposta, Sonic e i suoi amici sbarrarono gli occhi increduli a ciò che videro. Un fumo rossastro avvolse l’echidna nera, lo smeraldo gigante e i due nemici che avevano appena sconfitto. Quando il fumo scomparve, non vi era più nessun rivale da affrontare.
Così come non vi era più nessun Master Emerald.
Il cuore degli eroi smise di battere non appena sentirono il pavimento sotto di loro crollare, mentre un boato annunciava quello che la storia avrebbe ricordato come il più grande disastro di sempre.
Angel Island stava cadendo giù.

  
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