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Autore: MonaLuna    14/02/2015    0 recensioni
Ecco a voi, per innamorati o meno, il mio "candito", da mostrare in anteprima a voi. La trama è semplice: i Knights salveranno la Terra da un'invasione aliena? I primi tre capitoli in anteprima. Prossimamente... su EFP!
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Matsukaze Tenma, Nuovo personaggio, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The knigths of Xorax-Saga'
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Il ritorno di Lord Darkar

Note dell'autrice: Primo capitolo della nuova fanfiction, creata da me. I nomi dei personaggi sono in versione europea. L'undicesima generazione di Cavalieri ha dimostrato abilità e coraggio per salvare il pianeta dal Signore Oscuro, impossessatosi del corpo di Gingka (vi spiegherò tutto in seguito, rilassatevi e fra poco vi darò un po' di nozioni per capire). Ora, si staglia una nuova minaccia: la Raimon ce la farà a salvare il pianeta per l'ennesima volta? Scopritelo da soli leggendo: buon divertimento.

Ricordarsi per capire: Eishtar è una divinità nel corpo di Roxy, incontrata nella seconda parte del numero 3. I ragazzi della Raimon sono i Nuovi Cavalieri. Hanno robot-mascotte. Sono allo Zenit (massima potenza di un Cavaliere). Gingka era stato posseduto da Lord Darkar.

"SPARISCI!" L'urlo dell'Inochi Knight che coraggiosamente aveva sconfitto il Signore Oscuro, rinchiudendolo in un'otre, rimbombava nella testa dell'intera Raimon. Erano passate due settimane da quando Arion abbandonò la Terra per portare l'otre su Plutone, in una base di massima sicurezza. La notizia dell'esplosione della suddetta aveva raggelato il sangue a tutti i membri. Non sapevano nulla delle sorti dell'amico, creduto morto, e si temeva il peggio.
"Ragazzi, non fate così. Forse il vostro amico sta bene" mormorò Eishtar, la dea che adesso era nel corpo della giudecchina Roxy, un'amica di Nina, ex ragazza di Xorax, divenuta adulta negli Universi Paralleli. I capelli biondi lisci lasciavano ricadere qualche ciocca nella tempia della dea, che si sistemava ogni tanto il cappotto in pelle nera e fissava il resto del gruppo con gli occhi azzurri. "Senti, Eishtar. Non sappiamo nulla. E' naturale che siamo preoccupati. La base è esplosa. Non possiamo rimanere calmi!" disse Victor fissando acidamente la dea con i suoi occhi ambra e battendo un pugno nel tavolo della Sala Relax. "Già. Tu non sai quello che stiamo provando! Ho mentito a Silvia per circa due settimane,ma adesso sono stanco di questa faccenda! Voglio che lui torni sulla Terra vivo e vegeto. Capito?" le parole fredde e dure di Mark dimostravano un composto equilibrio e una tensione molto alta. "Voi umani vedete con occhiali troppo scuri. Pessimisti! Stolti! Che senso avrebbe preoccuparsi? Io so che il moccioso è ancora vivo e..." Eishtar aveva rivelato, in preda ad un nervosismo eccessivo, un segreto importante. "Cooosa? E' ancora vivo e non ci hai detto nulla? Perchè, Eishtar? Dillo!" domandò in preda a un impeto di rabbia JP, desideroso di rivedere il suo migliore amico. "Noi divinità sappiamo molte cose. Ma non possiamo dire i segreti del Destino" disse Eishtar, tenendo il pugno del piccoletto, che si calmò e tornò a sedersi sulla poltrona rossa aggrottato. Eishtar continuò, fredda: "Appena diventerete adulti, responsabili e avrete una coscienza più sviluppata, capirete il meccanismo dell'Universo e le sue leggi. Ma fino ad allora, pensate alle vostre nuove responsabilità. Io qui ho finito. A presto, Cavalieri" E la donna se ne andò fra lo stupore generale. Nell'andito si sentiva il rumore dei suoi passi, alti a causa dei mocassini color crema con un piccolo tacco.
"Pensare alle nuove responsabilità, mmmh..." mormorò indeciso Sol, fissando la squadra con gli occhi azzurri. "Forse si riferisce al fatto che noi adesso siamo Cavalieri, e dobbiamo ancora fare molta strada assieme..." propose Wanli. "Già, hai ragione." esclamò Samguk. "Penso che ce la farete, ragazzi. Siamo forti!" incoraggiò Subaru. Victor riprese la giacca della Raimon, se la mise e salutò: "Bene, io vado alla base. Ci vediamo fra due giorni, ragazzi. Se succede qualcosa, comunicheremo con i telefonini."
Il ragazzino uscì dalla Sala Relax della scuola e sentì il morbido profumo della notte. La tensione del giovane sembrava sparita, quando fissava la luna e il cielo stellato. Mentre stava camminando, guardandosi attorno, vide una sagoma. "Chi è?" domandò minaccioso. Dall'albero si stava muovendo un'ombra, che, alla luce, si rivelò. Era... "Jade? Ma che ci fai qui?" chiese Victor. "Sei tu! Mai ti ho visto uscire in quel modo dal nulla!" esclamò la ragazza, fissandolo con gli occhi verdi. "Non dirmi che vuoi compagnia!" brontolò il giovane. "Io sono sola, le ragazze sono tornate a casa." giustificò Jade irritata. Ma sentiva il cuore trafitto di spine dal dolore. Non voleva litigare con Victor. Erano come cane e gatto, è vero, però lei si era progressivamente innamorata di lui, ma scacciava il sentimento, affermando che si trattava di un'illusione. Camminavano silenziosi, senza guardarsi negli occhi. Jade tentò di scaldarsi con le mani. "Hai freddo?" mormorò Victor. "Che sciocchezza! Ti pare?" rispose la giovane furiosa. Il ragazzino, noncurante, si tolse la giacca e gliela mise sulle spalle. Alla ragazza, il cuore stava battendo troppo velocemente. La stoffa della sua giacca era morbida e aveva il suo profumo, che lei amava. Sentiva un misto fra il gelo della montagna e la brezza marina. Non parlarono per minuti. Nel mentre, la ragazzina guardava il profilo del volto del giovane: lo trovava veramente carino, le ricordava il viso di un elfo. Voleva anche sentire la sua voce, così profonda e pacata, ammettere di essere innamorato di lei. "E' troppo orgoglioso! Non lo farebbe mai!" pensò Jade. La giovane arrivò a casa. "Tieni, questa è tua." disse, ridandogli la giacca. "Buonanotte" disse Victor, rimettendosela e rientrando a casa.
Nel mentre, una nave si avvicinava a velocità crescente sulla Terra. A bordo c'era Lord Darkar, sopravvissuto all'esplosione della base plutoniana, divenuto mezzo drone. "Ecco il pianeta di quei disgraziati! La pagheranno cara per aver contrastato il mio progetto di conquista del mondo!" ringhiò con disprezzo. "Signore" un servitore arrivò trafelato, comunicando: "Abbiamo intravisto la nave di Arion Sherwind. Sicuramente dev'essere sopravvissuto!" Il Signore Oscuro strinse i pugni e urlò: "Me la pagherà cara! Lo distruggerò e con lui lo seguiranno quel pianeta insignificante di nome Terra e i mocciosi suoi alleati! Diventeranno polvere! L'ira di Lord Darkar è infinita e presto constateranno che non c'è nulla che possa eliminarmi!" e il malefico scheletro ambulante emise una lunga e agghiacciante risata satanica. Poi domandò: "Quando arriveremo sulla Terra?" Il servitore controllò il computer: "Domani alle undici ore terrestri, signore!"
"Perfetto" disse il Signore Oscuro "Ora lasciami solo! Devo meditare la mia vendetta contro quello sporco terrestre! Non mi sfuggirà!" Lasciato solo dalla guardia, Lord Darkar iniziò a mormorare: "Arion Sherwind, ti pentirai amaramente di esserti messo contro di me! Giuro sulla mia vita che maledirai il giorno in cui mi hai sconfitto! Piangerai lacrime di sangue!" Giurò a sè stesso. Il desiderio di vendetta di quell'essere stava salendo di ora in ora.
Nel cuore della notte, il giovane Victor stava sognando. Inizialmente stava guardando le stelle con un telescopio molto potente da un osservatorio ove andava spesso da bambino con i suoi genitori, ma all'improvviso vide un enorme disco volante viola e nero che stava mirando alla Terra ad una velocità spaventosa. Riuscì a vedere uno dei passeggeri: Lord Darkar che rideva assatanato. Cadde poi in un abisso pieno di fiamme, spalancato all'improvviso. Il giovane si svegliò con una leggera tachicardia, vide la sveglia e mormorò: "E' l'alba! Ho avuto un'altra visione! La terza in due settimane!" Anche mentre si stava facendo la doccia, non riuscì a pensare ad altro. L'acqua che bagnava il viso chiaro non riuscì a farlo distrarre. Mentre si mise la tuta della Raimon, mormorò: "Devo parlare subito con Vladimir. Avrà una spiegazione." E andò nella Sala Computer nell'obelisco di Eishtar, ove viveva con suo fratello. Il giovane, appena vide il fratello maggiore, simile a lui, assunse prima un'espressione solare, poi un velo di malinconia.
Salutò: "Buongiorno, Vladimir. Sei rimasto a lavorare tutta la notte?" Il Cavaliere si sedette in una sedia vecchia, sbuffando. "Di che cosa devi parlarmi? E' successo qualcosa?" chiese calmo il fratello, guardandolo negli occhi in modo intenso. Un lieve sospiro di Victor, che prese coraggio e disse: "Ho avuto i poteri speciali... Adesso... Ora ho le visioni! Si sono sempre avverate nel corso dei giorni e penso che il sogno che ho fatto stanotte abbia predetto il..." e il ragazzino smise di parlare. "Il?" incalzò Vladimir. "Lord Darkar tornerà sulla Terra!" esclamò Victor angosciato. "Cooosa?! Allora, i tuoi poteri da Yami Knight stanno facendo effetto!" urlò Vladimir. "In che senso i miei poteri stanno facendo effetto?" chiese il giovane spaventato. Non sperava di avere poteri da profeta in quel momento. "Ascolta, i ragazzi non sanno cosa hanno percepito, ma è dal cuore della notte che avvertono una forte energia negativa! Secondo me, sta succedendo qualcosa di veramente grave! E tu hai gli indizi per scoprirlo." spiegò il giovane esperto di computer, quasi caduto dalla sedia dallo spavento. Victor iniziò a riflettere, citando anche dettagli insignificanti sul suo sogno, sperando di trovare la soluzione: "Ok... Il luogo dell'atterraggio è il monte Fuji. Ho visto un poster vicino al telescopio del sogno. Avverrà alle undici esatte... Perchè l'orologio dell'osservatorio segnava elettronicamente le undici di sera, o le ventitrè. Il Signore Oscuro era su un ufo quando l'ho visto con la lente... Penso che sia il mezzo di trasporto. Ora ho capito! Vado! Grazie! Avverti tu i ragazzi!" E il Cavaliere dell'Oscurità iniziò a correre verso l'uscita. Pronunciò la formula: "Yami Knight! Zenit!" E si trasformò in Cavaliere. Si buttò dalla cima dell'obelisco e volò verso la meta con le ali da angelo nere. Controllò la sua Beysword, Hades Lancelot: il fioretto era a posto. Adesso il destino del pianeta era di nuovo in bilico.

Mentre stava volando, lo Yami Knight pensava turbato a quello che stava succedendo in poco tempo. Prese con la mano sinistra il ciondolo a forma di ingranaggio e lo guardò intensamente. "Tutto è cominciato da Lord Darkar e tutto finirà con lui." giurò a sè stesso. "Ehiiiii" un urlo lo distrasse dai suoi pensieri. Era Skie, trasformata in Kaminari Knight, Regina dell'Elettricità. "Ho sentito il tuo messaggio. Mi sono spaventata a morte." continuò la ragazzina. "Già! Figurati io quando ho sognato quel mostro ritornare." disse il giovane, che vide poi una sagoma marrone muoversi velocemente: un ragazzo con un abito da samurai simile a un giapponese nel Medioevo, rispettoso del codice d'onore. "Samguk!" esclamò il Cavaliere Oscuro, stupito della sua presenza. "Ehilà, nuova Cassandra! Quale disgrazia hai predetto?" urlò scherzando Samguk, adesso Tochi Knight, Cavaliere della Terra. "Non aiuti per nulla, sai?" urlò lo Yami Knight. "Lascialo perdere!" Era JP, come Kori Knight, Cavaliere del Ghiaccio. Stava volando con una pista di ghiaccio nel cielo, pattinando. Un misterioso ninja stava volando rasoterra con un aquilone. "Ryoma?" esclamarono i ragazzi, alla vista del Cavaliere del Fuoco, Hi Knight. "Come va? Congratulazioni per i poteri!" disse il Mizu Knight, alias Adè, vestito con un paio di pantaloni bianchi e sulle spalle, una rete da pesca. "Bah, non è il momento di festeggiare, ragazzi!" brontolò Tezcat, o Shizen Knight, Cavaliere della Foresta. "Bene, ci siamo tutti! Fermiamo una volta per tutte Lord Darkar!" incitò Victor. E tutti si diressero verso il monte Fuji, forti più che mai. "Siete dei ritardatari cronici, ragazzi..." brontolò una voce. "La conosco troppo bene quella voce da arrogante snob..." disse accigliato lo Yami Knight appena sentita la predica. Era Riccardo, trasformato nel Cavaliere del Suono, Oto Knight.
"Ok, spiegami come sei arrivato qui..." urlò furioso il Cavaliere dell'Oscurità, appena atterrato. "Semplice: con il Teletrasporto!" rispose noncurante il ragazzo con i ricci. "Ma lo sai che Lord Darkar ti avrebbe beccato?! Sei completamente impazzito?!" sbraitò Victor. "Ma se cerchi l'aura del Suono, ti posso dire che è già stata azzerata..." Era Mark, in veste di Cavaliere della Tredicesima Essenza, con l'elegante uniforme da generale francese addosso. "E ho portato qualche ospite..." mormorò Riccardo, indicando un nuovo arrivato. "AAAAAAH! QUESTO E' UNO SCHERZO, VERO?" Victor si mise le mani fra i capelli blu. "Ciao." Era Gabriel. Il gruppo era stupito. Fissava il ragazzo con i codini e gli occhi color acqua in modo incredulo. "Ma che ci fai qui?" urlò lo Yami Knight, inferocito. "Mi sono stancato di essere in tribuna mentre voi vi divertite come pazzi! Ho diritto di assistere allo show, no?" si lamentò il ragazzino. "Va bene... Scaliamo il vulcano. Con il volo saremmo facilmente individuabili. Azzerate i vostri poteri!" gli ordini di Mark furono eseguiti eccellentemente dal gruppo. Iniziarono a scalare il vulcano. Più si saliva, più la temperatura si abbassava e, di conseguenza, i Cavalieri iniziarono a vedere le prime tracce di neve sul vulcano, in riposo da trecento anni.
"Eh... Eh... Etciùùù!" Samguk iniziò a starnutire. "Stai zitto! Provocheresti valanghe!" esclamò spaventata Skie, guardando il poveraccio con un imminente raffreddore. "Beato te, JP! Non stai congelando!" commentò Mark, che non sentiva più le mani. "Il merito è del mio elemento!" rispose il piccolo Cavaliere. Continuarono a salire in silenzio, fino ad arrivare alla cima del vulcano, tappato da un cumulo di roccia e neve. "Ecco! Siamo arrivati! Tra trenta minuti dovrebbe arrivare quel mostro! Mantenete gli occhi aperti!" disse Victor, formando col fiato delle nuvole di vapore condensato. "Spero per te che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto, altrimenti ti sparerò contro i miei superpoteri! E allora sarò io la minaccia da temere!" minacciò irato Riccardo, che aveva abbandonato la sua casa e le lezioni di pianoforte. "Quando mai un veggente sbaglia le profezie?" mormorò lo Yami Knight furioso. Passarono trenta minuti. "Bene, me ne vado! Grazie mille, Victor! Ho perso la mia lezione di pianoforte!" brontolò l'Oto Knight. "Fermi" ordinò Tezcat "Ho sentito qualcosa!" Impulsivamente, Mark ordinò: "Forza, nascondiamoci!" Tutti andarono dietro una roccia. Il rumore di motori era persistente e Samguk, Riccardo e Gabriel iniziarono a pregare: "Fa' che non sia Lord Darkar! Ti prego, ti prego, ti prego..." Una astronave viola e nera atterrò. "Lo sapevo!" mormorò Victor, che continuò: "Adesso mi credete? Ho la capacità di vedere il futuro attraverso i sogni!" Il gruppo rimase di sasso. E a quasi tutti, la saldezza dei nervi venne meno: Gabriel svenne dallo choc, Samguk iniziò a strepitare dalla paura con gli occhi fuori dalle orbite, Mark guardò stupito Victor e si mise le mani dietro la schiena, senza dire una parola, Skie e JP rimasero a bocca aperta, Adè era sul punto di scappare ma stava respirando male, come se stesse affogando, stringendo con tutta la forza che aveva in corpo la roccia (si constatò un attacco di ansia) e Riccardo scoppiò a piangere, urlando: "Lo sapevo di non dover venire con voi!". Ryoma e Tezcat stavano sghignazzando, ma con la sicurezza di uno studente che non sapeva nulla. L'unico calmo era il povero Victor, che presto s'infuriò.
"Dannazione! State zitti! Sembrate delle signorine impaurite!" Vedendo che Samguk non smetteva di urlare dopo il suo ordine, Victor lo prese per il kimono e urlò: "Finiscila con questo verso da anatra senza cervello! Vuoi essere eliminato?" Il ragazzino con i capelli cespugliosi negò, singhiozzando, e il giovane ragazzo diafano si mise la mano in faccia, commentando: "Di sicuro non invidio Arion nel suo nuovo ruolo da leader!"
"Chi vuole sostituirmi come leader?" la domanda di Arion aveva messo di sasso tutti. La domanda era posta a cuor leggero, con un pizzico d'allegria del ragazzino, che fissava i suoi compagni con quei grandi occhi azzurro metallico. "Stai scherzando? Io non sarei capace di sostituirti!" JP si ritirò subito dall'incarico gravoso, mentre accarezzava Spotter, l'anziano cane dell'amico. "Avanti, ragazzi! Devo andare su Plutone a rinchiudere quel pazzo scatenato di Lord Darkar! La Terra sarebbe scoperta!" Il ragionamento del giovane castano non faceva una piega. "Allora mi offro volontario io!" Victor arrogantemente voleva dimostrare di saper guidare un gruppo. "Sei sicuro? Mi sembreresti un leader troppo permaloso!" chiese Arion. "Chiudi il becco! Me la caverò benissimo! Abbiamo bisogno di un leader ed eccomi come volontario!" rispose il giovane diafano. "Ok!" il Cavaliere della Vita aveva accettato senza fare troppe storie.
"Perchè mai l'ho fatto?" si lamentò lo Yami Knight, ricordandosi il giorno dopo la disfatta di Lord Darkar. L'astronave si aprì e in tutta la sua decomposizione (se si poteva chiamare così) comparve Lord Darkar, con l'esercito di bestie al seguito. "Ecco lo scheletro ambulante!" commentò Adè. "Io dico usciamo e diamogli una lezione! Non starò qui ad assistere!" sussurrò Skie. "Signore, cosa facciamo nell'attesa dell'arrivo del terrestre?" chiese uno dei suoi generali, brutto come la fame e simile ad una fiera feroce decomposta, capace di suscitare paura al primo sguardo. "Eliminate gli esseri umani, naturalmente! Lasciate vivi i Cavalieri! Penserò io a loro!" ordinò il Signore Oscuro. Un gruppo di truppe iniziò a librarsi in volo con quelle ali rovinate e decomposte, ma ancora resistenti.
Ma all'improvviso, vennero fatti fuori da un essere misterioso. "Ma che..." Lord Darkar era sorpreso! Credeva che Arion fosse arrivato in tempo per fermarlo. "Sono sicura che è Arion!" commentò Skie, credendo all'arrivo dell'amico d'infanzia, di cui era segretamente innamorata. "Sì! Farà fuori quel mostro!" esultò JP. "Mi sa che avete sbagliato..." disse Tezcat. Riccardo aggiunse, indicando in alto: "Guardate!" L'ipotesi iniziale di tutti quindi era sbagliata, come si era notato: infatti comparve una ragazza. "Wow!" esclamò Mark. "Hai visto, Victor?" chiese poi, stupito del giovane Victor che forse non aveva individuato un dettaglio nella visione. "No! Non era nella mia visione! Qualcosa non quadra! Ne sono certo!" rispose il neo-profeta. La giovane fissò con gli occhi verdi l'essere spaventoso e non sembrava intimorita. Lord Darkar la squadrò altrettanto: una ragazzina alta con i capelli verdi, un vestito simile a quello delle guerriere Sailor (citazione, di fatto i personaggi Sailor non ci saranno) viola e verde con la cravatta, un paio di pantaloncini aderenti verdi, le scarpe da ginnastica e le calze viola. In testa un'aureola viola... Un'aureola? I Knights erano stupiti. "Quella ragazza ha un'aureola, avete visto?" mormorò Victor.
"E tu chi sei?" chiese il cattivo, per nulla spaventato, credendo di avere di fronte l'ennesima mocciosa fanatica. "Sono qui per eliminarti! Non ti permetterò di distruggere il pianeta di Arion Sherwind. Le sue gesta sono parlate in tutto l'Universo. Arrenditi!" disse la giovane. Chi era quella misteriosa ragazza? Conosce Arion? E, in particolare, riuscirà a bloccare il mostro?

  
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