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Autore: MonaLuna    14/02/2015    1 recensioni
Ecco a voi, per innamorati o meno, il mio "candito", da mostrare in anteprima a voi. La trama è semplice: i Knights salveranno la Terra da un'invasione aliena? I primi tre capitoli in anteprima. Prossimamente... su EFP!
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Matsukaze Tenma, Nuovo personaggio, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The knigths of Xorax-Saga'
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Il mistero è svelato

"Ma cosa...?" esclamò Arion sorpreso, ancora affaticato dal viaggio. Il giovane, due settimane fa, era in una base a Plutone, per intrappolare Lord Darkar, sconfitto e rinchiuso in un'otre. Ma l'esplosione della suddetta base l'aveva costretto a vagare per il Sistema Solare, mettendo in preoccupazione i suoi amici, che l'avevano atteso il giorno del suo ritorno nel bosco, in compagnia di una ragazza misteriosa, di cui non si conosceva l'identità. "Sei un grande!" strillò felice Samguk. "Bentornato. Come stai?" chiese Victor. "Ma si può sapere cosa ci fate tutti qui?" domandò confuso il castano, disperso da due settimane nel Sistema Solare e ritornato vivo e vegeto sulla Terra. "E' una lunga storia, ragazzo. Una ragazzina ha determinato il luogo di atterraggio della tua navicella." spiegò Mark. "Ti prego, Arion, non mi abbandonare: tu la conosci la ragazza al mio fianco?" domandò disperato Riccardo, indicando l'aliena e stanco di essere preso in giro. "A cosa ti stai riferendo? Non conosco quella ragazza. Non l'ho mai vista. Non è uno scherzo, ve lo giuro." replicò il disperso, appena vide la giovane, che improvvisamente divenne cupa.
"No, no, non è vero..." mormorò sconvolto il ragazzo con i ricci. "Che stranezza..." commentò Mark. "Caspita, diceva la verità, allora..." sussurrò JP, ricordandosi che l'aliena non conosceva il suo migliore amico. Tutti rimasero di sasso e iniziarono a bisbligliare ipotizzando sulle origini della ragazza e su chi fosse realmente, in modo sconcertato. Arion la fissava con uno sguardo misto a gratitudine, sorpresa e un pizzico di sospetto. Infatti, si chiedeva anche lui chi fosse quella strana ragazza con l'aureola, e rimase muto e impassibile. "Sei tu Arion Sherwind?" chiese l'aliena, facendosi coraggio. "Sì, sono io." rispose Arion. "Ti devo parlare. Mi concedi qualche minuto?" disse la giovane con l'aureola.
Il gruppo rimase silenzioso di fronte alla richiesta della misteriosa ragazza di avere un colloquio col giovane appena tornato a casa. Il disperso iniziò a pensare a lungo e poi disse: "Va bene. Come vuoi." Riccardo era arrabbiato: "Ma stai scherzando!" urlò vano. "Solo io e te." specificò l'aliena. I due interlocutori si allontanarono dal gruppo verso la parte opposta al cratere. Lei era visibilmente agitata. Arrivati, i due si guardarono negli occhi per un minuto, squadrandosi. Lei pensava: "Quel ragazzo così malandato è la soluzione ai problemi comuni di tutto l'Universo. Ha un potere immenso, lo sento. Si muoveva disinvolto mentre risaliva il cratere un attimo fa." Lui, d'altro canto, pensava a cosa domandarle. Finalmente, Arion decise di iniziare il discorso. Esordì con: "Grazie mille per aver salvato il mio pianeta da Lord Darkar. Se non fossi arrivata in tempo, chissà cosa ne sarebbe stato del mio mondo." L'aliena rispose: "Figurati. Sei un eroe nella Galassia. Parlano tutti di te." Il disperso replicò amareggiato: "Però, potevo utilizzare i miei nuovi poteri speciali e bloccarlo quand'era fuori dalla Terra..."
"In che senso poteri speciali?" chiese l'aliena. "E' da una settimana che ho sviluppato il Teletrasporto mentre ero ricoverato dieci giorni fa su Saturno, in una stazione di ricerca, ove mi ero schiantato nelle vicinanze." rispose Arion, ricordandosi della sua lunga odissea. "Sono intervenuta inutilmente..." mormorò la giovane. "Perchè?" chiese calmo il ragazzino. "Sei capace di diventare il leggendario e potente Inochi Knight qualunque volta desideri?" domandò l'aliena, come se questa domanda fosse urgentissima. "Sì, certo. Prima non ci riuscivo come volevo, ma adesso sono capace di controllare la trasformazione." spiegò Arion. "Trasformati, ti prego!" supplicò la giovane. "Ti accontento subito" disse Arion, aprendo la tunica e svelando il marsupio azzurro attorno alla vita. Estrasse un cellulare celeste con decorazioni oro e argento. Era il Mutaforma, il dispositivo che permetteva di diventare Cavalieri. "Inochi Knight! Zenit!" urlò il ragazzino, che fu avvolto da un vortice oro, bianco e celeste. Quando il vortice si dissolse, uscì un ragazzo completamente diverso. L'aliena era sorpresa.
Il Cavaliere apparso aveva i capelli castani simili a quelli di Arion, ma più lunghi, cinti con un cappello da mago blu tempesta, decorato con un gruppo di stelle dorate; una lunga tunica blu elettrico con decorazioni simili al cappello; un paio di stivali bianchi aderenti e lunghi fino al polpaccio; una tuta aderente dello stesso colore del cappello; un medaglione in rame con una gemma verde smeraldo; una cinta marrone con un sacchetto in cuoio nero legato con una corda che penzolava sul fianco sinistro; sulla schiena una Beysword (la spada suprema), Epic Pegasus; nella mano sinistra uno scettro oro con all'estremità dell'impugnatura un gallo che teneva un cristallo trasparente e orecchini pendenti con due perle azzurro ghiaccio. Era più alto e muscoloso dell'allampanato disperso quattordicenne, aveva gli occhi color azzurro metallizzato e un'espressione calma in volto, con un lieve sorriso. "Ti ho accontentato" disse l'Inochi Knight.
L'aliena estrasse la spada laser e attaccò il giovane, apparentemente senza motivo.
"Ma che le è preso?" domandò confuso Mark, incredulo alla scena. "Non lo so. Qualcosa non quadra." rispose Victor. "Ma hanno finito di chiaccherare? Non è possibile che possano parlare così a lungo, vi pare? Oppure aspettano il thè e i biscottini per continuare il discorso mangiando?" chiese lamentandosi Riccardo, che non vedeva l'ora di tornare a casa. "Sempre latentoso, tu?" chiese fissandolo male Ryoma. "Ragazzi, finitela! Sono il vostro allenatore, sempre e comunque, se non sbaglio..." ordinò Mark. Era molto arrabbiato con i due ragazzi per la pessima condotta dimostrata e dei loro sciocchi battibecchi. "Agli ordini, allenatore Evans" risposero in coro rassegnati i due ragazzi, imbarazzati. "Incredibile... Come posso, io, un allenatore di una squadra di calcio, ridurmi in questa situazione? Cos'ho fatto di male?" si chiese poi il pover'uomo, mettendosi la mano in volto, disperato. "Siete due idioti! Neanche una piccola tregua, come qualche ora fa..." commentò JP, ricordandosi della calma di prima. I due divennero rossi dalla vergogna.
Nel mentre, la ragazza stava tentando di colpire Arion con la spada laser, ma il giovane riuscì a bloccarla con il suo scettro in oro, portandolo davanti alla lama. L'aliena era sorpresa della reazione del ragazzo e disse: "Non hai utilizzato appieno i tuoi poteri, vero?" Il ragazzino si mise a ridere e rispose: "Sì. Ma neanche tu li hai utilizzati appieno, anzi: sembravi insicura mentre attaccavi" La giovane era imbarazzata, ma allo stesso tempo felice. Sapeva di fidarsi di lui. "Perfetto, Arion, adesso ti posso raccontare tutto" Il giovane tornò normale in un istante e, davanti agli occhi della ragazza, ricomparve il magrolino, innocente ragazzo di pochi minuti fa, con il volto gioioso. "Spara. Sono curioso." disse allegro.
"Mantieni però il discorso fra noi due segreto, capito? Non lo deve sapere nessuno. Mi presento: il mio nome è Tenshi, e sono un'aliena della specie Angel, abitante del pianeta Tengoku. Felice di conoscerti!" iniziò la Angel, svelando la sua identità. "Urca! Questa è buona! Piacere mio, Tenshi." rispose felice Arion. "Non sei spaventato del fatto che io sia un'aliena, come tutti i terrestri?" chiese Tenshi, terrorizzata per un sì. "No! Anzi: ecco il perchè dell'aureola. Non lo sapevo e credevo quasi che fossi una ragazzina morta... Scusami..." rispose ridendo. "Come sei simpatico. Non conoscevi alieni come me?" chiese ironica la Angel, che continuò seria: "Scherzi a parte, sono qui per darti una notizia importante, che riguarda il futuro del pianeta e della tua gente." Il disperso rimase di stucco e sentì il sangue raggelare. Sentiva che forse era una terribile notizia quella che stava per comunicargli Tenshi. "Ma è una buona o cattiva notizia?" domandò spaventato. "Una pessima notizia, direi. Devi ascoltarmi in ogni singola parola che ti dirò: sono l'unica superstite dell'invasione del mio pianeta, avvenuta un anno fa. Sono qui con un'aliena del pianeta Jigoku della specie Devil, che si chiama Akuma, sopravvissuta anche lei alla conquista del suo pianeta, e adesso dovrebbe trovarsi a Tokyo in mezzo alle persone. Il mio pianeta è stato conquistato da un essere terrificante, che vuole vendicarsi della sua disfatta e schiavizzare i nostri tre pianeti, se sai cosa intendo..." spiegò Tenshi. Arion era sconvolto: un'aliena che voleva conquistare la Terra? Pazzesco. Come sarebbe avvenuto tutto questo? Al ragazzino, per la prima volta, si accapponò la pelle. Tenshi continuò: "Lo so come ti senti. Adesso ti dirò il nome della tiranna che ha conquistato il mio mondo: Reina, o la Neutra. Ha preso in ostaggio tutti gli Angels e i Devils, e ha reso i due pianeti luoghi oscuri e disperati, sul punto della distruzione. Sono scappata per cercare aiuto nel pianeta Jigoku, e l'unica che mi ha creduto è la mia rivale Akuma. Dopo pochi mesi, Reina è arrivata e noi due siamo partite in cerca di aiuto sulla Terra. Questo pianeta è il suo prossimo bersaglio. Arriverà qui fra un mese, precisamente il 17 aprile alle ore 2:10, in piena notte. I Cavalieri sono gli unici a poterla contrastare" Arion inghiottì a vuoto, riprese fiato e disse: "Cooosa? Il nostro pianeta finirà come il tuo? Assurdo!" Non era sicuro della notizia che gli stava dando Tenshi, ma sentì dentro di sè che era vera. "Fammi continuare: sono andata, prima della disfatta di Jigoku, nel futuro. Ho visto il trionfo di quella strega. Ho utilizzato un principio simile alla musica, la materia che studia il mio Terreno, che è Cavaliere e gioca a calcio. Lo conosci. Non ti pare strana, la vita?" domandò alla fine sorridendo l'aliena. "Aspetta un minuto. Se il tuo Terreno è Cavaliere, gioca a calcio e studia musica, altri non è che..." Arion guardò il gruppo e fissò qualcuno in particolare, sorpreso. "Non è possibile!" esclamò, quasi cadendo.
"Ma cos'avranno da guardare?"chiese polemico Riccardo. "Mah, non ho ancora capito..." rispose Tezcat. "Forse parlano del tuo caratteraccio, mio Capitano..." disse ridendo Adè. "Chiudi il becco! Nessuno ha chiesto la tua opinione!" sbraitò il ragazzino con i ricci, sul punto di saltargli addosso. "FINITELA!" urlò inferocito Mark. "Dannazione! Ogni pretesto è buono, vero?" continuò, stufo (Intervento dell'autrice: Vi garantisco parecchio e la sua pazienza finì a pezzi. Pensava, alla vista dei due, a scolaretti delle elementari). "Aiuto! Quando l'allenatore Evans si arrabbia, mi fa paura!" esclamò impaurito JP, ad una stupita Skie. Victor commentò rassegnato: "Che imbarazzo! Sembriamo pagliacci!"
"Hai capito, adesso?" chiese la Angel. Il ragazzino esclamò: "Assurdo! Il tuo Terreno è Riccardo. Chi l'avrebbe mai detto? Che sorpresa! Sapevo che c'era qualcosa di strano in tutti e due quando vi ho visto: eravate uguali. Accidenti, nella scelta hai superato te stessa!" Continuò a guardare il gruppo e poi ebbe il coraggio di chiedere: "Io che fine farò? E i miei amici?" Tenshi spiegò, mestamente: "I tuoi amici moriranno uno ad uno per mano di Reina. Rimarrà in vita solo il mio Terreno. Quanto a te, Arion, non vedrai mai Reina. Morirai di una malattia incurabile, che ti colpirà come una febbre altissima, ma alla tua ora esploderai a causa dell'instabilità dei poteri che presenterai allo stadio terminale." Prese qualcosa dal marsupio. Arion era disperato: "Coooosa? Morirò? Ma sono troppo giovane! Ho quattordici anni! Che sfortuna! Non la incontrerò!" esclamò mettendosi le mani tra i capelli. "Non hai paura di affrontarla?" chiese la Angel. "Certo che ho paura! Però morire senza tentare di salvare il pianeta è una cosa ingiusta" rispose il giovane, stringendo il Mutaforma con tutta la forza della sua mano. "Prendi. Questa è una medicina del mio pianeta contro le vostre malattie incurabili. Ai primi sintomi devi prenderne dieci gocce. Farà effetto dalla prima somministrazione" spiegò Tenshi, passando al castano un flaconcino trasparente con dentro un liquido azzurro. "Grazie infinite! Non ti deluderemo! Avverto io i ragazzi della minaccia incombente! Tu cerca la Devil. Ci rivedremo alle diciasette del 16 aprile nel..." Arion non sapeva il luogo ove avrebbe iniziato ad attaccare Reina. "Scusa, ma dove comparirà Reina per la prima volta?" chiese imbarazzato. "Al cimitero di Tokyo. Ho detto abbastanza. Io vado. Arrivederci" la Angel attivò le ali, mentre il disperso andò dagli altri, che lo attendevano. La ragazzina mormorò con gli occhi lucidi: "Vi prego, ragazzi. Resistete. La Terra non deve vedere quello che ha subito casa mia" e volò lontano, verso la sua meta.

"Era ora! Quanto ci hai messo?" si lamentò Riccardo. "Cosa succede?" domandò Samguk. "Io... Io... E' difficile da spiegare..." Arion era confuso. "Se non lo farai tu, posso farlo io!" minacciò Victor. "Hai sentito tutto? No, ti prego. Non dire nulla..." supplicò il castano. "Tranquillo, il vostro segreto è al sicuro. E riguardo al discorso, ho un udito finissimo. Te l'avevo detto" disse il diafano. "Ragazzi, ci sono notizie terribili..." esordì poi. Victor raccontò per filo e per segno quello che sarebbe successo sulla Terra, della storia della misteriosa ragazza, rivelando solo delle origini aliene, e dell'arrivo di Reina. L'intera Raimon ascoltava, interessata alle sue parole, tanto vere che sembravano uscite da chissà quale fantasia fantascientifica, ma nessuno ebbe il coraggio di obiettare. Samguk, Riccardo e Gabriel mormoravano: "Oh, santo cielo" sconvolti per l'invasione prossima ventura, JP e Skie nella parte Faremo tutti una brutta fine inghiottirono a vuoto; Adè e Ryoma diedero segni di paura incontrollata, gesticolando con le mani, lasciati in preda al panico; Mark rimase a bocca aperta per tutto il discorso. "Non solo ci manderà un'intero esercito per conquistarci, ma subiremo una specie di lavaggio del cervello e saremo schiavi di quella pazza. Ho anche un'altra brutta, anzi, orribile notizia..." continuò Victor. "Quale?" domandarono gli altri in coro. "Arion, per instabilità di poteri con stadio iniziale pari a un grave attacco d'influenza, ci lascerà le penne fra un mese..." rispose funebre il giovane. Alla notizia, inizialmente il gruppo era confuso. "Ragazzi, non l'ho voluto io... Mi dispiace..." aggiunse tristemente Arion. JP e Skie scoppiarono a piangere, increduli alla notizia, esclamando: "Non puoi lasciarci così!" Riccardo, Samguk e Gabriel rimasero sconvolti dalla notizia e persero i sensi. Adè e Ryoma si arrabbiarono: "E' crudele!" esclamò il ragazzo samurai. "Non è giusto!" protestò l'altro. Mark rimase muto, e guardò compassionevole il giovane Arion. "Ma tranquilli. La misteriosa ragazza ci ha dato la cura. Ai primi sintomi la sintetizzeremo in laboratorio. Come vedete, ci sono due dosi. Ma il vero problema saranno i nostri poteri. Se la ragazza con l'aureola ha detto che non siamo sufficientemente forti a contrastare Reina, questo significa che dovremo allenarci per un mese intero. E all'istante. Però oggi, cercherò ulteriori dati su Reina. Ragazzi, non vi possiamo lasciar tornare a casa. Dimorerete alla base, fino a nuovo ordine. Avvertite Sol e Wanli" concluse lo Yami Knight, determinato. "Posso venire con te? Non ho mangiato per giorni e ho una fame da lupi dopo quell'esperienza da incubo" chiese Arion, con lo stomaco che brontolava. Infatti, desiderava, in quel momento, mangiare un bue intero. "Sì, così racconterai alla base quello che ti è successo" rispose Victor, preparando il suo mutaforma. Tutti i Cavalieri si trasformarono. "A dopo" si salutarono, ciascuno con il proprio compito. Ormai la Terra ha le ore contate per prepararsi all'attacco di Reina, la Neutra. Chi sarà costei? I Cavalieri ce la faranno ad addestrarsi adeguatamente per contrastare l'invasione e sconfiggerla? O periranno, come ha predetto la giovane Tenshi? La Terra ha bisogno dei Knights più che mai.

  
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