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Autore: ale_lu_maguire    16/02/2015    1 recensioni
Ciao a tutti questa è la mia prima Fan Fiction, direi che è una sfida per la mia fantasia, spero vi piaccia.
La storia inizia da dove l’avevamo lasciata, ovvero quando Robin fu costretto a lasciare per sempre Storybrooke anche se ha scelto Regina. L’arrivo delle Queen of Darckness, rivelazioni mai aspettate, e l’operazione mangusta.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Robin Hood
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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Capitolo II
Quella mattina Regina si alzò presto per accompagnare Henry a scuola, non appena si alzò dal letto gli venne un giramento di testa così forte che dovette sedersi per evitare di perdere l’equilibrio.
 –Mamma tutto bene?- chiese Henry non appena vide sua madre sedersi nel letto.
 –Si, Henry sto bene sono solo un po’ stordita dal sonno- disse voltandosi verso suo figlio per poi sorridergli rassicurandolo.
 –Dai alzati e vai a prepararti altrimenti fai tardi a scuola-
 -Devo proprio mamma?-  Regina non appena sentì quelle parole si alzò dal letto, andò dal lato opposto per poi togliergli  le coperte di dosso.
–Forza alzati subito!- disse guardandolo impassibile.
–NO non mi alzo- disse Henry guardandola .
–Ah no? Tu stai dicendo no a tua madre? Adesso vedrai se non ti alzi,che ne dici di divertirci un po’ prima che tu vada a scuola? Una battaglia … di cuscini!- prese il cuscino e si avvicinò ancora un po’ a Henry.
 –A te la scelta, o ti alzi o inizio a prenderti a colpi di cuscino- disse scoppiando a ridere .
 –Sei seria? Non mi arrendo così facilmente- afferrò un cuscino anche lui e iniziò a colpire sua madre.
 –Henry, credevo che preferissi andare a scuola piuttosto che prendermi a colpi di cuscino- disse ricambiando i colpi .
–No, non rinuncerei mai a passare del tempo con te, credimi preferisco giocare con te che andare a scuola, sono stato lontano da te per  sei settimane e adesso voglio recuperare tutto il tempo che abbiamo perso- volavano piume ovunque, tutta la stana era piena di piume, Regina si fermò un istante avvicinandosi ad Henry .
–Lo so Henry, mi dispiace non esserti stata accanto in queste sei settimane, devi capire che non è stato facile per me il mio cuore è spezzato, forse solo tu riuscirai a ripararlo se andrai a scuola- disse guardandolo negli occhi .
–E va bene mamma, vado a scuola se mi prometti che non appena torno andiamo a prendere una cioccolata calda da Granny-                                       
 -Andata, adesso sbrigati mio piccolo principe altrimenti faremo tardi- gli toccò il naso e gli diede un bacio.
 –Mamma sono pronto-  -Henry non posso accompagnarti alla fermata, ma ti verrò a prendere alle 14 in punto- 
-Ok mamma non preoccuparti io vado altrimenti farò tardi- si avvicinò a sua madre gli diede un bacio e scappò via. Non appena Henry se ne fu andato Regina entrò in camera e si lasciò cadere sul letto.
 –Vorrei tanto sapere cosa mi sta succedendo- si mise a riflettere un secondo .
–No, non può essere!- si rese conto di avere un ritardo, sin dalla più giovane età non aveva mai avuto un ciclo regolare, ma in quel momento gli fece pensare che tutti quei sintomi che aveva poteva significare solo una cosa, era incinta. Non era del tutto sicura della sua teoria ma fortunatamente aveva un appuntamento con il dottor Whaile per scoprire cosa le stava succedendo. Si alzò dal letto e andò in bagno, si mise davanti allo specchio e iniziò a lavarsi i denti. Non appena finì si recò davanti all’armadio per scegliere cosa mettersi e in quel preciso istante fece il percorso al contrario, tornò in bagno e iniziò a vomitare peggio della sera prima.
 –Oddio è tardissimo devo sbrigarmi- si lavò velocemente la bocca e corse a vestirsi. Si mise un una maglietta blu, dei pantaloni neri e infine si mise i suoi stivali con il tacco neri preferiti. Non appena fù pronta scese al piano inferiore prese le chiavi della macchina e si mise il suo lungo cappotto nero. Stava per salire in macchina quando sentì una voce chiamarla.
 -Ei Regina, buongiorno!- disse Emma con un sorriso stampato in faccia quando vide la sua amica finalmente fuori di casa.
 -Swan mi hai fatto prendere un colpo, comunque buongiorno anche a te- si avvicinó e la salutó con un sorriso -Regina, dove vai cosí presto?- chiese Swan curiosa
-Questi non sono affari tuoi Swan- rispose irritata.
 -Ok,ok non volevo essere impertinente. Hai una brutta cera Regina che ti succede? Henry mi ha chiamata e mi ha avvertita di quello che è successo ieri sera, sei sicura che vada tutto bene?- chiese Emma preoccupata.
 -Henry? Dovevo immaginare che ci fosse il suo zampino, ecco il motivo per cui sei da queste parti non saresti mai venuta a trovarmi se non fosse stato Henry a chiedertelo- Rispose fulminandola con lo sguardo.
 -Ti sbagli sarei venuta anche se Henry non mi avesse chiesto nulla, che tu ci creda o no sono preoccupata per te, sei l'unica amica che mi è rimasta e voglio tenermela stretta, dimmi cosa ti tormenta Regina, davvero non hai una bella cera, sai che di me ti puoi fidare- disse Emma avvicinandosi a Regina per poi fare un sorriso rassicurante
-E va bene Swan, che ore sono? Ho un appuntamento importante e non vorrei fare tardi- disse guardando l'orologio che teneva al polso
-Credo che siano le 10-
 -COSA? Swan ci vediamo verso le 12:30 qui, devo scappare, davvero- detto questo salì in macchina e andó dal dottor Whaile.
-Va piano Regina!- urló Emma.
 
-Maestro allora quando entriamo in azione? Voglio la mia vendetta adesso! Non ne posso piú di aspettare!-
 -Tutto ha il suo tempo mio caro, dobbiamo solo aspettare l' occasione  perfetta, abbi un pò di pazienza.-
-Ne ho avuta abbastanza! Voglio la mia vendetta contro colei che da bambino mi cacció via, cancellando ogni ricordo, la voglio vedere morta!-
-Oh no mio caro tu avrai la tua vendetta, ma non ti permetteró di ucciderla, mi serve viva! Non le torcerai neanche un capello altrimenti te la vedrai con me!-
 
-Whaile scusa il ritardo ho avuto un imprevisto con la signorina Swan.- disse non appena entró di corsa nello studio del dottor Whaile -Buongiorno Regina, accomodati pure- disse attendendo che Regina si accomodasse
-Allora dimmi quello che ti tormenta mia cara- si accomodò  di fronte a Regina.
 -Non lo so Whaile è da un paio di giorni che ho nausea e giramenti di testa molto forti ma fino a ieri non ci ho fatto caso, ieri i sintomi sono diventati piú intensi e insopportabili.-
 -Bene allora facciamo delle analisi, ti prelevo un pó di sangue- disse Whaile prendendo tutto l'occorrente. Regina sussultó non appena sentí  l'ago della siringa dentro la sua pelle .
-Ah vacci piano Whaile!-
 -Non credevo che fossi cosí sensibile-  disse scherzando.
-Tappati la bocca e sbrigati! Per quando saranno pronte le analisi?- chiese seccata.
-Non saprei, forse stasera saranno pronte, ti chiamo io non appena ho i risultati- Detto questo Whaile accompagnó Regina alla porta quando ad un tratto alla donna gli cedettero le gambe e si dovette aggrappare alla spalla del dottore.
-Regina tutto bene? Non hai una bel aspetto- disse aiutandola a sostenersi.
 -Si, tutto bene, scusa un giramento di testa molto forte, adesso sto meglio-  -Sei sicura? Se vuoi puoi rimanere qui per un po’- disse Whaile preoccupato.
 -No…ce la faccio tranquillo, adesso vado ho da fare-
 -Ok Regina, ricorda che puoi chiamarmi in qualsiasi momento e se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere-
 -Grazie Whaile, prima che lo dimentichi, non dire a nessuno che oggi sono stata qui non voglio far preoccupare Henry-
-Ok, ci aggiorniamo più tardi allora- detto questo Regina uscì dall’ufficio  di Whaile e tornò a casa.
-Davvero Mary Margaret non capisco cosa stia succedendo a Regina, non ha un bel colore in faccia, è molto strana mi ha detto che mi avrebbe spiegato tutto alle 12:30 a casa sua- 
-Emma stai tranquilla Regina è una donna forte la conosco bene, e poi ti ha detto lei stessa che ti avrebbe spiegato tutto fra poco quindi va da lei su- disse Mary Margaret con un sorriso.
–Ok, vado subito da lei, quest’attesa mi sta uccidendo sono davvero preoccupata per Regina-  detto questo Emma si alzò e si avviò verso la porta
–Emma! Non dire nulla a Henry, sai può darsi che inizi a marinare la scuola per stare con Regina, e spero che tu non voglia farlo preoccupare- 
-Non sarò di certo io a dirgli queste cose, se lo deve sapere preferisco che sia Regina a dirgli tutto, adesso vado non vorrei fa arrabbiare Regina per il ritardo-  
Finalmente a casa Regina si lasciò cadere sul divano.
–Speriamo che non si avveri la mia teoria- pensò, quando sentì bussare alla porta –Regina sono Emma-
-Ed ecco la Savior- disse mentre andava ad aprire la porta.
-Che ci fai qui Swan?- 
-Come che ci faccio qui, mi hai detto tu stessa di venire perché dovevamo parlare-
-Oh scusami me ne sono completamente dimenticata, entra pure abbiamo poco tempo fra poco Henry uscirà da scuola e gli ho promesso che sarei andata a prenderlo- 
-Ok, se vuoi dopo vengo con te e ti tengo un po’ compagnia-
  -Accomodati pure sul divano Swan, comunque a Henry farebbe piacere vederci insieme senza litigare- disse scherzando
 -Ok, allora mi dici che ti succede? Henry mi ha detto che ieri hai rotto un piatto e ai anche vomitato per un bel po’-
 -Credimi Swan se lo sapessi saresti la prima a saperlo, oggi sono andata dal dottor Whaile a fare delle analisi ma ancora non si sa nulla, mi raccomando non dire nulla a Henry non voglio farlo preoccupare finchè non so cosa mi sta succedendo- 
-Tranquilla ci avevo pensato anche io e sinceramente credo che sia meglio che glielo dica tu- 
-Grazie Swan- 
-Sai all’inizio di tutta questa storia non avrei mai creduto di diventare tua amica-
 -Perché tu mi reputi tua amica? Dopo tutto quello che vi ho fatto tu vuoi essere mia amica?- 
-Regina il passato è passato se continuiamo a guardare indietro non riusciremo a concentrarci sul presente, anche se tu sei stata cattiva in passato adesso sei cambiata, Henry ti ama più della sua vita, io ti voglio bene come una sorella perché infondo siamo uguali, Mary Margaret e David ti hanno perdonata tutti a Storybrooke ti hanno perdonata, e ti vogliamo tutti bene, e scommetto che presto avrai il tuo lieto fine-  Nell’ascoltare quelle parole Regina si commosse e alcune lacrime scesero lungo il suo volto.
 –Credi davvero che possa avere il mio lieto fine? Insomma in passato ho fatto più male che bene e non posso biasimare l’autore se decida di farmi soffrire-
  -Regina! Tu avrai il tuo lieto fine, fosse l’ultima cosa che faccio- 
-Grazie Swan! Non ho mai avuto un’amica come te-
  -Allora adesso siamo amiche? Chi lo avrebbe mai detto- disse sorridendo .
 -Eh già chi lo avrebbe mai detto che noi dopo tanti litigi alla fine siamo diventate amiche- 
-Allora andiamo a prendere Henry? Credo sia giunta l’ora- 
-Si arriveremo giusto in orario, andiamo su- Appena le due si alzarono Regina fu attraversata da un senso di nausea molto forte che il suo volto sbiancò in un secondo 
-Regina tutto bene?-
 -Io..NO-n-  non fece in tempo di finire la frase che dovette scappare in bagno
–Regina!!-  Emma si precipitò in bagno con lei. Regina iniziò a vomitare con più intensità, Emma per aiutarla gli diede qualche colpetto sulle spalle per evitare di farla strozzare. Dopo un bel po’ Regina smise di vomitare.
-Adesso va meglio?-  chiese Emma preoccupata.
–Si, grazie Emma, adesso andiamo a prendere Henry- 
-NO! Mi dispiace ma tu non esci di qui, andrò io a prendere Henry e verremo subito qui-
 -Ma Emma ho promesso ad Henry che sarei andata a prenderlo!- 
-Capirà, gli dirò che non ti sentivi bene e sei rimasta a letto- 
-Eh va bene, anche se ti dicessi di no, per te non fa nessuna differenza fai sempre di testa tua-
  -Ecco visto? Lo hai detto tu stessa faccio sempre di testa mia, quindi adesso tu vai di sopra e ti metti a dormire!-  detto questo Emma uscì e andò alla fermata dove trovò Henry che aspettava Regina.
–Hei ragazzino!-  -Mamma, stavo aspettando….No aspetta non è mica successo qualcosa vero?- chiese con un tono preoccupato
–No Henry, non stava tanto bene ed è rimasta a letto- 
-Che cosa aveva? È da ieri che non sta bene!-
  -Cose da donne Henry, adesso andiamo ti porto da lei- Henry non se lo fece ripetere due volte e in un batter d’occhio era già dentro il maggiolino giallo.
–Mamma, dimmi che sta bene e che non gli è successo niente di brutto- disse Henry con le lacrime agli occhi
–HENRY! Non fare così! Lei sta bene, è solo un po’… stanca tutto qui-  disse la Savior mentre guidava –Sbrigati mamma, voglio vederla- 
-Ok Ragazzino-
-Finalmente un po’ di riposo, anche se non ho fatto un gran che oggi- disse Regina mentre si stendeva sul letto. Dopo un po’ sentì bussare
–Sarà Henry e Swan, meglio andare a vedere- si alzò di corsa e scese le scale
–Henry!-
 -Mi  dispiace mia cara ma non sono il tuo amato Henry-  disse un uomo un po’ più alto di lei
–E tu chi saresti?- chiese Regina indietreggiando di un passo
 –Sono il tuo incubo peggiore mia cara- detto questo si avvicinò ancora di più alla donna, Regina provò a creare una sfera di fuoco ma non ci riuscì
–Ma vorrai scherzare?- pensò, in quel preciso istante capì che non aveva più il controllo dei suoi poteri e l’unica cosa che poteva fare era scappare al piano di sopra.
–Perché scappano tutte?- in un batter d’occhio l’uomo apparve davanti a Regina che nel fra tempo era al piano di sopra davanti alle scale
–Credi sia così semplice sbarazzarsi di me- disse l’uomo afferrandola per il collo
 –Vorrei tanto sapere chi sei!- disse con un tono strozzato
 –Davvero non ti ricordi di me? Beh ragione in più per sbarazzarmi di te adesso- disse gettandola giù per le scale. Regina provò ad alzarsi ma cadde a terra, in quel momento era inerme, senza la sua magia non aveva scampo, in quel momento vide l’uomo avvicinarsi sempre di più finchè non la raggiunse dicendo
 –E’ giunta la tua fine, mia cara- appena finì di dire quelle parole, apparve un uomo che lei conosceva ma in quel momento era confusa che non riusciva a distinguere i due uomini
–Ti avevo detto che ci serviva viva! Adesso andiamo via! Si uno stupido, lei sa chi sei, ti ha visto!-  Regina non sentì e non vide più nulla aveva sbattuto la testa molto forte e in quel preciso istante svenne.
-Fermati mamma!- 
 -Che succede Henry?-  chiese Swan a suo figlio
 –Qui c’è qualcosa che non va- disse Henry voltandosi verso la porta di casa sua
–MAMMA! Guarda la porta è aperta corri!!- Henry iniziò a correre verso la porta di casa e quando entrò vide una scena orribile, sua madre era ai piedi delle scale
–Oh mio dio, REGINA!- Emma corse subito verso di lei
–MAMMA!!- urlò Henry scoppiando in lacrime
–Henry! Chiama subito Mary Margaret e David!- disse Emma iniziando a scuotere Regina per fargli prendere conoscenza
–REGINA! REGINA  MI SENTI? Avanti,  svegliati!-
 -Mamma! Non rispondono! Che facciamo?-
  -Accidenti a loro! Quando servono non ci sono mai!- Emma era arrabbiata che se avrebbe preso suo padre lo avrebbe fritto in una pentola di olio bollente
  -SWAN! Che è successo?- disse Regina svegliandosi di colpo
 –MAMMA!-  -Sto bene non preoccupatevi- disse tentando di mettersi in piedi, ma il tentativo fu vano –Regina che diamine è successo qui? Sembra scoppiata la terza guerra mondiale!-
 -Io..io non lo so, ricordo solo un uomo che mi ha scaraventata giù per le scale, poi apparve un altro uomo, ma non lo vidi in volto- 
-Mamma! Stai sanguinando!-  disse Henry togliendo la sciarpa per passarla sopra la ferita di sua madre
  -Oh grazie Henry-  disse Regina facendo a suo figlio un sorriso per rassicurarlo
–Mamma ti fa male? È una bella ferita quella che hai qui sulla fronte- disse Henry esaminando la ferita
 -No non fa male, st.. Ahi- 
-Mamma! Perché non ti sei difesa con la tua magia?- chiese Henry
–Già, Regina perché?- chiese Emma 
-Non sono riuscita ad usare la magia, ma adesso non pensiamoci più, Swan ti dispiace aiutarmi vorrei medicare la ferita- 
-Si, dai aggrappati pure, ti do una mano a medicarla-
 -Mamma mi hai fatto prendere uno spavento bello e buono- disse Henry abbracciandola
–Mio piccolo principe non è niente, questo graffio passa subito- disse rassicurando il figlio
–Su corri di sopra a giocare con i tuoi aggeggi, oggi ti concedo un’ora in più-
 -Grazie mamma!, se hai bisogno chiamami pure- detto questo Henry scappò nella sua stanza.
-Fa male Regina?-
 -Un po’ Swan, ma passerà, grazie stai facendo molto per me e io non lo merito- distolse lo sguardo
–Regina! Non dirlo neanche per scherzo, non ti avrei lasciata morire per nulla al mondo, è questo che fanno gli eroi- disse Emma facendo un sorriso che fece star meglio Regina.  In quel preciso istante suonò il cellulare di Regina.
–Emma ti spiace prenderlo è nella borsa sul divano-  Emma corse a prendere il cellulare e lo diede a Regina
 –Pronto?!- Rispose con un tono calmo e sicuro di se.
 –Regina sono Whaile, le analisi sono pronte, se vuoi ci vediamo fra una mezzora-
 -Perfetto, arrivo subito- 
-Tutto bene?- chiese Emma non appena vide Regina posare il cellulare.
–Sì era Whaile, mi ha detto che le analisi sono pronte, devo andare- disse alzandosi dalla sedia.
 -No, no mia cara vengo con te, non vorrei che qualcuno ti assalga di nuovo- 
-SWAN! Ed Henry che facciamo? Lo trasformiamo in una lucertola così non scopre niente?- disse seccata Regina.
–Lo lasciamo da mia madre, anzi gli chiamo subito e gli dico di venire a dare una sistemata- 
-Ok Swan, tanto fai sempre di testa tua-
 –Arriva subito, possiamo andare-  -Henry! Noi torniamo fra un po’ sta arrivando Mary Margaret, a dopo ragazzino- -Ok mamma!- detto questo le due uscirono di casa e andarono dal dotto Whaile.
-Allora?- chiese Regina con un tono preoccupato guardando Emma .
 -Regina vado a prendere le analisi e torno- detto questo il dottore uscì dalla stanza lasciando sole le due donne.
 –Credi che abbia qualche malattia? Sono davvero preoccupata Swan-  chiese Regina con la voce tremante 
-Su dai Regina non essere così pessimista!-
 -La vita non ha fatto che insegnarmi questo- si guardarono per un momento, quando alcuni secondi dopo riapparve Whaile con un foglio in mano.
   
 
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