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Autore: delena_video    18/02/2015    0 recensioni
"Io non voglio un iphone,voglio solo essere amata,voglio solo qualcuno che mi ami senza se e senza ma.Che mi ami veramente.
Non mi era mai piaciuto un ragazzo in vita mia,fino ad ora.E questo mi da fastidio.A me non piacciono i ragazzi del mondo reale.A me piacciono quei ragazzi perfetti dei libri.Eppure Matteo non ha nulla a che vedere con loro.Eppure mi piace.E pure tanto."
-Tratto dal primo capitolo.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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                                                 CAPITOLO 3

Mi affaccio per alcuni secondi nel vialetto,attenta a non farmi vedere e vedo un ragazzo alto e bruno,che avrebbe potuto avere diciassette anni o anche di più con una pistola tra le mani e difronte a lui c’è Matteo.
Subito ritiro il mio sguardo dal vialetto per poi mettere le mani sulla bocca dalla sorpresa.Dovevo aiutarlo.
Sento un rumore e vedo la pistola strisciare a terra verso di me.Guardo di nuovo Matteo e l’altro ragazzo,e vedo che quest’ultimo da un cazzotto il faccia a Matteo.
Non potendo sopportare questo,corro verso quel ragazzo e dico ‘Non lo toccare mai più’ con aria determinata,anche se dentro stavo morendo di paura.Lui da anche a me un cazzotto e io cado a terra,mettendo una mano sulla guancia.
Matteo va su tutte le furie e lo prende per il colletto della sua maglia,gli da tanti pugni fino a farlo stendere a terra per il dolore.Nonostante lui avesse 15 anni* e il suo nemico un paio d’anni in più,lo aveva sistemato per bene.Finto di dare botte a quel tizio,mi tende la mano per aiutarmi a rialzarmi,così io mi appendo alla sua mano e mi alzo.Noto che sanguina e gli dico ‘vuoi che ti aiuti?Stai sanguinando..’,lui accetta e così lo porto a casa mia.Lo faccio entrare e lui subito mi chiede ‘Perché mi hai difeso?’.Oh cazzo,ed ora che gli dico? ‘Perché facevo una passeggiata e ti ho visto in difficoltà..’ gli rispondo,un po’ insicura. ‘Non ero affatto in difficoltà’ risponde sicuro lui e per la prima volta da quando l’ho incontrato,mi guarda negli occhi. ‘Poi ti sei presa anche un pugno per me’.
Non so davvero che dirgli,non lo so nemmeno io perché l’ho aiutato,mi è venuto naturale. ‘Vieni qui,ti curo la ferita’ dico,cambiando discorso.Lui mi guarda con aria strana,ma poi mi raggiunge ed io lo faccio sedere.Inizio a curargli la ferita e gli dico ‘potrà bruciare un po’’ e lui risponde ‘non preoccuparti,sono forte io’.Cerco di trattenere la risata,ma senza riuscirci ed entrambi scoppiamo a ridere contemporaneamente.Amo la sua risata,ok.
Torniamo seri dopo alcuni minuti,ci circonda un silenzio imbarazzante.Dopo pochi secondi lui rompe il silenzio e mi dice ‘tu mi nascondi qualcosa’ ‘non sai niente di me’,dico io.Resta in silenzio,ma capisco che mi da ragione.’perché lo hai detto?’ gli chiedo,stanca di quel silenzio,’prima,quando ti ho chiesto perché mi avevi difeso,non mi hai risposto.’mi dice.

Merda.

Accenno un piccolo sorriso e poi gli dico ‘ecco fatto’ e lui dice ‘grazie’ con un sorriso forzato.
Dopo guarda la mia guancia,quella dove avevo ricevuto il pugno.’deve farti male,hai un livido enorme’ dice per poi toccarmi leggermente la guancia.’è tutto a posto’ dico,rilassandomi sotto il suo tocco.


Guardo l’orologio che segna le 21.05 e gli propongo ‘ordino delle pizze?’,lui dice ‘no,non preoccuparti’ ed io cerco di convincerlo,fin quando dice ‘va bene,però offro io.Te lo devo,ti sei presa un pugno a causa mia,mi hai portato a casa tua,mi hai curato la ferita..io non ho ancora fatto nulla per te’ ‘andata’ dico io,poi chiamo la pizzeria.
Quando ho finito di ordinare le pizze,Matteo mi chiede ‘Dove sono i tuoi?’ e io gli rispondo ‘sono a cena fuori’ ‘beh,non dovresti portare dei ragazzi che non conosci a casa quando i tuoi non ci sono’ dice lui con un sorrisetto divertito ‘che stai cercando di dire?’ ‘ah io nulla’ ‘oh oh,invece di ringraziarmi mi fai pure la predica?’ ‘non ti sto facendo la predica’ ‘allora stai dicendo che sono una che va con tutti?Beh sai,a scuola le voci girano su di te non su di me’ ‘In che senso?’ ‘Nel senso che,fino a prova contraria,sei tu quello che va con tutte e non io.’
Odio quel sorrisetto da idiota che ha sulla faccia
‘Oh beh,questa non è una cosa nuova.Ma qui stiamo parlando di te’ ‘Oh,scusami se volevo essere gentile con te,quando invece tu sei sempre un acido del cazzo.Volevo provare a farmi perdonare –qualunque cosa abbia fatto- perché sembra che da quando ci siamo conosciuti ti sto sempre sul cazzo’
Scoppia a ridere.Scusa eh ma che cazzo ci ridi?
Lo lascio da solo in cucina e salgo di sopra,nella mia stanza e sbatto la porta appena entro.Mi stendo sul letto,con gli occhi fissi sul soffitto.In realtà non me ne frega niente del soffitto,sto solo pensando.Sto pensando a come riesce una persona a farsi odiare così facilmente dopo che si era fatto amare così tanto.Non riuscivo davvero a capirlo.Mi ha dato della sgualdrina e non so nemmeno il perché.

Suona il campanello,scendo di sotto e vedo Matteo che sta prendendo le pizze e le sta pagando.Senza nemmeno rivolgergli uno sguardo,vado in cucina e preparo la tavola,viene anche lui e poggia le pizze sulla tavola,così io prendo la mia,mi siedo e inizio a mangiare e lui fa lo stesso.Siamo entrambi in un silenzio che invade tutta la stanza,si sentono soltanto le lancette dell’orologio.Ad un certo punto lui interrompe questo silenzio che,a dirla tutta,mi stava soffocando e dice ‘sei ancora arrabbiata?’ con uno sguardo incredulo,quasi da egoista.Non dico nulla,lascio che sia il mio silenzio a rispondere.Lui sbuffa.

Dopo aver finito le pizze,io cerco di piegare il cartone anche se non ci ero mai riuscita prima,e lui accorgendosi che sono in difficoltà mi dice ‘dai qua’ e io gli porgo lo scatolo,poi inizio a togliere la tovaglia e a sistemare tutto,lui dopo aver sistemato gli scatoli mi dice ‘hai bisogno d’aiuto?’ e io continuo a non rispondergli,così lui mi dice ‘vabbe,allora io vado’ ed esce di casa sbattendo la porta dietro di lui.Poggio la schiena contro il muro e cado a terra piangendo.




*Matteo ha 15 anni ed è in primo superiore perché è stato bocciato
   
 
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