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Autore: Torma    19/02/2015    4 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao a tutti! Che dire? Sono ancora viva... La sessione invernale dei miei stivali ha rallentato (come accade spesso) la storia. Eccomi qui per farmi perdonare per la lunga attesa interminabile. Sono contenta delle vostre risposte all'ultimo capitolo e quindi ho deciso di sperimentare ancora un po'. Questo nuovo personaggio sconvolgerà l'equilibrio? Leggete e scopritelo! Per gli amanti della coppia Katniss e Peeta non vi preoccupate nel prossimo capitolo si parlerà solo di loro. Tutto è in produzione. Buona serata e buona lettura. La vostra, sempre in ritardo -Torma.

P.S. Fatemi sapere cosa ne pensate ;)


36.
Pov Thom
Mi alzo con un gran mal di testa disturbato dal fracasso che gli inquilini del piano di sopra fanno sbattendo piedi e oggetti contro i muri. Stanno ancora litigando. Ancora. Blight e sua moglie sono una coppia di pazzi psicopatici. Ormai per noi è diventata un'abitudine svegliarci grazie alle loro grida. Trovano sempre un motivo per schiamazzare. Ogni giorno ne hanno una.  Continuamente, senza sosta, fanno baccano alle ore più improbabili della giornata. Mi rigiro nel mio letto e cercando di attutire i rumori mi ricopro la testa con il cuscino, non c'è niente da fare, non riesco  più a riprendere sonno . Maledizione. Scalcio via le coperte imbufalito. Questa settimana di pausa sarebbe l'ideale per riposarsi e recuperare un po' di studio arretrato ma sembra che il destino non sia in mio favore . Guardo di traverso la sveglia e leggo l'orario.  Sono le sette. È prestissimo. Posso sentire il russare di Darius attraverso la parete . Passo la mano tra i capelli  e mentre stiracchio i miei muscoli non posso smettere di pensare alla bella Madge . I suoi occhi. I suoi capelli. La sua pelle. Le labbra rosse e quel sorriso. Sento che mi sto eccitando solo al ricordo del calore della sua pelle. -Smettila cazzo!- grido al centro della stanza. E' Malato. Sono un idiota! Non può piacermi Madge . È la donna del mio migliore amico. Devo dimenticare al più presto la serata di ieri.. Ma come  posso? E' stato quasi indescrivibile. Ma è stato bello anche scherzare con lui. Mi mancava il mio migliore amico. Ieri sera siamo riusciti a chiarire alcune vecchie questioni e mi è sembrato di essere tornato ai vecchi tempi. Non posso rovinare tutto per una stupida ragazza... Ma Madge non è stupida. È stupenda. -Pensa a Gale!- mi rimprovero tirandomi un buffetto sulla guancia . Non gioverebbe a nessuno questa mia "cotta". Ma non posso negare che era da un po' che l'avevo notata al campus... Ma ieri, ho speso un sacco di soldi.. Ma per chi?  Per lui o li ho veramente spesi per me come ho detto a Madge? Ripenso alla serata passata e non posso fare a meno di sorridere nel ricordo di Madge che gira senza scarpe sul balcone. Fantastica. Non riesco a togliermi il suo viso dalla testa. Basta. Mi alzo e decido di provare a dimenticare la ragazza del mio migliore amico con una doccia fredda. Ma perchè? Cosa c'è di sbagliato in me? Mentre l'acqua scorre sul mio corpo la mia mente vaga e non riesco a evitare di perdermi in fantasie inopportune. I suoi occhi. Le sue mani. Le sue labbra. Quel corpo... Apro il getto al massimo ma non funziona... L'appuntamento.. Sarà meglio togliersi subito il pensiero... Sono le otto quando prendo il numero , che quelli dello stuff televisivo mi hanno consegnato ieri sera, e chiamo per concordare la data e l'ora dell'intervista . Facciamo oggi. Venti minuti di tortura per poi smettere di avere alcun rapporto con Madge e essere libero di andare avanti. -Per pranzo , perfetto- riaggancio e mi sento nervoso. Dovrei anche avvisare Madge. E se oggi non potesse?  Meglio  contattare Johanna, la mente di tutto ciò. Nuovo numero, nuova telefonata. -Evans?!- risponde scocciata - Che c'è ?- bofonchia , sembra abbia la bocca piena.. -Mason..Ciao. Stai facendo colazione?- le chiedo - Esattamente .. Alle 9,30 inizia il Beach volley, devo prepararmi.- posso sentire in sottofondo le diverse voci delle consorelle e immagino che siano tutte riunite per la colazione - Senti Jo' , so che l'appuntamento con Madge doveva essere spesato da voi, ma non c'è bisogno - - Ah davvero? Perfetto. Meno soldi dobbiamo spendere e meglio è! - mi risponde ridendo, sembra che abbia preso bene la cosa -Posso avere il numero di Madge per contattarla ?- domandò quasi balbettando. Non riesco a riconoscere l'imbecille che sta tendendo in mano il mio telefono da quanto mi sento nervoso -Undersee, telefono!- grida dall'altra parte della cornetta Jo' e la sua voce mi stordisce facendomi quasi perdere la presa  -Pronto? Con chi parlo?- la voce melodica di Madge arriva alle mie orecchie ovattata -Pronto?- il suo secondo richiamo mi fa riacquistare la parola - Ciao Madge, sono Thom- Silenzio. Forse neppure lei si aspettava che la contattassi così presto. Ma poi parla: -Ciao Thom- sembra felice di sentirmi o almeno così mi illudo - So che te lo sto dicendo con poco preavviso ma sei libera oggi a pranzo?-  aspetto una sua risposta mentre il mio cuore martella nel mio petto -Sai ho molti impegni e vorrei approfittare di questa giornata libera per liberarmi velocemente della seccatura dell'intervista- cerco di giustificare tutta la mia fretta -Emh.. sì.. Giusto l'intervista..- sembra pensarci troppo -Questa mattina mi alleno, ma a pranzo ci sono- dice poi allegra - Dobbiamo avvisare qualcuno?- aggiunge  -Ci penso io. Tranquilla - confermo - Ci intervisteranno durante il pranzo, se per te non è un problema e poi saremo liberi - - Liberi di andare dove?- chiese curiosa -Dove?- la sua domanda mi coglie alla sprovvista. Pensavo bastasse il pranzo, due sorrisi davanti alle telecamere e poi avrei ucciso queste maledette farfalle nello stomaco con della birra, molta birra. -Thom?- richiama la mia attenzione- Ti sorprenderò .. Ti consiglio solo di vestirti con qualcosa di comodo!- riesco a dire alla fine. Impreco in silenzio mentre il mio cervello inizia a pensare a dove portare la ragazza del mio migliore amico, mi serve un piano. -Ok Evans- ridacchia  -A dopo!- mi dice prima di interrompere la telefonata - A dopo- sussurro al vuoto e sono di nuovo solo in mezzo alla stanza. È facile trovare cose da fare per passare il tempo. Studio, riordino un po' la mia stanza . Lavo i piatti che Darius ha lasciato nel lavandino, cercando inutilmente un'idea per questo pomeriggio.. Avrei dovuto accettare la collaborazione delle AXO.
Rassegnato alle dodici esco di casa dopo aver indossato dei jeans comodi una t-shirt bianca . Prendo il mio giaccone per la moto e i due caschi insieme le chiavi. Con gli occhiali da sole riparo i miei occhi dai raggi luminosi di marzo e raggiungo la confraternita delle AXO. Spengo il motore della mia moto sportiva e con sorpresa vedo Madge seduta sui gradini del portico con indosso una camicia bianca infilata nei jeans a vita  alta e la un giacca di jeans che spunta da una borsa di pelle enorme . Ai piedi calza delle semplici vans blu e con il trucco leggero e i capelli raccolti in una coda alta è molto carina! - La sua carrozza - le dico mentre avanza verso di me scettica guardando  la mia moto - Cos'è quella?- chiede - La mia moto?- rispondo sorridendole - Devo salire con te?- è buffa mentre circospetta aggira la mia motocicletta. Non riesco a non ridere - Non ti fidi?- Le domando- Non mi sembra molto stabile - ammette allacciandosi il casco, che le ho allungato. Salgo e aspetto che si accomodi dietro di me - Solo se rispetterai i limiti di velocità - dice con tono di sfida - Tutto quello che vuoi - quando sento il suo petto stretto contro il mio corpo e il profumo del suo shampoo alle fragole  arriva alle mie narici le dico - Tieniti forte - e partiamo in direzione della tavola calda dove troviamo la truppe ad aspettarci. Il cameraman e il fotografo hanno già istallato le loro attrezzature intorno al tavolo più appartato del locale. La giornalista, una signora sulla quarantina, vestita di giallo ci segue e si accomoda dopo di noi al tavolo. Le domande sono parecchio stupide e banali ma sono colpito da con che grazia e eleganza Madge riesca a rispondere perfettamente a ogni interrogativo, anche quando la signora Cecilia prova a metterla in difficoltà con alcune domande su Gale. Ed è proprio sentendo alcune delle sue risposte che mi viene in mente dove portarla dopo pranzo.  Finito il tempo delle domande anche per me  e dopo le ultime foto siamo lasciati liberi di terminare il nostro pranzo e raggiungere la nostra destinazione. Quando usciamo dal ristorante Madge mi domanda curiosa - Il pranzo era per le telecamere ora dove mi porterai Evans?- la ammiro sorridendo mentre la guido verso il parcheggio - Fuori città - ammetto -Davvero? Non conosco quasi nulla a parte Providence - ammette eccitata. - Ci vorrà un pochino quindi porta pazienza.- Le dico mentre lega le sue mani attorno alla mia vita . Con la pancia piena e Madge accoccolata sulla mia schiena parto in direzione del maneggio dove passo la maggior parte dei miei weekend . Mi è bastato poco per capire che la vita di Madge è sempre stata imposta sul ordine,  disciplina e sopratutto apparenza . Voglio che possa sentirsi libera almeno per un giorno. Ci lasciamo alle nostre spalle gli alti edifici della città per dirigerci nel entroterra, dove la natura prevale sul costruito. Il ranch di Caff ospita una ventina di cavalli e altrettanti bovini, suini e animali di ogni genere, c'è anche uno struzzo. Il suoi possedimenti sono molto estesi, e tutto è immerso nella natura. Lo stile della tenuta è quello classico. Scorgo da lontano il fienile rosso e quando si iniziano a intravedere i primi recinti Madge capisce dove ci troviamo - Mi hai portata in una fattoria?!- Grida per farsi sentire - Ti ho portato a cavalcare - la correggo e non ricevo risposta, posso percepire solo un sospiro, che non riesco a interpretare . Subito dopo aver salutato Caff prendo per mano Madge e la conduco nelle scuderie. Sono contento di vedere che sul suo viso non si sia cancellato il sorriso, quello vero. La accompagno vicino ai diversi puledri e  do inizio alla presentazioni. Presento Madge a tutti gli animali di cui ogni fine settimana mi occupo e ascolto la sua risata riempiermi il cuore di gioia . Ma posso notare che non è molto a suo agio con alcuni cavalli, ma fa di tutto per non farlo a vedere. - Non ti piacciono i cavalli bianchi?- Le chiedo mentre distribuisco un po' di fieno ai ronzini - In realtà possedevi anche io un cavallo bianco..- e mentre noto il tempo passato capisco che la cosa la rende molto triste -Si chiamava Thor . Era bellissimo . Fantastico. Si è ammalato poco prima di Natale e i miei genitori hanno preso da soli la decisione di abbatterlo .. Non mi hanno detto nulla finché non l'ho scoperto da sola durante le vacanze. - Mi sento in imbarazzo, non so cosa dirle - mi dispiace - riesco a dire mortificato - Era il cavallo migliore del mondo - sorride tristemente al ricordo, mentre mi avvicino al mio preferito Lucky, con il suo pelo lucido e nero - Lui è Lucky, lei è Madge- ufficializzo le presentazioni esagerando con le buone maniere per farla ridere di nuovo e ci riesco. Sorride e cerca di imitarmi mentre accarezzo la criniera nera . - Ti andrebbe di cavalcare via da qui?- le chiedo sperando in una sua risposta positiva - Emh ..- sembra titubante, lancia un'occhiata intorno a se e  alla fine accetta -Si ok, facciamolo- . Madge mi aiuta a sellare Telma, una cavalla docile che sarà perfetta per essere cavalcata da lei - Brava bella.- E non posso fare a meno di notare che le mani di Madge tremano impercettibilmente - Non essere nervosa , sarà facile come togliersi le scarpe -  ammetto facendola sorridere -Sono anni che non lo faccio più - dice accarezzando la criniera dorata di Telma -Ci sono io- sussurro mentre la conduco all'aperto. Il sole è alto in cielo e illumina la pelle dorata di Madge e i suoi occhi verdi luccicano  -Pronta ?- le domandò, non mi risponde a parole ma annuisce con la testa, così l'aiuto a montare in sella -Tutto ok lassù ?- -E' alto, ma per ora va bene- Madge si trova subito a suo agio. Ricorda perfettamente come muoversi e come fare e ritorna a sorridere seduta sul dorso di Telma. Il suo sorriso illumina la mia giornata - Vuoi esplorare i dintorni ? - - Mi piace esplorare- . Ci dirigiamo ai limiti della tenuta  e galoppiamo per un' ora nei terreni circostanti. Quando il sole è caldo nel cielo decido di andare al limite del bosco  così da poter riposare all'ombra di alcune piante . È piacevole passare del tempo con lei . È divertente e simpatica . Solare e carina . Rido a crepapelle quando devo insistere più di una volta per farla sedere nell'erba alta . Resto sdraiato accanto a lei per un po' prima che lei interrompa il silenzio che era calato tra noi. Non riesco a smettere di guardarla mentre intreccia con le dita alcuni fili d'erba e quando alza di nuovo lo sguardo verso di me nota qualcosa -Cosa c'è che non va ?- mi chiede pensierosa -Nulla- mento . È come se una freccia avesse trafitto il mio cuore. E al pensiero di frecce e archi mi viene in mente il mio migliore amico. Gale. Non posso fare nulla contro di lui. Mi piace Madge ma è off limits sopratutto per me. Mi tiro a sedere e fisso i miei occhi scuri nei suoi tremendamente belli da fare male. Avvicino il mio volto al suo . Quindici centimetri . Quattordici centimetri . La osservo mentre resta immobile e guarda i miei occhi. trattiene il respiro per paura di fare qualcosa di sbagliato . È la sua reazione impassibile mi fa riacquistare lucidità e quando mi trovo a cinque centimetri da quelle labbra parlo . -Gale.- sbatte le palpebre velocemente e quasi posso sentirle sulla mia pelle. -Se fossi la fidanzata di qualsiasi altro ragazzo avrei già azzardato le distanze tra me e te . Ma stai con Gale . E non posso lasciare perdere questo dettaglio. Gale è il fratello che non ho mai avuto ed è per questo che io e te..- prendo un respiro profondo prima di continuare e ispiro il suo profumo travolgente -... Madge, dobbiamo accontentarci di questi cinque centimetri tra noi .-  Dico tutto d'un fiato e senza dare tempo di rispondere, prima di pentirmi . Mi allontano e salto in sella a Lucky . Madge mi guarda senza parole e prima di partire al galoppo lontano da lei aggiungo -Magari,  in u'n alta vita saremmo stati perfetti insieme. Ma purtroppo non in questa . Le volto le spalle e scappo via lontano da lei. Mi nascondo nelle scuderie per scaricare la tensione e tiro un calcio a un secchio di metallo ai miei piedi. Maledizione . Colpisco il muro con un pugno. So di avere fatto la cosa giusta ma allo stesso avrei voluto tanto fare la cosa sbagliata una volta tanto. Ma è nella mia natura , non posso farci niente. Non so essere egoista . Gale è sempre stato il mio punto debole , non avrei mai fatto nulla per ferirlo, neanche ora che il nostro rapporto non è più quello di un tempo. Non so con quale coraggio riuscirò a guardare in faccia Madge . Tiro un altro pugno alla parete e mi faccio male . Che stupido! -Thomas- vengo raggiunto da Madge che ha ancora il fiatone per aver spinto al massimo Telma per recuperare la distanza che avevo messo tra noi due . A fatica riesco a sollevare lo sguardo nella sua direzione e mi sorprendo nel vedere che sorride mesta - Grazie- mi dice e non capisco - Per cosa?- le domandò inebetito mentre si avvicina lenta a me e prende nelle sue mani la mano che ha appena colpito il muro - Per avermi regalato quei cinque centimetri - ammette -Sei un ragazzo fantastico e hai ragione . In un'altra vita saremmo stati perfetti . Ma credo che in questa potremmo essere solo amici- sorride amareggiata e le sorriso di rimando -Buoni amici- la correggo mentre sento il cuore sgretolarsi sotto il peso di queste parole. -Buoni amici- ripete lei stringendo ancora le mie mani. È dolce e perfetta . -Gale è un ragazzo davvero fortunato- le  dico - Lo so- scherza e torniamo a essere rilassati . Ci lasciamo scivolare tutto alle spalle - Dici che è ora di tornare ?- mi chiede titubante - forse si- affermo.  - Stasera c'è il quizzone all' Arena , sarò li con Kat e Gale se ti va di venire? - mi chiede dolce - Solo se la smetterai di flirtare con me - dico, e mentre arrossisce scoppio a ridere -Smettila montato!- -L'hai detto anche tu che saremmo perfetti!- La prendo in giro cercando di raccogliere i pezzi del mio cuore ma lei dopo aver  sussurrato un mi dispiace corre verso la mia moto infilandosi il casco. Torniamo prima del tramonto. Mi piace viaggiare in silenzio mentre il vento accarezza la mia pelle e sfreccio a velocità elevata sull'asfalto. Posso percepire il respiro di Madge sulla mia schiena. E' stata una giornata intensa. Fermo la moto davanti alla sede verde mela e tolgo il casco mentre la mia compagna di avventura scende e si posiziona davanti a me per salutarmi - Grazie Evans. È stata una bellissima giornata . E grazie per non avermi baciata - aggiunge quasi con un sussurro - Grazie a te per essere rimasta immobile - dico compiaciuto afferrandole una mano e baciandola sul polso , Già temo il momento in cui dovrò lasciarla.  Quello che accade dopo è repentino e veloce le sue labbra sono sulla mia guancia solo per un secondo . Non faccio il tempo a realizzarlo che Madge corre con la sua chioma bionda . Accarezzo la guancia che è appena stata sfiorata dalle sue calde labbra e sorrido come un ebete . Sono felice . Felice di aver speso dei soldi per Madge. Felice di averla fatta ridere e divertire . Felice di aver passato delle ore con lei . Infilò il casco e parto in direzione di casa felice . Felice di non aver baciato Madge Undersee perché non ho sacrificato un 'amicizia e ne ho conquistata una.

L'Arena è un locale in centro a Providence, spesso organizza serate universitarie come questa. Il locale è affollato. Ogni membro della confraternita è venuto a assistere alla competizioni di cervelli che questa sera avrà luogo. Ci sono un po' tutti. Trovo gli altri a un tavolo già intenti a bere. Katniss è intenta a prendere in giro Gale. La mora aiutata dalla bionda istiga il ragazzo - Domani verrete sconfitti nuovamente- afferma mimando il gesto di scoccare una freccia. -Scommetto, quello che vuoi che faremo meglio di voi ragazzette delle AXO- risponde a tono il mio amico che si guadagna due occhiatacce dalle ragazze sedute al tavolo con noi -Ragazzette?- domanda Madge indispettita - Mi sa proprio che questa ragazzetta allora questa sera passerà la notte in camera sua- Lo istiga e non posso fare a meno di ridere nel vedere la faccia dispiaciuta del mio amico. -Ricordati che ti amo .- le sussurra e in questo momento non vorrei più essere qui. Per fortuna l'imbarazzo iniziale scompare quasi subito. Sono un quartetto affiatato ormai. La serata trascorre tranquilla tra una birra, una risata e molte chiacchiere. Con occhi esterni mi ritrovo seduto al tavolo con il mio migliore amico che abbraccia la ragazza che più volte mi accorgo di fissare imbambolato mentre lei accorgendosi di me continua a sorridermi. La mia gamba trema nervosa sotto al tavolo ma nonostante tutto , forse è più giusto così, la fortuna non è in mio favore e  Madge in questa vita non potrà essere mia. Sorseggio il liquido ambrato mentre distrattamente butto l'occhio verso la parte allestita per il quizzone. Questi membri delle confraternite sono davvero penosi , come è possibile confondere cose per altre, non sapere che le mucche hanno due stomaci e sono ruminanti, che marzo non ha trenta giorni ma trentuno .. Sono allibito quando la ragazza delle SigmaNu cade su una banale domanda di storia. - Ma cosa combinate nelle vostre vite oltre a organizzare stupide feste e ubriacarvi alle stupide feste che voi organizzate?- Chiedo ai ragazzi intorno al mio tavolo roteando gli occhi verso l'alto. Sono subito trafitto dagli sguardi dei miei compagni di bevute. -Cosa stai insinuando Evans?- è Gale a ringhiare nella mia direzione -E' assordo che voi sappiate scolarvi venti birre di seguito durante una partita di birra Pong ma che non sappiate il nome del presidente degli Stati Uniti!- affermo con un sorriso di sfida nella sua direzione -Questo è solo uno stupido pregiudizio Thomas- è Katniss questa volta a rispondermi con il suo solito sguardo truce -Scommettiamo Everdeen?-  -Certo che scommettiamo- dice Gale battendo la mano sul tavolo.. I due biondi osservano in silenzio il nostro scambio di battute senza intervenire. E' come essere tornato alla mensa del liceo quando spesso e volentieri lanciavo sfide a questi due. Gale e Katniss sono troppo competiti e spesso la loro voglia di vincere offuscava le loro capacità di giudizio. Vincere contro di loro era sempre stato  semplice. Troppo semplice. Sorrido nella loro direzione sicuro di me. -Se vinciamo io e Katniss ci offrirai da bere per il resto delle sere , fino alla fine degli Hunger Games!- Afferma convinto il mio amico -Beh se vinco io..- inizio a dire e mi fermo un attimo per pensare - Domani gareggerete entrambi in mutande!- Peeta quasi si strozza e sputa sul tavolo la sua birra mentre Madge sgrana gli occhi prima nella mia e poi nella loro direzione. Che occhi verdi, quante emozioni in un battito di ciglia. Al contrario gli occhi dei miei due amici di infanzia non lasciano trapelare nulla. -Come sei banale Evans. Non sei per niente cambiato. Non andiamo più al liceo..- protesta Gale e scoppio a ridere all'occhiataccia truce di Kat al ricordo di una vecchia scommessa -Spero per te Kat che la tua biancheria intima si sia evoluta negli anni , gli occhioni di Bambi sul tuo sedere sono stampati indelebilmente nella mia mente.- Sogghigno, Kat arrossisce vistosamente mentre Peeta sconcertato le chiede: -Bambi? Sedere? Non riesco a capire come le due cose possano convivere nella stessa frase?-  Kat non riesce più a spiaccicare una parola visibilmente in imbarazzo -Everdeen non hai raccontato nulla al bel Mellark del tuo passato oscuro?- Rido e anche Gale non riesce più a rimanere serio -Vorrei ricordarti che grazie a quella scommessa hanno voluto uscire tutte con me per settimane- mi risponde. Lo sguardo confuso di Madge e quello ormai assente di Peeta mi spingono a dare spiegazioni -Eravamo al quarto anno e Kat al secondo quando ho scommesso con loro che se fossi riuscito a farmi dare il numero della signora della mensa, una donna tenebrosa e enormemente enorme, Kat e il signorino qua accanto avrebbero trascorso il resto della giornata in mutande- Kat è ormai sotto al tavolo -E avevi le mutandine di Bambi?- chiede Madge con un sorriso gentile - Vi basti sapere che mi hanno chiamata Bambi fino al giorno del mio diploma!- afferma esasperata mentre teneramente Mellark la abbraccia e le poggia un bacio sulla testa -Bambi..- assapora la parola lentamente -Non è un nome così male..- afferma allegro -Sempre meglio che Miss...- dice tristemente Madge mentre come nulla fosse allunga il braccio in direzione di una cameriera. -Un altro di questi- dice porgendole il bicchiere ormai vuoto, non serve a nulla lo sguardo bieco di Gale -Ma scusate su cosa scommettete?- domanda sbattendo le lunga ciglia  . - Beh che risponderò correttamente a tutte le prossime domande della vostra difficile gara- dico lanciando uno sguardo allo schermo con le domande e i vari punteggi -Ma hanno appena incominciato..- dice perplesso Peeta -Non ti preoccupare! Io studio.. Le feste non fanno tanto per me...- strizzo l'occhio nella sua direzione mentre Kat e Gale assaporano, come sempre troppo presto, la vittoria. -Ci stiamo.- Allungano i calici al centro della tavola e brindiamo. -Alla mia vittoria e alla vostra sconfitta-.

 Devo ammettere che per alcune domande, così cretine, su alcune loro tradizioni mi sono trovato in difficoltà ma forse la fortuna questa sera in parte era in mio favore e intanto che a ogni domanda rispondo in modo giusto i miei amici iniziano a diventare sempre più nervosi. Le povere unghie di Katniss ormai sono rosicchiate e lo smalto sbeccato. I muscoli di Gale sempre più tesi. E con l'ultima banale domanda di logica la vittoria è nelle mie mani. -Bambi. Galletto. I miei più gentili omaggi.- Dico improvvisando un inchino. Madge con i lacrimoni agli occhi non riesce a smettere di  ridere mentre increduli i due continuavano a osservare la soluzione lampeggiante sullo schermo. -Sei in gamba Thomas- si complimenta con me Mellark. -Ma come è possibile..Non ci credo..- -Bambi il tuo sguardo sconvolto vale mille di queste scommesse. Mi sono mancati i vostri occhioni grigi spalancati.- Gale grunnisce seccato mentre gli stringo la mano e faccio per alzarmi.- Ci vediamo domani. Mi raccomando indossate il vostro intimo delle feste.- Gioisco ma mentre Madge sfiora la mia mano per salutarmi mi dimentico di tutto. C'è solo lei. La sua risata . I suoi occhi. il suo sorriso. Torno subito in me quando Mellark mi batte la mano sulla spalla. -Sarà meglio andare dolcezza.- dice prendendo per mano Kat -A domani.-
E' giunto il momento dei saluti troppo in fretta. Osservo Gale appoggiare la sua giacca sulle spalle di Madge e uscire preceduto dalla bionda e saluto Kat e Peeta prima di uscire nuovamente all'aria aperta e respirare. Tristemente contento. Per aver ritrovato loro ma nello stesso tempo sentendomi solo. Passerà. E' solo questione di tempo. Una cosa da questa sera l'ho capita, la persona giusta può esistere. Varco la porta dell'ingresso. Non mi accorgo nemmeno della pioggia quando fuori dal locale affollato un'altra chioma bionda si scontra contro il mio petto. E sono questi nuovi occhi azzurri a folgorami.
 
  
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