Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: piccolo_uragano_    20/02/2015    4 recensioni
“Perché ogni volta che c’è in giro Lord Voldemort facciamo figli io e te, Martha?”
Martha accennò un sorriso. “Perché ogni volta che io e te facciamo figli c’è in giro Lord Voldemort, Sirius?”
Remus trattenne una risata. “Ed è per questo che sono vent’anni che ti ripeto che è quella giusta.”
----
Non è una di quelle storie tutte miele e amore in cui Sirius trova la sua perfetta metà e vissero tutti felici e contenti. Martha darà a Padfoot del filo da torcere, insegnandogli ad amare e a restare.
(Si parte dal 1976 fino a poco dopo la battaglia di Hogwarts; in teoria è finita, dopo anni, ma in pratica.....)
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ti amo più di ieri e meno di domani.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Dai, passa il Natale con me.” Esordì Sirius, mentre i quattro passeggiavano accanto al campo da Quidditch. Prese Martha per i fianchi e le fece gli occhi dolci. La neve li accarezzava dolcemente.
“Non lo so, Sirius. Dovrei dare delle serie spiegazioni ai miei.”
“Ma loro lo passeranno con Rose!”
“Vabbè, ma cosa vuol dire? Hanno due figlie, e se lo ricordano!”
“Intendevo dire che non sarebbero soli!”
Lei lo guardò con aria indecisa.  Poi assunse un tono serio e disse: “Io ti amo. Okay? Ma non so se sono pronta per dire ai miei che passerò il Natale con il mio ragazzo, perché a quel punto loro vorrebbero conoscerti. E non voglio infliggerti una pena simile.”
“Perché no?”
“Perché Rose potrebbe lasciarsi sfuggire che sei stato a letto con mezza Hogwarts prima di metterti con me!”
“Oh, andiamo! Potrei dire la stessa cosa di lei!” rispose lui istintivamente, ridendo nervosamente.
Martha si fece seria. “Sei stato con mia sorella?”
Sirius non rispose. Le lasciò i fianchi e rivolse a James uno sguardo di panico.
“Sirius Black.” Lo riprese Martha.
“Dimmi, amore.”
“Non mi hai risposto.”
James iniziò a guardarsi attorno con aria nervosa e Lily lo riprese. “Tu sai qualcosa?” gli chiese.
Martha si avvicinò a James e Lily. “Certo che sa qualcosa. Sa sempre tutto di lui. James?”
“Martha?” chiese lui in risposta.
Una cosa che avevano imparato con il piccolo problema peloso di Remus era che, quando ci si trovava davanti ad una verità scomoda, l’unica scelta era quella di negare fin dove possibile. Ma con Martha era diverso. Era la ragazza di Sirius e una grande amica di James. Con lei non si poteva negare.
“James Potter. Quell’idiota del tuo amico è stato a letto con mia sorella?”
“Non so di cosa tu stia parlando.”
 Ma Martha poteva vedere benissimo che stava mentendo. Estrasse la bacchetta dalla tasca della divisa e gliela puntò contro. La sua voce iniziò a tremare. “Dimmi la verità.”
Sirius intervenne per difendere il suo amico. “Martha, tesoro, ascoltami …”
“Oh, vuoi dirmela tu la verità?!” e puntò la bacchetta contro di lui. “Avanti, Sirius Black, dimmi quando sei stato a letto con mia sorella!
Lui rimase immobile fissando la punta della bacchetta.
Improvvisamente, nella mente di Martha risuonarono le parole della stessa Rose, in biblioteca, un paio di mesi prima. Stai attenta, Martha. I Malandrini non sono la compagnia più raccomandabile. Le lacrime iniziarono a bruciarle negli occhi, e non poté impedire che scendessero.
Per la prima volta, anche gli occhi di Sirius si riempirono di lacrime. James non lo aveva mai visto piangere, e lui stesso ricordava di avere pianto solo un paio di volte.
Lo guardò, e vedere che anche i suoi occhi stavano per dare vita a delle lacrime le fece capire che, comunque fosse andata, lui ci teneva. Lo guardò, con gli occhi pieni di sincerità. “So che è successo, Sirius. L’ho capito.”
“Martha, non …”
“Dimmi solo che è stato prima che ti innamorassi di me.”
Lui la guardò deluso. “Certo. Certo, amore, molto prima.”
Martha rifletté un attimo. Dentro di lei, sapeva che non aveva motivi per arrabbiarsi, ma non riuscì a non prendersela. “Con Rose. So che sei stato a letto con molte ragazze, e so anche che il fatto che io sia ancora vergine ti disturba, a volte, ma cazzo, Sirius, mia sorella!”
Aveva abbassato la bacchetta. Le parole facevano più male di qualsiasi incantesimo.
“Non … non mi disturba il fatto che tu sia ancora vergine.” Disse Sirius in un soffio. “Per la verità, non m’importa. Cioè, da una parte si, ma dall’altra no. Arriverà il nostro momento e io … non ho nessuna intenzione di metterti fretta.”
Ma Martha non sentiva nulla. Aveva la mente piena di immagini di sua sorella e il suo ragazzo. Tornò ad alzare la bacchetta.
“Quanto volte?”
“Una, una sola, giuro. L’anno scorso, quindi molto prima di te. Lo giuro, amore.”
“Martha.” La richiamò James. “Martha, ascoltami. Ascolta me, per un secondo.” Si mise davanti al suo amico, come per difenderlo. Lei puntò la bacchetta contro di lui, ma lui non ne sembrò spaventato quanto Sirius. “Martha, lui ti ama. Lo so, lo vedo. E lo sai anche tu. Ci avete messo solo … tanto tempo per trovarvi. E lui non credeva nell’amore. Ma poi sei arrivata tu. E io non l’ho mai visto così felice. Quindi … che importa ciò che ha fatto prima? Ora ti ama e vive per te.”
“Mia sorella, James. È mia sorella! Giocavamo insieme con le bambole e quando facevo dei brutti sogni andavo nel suo letto e lei mi accarezzava i capelli fino a quando non mi addormentavo. Mi ha insegnato a legarmi i capelli e ad allacciarmi le scarpe! È mia sorella!
“Lo so. Ma cerca di capire …”
“No! Cerca di capire me! Come farò a tornare a Londra, per Natale, a sedermi accanto a lei e a dormire nella sua stessa stanza, sapendo che è stata a letto con il ragazzo che amo?!”
“Martha, è proprio perché lo ami che dovresti credergli.” Intervenne Lily. “Dovresti credergli quando dice che si tratta di una vita fa. Molto prima di te, molto prima di voi.”
Le parole di Lily la disorientarono. Abbassò la bacchetta e si asciugò le lacrime. Nei suoi occhi e sul suo viso passarono moltissime emozioni, e loro riuscirono a coglierne solo alcune. Videro comunque tanta rabbia. Si guardò attorno disorientata. Quando si girò su sé stessa per andare verso il Lago Nero, sia Lily che Sirius fecero per seguirla, ma James li fermò, capendo che aveva bisogno di rimanere da sola.
Non riusciva a stare sulla sponda del Lago: c’era stata solo con lui. Quel posto parlava di Sirius e lei non voleva pensare a lui. Quindi decise di andare a cercare sua sorella, senza preoccuparsi delle lacrime che le rigavano il volto. Chiese al ritratto della Signora Grassa se l’avesse vista entrare, e lei rispose che non la vedeva da quella mattina, quando era uscita. Allora iniziò a camminare con passo deciso verso la biblioteca. Per Rose, era l’anno dei M.A.G.O., e Martha sapeva quanto fosse importante per lei dare il massimo.
La trovò in biblioteca a studiare con Ashley Clark.
“Che cosa è successo?” domandò Rose con tono allarmato appena vide che sua sorella aveva pianto.
“Ho bisogno che tu mi dica una cosa, Rose.”  Rispose, cercando di non piangere.
“Scommetto che è colpa di Black. Te l’avevo detto che ti avrebbe ridotto così, e …”
“Quante volte sei stata con lui?”
Rose rimase spiazzata, e Ashley rise, ma Martha non ci fece caso.
“Martha, non …”
Quante volte, Rose? Ho bisogno che tu me lo dica.”
Lei si guardò attorno con aria nervosa. Poi si alzò. “Parliamone fuori di qui. Ashley, torno tra poco.” Mise una mano sulla spalla di Martha e la portò fuori dalla biblioteca.
Rose Redfort poteva sembrare una brutta persona, una poco di buono, ma Martha sapeva perfettamente che non era così. Aveva un grande cuore, ma permetteva a pochissime persone di entrarci. Certo, come avrebbe detto James,  era una Cacciatrice talmente puntigliosa e attenta ai dettagli da risultare odiosa, e il fatto che fosse stata con la gran parte dei ragazzi di Hogwarts non agevolava la sua reputazione, ma nessuno la conosceva bene quanto Martha. E non le avrebbe mai mentito.
Avevano tutte e due i capelli raccolti, e questo faceva notare di più la somiglianza. Sebbene i colori fossero diversi, i tratti del viso erano molto simili.
“Martha, ti posso giurare che è successo una sola volta, a maggio, mi sembra, e non ha avuto alcuna importanza. Davvero. È stato molto prima che ti vedessi così felice ed innamorata di lui. Non lo rifarei.”
“T-tu mi hai detto che i Malandrini erano una compagnia poco raccomandabile, e …”
“Si, l’ho detto, infatti mi è giunta voce che tu sia stata mandata a calci nel sedere in presidenza da Rüf, oggi. Ma Dio, Martha, sei così felice con lui, con loro. Preferisco vederti nell’ufficio di Silente ogni giorno, ma vederti felice, che vederti sommersa da bei voti ma triste e sola. Ho detto quelle cose prima di vedere quanto stai bene con Black ed i suoi amici.”
Martha era senza parole. Le veniva di nuovo da piangere, e, quando Rose la abbracciò, scoppiò di nuovo.
“Ma come siete finiti a parlare di me?!” chiese Rose, dopo un po’.
Martha si appoggiò al muro e si lasciò scivolare, sedendosi per terra. Rose le si sedette accanto, accarezzandole i capelli. Raccontò tutto: Severus che insulta lei e Lily, James che interviene, Babbo Natale, il compito di Storia della Magia rimandato, l’ufficio di Silente, l’idea di un Natale insieme ed, infine, la litigata di poco prima.
Rose sorrise. “A mamma e papà direi che sei riuscita ad acchiappare uno dei ragazzi più belli di Hogwarts, Martha. Ecco cosa direi. E sarebbero fieri di te, e davvero contenti di vederti così felice. potrei metterci una buona parola, se hai paura che non ti lascino andare dai Potter.”
“Lo faresti davvero?”
“Certo che lo farei. Io e papà ci siamo scriviamo ogni giorno.”
“Come sta?”
“Forse dovresti scrivergli  un po’ più spesso.”
Lei annuì. Lei e suo padre non avevano un buon rapporto, ma decise comunque che gli avrebbe scritto.
“Forse però è meglio se di Sirius gliene parli tu.”
Rose capì e annuì a sua volta. “Ora asciugati queste lacrime, che sei bellissima quando sorridi. Torna da Black e digli che lo ami e che passerai  le vacanze di Natale con lui e il suo amico Potter.”
“Okay.” Rispose lei, asciugandosi le lacrime.
“Ti voglio bene.”
“Anche io. Scusa se ti ho aggredita, ma …”
“Capisco, davvero.” Si abbracciarono di nuovo.
Poi Rose rientrò in biblioteca, e Martha decise che, comunque, avrebbe tenuto il muso a Sirius, per capire cosa avrebbe detto. Arrivò in Sala Comune e li trovò tutti lì. Remus e Peter giocavano a scacchi, mentre James e Sirius cercavano di conservare un minimo di dignità al povero Lunastorta, che, come al solito, stava perdendo. Nessuno aveva mai vinto agli Scacchi dei Maghi contro Peter, a parte Lily.
Quando la videro entrare, Sirius si alzò di scatto e la guardò. “Hai parlato con Rose?”
“Lily è di sopra?” chiese di risposta.
“Rispondimi.” La guardò con degli occhi da cucciolo.
“Rispondi tu a me, Felpato, Lily è di sopra?”
“Ti ho chiesto prima io se avessi parlato con tua sorella!”
Uno dei lati negativi di Sirius, era l’orgoglio. Lo aveva messo da parte per la dichiarazione, qualche settimana prima, e nessuno si aspettava che lo facesse di nuovo. Soprattutto perché questa volta non si sentiva colpevole.
“James, Lily è di sopra?”
“Sai che non posso dirtelo fino a quando non dirai se hai parlato con Rose.” Rispose James, alzando la mano in segno di resa.
“James, mi … mi dispiace di averti urlato addosso e di averti puntato contro la bacchetta prima. Scusami, davvero.” La voce le tremò di nuovo, ma cercò di non darlo a vedere. Non aveva più nessuna voglia di piangere.
“Non fa niente, Martha, davvero.” Rispose lui, come se la cosa non avesse alcuna importanza.
Poi lei si rivolse a Sirius. “Si, Sirius. Ho parlato con Rose.”
“Lily è di sopra.”
Lei si avviò verso le scale, ma al momento di salire sul primo gradino, si girò, e vide che Sirius la stava ancora guardando.
“Non … non vuoi sapere cosa ci siamo dette?”
Lui la guardò con delusione.  “Io ti amo, Martha. Ma francamente non ho nulla da nasconderti. Sono stato con tua sorella, si. Come sono stato con molte altre ragazze. Pensavo che fosse chiaro che per me ora esisti solo tu. Forse per te non è così chiaro.”
“Perché dici così?”
“Tu perché dubiti di me, Redfort?”
Lei fece un respiro profondo.
“Non dubito di te. Davvero. È che … è mia sorella, capisci? È diverso, non è come tutte le altre mille … Rose è mia sorella, e …”
“Le hai già dette queste cose. Che cosa ti ha detto lei, invece?”
Respirò profondamente di nuovo. “Rose mi ha detto che … che è successo in maggio, ma che non ha avuto alcuna importanza. E che non lo rifarebbe, perché … perché non immaginava che mi avrebbe vista così felice con te. E che ai miei non direbbe che sei stato con mezza scuola, ma direbbe che sono riuscita ad acchiappare uno dei ragazzi più belli di Hogwarts. E che … metterà una buona parola con loro per farmi passare il Natale con te.”
Sirius ci mise un attimo per mettere insieme le informazioni, poi scoppiò a ridere, scavalcò il divano, le corse incontro, e la abbracciò facendola roteare su sé stessa. Poi le prese il viso tra le mani e la baciò con trasporto. “Ti amo da impazzire.” Le disse poi, in un sussurro.

 

(piccolo) angolo autrice. 
Ehilà! Ti ringrazio per essere arrivato fin qui, davvero. E' un po' tragico, come capitolo, me ne rendo conto, e chiedo perdono, ma oggi mi gira così! 
Ti sarei davvero grata se mi facessi sapere cosa ne pensi. :)
Ringrazio la dolce Draco394 per avermi contattata e recensita subito, appena pubblicato. 
Un bacione e a presto, 
piccolo_uragano_

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: piccolo_uragano_