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Autore: SaraEManuel95    22/02/2015    2 recensioni
Tornare ad Ashville in North Carolina, tornare a casa, tornare al college per frequentare il terzo anno, dove tutti hanno passato gli anni più belli della loro vita, tutti tranne Amanda Clarck anche soprannominata "bigirl", tutto questo, per via dei suoi 170 kg, ma ora stava tornando alla sua vita, dopo aver passato un anno in Italia per dimagrire, le cose erano cambiate, 110 kg persi grazie all'operazione e alla sua buona volontà, il suo corpo era diventato “perfetto” per gli standard della società dei giorni nostri. La ragazza dai capelli corvini che facevano risaltare gli occhi blu come il mare, che nessuno aveva mai notato, con il suo nuovo fisico Amanda ora si sente bellissima, ed è pronta a mostrare a tutti la nuova sé. Ha dei buoni propositi, finire la scuola, riprendersi delle rivincite, ma tutto passerà in secondo piano, quando incontrerà gli occhi di Josh Moss, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi chiari, nonché suo insegnante di difesa personale e figlio del professore di letteratura, che le stravolgerà la vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 21

Erano passati tre mesi da quella storia, vedevo Josh quasi tutti i giorni, veniva sempre a trovare Nina e la piccola, tra di noi c‘era un tensione troppo forte il massimo che ci dicevamo era solo un semplice ciao. La mia vita procedeva tranquillamente, ora ero immersa in un’altra storia, un giorno avevo incontrato, in un supermercato, Riccardo Bianchi, il ragazzo italiano con il quale avevo avuto una storia, avevo riconosciuto i suoi occhi scuri in mezzo alla folla era sempre il solito, portava il suo New-era e i suoi vestiti alla moda italiana, era molto più alto e muscoloso di quanto mi ricordassi, si era trasferito in America, e avevamo deciso di riprovarci, lui mi amava, mi trattava benissimo, e mi faceva stare bene, ma io non avrei mai potuto ricambiare, i miei sentimenti per Josh non erano cambiati, mi ci voleva del tempo, e tre mesi a quanto pare, non mi erano bastati, sapevo di non comportarmi poi così bene ma almeno non ero sola, perché ora la mia più grande paura era quella. Mi vestii in fretta, Riccardo mi aveva ospitato per l’estate a casa sua visto che il college aveva chiuso, comunque tra dieci minuti dovevo essere a casa di Nina per aiutarla con la piccolina,
“ Riccardo, io sto andando “ urlai mentre mettevo delle cose nella borsa,
“ ok,ti vengo a prendere io? “ chiese lui uscendo dalla “nostra” camera, con solo un asciugamano legato alla vita, deglutii rumorosamente, ed arrossi,
“ mi faresti un piacere, passi prima di cena? “
“ certo piccola “
odiavo quel sopranome, anche se non l’avrei mai ammesso, si avvicinò e mi baciò tranquillamente sulle labbra, sorrisi e usci dalla porta, era sempre così dolce e premuroso con me, chiunque ci vedeva si complimentava per la nostra armonia e felicità, in due mesi non avevamo litigato e anche una volta, lui era la stabilità di qui ho bisogno, tutto quello che mi serviva in quel momento. Nina abitava a poca distanza da casa di Riccardo, suonai il campanello ed entrai nel grande giardino che precedeva la casa, nel vialetto notai la macchina di Brian, che sicuramente oggi aveva la giornata libera, entrai e mi diressi verso il soggiorno dove i Nina mi aspettava, la salutai calorosamente e poi presi in braccio la piccola Kathrine e la coccolai un po’
“ ho visto la macchina di Brian, dov’è? “
“ è di sopra a sistemare la camera della piccola, stanno verniciando “
 stava parlando al plurale, sicuramente Josh è con lui
 “ ah capisco “ dissi io riponendo la bimba nella culla che si era addormentata
“ allora com’è fare la mamma a tempo pieno? “
“ stressante Amanda, se non ci foste tu e Josh, davvero non sapremmo come fare, non sappiamo come ringraziarvi “
“ hey non devi ringraziarmi, sei la mia migliore amica, se non ti aiuto io chi può farlo? “
ci guardammo un attimo e ci sorridemmo, continuammo a parlare per un po’ finché non sentimmo un rumore proveniente dalle scale, e qualche secondo dopo Brian e Josh spuntarono dalla porta “ guarda chi c’è, hey Amanda come stai? “ disse Brian avvicinandosi a me per salutarmi con due baci sulle guancie
“ tutto bene, lavoratore “ dissi io sedendomi sul divano, spostai lo sguardo verso Josh e lo salutai con un cenno del capo che lui ricambiò, Brian si sedette vicino a Nina tenendola stressa vicino a lui e baciandole il capo, sono così perfetti insieme, che provo una certa invidia nei loro confronti hanno tutto quello di cui hanno bisogno, hanno una famiglia, una casa e si amano da morire, Brian aveva messo da parte il suo orgoglio per amore, cosa che qualcun’altro non aveva minimamente pensato, i miei pensieri furono interrotti dalle parole di Nina
“ che ne dite di mangiare qui, noi quattro come i vecchi tempi? “
“ mi dispiace ragazzi ma io non posso,a alle 19 devo andare a prendere Giuliette al corso di tango “

a quelle parole mi si gelò il sangue, davvero Josh stava con Giuliette, dopo tutto quello che mi aveva fatto passare, come poteva stare con quella lì? Allora si era davvero dimenticato di me, non mi amava più, aveva trovato una persona che lo rendeva felice “ tu Amanda ci sei? “ rimasi in silenzio a guardare un punto vuoto, alzai lo sguardo dopo qualche minuti sentendo gli occhi di tutti su di me, arrossii e cercai di riprendermi
“ ehm, non posso sta sera ho da fare con Riccardo, dobbiamo sistemare la nostra camera, che ci sono arrivati i nuovi mobili “
era una cazzata, ma il gusto di vedere Josh irrigidirsi di colpo era troppo forte sorrisi verso i miei amici e alzandomi dissi
“ vado a prendermi una cosa da bere, vi dispiace? “
“ fai come se fossi a casa tua “ disse Nina
Brian continuò “e visto che ci sei prendimi una birra “
andai in cucina, cercai le birre nel frigo ma non lo trovai, così cercai per tutta la cucina
“ sono nel congelatore “ disse Josh entrando in cucina e aprendolo
“ oh, grazie “ dissi io strappandogliene una dalle mani e aprendola, il solo contatto con la sua mano, aveva scaturito in me una marea di emozioni, senza aggiungere altro tornai dagli altri. 
  
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