-Ems!- Una mano mi sfiorò la pelle del braccio, a quel contatto rabbrividii e mi voltai. –Lucas perché è scappato?- domandai con un tono triste e un po’ tremolante, sapevo di non avere chissà quale confidenza con quel ragazzo così.. snob.
-Siete voi..-  un sussurro tagliente fece irrigidire sia me che mio fratello, l’unica donna con la quale avevamo socializzato in quella breve permanenza in quel mondo cambiò completamente colore, la sua pelle divenne di un bianco strano. –C..Come?- In quel momento Lucas balbettò appena, come se tutta la sua sicurezza fosse svanita in un soffio. –Siete gli eredi della famiglia Miller..- la voce della donna si fece ancora più bassa, quasi impercettibile in mezzo a tutta quella musica.
Audrie ci aveva riconosciuti.. avrebbe sicuramente chiamato le guardie per farci rinchiudere in chissà quale stanza buia sotto le mura del castello.
-Lady Cavendish lo sapeva.. per questo vi ha fatti venire qua.. dovete scappare prima che vi faccia catturare.. Dovete correre!- eccolo, ancora una volta! Il groppo in gola riprese a farsi sentire, più forte di prima!
Non era dovuto alla delusione o alla tristezza come qualche minuto prima, bensì alla paura! Le mie ginocchia cominciarono a tremare, come del resto ogni singola parte del mio gracile corpo.
-Miei fantastici invitati!- La voce della ‘’padrona di casa’’ risuonò forte in tutta la stanza non appena i violini smisero di suonare.
-Sono lieta di annunciarvi altri due ospiti molto importanti, due persone che a dire la verità non mi sarei mai aspettata di incontrare.- un brusio generale cominciò a farmi girare la testa.
-Scappate!- Audrey si mise a ripetere quelle parole ancora una volta, ma le mie gambe non avevano intenzione di muoversi, come se fossi completamente bloccata.
-I Figli di Susan e Philip Miller!- il brusio si fece ancora più forte e io non avevo la minima forza per spostarmi da quel punto.
-Emily andiamo!- Lucas mi afferrò per un braccio e tentò di trascinarmi via, una risata fragorosa si scatenò al gesto di mio fratello. –Avete fretta? Guardie.. sapete cosa fare..-
-Ti prego.. dimmi che è un sogno..- Sussurrai a mio fratello proprio mentre da tutti gli ingressi alla sala cominciarono a entrare uomini dalla pelle del viso chiara e ricoperti da un’armatura nera come il carbone, sentivo i conati aumentare sempre di più.
Una strana luce azzurra attirò la mia attenzione, proprio sulla soglia della porta ‘’principale’’. –Andiamo li!- gli occhi di tutti si puntarono verso di noi, così cominciai a correre verso la ‘’luce’’.
Alcune guardie cominciarono a correre verso la nostra stessa direzione, ma quelle che bloccavano il passaggio davanti a me rimasero immobili.. proprio come se fossero congelate.
Finalmente arrivai a un passo da loro e mi accorsi che la loro carnagione era diventata azzurrina, proprio come se fossero entrati in ipotermia.
Così presa dalla paura spinsi uno dei colossi davanti ai miei occhi, facendolo cadere al pavimento, uno boato mi fece strizzare gli occhi.. l’uomo si era distrutto in mille pezzi, come un prezioso bicchiere in cristallo.
Gridai spaventata e prima di riprendere a correre una mano mi accarezzò il volto, era gelida, ma quando mi voltai per capire che cosa fosse stato non vidi nessuno, calpestai i frammenti scuri dell’uomo che avevo appena ‘’distrutto’’.
Lo vedevo, era proprio li! Il nostro specchio! La mia camera da letto! Finalmente quell’angoscia era quasi giunta al termine, mancava solamente qualche metro alla salvezza.
-Lucas sbrigati!- le mie grida disperate risuonavano lungo tutto il corridoio, affrettai la mia corsa fino a trovare le forze di ‘’saltare’’ all’interno del varco.
Strizzai gli occhi per poi riaprirli qualche attimo dopo.
-Lucas?! Siamo salvi!- mi voltai a guardarlo ma notai che stava ancora dall’altra parte del vetro i suoi occhi chiari mi scrutarono con attenzione. –Promettimi che verrai a salvarmi.- mi sussurrò poco prima di colpire con forza lo specchio, l’ultima cosa che vidi di mio fratello fu uno dei suoi meravigliosi sorrisi.. ma era completamente diverso da quelli che mi aveva fatto fino a quel momento... Come se sapesse che non ci saremmo mai più rivisti..
Una luce intensa mi accecò, lasciandomi per qualche secondo stordita, lo specchio si era sgretolato.. lasciando sul pavimento marmoreo una quantità infinita di frammenti luccicanti. -LUCAS!- le mie urla si fecero strazianti, stavo seduta davanti ai frammenti dello specchio, in ognuno di loro vedevo il mio volto riflesso, delle lacrime mi solcarono il viso.
Era rimasto la.. sapeva che se quegli uomini avessero voluto ci avrebbero seguito fino alla nostra casa.. così preferì salvare me…  
Qualche pezzo si conficcò nei palmi delle mie mani mentre cercavo disperatamente di ricomporre i pezzi, l’unica cosa che riuscii a fare fu un agglomerato di vetro e sangue sulle mattonelle bianche.
-E’ tutta colpa mia! E’ soltanto colpa mia..- pronunciai quelle parole fra un singhiozzo e l’altro.
Presi qualche respiro profondo, il mio respiro si fece meno affannoso, ma le lacrime continuarono a uscire ininterrottamente dai miei occhi.
Non curante del fatto che avevo le mani impiastrate dal mio stesso sangue me le passai sulle guance, cercando disperatamente di asciugare quelle gocce amare che involontariamente si posavano sulle mie labbra.
-Te lo prometto.-