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Autore: FoxFire    26/02/2015    2 recensioni
Cinque ragazzi, tutti con una loro storia, e con la stessa voglia di ricominciare a vivere.
Faranno un percorso, dove incontreranno molti amici, ma altrettanti nemici.
Tante amicizie si distruggeranno ed altre si rafforzeranno.
Una storia di odio e amore, cazzotti e lacrime, tradimento e passione.
Ma con la premessa che... Sopra Le Nuvole, (c'è sempre) Il Sole.
- Dalla storia:
'' Cos'hai li? ''
'' Questo? '' dice lei indicando la macchia nera che si intravedeva dai pantaloni a vita bassa
'' E' solo un tatuaggio. '' continua spostando i pantaloni un po' più giù scoprendo la scritta.
'' Sopra le nuvole, il sole ... Figo, mi piace! ''
'' Ce l'ha anche Nichi, è tipo il mantra della nostra vita. ''
Mentre si guardavano negli occhi, lui le fece un sorriso di quelli che scioglierebbero anche il Polo Nord.
Appoggiò la testa sopra la pancia di lei e rimasero sdraiati a guardare il mare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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True Friends


Fede's Pov.
 
Ero sdraiata sul letto con i piedi appoggiati sul cuscino indossando una semplice canottiera grigia e dei comodi leggings. La pancia poggiava sul materasso e, facendo pressione sui gomiti, mi tenevo in equilibrio guardando la televisione. Erano passata una settimana dall'ultima volta che avevo visto Harry alla festa, a lezione di letteratura quella mattina non si era presentato ed io ne ero enormemente contenta. L'umiliazione ancora bruciava, non riuscivo a liberarmi dalla sensazione che mi opprimeva lo stomaco. Zayn vicino a me rubò una patatina dal pacchetto che tenevo in mano, tutti a scuola non facevano altro che parlare di quello che era successo, a differenza nostra che non ne avevamo mai fatto parola. Quando ero con lui tutto si fermava ed entravano nel nostro piccolo mondo; sapevo che c'era stato un confronto tra i due, ma decisi di non voler sapere i dettagli perché non era andata bene. Vedevo che ogni volta che anche solo qualcuno lo accennava, lui si irrigidiva ed io non volevo più pensarci. Il film era noioso ed io mi ero stancata, quindi presi il pacco di patatine proprio mentre lui avvicinò la mano, mi guardò male e come risposta ricevette una linguaccia da parte mia. Mi guardò e fece passare la lingua sulle sue labbra rosee.
<< Posso avere da mangiare? >> io scossi il capo
<< E perché? >> alzai le spalle e lui sorrise per poi portare le mani grandi sui fianchi.
Si avvicinò portando la bocca vicino alla mia, il suo alito sapeva di tabacco in maniera così pesante che sembrava stesse fumando una sigaretta proprio in quel momento. Le labbra erano screpolate a causa del freddo ed io mi ritrovai col respiro irregolare. Era dalla sera della festa che non c'era più stato un bacio tra noi, avevamo fatto un tacito accordo di andarci piano; non volevamo forzare niente. Iniziò a muovere le mani ed io a ridere come una matta in manicomio: non potevo credere che mi stesse facendo il solletico. Non riuscivo a respirare e sapevo di avere un aspetto orribile, però non mi interessava perché quando ero in sua compagnia la cosa importante era vivere ogni momento con lui, il resto passava in secondo piano. Mi bloccò le mani quando cercai di fermarlo, portandomele sopra la testa. Visto che cercavo ancora di scappare dalla sua morsa, si alzò sedendosi sulle mie gambe per bloccare il materasso. Quando la fece finita iniziai finalmente a riprendere fiato e lui con me. Avevamo tutti e due la faccia rossa per le risate ed i capelli scompigliati, ma eravamo allegri. Si avvicinò al mio viso stampandomi un bacio sulle labbra, era diverso però da quelli precedenti, questo era dolce, calmo. Ogni istante era sempre più intenso, quasi in un crescendo, a differenza degli altri veloci ed impulsivi che duravano pochi attimi per poi lasciarti comunque senza fiato. Si staccò e si tenne con un gomito vicino a me, io sorrisi imbarazzata. Era strana tutta questa dolcezza, diciamo che non ero abituata. Mi accarezzò la guancia e subito dopo mi si sdraiò accanto. In quel momento, al contrario di quello che avevo pensato fino ad ora, sentii il bisogno di chiudere tutto il casino con Harry, volevo sapere cosa era capitato e come mai nessuno ne parlava.
<< Ti va di parlare di quello che è successo? >> alle mie parole si alzò, rimanendo comunque seduto con me, feci lo stesso facendo toccare le nostre ginocchia.
<< No, non mi va; però ok, prima o poi avremmo dovuto farlo comunque >> mi rispose sistemandomi i capelli dietro l'orecchio.
<< Allora, ero fuori nel giardino quando ho visto un movimento veloce: eri tu che correvi, Fede. Ho visto Jack G. e gli ho chiesto cosa fosse successo, non gli feci nemmeno finire la frase che mi sono catapultato dentro. Appena l'ho riconosciuto non c'ho più visto e l'ho spinto >> lo guardai male, spaventata un po' per quello che aveva appena raccontato, accorgendosi della mia espressione continuò il discorso:
<< Tranquilla, non siamo arrivati alle mani >>
<< Ok, ho sentito quello che dovevo sentire, non c'è bisogno che tu vada avanti >>
<< Sicura? >> annuii.
<< E se spegnessimo sto film? >> chiesi avvicinandomi al computer, lo spensi ritornando poi dal bel ragazzo.
<< Ti ricordi quando ti avevo promesso le lezioni di piano? >>
<< Si certo, me le devi ancora >>
<< Va bene, ma ci vorrà molto signorina >> lo guardai male:
<< Non ero un caso così disperato dai >> 
<< Nooooo, ma va, come dire >> rispose lui in tono ironico
<< Smettila... Io solo LA M I G L I O R E >> continuai sillabando l’ultima parola
<< Su questo non c'erano dubbi >>
<< Lecca culo >> risposi dandogli un bacio leggero sulle labbra rosee.
<< Prepariamo la cena? >>
<< Io non so cucinare >> rispose alzandosi e seguendomi al piano inferiore
<< Nemmeno io, ci arrangeremo >>
 
***
 
<< Assaggia >> mi disse porgendomi un boccone di pasta e avvicinandomi la forchetta alle labbra.
Sorrisi ed assaggiai. Era pronta, così gli feci segno di buttare l'acqua. Mentre era al lavandino mi misi dietro di lui dandogli un affettuoso bacio sul collo. Si girò all'improvviso bloccandomi i fianchi e stampandomi un buffetto sulla fronte. Zayn mi faceva stare così bene, in tranquillità con me stessa. Ma dovevo ammetterlo a me stessa: ogni secondo in cui la mia mente era libera il mio pensiero andava dritto verso a quell’insopportabile, opportunista, stronzo e cafone di Harry. Decisi di pensare subito ad altro, dovevo dimenticarlo a tutti i costi:
<< Attento che brucia il ragù >>
<< Non si brucia perché sono un cuoco perfetto >>
<< Si certo >>.
La porta si aprì e spuntarono Nichi e Chiara.
<< Che odorino >> disse la bionda avvicinandosi ai fornelli, noi due ci staccammo velocemente
<< Hai cucinato tu, vero Zayn? Perché Fede è negata >> si intromise Gio entrando in cucina ed iniziando ad apparecchiare. Gli tirai uno spintone e poi lo aiutai. Appena fu pronto iniziammo a mangiare, il bel pakistano si mise accanto a me, non aveva molta voglia di tornare a casa ed a me piaceva averlo tra i piedi, era in sintonia anche con tutti gli altri che lo preferivano di gran lunga ad Harry, tranne Nichi. Ma credo che dopo settimana scorsa abbia cambiato idea pure lei.
Gli altri fecero un applauso giocoso agli chef e noi ci guardammo ammiccando per poi scoppiare a ridere. Finito di mangiare sparecchiammo e Zayn mi diede una mano.
<< Io vado >> disse una volta finito posando l'asciugamano che aveva usato per pulire i piatti, il mio sguardo andò verso la porta finestra dalla quale si vedeva la camera di Harry.
Tolsi lo sguardo immediatamente. Zayn si diresse verso il soggiorno, gli altri erano già tutti nella propria camera, cosa strana dato l'orario. Sicuramente lo avevano fatto per lasciarci un po' di privacy. Prese la giacca di pelle indossandola, mi stupii di come riuscisse ad uscire anche a novembre senza un giubbotto pesante dato il freddo insistente di Londra. Tuttavia mi piaceva quel suo essere intoccabile, sembrava che nemmeno il freddo potesse scalfirlo.
Mi guardò ed io alzandomi sulle punte mi avvicinai alla sua bocca, lasciando sfiorare nuovamente le nostre labbra.
<< Buonanotte >>
<< Notte honey >> uscì e chiuse la porta.
Sentii un rumore dietro di me e mi girai trovandomi Chiara sulle scale, le sorrisi 
<< Siete carini >>
<< Più o meno >> risposi imbarazzata.
Lei scese le scale entrando in cucina ed io la seguii. Prese due bicchieri, versandoci dell'acqua naturale, mi sedetti sul tavolo mentre lei si appoggiò al marmo:
<< Tu che mi racconti? >> le chiesi, era un po' che non parlavo con la mia amica
<< Niente >>
<< Come niente? Col castano?! >> lei poggiò il bicchiere guardando per terra
<< Sinceramente non lo so >> si fermò guardandomi e vidi i suoi occhi velati di preoccupazione e tristezza, poi continuò:
<< Dopo quello che è successo alla spiaggia ci siamo visti di sfuggita e non abbiamo mai parlato di quello che è successo >> si fermò ancora, ma questa volta intervenni io:
<< Per cosa sei così spaventata? Per il fatto che lui non pensi al bacio? >>
<< Un po' per quello ed un po' perché ho paura che non gli piaccia io, o che non gli sia piaciuto il bacio, o che abbia commesso uno sbaglio perché non voleva realmente una cosa seria ma togliersi semplicemente uno sfizio, sai che odio essere oggetto delle persone, solo loro possono essere oggetti miei >> scesi con una spinta dal tavolo e mi avvicinai a lei. Capitava sempre così: lei si faceva governare dall'istinto per poi pentirsene e venire logorata dai rimorsi. Allargai le braccia e lei asciugandosi gli occhi si lanciò tra esse. I capelli mi solleticavano il viso, ma la strinsi lo stesso a me e quando si fu calmata si staccò sorridendomi:
<< Grazie >>
<< E di che? Dai prendi le patatine e lanciamoci sul divano a vedere la saga di “Twilight” >>
 
 
 
Nichi's PointOfView
 
Era sabato. Come sempre il sabato mattina, dato che io non avevo lezione, mi recavo al supermercato del campus per fare la spesa, ormai era abitudine. Il tempo che passai da sola per compiere il tragitto, lo avevo trascorso facendo il punto della situazione complicata in cui ci eravamo cacciati tutti, o meglio quasi tutti.
Giuly e Liam: credo che tra loro non ci siano problemi, sembrava filare tutto liscio. Liam non si preoccupava del carattere alle volte fin troppo timido della mia amica ed ero sicura che presto Giuly si sarebbe sciolta del tutto.
Entrai nel supermercato.
Su Gio non avevo molto da dire, sapeva badare a sé stesso ed anche se aveva un orientamento sessuale diverso rispetto alla maggior parte degli studenti della “Green Hill”, ero piuttosto sicura che al momento non volesse nessun uomo ai suoi piedi, a differenza di molti altri omosessuali giovani che farebbero di tutto per avere un ragazzo alla loro età.
Per quanto riguarda Chiara ero fortemente convinta che si stesse prendendo una cotta per Louis. Quando mi ha parlato del bacio al mare, aveva gli occhi illuminati di gioia e l'energia entusiasta che aveva in corpo mi aveva contagiata. Ero davvero felice per lei, dopo la scottata che aveva preso con Gio non si era persa d'animo neanche per un solo minuto. Speravo vivamente che Louis considerasse l'occasione che si trovava davanti.
Misi lo zucchero di canna per il caffè nel carrello e continuai passando al punto cruciale: Fede.
Per qualche strano motivo la sua relazione mi stava particolarmente a cuore. Ormai sapevo che stava con Zayn, quel ragazzo era un sogno! Occhi perfetti, fisico asciutto ma a cui non mancavano bicipiti scolpiti ed una grande forza muscolare. Per quanto fossi sicura che lui era davvero preso dalla mia amica riccia, non potevo dire lo stesso sul suo conto. Poteva negare quanto voleva, ma i suoi occhi confermavano i miei pensieri, aveva preso una decisione troppo affrettata; forse a causa della rabbia che le ribolliva in corpo quella sera. Zayn era tutto quello che cercava nel suo prototipo di “ragazzo perfetto”. Tutto ma non Harry.
Non potevo credere a quello che era successo, a cosa le aveva detto. Inutile dire che quel ragazzo aveva perso tutto il rispetto che provavo nei suoi confronti, l'unica cosa che avrebbe ricevuto ora da parte mia, sarebbe stato uno schiaffo. Come al solito mi ero persa fin troppo nei miei pensieri senza accorgermi di essere già arrivata alla fine della lista, presi il portafoglio ed andai a pagare. Continuavo inevitabilmente a pensare alla festa di Halloween, quella sera non vedevo l’ora di andare da Harry a raccontargli cosa ero riuscita a fare e per prendere per il culo Barbara insieme a lui, era l’unico che sarebbe riuscito a farmi ridere di gusto. E ad un certo punto andai da lui, ma solo per ritrovarmi una scena raccapricciante. Lui che umilia me, la sua migliore amica, davanti a tutti. Ma peggio ancora che umilia la mia migliore amica, per me una persona intoccabile. Lei veniva prima di me stessa, per quanto le parole di Harry mi fecero male, non era niente in confronto a come aveva trattato Fede. Uscii dal negozio; l'ebrezza che girava tra gli alberi mi fece correre un brivido lungo le braccia pur avendo su una felpa verdina abbastanza pesante a proteggermi e dei leggings felpati all’interno, perché anche quel giorno non avevo per niente voglia di perdere tempo a cercare vestiti decenti e corsi ai ripari con uno dei miei look da stracciona. Posai il contenuto del carrello dentro quattro borse di plastica rigida e, mentre stavo per afferrare l'ultima rimasta in terra, una mano mi anticipò:
<< Ti aiuto io >>.
Stavo per alzarmi dalla schiena ingobbita per ringraziare, ma appena riconobbi il suono di quella voce profonda e purtroppo molto familiare mi bloccai trasformando il mio sorriso in una smorfia disgustata, spalancando subito gli occhi che rimasero fissi al porta-carrelli. Lui lo sapeva bene che il sabato era il mio turno.
<< Ce la faccio da sola, vattene. >> dissi prendendo l'ultima borsa per avviarmi verso casa senza concedergli uno sguardo
<< Sono troppe, lascia che ti dia una mano o finirai per farle cadere in terra >> cercò di non demordere.
Alzai i miei occhi ed incontrai finalmente le sue iridi verdi che si incupirono vedendo la mia espressione, lasciando a lui un volto stupito per la mia rabbia:
<< Harry. Ho detto vattene. Non voglio che tu mi rivolga ancora una sola sillaba o continuo io da dove si è fermato Zayn >> risposi, sempre più incazzata man mano che i secondi passavano.
<< No >>
<< Me ne vado io >> scrollai le spalle e mi voltai ancora più irritata, se fossi rimasta lì non mi sarei trattenuta dal tirargli un ceffone in pieno volto
<< Nichi no, fermati >> una mano mi trattenne una spalla, facendomi poi girare nella sua direzione.
Il braccio mi partì quasi inconsciamente, la mia mano si aprì lasciando un forte segno sulla sua guancia destra, la forma delle cinque dita aperte era ben evidente e rossastra. La sua mano andò a toccare delicatamente la pelle segnata mentre i suoi occhi mi scrutavano con aria di disperazione e incredulità, probabilmente per il mio gesto così irrispettoso, ma se lo aspettava e non osò dirmi niente a riguardo.
<< Non azzardarti più a toccarmi, non voglio più avere a che fare con te. Mica non ero nessuno? Mica non dovevo intromettermi? E allora perché sei qui se io non mi devo intromettere? Lasciami fuori da questa vicenda e non parlarmi mai più, evidentemente non ti è chiara la parola “migliore amica”. E questo è il meno Harry, stammi bene a sentire perché saranno le ultime parole che ti dedicherò, così mi tolgo pure questo problema. Hai distrutto i sentimenti di una delle persone più importanti della mia vita; puoi farmi tutto, ma chi mi tocca Fede può considerarsi sparito dalla mia vita >> gli urlai contro con un’incredibile rabbia nel corpo, tanto che diventai rossa per lo sforzo
<< Scusa... Io... Io non so più cosa dire, mi dispiace ok? Ho frainteso tutto, non credevo che avessero solo parlato, li ho visti abbracciati ed ho perso il controllo, non ho più ragionato. Scusami. >>
<< Non mi interessa, tu hai umiliato la mia migliore amica di fronte a tutto il college, ma no, non ti bastava farla passare per una poco di buono dicendo che probabilmente si era fatta perfino Niall, le hai pure urlato “troia” in faccia, davanti a tutti. Davanti alle stesse persone che ci prendono di mira da quando siamo arrivate. Davanti a quelli che non vedevano l’ora di vedere come sarebbe andata a finire la scommessa, per prenderla in giro una volta che tu la lasciavi perdere. Davanti a me. E tutto questo perché non sai nemmeno chiedere “scusa Fede ma sono turbato perché ti ho visto con Zayn, puoi spiegarmi? Magari ho frainteso e voglio esserne sicuro”. O potevi semplicemente chiederlo a ME. Ma evidentemente sono così importante per te che ti vengo in mente solo quando ne hai bisogno. Io me ne vado non ho voglia di perdere altro tempo con te, pensavo fossi diverso, ma lo sei solo a parole >> risposi poi, girandomi con uno sguardo pieno di disgusto
<< Ti prego non farlo. Tu mi avevi assicurato che mi saresti stata vicina in ogni occasione, ormai non mi parla più nessuno e in casa non mi salutano nemmeno. Neanche Niall che di solito evitava di tenere il broncio a qualcuno degli altri quatto per evitare discussioni non ne vuole sapere niente. L'unica persona a cui voglio bene che mi parla ancora è Gemma, mia sorella. In te ho trovato un'amica diversa dalle altre, una vera amica di cui posso fidarmi, con cui posso sfogarmi senza paura di essere giudicato, e a cui posso chiedere consigli. Ho perso tutti, non abbandonarmi pure te ti scongiuro! Proprio tu mi avevi spiegato di quanto ti era stato difficile combattere da sola contro il mondo, me lo avevi promesso che mi saresti stata accanto, ti prego Nichi >> mi guardò disperato con gli occhi verdi che di solito esprimevano forza ed anche un pizzico di malizia, in quel momento trasmettevano solo disperazione e paura. Ripresi un attimo l'autocontrollo mentre ascoltavo il suo discorso:
<< Dovevi pensarci prima di comportarti come un idiota >>e mi voltai, di nuovo, sempre coerente ai miei pensieri ed irremovibile, anche se con meno insicurezza. Le sue parole erano un colpo al cuore, aveva ragione. Io lo sapevo come ci si sentiva, sarei davvero stata in grado di abbandonare una persona e fargli passare quello che ho passato io? Avevo giurato a me stessa di non augurare una cosa simile neanche al mio peggior nemico. Ma non dovevo cedere. Stavolta mi incamminai davvero verso casa con lo sguardo rivolto a terra, pieno di dubbi. Ma nemmeno a tre passi compiuti mi fermai restando nella mia posizione e con lo sguardo a terra dispiaciuto mentre dei singhiozzi facevano eco dietro di me. Non potevo credere che stesse realmente piangendo, che le lacrime stessero prendendo il sopravvento su di lui. Sentii poi il rumore delle sue ginocchia che toccavano l'asfalto del parcheggio e dall'ombra riuscivo a vedere le sue mani andare a coprire le guance. E tutto tornò nei miei occhi un'altra volta. Tutti quegli sguardi accusatori, quelle dita puntate contro di me, ancora ed ancora. Le urla, gli schiaffi, la quasi invisibile cicatrice sopra al mio sopracciglio. Ero sempre stata sola, sola contro il mondo. Ma una persona fu pronta a salvarmi: Fede, la mia ancora. Mi aveva insegnato a rialzarmi, che dopo le sconfitte arrivavano le vittorie più belle. Che c'è sempre un sole pronto a risplendere sopra le nuvole, non dovevo dimenticarlo, il nostro tatuaggio serviva a quello. E qualcuno lo doveva insegnare a lui, non poteva essere lasciato cadere da solo. Ripensai al discorso che il ragazzo mi aveva appena fatto. Non volevo e non potevo, perché lui si fidava di me, io gli avevo dato modo di fidarsi, non potevo essere proprio io a tradirlo. Non importa se si tratta solo di amici, essere lasciati soli è brutto in ogni caso, per le più piccole o le più gravi cose, nessuno in nessuna situazione deve essere mai solo. Una lacrima rigò il mio viso al pensiero di quei ricordi, mi girai e tornai nella sua direzione. La vidi seduto sulla panchina con i capelli indomabili che gli cadevano davanti non lasciando intravedere il suo viso, aveva la schiena curva che si muoveva velocemente su e giù guidata dagli spasmi, il rumore del naso che tirava su per il troppo pianto. Mi misi in ginocchio davanti a Lui e lo abbracciai scostandogli i ricci da viso e guardando quei pozzi verdi che in quel momento erano rossi e lucidi:
<< La vera conoscenza è sapere i limiti della propria ignoranza >> sussurrai guardandolo poi negli occhi.
Fu allora che un sorriso spuntò sul suo volto e mi strinse ancora a sé, lasciandomi uno schiocco sulla fronte.
<< Non ti deluderò, davvero, non ti deluderò mai. Non lasciarmi mai Nichi, ti prego. E ti dimostrerò quanto tu abbia fatto per me e quanto tu sia così importante, non te l’ho dimostrato nel migliore dei modi. Prima di scusarmi per Fede, voglio scusarmi per quello che ti ho detto>> affermò poi serio e con un cenno convinto
<< Quello è il meno, sono più arrabbiata per quello che hai fatto a lei >>
<< No non è il meno, te per me sei importante quanto lei se non di più. Le ragazze passano, gli amici restano. Magari non è nemmeno quella giusta per me >>
<< Harry... Non so se sia il momento più adatto e non so nemmeno come dirtelo... Quella sera Zayn ha chiesto a Fede di diventare la sua ragazza, e lei ha accettato >> a queste parole la tristezza lo catturò di nuovo, facendogli portare lo sguardo a terra. Non mi guardò per qualche secondo che mi fecero mancare il respiro.
<< Non ne sono molto felice, ma non li biasimo. Spero solo che Fede possa ricevere il meglio >>
<< Se due persone sono destinate a stare insieme, prima o poi si rincontrano sempre, ricordalo! >>.
Lui annuii poco convinto, si alzò e con un sorriso tirato mi accompagnò a casa.
 
 ________________________
SPAZIO AUTRICE    

 
Eccomi qua di nuovo!
Non ho molto da dire, questo è un capitolo di passaggio come potrete notare, anche se pieno di sentimenti!
Cerco di mettere sempre cose forti o inteessanti anche nei capitoli di passaggio e spero di riuscirvi!
Non ho accorgimenti particolari da fare, solo che non mi funziona tinypic per cui in questo momento non riesco a caricarvi le immagini, ma riproverò più tardi o nei giorni seguenti, per cui vi lascio subito al vecchio spazio autrici così mi rimetto al lavoro per sistemarvi anche il capitolo seguente!
Un abbraccio,
Baci -Nichi.
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SPAZIO AUTRICI


CIAO RAGAZZE, SIAMO MOOOOOLTO DI FRETTA!
Iniziamo scusandoci per l'enorme ritardo e per un capitolo corto che non meritava tutto questo tempo, ma in questo mese io (Nichi) ho
avuto lo stage, tornavo alle 8.00 a casa e non mi sembrava il caso di mettermi a scrivere, datoc he dovevo anche studiare per recuperare diritto ed economia.
Non vi interesserà ma ho recuperato diritto yeaaah, manca solo una!
Dunque ragazze, vi lasciamo subito alle foto e al link del Trailer, domani rientro e sistemo tutto e metto le pubblicità, promesso!
Un bacio, ecco il Trailer della nostra FanFiction:
https://www.youtube.com/watch?v=nTEubql5afk
Iscrivetevi al canale ;)
Un baxio
-FoxFire
-Nichi&Fede

 
 Fede con Zayn
 Nichi a fare la spesa
  
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