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Autore: Beatris Humble    28/02/2015    3 recensioni
QUESTA È LA REVISIONE DELLA MIA PRECEDENTE STORIA "SOLO IO E TE".
In questa storia troviamo una Lily potter distrutta, senza altro che vuoto. Una Lily fatta delle macerie di quella che era prima.
Una Lily che nessuno vede e che nessuno ha il coraggio di aiutare.
Una Lily che lotta per quelli che ama ma che mai l'hanno amata.
Non fino a quando capiscono che l'hanno irrimediabilmente persa.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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So di non aver aggiornato per molto tempo, 

ma spero che  qualche mio lettore apprezzi il nuovo capitolo!

Capitolo 5

Posso dire fermamente che Scorpius Hyperion Malfoy fosse davvero bravo a nascondersi: non c’era stato verso di trovarlo, quel pomeriggio, ed io avevo davvero bisogno di lui per quello stupido indovinello, ma ovviamente il principe delle serpi jr si era volatilizzato.

Tra una cosa e l’altra dunque si era fatta l’ora di cena ed io, ovviamente impresentabile nell’aspetto, avevo perso un pomeriggio a cercare quel babbeo. 

Estremamente contrariata dalla situazione, mi diressi in Sala Grande maledicendo il mio Oltre Ogni Previsione in Aritmanzia. che si era rivelato non sufficiente per decifrare la frase che i professori avevano elaborato per la prova, e mi sedetti, aspettando che servissero la cena. 

In quello stesso istante entrarono Zabini, Nott e quello stronzetto platinato, percorsero lo stretto corridoio tra il tavolo Serpeverde e quello Corvonero e si sistemarono il primo con aria deliziata, il secondo tranquillamente e il terzo assolutamente scontento della posizione sulla panca di legno. 

-Zabini, dobbiamo proprio metterci qui lontani dagli altri per fare da balia alla Potter?- disse Malfoy con aria annoiata e indifferente, anche se riuscivo benissimo a percepire un certo disagio nello stare vicini alla reietta della casata. 

-Scorpius, suvvia sii più gentile! Con gli altri ci siamo sempre stati, Lily invece non ha mai beneficiato della nostra compagnia- mi sorrise. 

-Guardate che non ci sono problemi, cioè capisco benissimo il fatto che non siate a vostro agio con me che sono una pazza psicotica oltreché assolutamente sfigata. Non mi offenderò assolutamente se cambierete posto, anzi riprenderò a fare finta di non esistere come sempre.- ed era assolutamente vero. Avrei capito benissimo le loro scelte, nemmeno io, se avessi potuto, mi sarei frequentata, anche perché sono un gran bel casino - Quindi davvero, non sentitevi in obbligo di rivolgermi la parola per quello che è successo quel giorno, cioè è stata solo una parentesi. Adesso, con permesso, tornerò in dormitorio. Passate una buona serata.- mi alzai, raccolsi la mia borsa e i miei libri. 

Non mi fui allontanata abbastanza, però, quando sentii un limpido: 

-Menomale che ce la siamo levata di torno, non ne potevo più di respirare la sua aria. Adesso che avete fatto del volontariato, possiamo tornare in noi?- e rise. Malfoy rise ed ogni risata era come un colpo inferto in pieno petto.

-Okay Scorpius, okay.- e rise anche Zabini, seguito a ruota da Nott. 

In quel momento mi sembrava davvero di morire, di soffocare. Di nuovo. Però ero nel bel mezzo della Sala Grande, non potevo permettermi di farmi venire una crisi di panico proprio in mezzo a tutti, sarebbe stato troppo. 

Mi strinsi in me fortemente, tanto da farmi male, per non far vedere agli altri i miei tremiti e le lacrime che premevano gli occhi per scorrere: l’avrei fatto dopo, da sola in quella camera che era quasi più fredda del mio cuore; raggiunsi l’enorme porta e la varcai. 

Non appena fui fuori dalla visione dei miei compagni, corsi più veloce che potei nei sotterranei e mi rintanai nella mia camera. Iniziai a piangere, piangere come non facevo da tempo, buttai tutto il mio dolore fuori da me, rimanendo poi senza nulla. 

Ero completamente vuota, senza dolore non ero più niente e forse mi sentii peggio, perché, dopo aver esaurito le lacrime, iniziai a fissare il muro vuoto della mia stanza vuota, senza trovare la forza di reagire o alzarmi. 

Rimasi seduta lì tutta la notte, a pensare a come la mia vita fosse diventata lo spettro di quella che ero. Non esistevo più da quando ero entrata ad Hogwarts: non avevo amici, famiglia o affetto, ero solo confinata in una brutale indifferenza, e questo mi dilaniava, mi distruggeva. 

Avevo smesso di credere nelle persone o nei valori comuni, per me l’amicizia era un’effimera visione troppo ottimistica di una finzione, e vedere come Nott, Malfoy e Zabini mi avessero trattata mi aveva convinto che il mio pensiero fosse giusto. 

Passai tutta la mattinata distesa nel mio letto, in uno stupido stato di sonno-veglia, avvolta da una coperta di tristezza: nessuno si accorse della mia assenza, nessuno si chiese dove fossi, nessuno mi venne a cercare. Ero invisibile per tutti, anche per me stessa, potevo scomparire e nessuno si sarebbe fatto alcuna domanda: la consapevolezza mi distrusse. 

Stetti così per un’altra giornata, mi interrogai sul perché non mi fossi ancora uccisa per davvero, proprio come mi auguravano tutti. Forse avrei dovuto farlo, mi dissi, però constatai di non averne il coraggio. 

Ero davvero deludente, volevo morire ma non avevo il coraggio di farlo: questo si che è uno schifo. 

Era Venerdì quando tornai a scuola, non mi feci vedere da nessuno in nessuno dei pasti o degli intervalli, semplicemente volevo potermi autodistruggere, scomparire. 

Non riuscivo più a vedere il bello in niente, vagavo da una lezione all’altra senza aspettarmi nulla, con solamente la tristezza nel cuore. 

 

POV Scorpius

-Menomale che ce la siamo levata di torno, non ne potevo più di respirare la sua aria. Adesso che avete fatto del volontariato, possiamo tornare in noi?-

Ero stato cattivo, lo riconosco. Volutamente cattivo. 

L’avevo vista bloccarsi per un istante, stringersi nelle spalle, colpita dalle mie parole velenose, eppure non mi sentii per nulla in colpa. 

Risi, per giunta. 

Spinsi anche Matt e Lucas a farlo, per colpirla di più. Non ho idea del perché lo feci, fu come un istinto e forse non avrei dovuto farlo, lo capisco. 

Finimmo la cena (cena che lei non aveva nemmeno toccato) dopo poco e, mentre mi alzavo, notai ai miei piedi un quadernino nero: la mia dannata curiosità Serpeverde prese il sopravvento quindi lo presi e me lo nascosi tra le pieghe del mantello, sperando di trovare del materiale utile per sbeffeggiate qualcun altro. 

Appena arrivato in Sala Comune mi congedai velocemente con una scusa e mi diressi nella camera che condividevo con Nott e Zabini, per poterlo leggere. 

Con il senno di poi forse non avrei voluto farlo. 

 

22.08. 2020

Mi sento sbagliata, sono definitivamente pazza. Albus e James me l’hanno detto; mi hanno detto che sono matta, che mi devo curare, che nessuno mi voleva. Rovino sempre tutto, nessuno sa come amarmi, non penso però che ci sia un modo. Vorrei poter mettere fine a questa vita, così almeno sareste contenti, piangereste al mio funerale e direste quanto sono stata una figlia amorevole e gentile, mentendo a tutti, pure a voi stessi. Non posso continuare così, non importa quante medicine prenda, quante poche calorie ingerisca o quanto mi odi, non andrà mai bene, non sarà mai abbastanza e io non ce la faccio più, vorrei la loro pietà, solo la loro pietà. Non importa se non mi amano, mi basta sapere che avranno pietà di me, che non colpiranno ancora un corpo inerme. 

 

13.09.2020

Mi sento invisibile, anche se non lo sono, i miei fratelli e cugini sanno benissimo che esisto e ridono di me. Mi hanno pestata oggi in bagno, qualche ragazza più grande aveva deciso che occupo troppo spazio e che doveva decisamente ridimensionare il mio grasso. Mi dovrò sicuramente fare qualche incantesimo per coprire i lividi, non voglio che qualcuno veda che cosa mi hanno fatto. Se sarò messa troppo male non penso che uscirò di qui, tanto non ho bisogno di mangiare. 

A questo punto chiusi quello che scoprii essere un diario, era troppo anche per me. Ma non era un diario qualsiasi, bensì quello della Potter. 

Per un solo secondo sprofondai, sapendo di aver aperto due pagine su centinaia, dove probabilmente si leggevano le stesse cose, gli stessi desideri di morte di una quattordicenne. 

Mi sentii congelato, non riuscivo più a muovermi. Ero stato paralizzato da ciò che avevo letto, da tutto quel dolore che nemmeno riuscivo ad esprimere. 

Bussarono alla porta dopo poco ed io, veloce, nascosi il diario e mi dipinsi sulla faccia la solita indifferenza alla Malfoy. 

-Tutto bene Scorpius?- chiese Mattew sorpreso dal mio silenzio. 

-Oh ehm si, certo. Perché?- 

-Non so, mi sembri strano stasera, pensieroso.-

-Sto solo pensando a come ci sbronzeremo domani sera, ecco tutto- e ghignai in direzione del mio amico, che però accennò solo un mezzo sorriso - Oh avanti - roteai gli occhi - che vuoi dirmi?- 

-Sei stato eccessivo con Lily.- mi bloccai, al solo udire quel nome.

-Che intendi?- 

-Non se lo meritava, è una brava ragazza. E poi è una nostra compagna di casa, dovremmo aiutarla, non remarle sempre contro. Capisco che è Potter e tutte le stronzate di quelli che sostenevano che sarebbe dovuta diventare Grifondoro, eppure non è successo. E sai perché?- non risposi a quella domanda retorica - Perché non è così deficente come i suoi due fratelli, più boriosi che reali. Perché è scaltra e indifferente, nonostante tutto. Ed io ritengo che non sia una Serpeverde peggiore di altre solo perché è mezzosangue o Potter. Detto questo non voglio forzarti a fare qualcosa che palesemente ti disgusta, però non aspettarti che io segua un tuo diktat.- si voltò ed andò in bagno. 

Rimasi in piedi in mezzo alla stanza, sprofondando per quello che era successo quella sera. 

Okay che non sembra possibile che io lo dica, ma sono stato davvero un pezzo di merda. 

 

ANGOLO DI QUELLA SCHIZZATA DELL’AUTRICE

Ebbene si miei cari e care, la vostra vecchia cami è tornata! *squilli di trombe e suoni di tamburi* 

ALLELUIA DIRETE VOI (e se posso aggiungerlo, lo dico anche io haha)!

Allora, mi rendo conto che sto capitoluzzo non sia affatto semplice da digerire (con la questione della ricaduta di Lily e di Scorp che si da del pezzo di merda ahaha), ma come sapete mi piace parecchio il dramma ed il capitolo del mio ritorno non poteva che essere tale! 

Sto gia scrivendo il numero 6, quindi non temete, mi farò sentire presto. Intanto a chi desidera farmi sapere le impressioni sulla storia o darmi suggerimenti (NE HO DAVVERO BISOGNO AMORI MIEI), lascio lo spazio recensioni e/o “ammazziamo l’autrice per la merda che ha scritto” >_<., dove siete autorizzati anche ad insultarmi. 

Sia chiaro che se non mi scrivete vi mando i miei mangiamorte a casa <3 <3 (ovviamente scherzo, vengo di persona eheheheh)

spero che vi piaccia, nel caso, uccidete il mio estro drammatico ahahaha

tanti bacini, cami <3

  
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