2. Comfort - Conforto
Toc toc
Gajil sbadigliò sonoramente, si voltò dall'altra parte ed abbracciò da dietro la sua piccola fata, nascondendo la testa tra i suoi capelli turchini.
Toc toc
Di nuovo quel rumore insistente alla porta. Ormai il ragazzo era nel dormiveglia, ma non aveva comunque la minima intenzione di alzarsi da quella posizione così comoda per andare a vedere chi fosse.
Toc toc
-Gajil... stanno bussando...- mormorò Levy, muovendosi leggermente tra le braccia del suo uomo.
-Mhm...-
-Vai tu..?-
Eccola, la peste.
Toc toc
Con uno sbuffo particolarmente eloquente, il ragazzo si mise seduto sul letto e si costrinse ad aprire gli occhi. Si passò una mano tra i capelli ispidi e sfatti dalla, purtroppo troppo breve, dormita e si alzò, dirigendosi con passo pesante verso il portone d'ingresso. Non ci fu bisogno di guardare dallo spioncino, già sapeva chi era. Aprì, senza mettere a fuoco l'interlocutore. -Donna, io volevo dormire oggi, è domenica, che cazzo è successo per- venne interrotto dalla visione di una Juvia in lacrime e da un abbraccio che quasi non gli fece perdere l'equilibrio e cadere a terra.
-Gajil-kun...- piagnucolò la maga dell'acqua, tirando su col naso e stringendosi forte al collo dell'amico.
Il mago sospirò, chiuse la porta con un piccolo calcio ed accompagnò l'amica al divano, facendola sedere di fianco a lui senza lasciarla. Stare con Levy gli aveva insegnato che il contatto fisico spesso era più valido di mille parole, perciò lui usava quella tecnica in ogni caso, visto che quando provava a spiegarsi finiva sempre che combinava un disastro più grande di quello che cercava di riparare. Perciò tenne Juvia appoggiata alla spalla finché non smise di disperarsi e riuscì a respirare normalmente.
-Oh, ciao Juvia.- Levy si sporse dalla camera da letto e si avvicinò ai due amici, sorridendo intenerita. Quel bruto del suo fidanzato faceva sempre tanta tenerezza quando cercava di essere un buon amico.
-Levy-chan... perdona Juvia...- sussurrò, abbassando lo sguardo colpevole.
-Serve una mano?- la piccola maga avanzò verso Gajil e Juvia e rivolse lo sguardo al suo fidanzato, che scosse la testa.
-Ce la faccio.- grugnì il Dragon Slayer, per poi sbuffare forte.
La scripter ridacchiò, stampò un piccolo bacio sulle fronti di entrambi e si mise in piedi, stiracchiandosi. -Vado a prendere la colazione.- fece l'occhiolino al fidanzato e si infilò una sua felpa a caso. -Lily, andiamo?-
Gajil rimase in silenzio finché la sua fidanzata non fu uscita, seguita a ruota dall'Exceed ancora un po' addormentato, poi poté parlare liberamente. -Che cazzo c'è?- sbottò, abbassando lo sguardo cremisi sulla testa turchina di Juvia.
-Juvia è attraente?-
-Ma che...?-
-Juvia è attraente? È importante per Juvia saperlo.- lo sguardo celeste della ex maga di Phantom si puntò in quello di Gajil con una determinazione tale da farlo quasi spaventare. Quasi.
-Se è per quell'idiota, non ho intenzione di dire altro.-
-Ma..-
-Te l'avrò ripetuto qualcosa come un miliardo di volte, se a lui non piaci fottitene! Eppure non sei scema, sei splendida, e ancora stai dietro ad uno stripper imbecille?- sbottò, alzandosi in piedi e facendo così scivolare Juvia sul divano.
Allora lei alzò la testa e guardò l'amico in preda ad una crisi di nervi, che imprecava e mandava maledizioni contro il povero Gray, che si muoveva avanti e indietro per il salotto e gesticolava, ripetendo che era stanco, stufo e assonnato, non voleva né poteva sostenere una discussione di quel genere. Le venne da ridere. Alla fine, per quanto baccano facessero insieme, lui riusciva sempre a rassicurarla.
-Sono tornata!- Levy spalancò la porta di casa con un gran sorriso: se sentiva Gajil urlare da fuori, voleva dire che non era poi così grave. -Croissant per Juvia e qualche vite e bullone per Gajil.- trillò, dando poi uno sguardo ai due maghi. Una stava messa sul divano in una posizione strana, guardava lui dallo schienale, l'altro invece era rimasto immobile, come fosse stato un bambino beccato nel momento in cui pucciava le mani nel vasetto di marmellata. Inclinò leggermente la testa di lato, fingendosi confusa, così che Juvia scoppiò in una fragorosa risata.
-Io non.. CHE CAZZO HAI DA RIDERE ADESSO??- sbraitò Gajil, alzando le mani al cielo disperato.
Levy fece qualche passo verso di lui e gli diede un bacio sulla guancia. -Sei stato bravo.- gli disse, sorridendogli dolcemente.
Gajil, disperato, fece saettare gli occhi rossi da una donna all'altra, notando solo in quel momento quanto riuscissero a metterlo in confusione quasi allo stesso modo. Dovevano essere i capelli azzurri, sicuramente.
Sophie's space___
Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh macciao bella gente!!! Imperterrita io continuo a pubblicare, tanto sono scritte xD
Grazie a chi legge e chi recensisce (la mia bimba mi segue sempre anche se legge le cose in anticipo, quanto posso adorarla *-*), ci vediamo domani con il prompt "Rain"
Sophie passa e chiude e vi abbraccia forte <3