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Autore: SaraEManuel95    15/03/2015    3 recensioni
Chris e Giada erano migliori amici, dopo anni di amicizia, il ragazzo senza far sapere niente all’amica parte, lasciando la ragazza con un vuoto incolmabile nel petto. Quattro anni dopo Chris torna, pronto a rivederla e a ripassare tutto il tempo con Giada, ma l’accoglienza che riceve non è quella aspettata, Giada non vuole più avere niente a che fare con lui, ma è impossibile non ascoltare il cuore, perché quando una persona, è quella giusta per te, potrai avere tutti contro, ma il destino unisce sempre due cuori che si appartengono
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 12

Sentivo un peso sulla pancia, così forte che mi faceva anche male e fui costretta ad aprire piano gli occhi permettendogli di abituarsi alla luce del tramonto che proveniva dalla finestra, mi guardai la pancia per capire che diavolo mi stesse spingendo con così tanta forza sul materasso e dalle coperte sbucava una chioma bionda, Chris, sorrisi come un’ebete e gli accarezzai i capelli, appena le mie mani entrarono in contatto con la sua testa lui l’alzò e mi guardò con occhi sognanti
“ buongiorno cuore mio “ rimasi spiazzata da quella frase, la sua schiettezza a volte era disarmante, ma in quel caso ne fui felice
“ buongiorno a te “
sorrisi e lui si alzò avvicinandomi a me e baciandomi
“ voglio farti vedere una cosa “ disse poi alzandosi e scomparendo dietro la porta della cabina armadio, tornò da me e solo ora mi accorsi che era completamente e magnificamente nudo, proprio come me
“ cos’è? “
gli chiesi mentre lui mi porgeva un fotografia, la parte posteriore era rovinata e i bordi un po’ piegati, doveva essere molto vecchia, quando la girai rimasi senza parole, la foto ritraeva due ragazzi, lei aveva sedici anni e lui venti, eravamo noi e quello era il giorno del mio compleanno, lui mi abbracciava tenendomi le mani sui fianchi e sorrideva mentre io tenevo le mani sui suoi bicipiti e avevo la testa buttata all’indietro mentre ridevo
“ l’ho presa prima di partire dalla tua parete, e l’ho tenuta con me era una delle poche cose che mi davano la spinta per uscire vivo da là e tornare a casa, eri il mio punto fermo, la mia ancora e quando sono tornato e ti ho vista lì ho capito che poteva anche finire il mondo ma io mi ti sarei ripresa e adesso sei qui con me, non posso prometterti che non ci saranno giorni difficili, che non farò delle cazzate ma una cosa posso dirtela, non passerà un giorno, un’ora, un minuto nel quale io non ti amerò sono pronto ad offrire tutto quello che ho da dare, e voglio farlo con te perché sei sempre stata tu la donna della mia vita, da quando avevi cinque anni ed io ti proteggevo dagli altri bambini, sei sempre stata solo e sempre tu “

“ non so’ che dire, sul serio Chris, non trovo le parole giuste, l’unica cosa che mi viene in mente è che ti amo più della mia stessa vita “ gli risposi tra le lacrime
“ e a me questo basta “ facemmo di nuovo l’amore, ci abbracciammo e restammo in silenzio a guardare il sole che calava su Las Vegas felici e appagati.

10 mesi dopo

Portai anche l’ultimo scatolone nella nuova casa, e mi chiesi di nuovo cosa diavolo ci doveva fare la mia donna con tutta quella roba per i capelli? L’appartamento era pieno di valigie e scatoloni vari, oggi avremmo iniziato la nostra nuova vita insieme, la cercai per la casa senza chiamarla, volevo farle prendere un colpo, ma quando la vidi mi dimenticai di tutto e mi ritrovai a sorridere come un vero coglione

era girata di spalle, con la testa piegata verso destra che guardava un quadro pieno di foto nostre, e della nostra famiglia, aveva i capelli legati in una coda e indossava un paio di pantaloncini attillati e una canotta, a solo guardarle il fondoschiena sentii qualcosa irrigidirsi nei pantaloni, Giada mi faceva sempre quest’effetto, mi avvicinai piano e l’abbraccia da dietro, mossa poco furba vista l’erezione, e se ne accorse anche lei
“ è storto “
“ c-cosa? “ chiesi io tossendo
“ il quadro dico, secondo te è storto? “ mi diedi dell’idiota, il quadro, era ovvio che si riferisse al quadro
“ forse pende un po’ “ dissi io allungando il braccio e sistemandolo “ora è perfetto “
Giada si voltò verso di me sorridendo a trentadue denti
“ che ne dici di iniziare a disfare le valigie? “
“ io avevo un’altra idea “ mi piegai e la caricai su una spalle, lei lanciò un urlo
“ Chris, mettimi giù non è divertente “ la buttai su quello che da oggi in poi sarebbe stato il nostro letto, e senza dargli tempo infilai una mano nei suoi pantaloncini accarezzandola
“ oh si che lo è “ gli sussurrai nell’orecchio prima di lasciargli un bacio, era tutto perfetto, eravamo io e lei il resto poteva anche andare a farsi fottere, era mia.
 
*
Ciaaaao a tutte, allora la storia è finita, spero che vi sia piaciuta :)
vi ringrazio davvero tanto per avrmi seguita e sostenuta e anche per aver recensito, ve ne sono grata! Ho già pubblicato il prologo della seconda storia, quiandi se vi va' di dare un'occhiata, la trovate nel mio profilo, grazie ancora! vi amndo un grande bacio :*

 
  
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