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Autore: Sophie_Carlisle    17/03/2015    2 recensioni
AVVISO: STORIA IN CORSO DI REVISIONE!
Capitoli revisionati pubblicati: Capitolo 1; Capitolo 2; Capitolo 3; Capitolo 4; Capitolo 5; Capitolo 6; Capitolo 7; Capitolo 8;Capitolo 9; Capitolo 10.
Sappiamo molto poco della storia tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, anche perché quest'ultima viene menzionata solo nell'ultimo libro e la si vede alla fine dell'ultimo film.Per questo motivo mi sono immaginata la loro storia piena di intrighi, difficoltà e colpi di scena che alla fine farà incontrare questi due giovani sentimentalmente.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, li ho solo presi in prestito per scrivere questa storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Serpeverde | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Purosangue per poco'
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Ehi ragazzi ^_^ Nonostante tutto sono riuscita a terminare il capitolo e il prossimo è in lavorazione...non ho molto da dire, solo scusatemi magari per alcuni termini che ho usato, ma volevo rendere meglio l'idea dei discorsi...Vi lascio alla lettura.
Kisses <3
p.s. Una recensione me la lasciate? ;)

Dopo cinque mesi le cose ad Hogwarts non erano cambiate, apparte per qualcuno.Un'altra mattinata cominciata nel peggiore dei modi. Non aveva fatto neanche un passo fuori dalla Sala Comune, che erano già cominciati i problemi per Astoria. 
-Sei una vera stronza!- le urlò addosso Pansy Parkinson afferrandola per i capelli e strattonandola contro il muro di pietra dell'ingresso della Sala Comune -Non ti dovevi permettere di prendertelo! Lui è e sarà sempre MIO-
Astoria nascose una piccola smorfia di dolore ma affrontò lo sguardo infuocato della Serpeverde.
-Non mi sembra il caso di fare tutte queste storie- le disse divincolandosi e liberandosi dalla presa ferrea che la ragazza aveva su i suoi polsi -A me non interessa- disse Astoria, con una strana sensazione allo stomaco,voltandole le spalle ed entrando nel corridoio davanti alla Sala Grande, ma la voce della mora la raggiunse -Non dire che non ti interessa ragazzina! Lo vedo come lo guardi e stai pur certa che non riuscirai mai a mettermi i bastoni tra le ruote!-
Astoria si fermò e l'attenzione degli studenti in mezzo al corridoio si spostò sulle due ragazze.
Pansy si avvicinò a grandi passi con i pugni stretti tremanti di rabbia, ed Astoria si voltò con le sopracciglia aggrottate stringendo i libri al petto.
-Sei furba ma non puoi ingannare me!-e urlò addosso.
La bruna lasciò cadere a terra i libri e incrociò le braccia irritata -A si? Beh cara ti sbagli di grosso perché si da il caso che quella tra noi due che avrebbe bisogno di riordinare le idee e di fare meno la gallina starnazzante sei tu!
-Come ti permetti?! Non puoi rivolgerti a me così-
-Se è per questo nemmeno tu dovresti nei miei confronti, o forse la tua scarsa capacità di intendimento deve essere compensata dalla stupidità ?!-
Il silenzio calò su tutto il corridoio ed al loro arrivo, Tracey,Fred e George, impiegarono qualche secondo di troppo a capire la situazione, perché il rumore di un sonoro schiaffo di levò dal centro del corridoio. Tracey si fece largo tra la folla e aprì la bocca leggermente stupita. Pansy era ancora con la mano levata in aria e l'espressione decisa, mentre Astoria si teneva con due mani una guancia di cui spiccava un evidente segno rosso e l'espressione scioccata.
-Non ti azzardare Parkinson!- tuonò una voce all'entrata della Sala Grande, che aveva interrotto i gemelli che stavano per correre in aiuto dell'amica -Nessuno si deve azzardare a picchiare mia sorella- aggiunse sibilando la voce di Daphne, apparendo dalla folla che si aprì lateralmente permettendo alla più grande delle due Greengrass, che arrivò vicino alla sorella in due ampie falcate.
-Daphne che diavolo stai facendo?!- le chiese irritata la moretta con le guance rosse dalla rabbia.
Daphne mise le mani sulle spalle di Astoria e la guardò negli occhi -Stai bene Ria?- le chiese preoccupata, ma venne rassicurata dal segno di assenso della sorellina, poi le si parò davanti e scoccò un'occhiata omicida alla forse ex migliore amica -Non azzardarti a sfiorare mia sorella neanche con un dirò o te la faccio pagare cara-
-Oh certo, dopo tutti questi anni che la prendevi di mira come tutti noi adesso la difendi?- le disse arrabbiata Pansy.
-Ho sbagliato! Ho sempre sbagliato con lei la maggior parte delle volte, ma giuro su Merlino che la prossima volta che qualcuno - disse rivolgendosi a tutto il gruppo di tutte e quattro le Case di Hogwarts con uno sguardo poco rassicurante -si azzarda anche solo per sbaglio a insultarla o a torcerle un solo capelli una maledizione cruciatus non ve la leverà nessuno- minacciò sicura di se.
-Lo dici solo perché sai che non puoi competere neanche tu con lei, crede di poter avere tutto ma non è così!- sbotto la Parkinson.
Astoria si fece avanti con passo sicuro e guardò Pansy negli occhi poi sospirò -Tu dici così solo per la storia del fidanzamento...- mormorò Astoria -Ti conosco da quando Daph è entrata ad Hogwarts e so che non discuteresti mai con lei...le vuoi troppo bene-
Pansy ammutolì di colpo e Tracey si avvicinò all'amica, seguita da Fred e George.
-Mi dispiace per quello che sta succedendo, ma non sono stata io a volerlo, credimi se potessi non vorrei mai Malfoy come fidanzato-
-Come fai a dire una cosa simile? È bellissimo- le disse Pansy.
-Per alcuni può essere come dici tu ma per me no...- pronunciò quella sillaba forzatamente, anche se non sapeva il perché.
-Lui è tutto per me e io lo sono per lui...- aggiunse Pansy.
Daphne la guardò un po' intenerita e le appoggiò una mano sulla spalla -Pan, devi solo chiederti una cosa: te lo ha mai dimostrato?- le chiese. La mora scosse la testa consapevole di tutto, ormai -Sono una sciocca vero?- chiese storcendo la bocca in una smorfia.
-No Pansy non lo sei - disse Astoria abbozzandole un sorriso -non devi restarci male, sei una bella ragazza e ci sono ragazzi che pagherebbero oro per stare con te...devi solo avere pazienza ed aspettare quello giusto-
Pansy sorrise e appoggiò una mano sul braccio si Astoria -Scusami Astoria...per tutto- 
La bruna inaspettatamente la abbracciò di slancio e Pansy si ritrovò un po' spaesata -Tutto apposto Pansy- rispose. La McGrannit in quel momento uscì dalla Sala Grande riportando l'ordine tra gli studenti e la piccola folla che si era formata si disperse.
-Wow- esclamò Fred.
-Ancora una volta ci stupisci piccola Greengrass- concluse George -anche tu Daphne...non ci aspettavamo che fossi così legata a lei- dissero poi all'unisono.
Daphne sorrise e prese a braccetto Pansy -È una rompi scatole ma le voglio troppo bene...ci vediamo in giro- li salutò avviandosi con l'amica verso la prima lezione.
-Tutto apposto Ria?- le chiese Tracey porgendo all'amica un muffin ai mirtilli.
Astoria afferrò il dolce e le sorrise -Adesso si-. 

Il pomeriggio si prospettava ancora peggio...Accidenti a Piton e a le sue accidenti di pozioni. Astoria,come al solito , aveva racimolato compiti extra e perso cinque punti, per la gioia dei Grifondoro e la scocciatura dei Serpeverde. Come se non bastasse l'incontro, o meglio lo scontro, con un certo biondino non fece che peggiorare l'umore della ragazza. La Serpeverde infatti stava uscendo dall'aula dei sotterranei quando andò a sbattere contro qualcuno.
-Ma guarda guarda- disse Malfoy -anche oggi Piton ti ha caricata di compiti eh Greengass? Di questo passo non andrai da nessuna parte sai?-
-Malfoy non ti ci mettere anche tu, oggi non è aria-
-Suvvia, non fare l'acida... Da quando te la prendi così per qualche piccola provocazione innocente?- le chiese ghignando.
-Cadi male Malfoy, se non avessi paura di un'altra punizione non ci metterei due secondi a toglierti quel sorrisetto irritante dalla faccia-
-E come pensi di fare? Ricorda che sono un prefetto, non fare sciocchezze- sogghignò il biondo facendo ridere il suo gruppetto solito.
Irritante. Draco Malfoy era irritante. Draco Malfoy era irritante e inaffidabile.
-Come al solito Greengrass, non hai che dire eh?- 
Astoria gli scoccò un'occhiataccia e gli voltò le spalle andandosene, sempre più nervosa.
A cena la situazione non migliorò di certo con Malfoy che continuava a infastidirla e per poco non lanciava a Tracey una ciotola di insalata da quanto era stressata...Non ce la faceva più così senza ce nessuno se ne accorgesse scivolò via dalla Sala Grande diretta verso la Foresta Proibita. Ma perché doveva essere così complicato tutto?! Il vento le scompigliò i capelli muovendo contemporaneamente le fronde degli alberi; il profumo di terra bagnata arrivò al naso della ragazza che sorrise e chiuse gli occhi per immergersi nella pace più totale. Oh si, la Foresta e il suo silenzio era quello che le ci voleva per stare bene.
Superò lentamente le radici sporgenti degli alberi guardandosi intorno e sorridendo per quella visone della natura. Camminò per un po', fino ad arrivare ad una piccola radura lontana da tutto, nel mezzo della Foresta e si fermò di colpo aprendo gli occhi dallo stupore...Allora era vero che c'erano quelle creature ad Hogwarts...
Intanto una figura slanciata fece capolino dagli alberi della foresta, restando per un attimo in contemplazione della ragazza, che se ne stava immobile.
-Che stai facendo Greengrass?-
Una voce familiare fece voltare la bruna, che stava in piedi apparentemente davanti al nulla, in mezzo alla radura della Foresta Proibita. Astoria sussultò e si voltò verso il biondo che la osservava con una spalla appoggiata al tronco di un albero, la camicia aperta di due bottoni e le braccia incrociate.
-Che ci fai qui Malfoy?- chiese secca la ragazza aggrottando le sopracciglia e tornando a dare le spalle a Draco per poi accovacciarsi per terra.
-Dovrei farti io questa domanda- sogghignò e si staccò dal tronco avvicinandosi -ma dato che io sono un prefetto e che tu sei fuori oltre l'orario permesso direi che ti ho seguita- disse senza distogliere lo sguardo dalla figura della bruna.
-Però!- esclamò la ragazza -e chi lo avrebbe mai immaginato che ti importasse così tanto di me- disse neutra.
-Perché dici così?- chiese ghignando Malfoy mentre si accovacciava alla sua altezza.
Astoria gli scoccò un'occhiataccia -Perché non hai rispettato il patto, quindi levati dalle scatole furetto platinato che non sei altro-.
Draco inarcò un sopracciglio -Ma di che cosa stai parlando?-
La bruna sbuffò -Avevamo fatto un patto no? Alla festa, ti ricordi? Tu non infastidisci me e io non infastidisco te...la famosa tregua- disse -se non avevi voglia di rispettare l'accordo me lo potevi tranquillamente dire-.
Draco voltò la testa dal viso della ragazza alle sue mani...stava facendo cenno a qualcosa di avvicinarsi...ma non c'era nulla li apparte loro due!
-Oh- disse ridacchiando il ragazzo -pensavo che avessi capito il fatto della temporaneità-
-Infatti l'avevo capito, ma si da il caso che io mantengo la parola data fino a nuovo ordine e mi importava di questa cosa anche se sei solo un narcisista viziato e una gran testa di...-
-Ho afferrato il concetto, grazie- la bloccò sul nascere irritato.
Tra i due calò il silenzio e Draco osservò Astoria , che sembrava accarezzare qualcosa,nuovamente con un interrogativo in testa: Cosa diamine le era preso?
-Greengrass mi spieghi che stai combinando? Hai intenzione di addomesticare l'aria?- chiese sbuffando.
Astoria rise e voltò la testa verso di lui -Sono Thestral- disse candidamente, facendo trattenere per un momento il respiro al biondo, che aprì la bocca stupefatto -Sai cosa sono, vero?-
Draco annuì mordendosi il labbro inferiore -Credevo fossero leggende- disse.
-No non lo sono...qui ci sono dei cuccioli, non sono certo il massimo della bellezza ma sono davvero dolci e docili- disse con un sorriso, mentre ne accarezzava uno, suppose Draco.
-Quindi tu hai...hai visto morire una persona?- domandò cauto il biondo.
Astoria sorrise tristemente e si voltò verso il compagno di casa con un sorriso triste -Purtroppo si...mio nonno- disse malinconica -Eravamo nel giardino di casa a giocare, lui mi aveva regalato una serra piena di fiori ed io ne avevo colti alcuni per intrecciarli a creare delle coroncine colorate... ero seduta di spalle a lui ed entrambi ridevamo, ma a un tratto non ho più sentito la sua risata e l'ho visto-.
-Mi dispiace molto- disse Draco, che senza essersene accorto aveva intrecciato una mano della ragazza nella sua.
-Anche a me... Era il mio migliore amico, con lui facevo tutto...Non ho mai pianto tanto in vita mia quanto quel giorno- affermò la bruna con la voce tremante. Draco le strinse appena la mano come per rassicurarla e la ragazza sforzò un piccolo sorriso incrociando il suo sguardo con quello del biondo, ritrovandosi ad arrossire lievemente. Aveva degli occhi bellissimi  Astoria, pensò Draco, anche se coperti da un filo di tristezza ma erano...adorabili...lei era adorabile...
Il biondo le mise una mano sulla guancia e fece per avvicinare il suo viso a quello della ragazza, ma un rumore molto forte lo fece bloccare ed entrambi voltare verso gli alberi. Istintivamente tutti e due si alzarono in piedi e Draco si piazzò davanti ad Astoria, che puntò la bacchetta in avanti.
-Cos'è stato?- sussurrò la Serpeverde.
-Non muoverti- le disse Draco deciso. Il rumore si faceva sempre più forte e sempre più vicino, e i due ragazzi sentivano la terra tremare sotto i loro piedi; un boato si diffuse su tutta la radura ed entrambi sussultarono quando dal limitare della foresta sbucò una mandria di Centauri imbizzarriti che caricavano a tutta velocità verso di loro, e che probabilmente non si sarebbero fermati.
Senza pensarci due volte Draco afferrò Astoria , paralizzata dalla paura, per un braccio e la strattonò cominciando a correre per farsi seguire. Cominciarono a correre velocemente evitando varie volte rami troppo bassi e radici troppo alte; il gruppo di Centauri era dietro di loro e non intendeva arrestare la corsa, mentre Draco correva davanti ad Astoria e la ragazza incespicava tra le foglie secche. Era così impegnata a tenere lo sguardo davanti a se che non si accorse di una buca: inciampò e cadde addosso al biondo che le correva ormai di fianco, trascinandolo a terra insieme a lei e facendo entrambi rotolare giù tra le radici e gli arbusti ferendosi varie volte, fino ad essere scaraventato a tutta velocità nelle acque profonde del Lago Nero.
Draco roteò disorientato sott'acqua e solo quando riuscì a comprendere la situazione, tornò in superficie con due ampie bracciate, tossendo non appena l'aria cominciò a fluire nei polmoni. Si guardò intorno spaesato -Astoria!- chiamò, aspettando di vederla riemergere accanto a se, poiché l'aveva tenuta stretta tutto il tempo della caduta, ma non ricevette risposta. -Astoria!- chiamò ancora, con lo stesso risultato di prima. Un senso di angoscia cominciò a farsi strada dentro di lui. Prese una grandissima boccata d'aria e si immerse di nuovo cercando di aprire gli occhi e di mettere a fuoco, cosa molto difficile a causa della melma fangosa del fondo della palude. Si voltò varie volte per cercare la ragazza, e alla fine in lontananza scorse un'immagine scura andare verso il fondo del lago apparentemente senza vita; nuotò velocemente verso di lei, ma qualcosa lo afferrò per le braccia e cominciò a trascinarlo al fondo del Lago: Avvicini. Draco si divincolò riuscendo a liberarsi dalla morsa ferrea delle Creaturine Acquatiche, poi raggiunse velocemente Astoria , la strinse a se con un braccio e con l'altro e le gambe forti cominciò a nuotare verso la superficie. Appena riemersi annaspò un po' verso la riva, poi sollevò Astoria la adagiò sulla riva del lago.
Il ragazzo spalancò gli occhi e il terrore si impossessò di lui, una volta che ebbe posato lo sguardo sulla figura inerme della bruna: era cianotica, aveva le labbra viola e l'aria cadaverica.
Preso dalla paura le sentì il polso con mano tremante, e dovette deglutire un paio di volte quando sentì il sempre più fievole battito cardiaco.
-Merda!- esclamò nel panico, afferrando al bacchetta che aveva in tasca, ringraziando Salazar che non l'avesse persa nella caduta, e pronunciò un Reinnerva, che servì a ben poco. Provò ancora, ma quel l'incantesimo pareva essere inutile in quel momento...Non c'erano miglioramenti.
-Fottuto Merlino! Astoria ti prego respira!- disse scuotendola lievemente, poi le aprì i primi due bottoni della camicetta e le appoggiò le mani all'altezza del cuore per praticare il massaggio cardiaco -Respira Cazzo! Astoria ti scongiuro- mormorò il ragazzo sempre più spaventato. Una consapevolezza immensa si fece strada nella sua mente, mentre piano piano la pelle e il corpo della ragazza si facevano sempre più freddi . -Cazzo!- imprecò prendendosi tra le mani i capelli biondissimi. Non respirava e sarebbe morta di li a poco se non avesse fatto subito qualcosa...un lampo di genio improvviso lo fulminò in pieno. Inclinò la testa della ragazza leggermente indietro e le tappò il naso con l'indice e il pollice; avvicinò il suo viso al suo e prese un profondo respiro, cercando di calmare il suo battito cardiaco accelerato, prima di posare le sua labbra sulle altre. Respirazione bocca a bocca. Magari non era il momento più adatto per certi pensieri, ma le labbra della ragazza erano davvero morbide e perfette...Ce la doveva fare...L'avrebbe dovuta salvare a tutti i costi perché...perché...perché...
Di colpo il corpo di Astoria fu scosso da un lieve tremore, e solo quando Draco staccò le sua labbra da quelle della bruna, ella tossì sputando acqua e riprendendo aria velocemente. Draco si spostò di lato ricadendo sulle ginocchia,tirò un respiro di sollievo e si passò una mano sul volto ancora segnato dalla paura -Grazie a Salazar-.
Una mano afferrò quella del biondo, che voltandosi si ritrovò immerso in due pozze verdi scandalizzate -Draco?- chiese titubante la ragazza.
Malfoy contrasse la mascella cercando di mantenere la calma...Ce l'aveva fatta...Doveva stare calmo...3...2...1...-E chi altri sennò?!- sbottò infuriato -mi spieghi cosa accidenti ti è saltato in mente?!-
Astoria si puntellò su i gomiti per alzarsi e si mise a sedere passandosi una mano tra i capelli, mentre le labbra le tremavano per il freddo, e ridacchiò nervosamente -Non so nuotare-
-Lo avevo notato- le disse arrabbiato con le guance imporporate e una strana luce negli occhi -Me lo dovevi dire cazzo! O avevi intenzione di fare pesca subacquea ?!-
Astoria lo guardò male sgranando gli occhi -Oh beh scusa tanto se non ho avuto il tempo di prevedere il tuffetto in acqua durante quella rotolata, ma sai ero un po' presa dalla situazione...-
-Ti rendi conto che saresti potuta morire?!- la accusò interrompendola.
-Ma non è successo- disse flebile la Serpeverde, tossendo ancora e cominciando a tremare più forte.
Draco sospirò e si sedette accanto a lei prendendosi la testa tra le mani -Mi hai fatto prendere un colpo...hai idea di quanto fossi preoccupato ?!-le chiese retoricamente, facendo sussultare la ragazza. Astoria lo guardò un momento aprendo appena la bocca e lo sguardo addolcito -Ti ho fatto spaventare così tanto?- gli chiese abbracciandosi le ginocchia con le braccia.
Malfoy annuì seccamente e lo sguardo di Astoria si posò sul polso che grondava di sangue del ragazzo e si mise in ginocchio -Ti sei ferito- sussurrò .
Il biondo scosse le spalle con un mezzo sorriso -Non è nulla, però sei messa peggio tu di me- rispose indicando con un cenno del capo le varie ferite e i lividi sulle braccia di Astoria. La ragazza tossì ancora e tremò nuovamente, così Draco si alzò in piedi e la prese in braccio, facendole allacciare le braccia intorno al suo collo, un po' spaventata - Che stai facendo?-
-Non pensare che ti lasci camminare da sola- le disse a mo' di rimprovero -ti porto in infermeria-
-Non serve ci riesco benissimo da sola- gli disse cercando di scendere, ma Draco serrò ancora di più la presa -Stavi per affogare, sei rotolata per quasi mezza Foresta e sei cianotica, dimmelo sinceramente: davvero credi di poter fare tre passi senza cadere?- le fece presente con voce seria e lo sguardo davanti a se -Quindi smettila o cadiamo di nuovo- e detto questo si avviò verso l'inizio della foresta fino a tornare alla scuola. Per tutto il tragitto Astoria evitò di incrociare lo sguardo del ragazzo, osservandolo solo con la coda dell'occhio e stupendosi di quanto fosse cambiato e diventato...carino? 
All'ingresso della scuola Draco non fece scendere la ragazza, ma prima si accertò che tutti fossero in Sala Grande per poi sgattaiolare verso l'infermeria. Quando Madama Chips li vide, entrambi subirono una bella lavata di capo per un'oretta buona per poi concentrarsi a medicare le ferite del biondo e cercare di convincere Astoria a restare per la notte ricoverata, ma con una scusa o con l'altra la ragazza era riuscita a scamparla, così entrambi si diressero fuori dalla stanza.
-Non vieni in Sala Comune?- chiese Astoria voltandosi verso Draco. Il ragazzo scosse la testa e diede la sua coperta sulle spalle della ragazza. 
-Sono un prefetto Greengrass, ringrazia che non ti abbia tolto dei punti oggi per essere uscita fuori orario...e poi la Umbridge mi ha nominato membro della squadra di inquisizione- disse sogghignando.
-Odio quella donna...-
-Attenta a come parli, ringrazia di essere della mia stessa Casa, almeno la Umbridge non ti può fare nulla- le disse Malfoy con un pizzico di orgoglio nella voce -Dovresti andare invece tu, gli altri prefetti non si fanno scrupoli-
-Strano che non sia tu a farteli- rispose furba.
-Magari stasera non ho voglia- disse con una scrollata di spalle.
-Magari il tuo cuore di ghiaccio si è sciolto- aggiunse ridendo la bruna.
-Vai prima che cambi idea...e attenta a Pansy- le raccomandò fin troppo protettivo.
-Non è un problema, le ho parlato e ci siamo chiarite-
-Ammirevole Greengrass-
-Già...e Draco- mormorò mordicchiandosi il labbro superiore.
-Cosa?- chiese inarcando un sopracciglio.
Astoria si alzò in punta di piedi e gli posò un lieve bacio sulla guancia destra del ragazzo -Grazie per avermi salvata- disse poi con le guance lievemente imporporate prima di voltarsi e correre verso la Sala Comune. Draco sorrise addolcito e si sfiorò il punto dove aveva ricevuto il bacio con la punta delle dita, poi cominciò il suo giro di ronda con un sorrisetto soddisfatto...
Intanto da lontano Daphne e Theodore si scambiarono un cinque soddisfatti: non avrebbero mai dovuto sottovalutare Hagrid, quando vuole quel Mezzogigante e le sue conoscenze tra i Centauri possono tornare utili...
   
 
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