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Autore: Raeiki    19/03/2015    0 recensioni
E' passato quasi un anno dalla registrazione della Squadra Selen su Login 'n Kill, il gioco che uccide. Albert ha scoperto l'identità del suo acerrimo nemico, Light. Saprà approfittare di questo vantaggio sulla sua nemesi? Intanto le altre squadre si preparano a confrontarsi nello scontro per il regno virtuale, e iniziano i preparativi per la base del Team. Login 'n Kill è stato aggiornato, e i ragazzi non sanno cosa li aspetterà nei prossimi giorni.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Me ne vado.". Tutti si voltarono verso Mich, sperando di aver capito male. "Ho deciso di andarmene dalla squadra. Esco dal progetto. Mi dissocio da tutto questo." Anthony ridacchiò, credendo si trattasse di uno scherzo. Ma vedendo Mich serio, si rabbuiò: "Mich, amico, non puoi andartene ora, siamo a metà strada!" Si avvicinò a lui, che era l'unico in piedi in mezzo al parco, mentre tutti gli altri erano seduti su una panchina. Michael lo fulminò con lo sguardo e gli spostò il braccio: "Lasciami. Lasciatemi tutti. Non... cioè, avete visto tutti cosa abbiamo...no, cosa AVETE fatto. Avete ucciso delle persone. E la polizia vi sta braccando tutti. Io non voglio più saperne." Crystal si alzò in piedi e gli si parò davanti. Era decisamente più bassa, ma era sempre meglio non essere contro di lei quando era arrabbiata. "Smettila di dire idiozie, scemo. Non fare cose avventate. Almeno pensaci." Mich chiuse gli occhi, come per pensare a cosa dire: "Credi che non sia una cosa premeditata? Era già da un po' che volevo andarmene. E ora lasciatemi, per favore." Crystal lo guardò ancora, poi si girò verso di noi. Sembrava volesse chiederci aiuto. Ma Mich se ne stava già andando. Albert rimase in silenzio. Era sempre stato amico di Mich, spesso collaboravano per hackerare dei siti più impegnativi. Ma adesso aveva paura che questa sua decisione potesse avere dei riscontri negativi nei confronti della squadra, o peggio, nei confronti di Mich stesso.
Quella sera Albert controllò gli aggiornamenti. Erano stati messi aggiornamenti nei poteri e nei vestiti per gli avatar, in più esisteva una nuova opzione: Base. Ma era apparentemente bloccata, perchè cliccandoci non succedeva nulla. Forse solo Mich poteva aprirla. 

Albert passò buona parte del sabato sera a cercare un nuovo hacker per la squadra, un degno sostituto di Mich. Trovato... o meglio, trovata. Si faceva chiamare Miku (il nome era anche simile a quello del vecchio hacker), nessuno sapeva il suo nome nè il suo preciso indirizzo. Si sapeva che era uno dei migliori hacker in giro, e Albert era già riuscito a contattarla più volte.
Si sarebbero visti il giorno dopo per parlare del sito, e infatti successe così. Si trovarono fuori nel viale vicino alla casa di Albert alle cinque del pomeriggio; Miku arrivò in moto a casa sua, scese e si tolse il casco.

Aveva i capelli lunghi e neri, gli occhi del medesimo colore. Guardava Albert quasi come per studiarlo, poi entrarono in casa. Gli faceva uno strano effetto avere un'hacker così importante così...vicino. 
"Allora, questo è il sito. Io e dei miei amici abbiamo una squadra, ma da poco se n'è andato il nostro hacker. Ci era utile perchè ci informava sulle postazioni delle squadre, e potevamo orientarci. Solo che ora che non c'è non ci è possibile accedere all'opzione crea base. Saresti disponibile come nuovo hacker della squadra?" Miku rise, e guardò Albert spostandosi i capelli che le corpivano gli occhi: "Io gioco già a Login 'n Kill, con il mio ragazzo. Non siamo in nessuna squadra, ci siamo aggiunti da poco. Mi va bene comunque." Sorrise, e Albert fece lo stesso. Miku era il nuovo hacker, solo che a differenza di Mich avrebbe partecipato alle partite insieme a loro. 

Il giorno seguente fecero una partita per provare la squadra aggiornata. Dark aveva cambiato leggermente il personaggio. Aveva aggiunto due orecchini neri e aveva allungato i capelli all'indietro. In più aveva cambiato l'impermeabile, ora aveva una giacca grigia con il colletto alto che copriva il volto fin sotto il naso e un cappuccio. Il personaggio di Miku era davvero tosto, come quello del suo ragazzo, Louis (nel gioco era noto come Xabb). Miku aveva una cinta di granate intorno alla vita, e due pistole. Dietro la schiena teneva uno zaino con un dispositivo di controllo remoto, praticamente un mini portatile su cui lavorare. Xabb era fatto apposta per proteggere Miku mentre sparava sui nemici o mentre lavorava sul mini computer; aveva un'armatura da Juggernaut, casco compreso, e la sua arma era una catena che finiva in una lama con cui teneva lontani i nemici. Erano una bella coppia a livello strategico. 

Si muovevano compatti, Death e Xabb davanti essendo i più spessi, e quindi fungevano da tank. Selen e J ai lati, Ocean  in mezzo copriva le spalle a Miku, e Dark stava sui tetti. Miku si fermò un secondo, indicando la via ai ragazzi. Trovarono un'altra squadra più avanti... si trattava della squadra Firebringers. Il loro capo era un personaggio strano. Indossava vestiti normalissimi e una maschera simile a quelle teatrali totalmente rossa, con dei fori per occhi naso e bocca. La sua arma era una lancia, anch'essa rossa.
Appena li vide, lanciò un'urlo, e il pavimento tremò. Tutti si guardavano intorno senza capire cosa stesse succedendo, poi videro Golem. Golem era un membro dei Firebringers che indossava una gigantesca armatura mecha. Un robot di quattro metri si avvicinava al loro team, e la formazione si sparpagliò. Il tizio con il giavellotto si fece avanti correndo, seguito dai suoi compagni. Secondo le schede della squadra, lui era Pax. Il vice della squadra era Mars, che come arma aveva un fioretto da scherma, ed era seguito da Caesar, che aveva come arma due daghe; Squib era un ragazzino molto più piccolo rispetto agli altri, e aveva ogni tipo di esplosivo addosso. Aabra, l'ultimo membro della squadra, aveva delle bombe fumogene e un'asta d'acciaio per difendersi ed era l'hacker del team. L'obbiettivo erano lui e Pax. Miku girava esclusivamente dietro Xabb, che faceva roteare la catena per non far avvicinare gli avversari. Dark si planò dal tetto atterrando su Golem, e iniziando a colpire il mecha ripetutamente sulla testa. Dopo cinque o sei colpi il mecha afferrò Dark e lo scaraventò a terra con violenza. Stava per calpestarlo, quando Death bloccò il braccio con la falce tagliandolo via. Si girò verso Dark con il solito sorriso da ebete, e gli tese la mano. I due in pochi minuti abbatterono il Golem, uccidendo il suo comandante. Se ne stavano andando, quando sentirono un ticchettìo veloce dietro di loro; non ebbero il tempo di girarsi che si ritrovarono per terra in seguito a un'esplosione. Squib ridacchiava e continuava a laciargli petardi e mini bombe, quando il suo petto fu trapassato da Selen, che si materializzò dietro di lui. La risata gli si smorzò in gola, e crollò esanime. Dark fece un segno a Selen per ringraziarla, e si avviarono verso Pax. Arrivarono tardi, perchè il leader dei Firebringers aveva già ordinato la ritirata.

I Firebringers non erano sconfitti, ma avevano ricevuto comunque un duro colpo. Ancora un round e sarebbero stati eliminati. Però dando un'occhiata alla classifica Miku fece notare che i Firebringers non esistevano più. Erano stati sbaragliati dai Creeps quello stesso pomeriggio, appena dopo la ritirata.
Albert sbattè un pugno sulla scrivania, infuriato. Di nuovo i Creeps li avevano umiliati sconfiggendo una squadra sotto il loro naso. Improvvisamente si ricordò di Edward.
Doveva passare all'azione e ucciderlo, o i Creeps avrebbero distrutto anche le ultime due squadre restanti. Intanto Crystal, Miku e Jane stavano dando inizio ai progetti per la base del team Selen. 

Una settimana dopo, Dark provò a cliccare sull'opzione Base. Questa volta si aprì, teletrasportandolo non in città, ma nella base Selen. Dark vide intorno a sè un campo sconfinato, con un sentiero che portava fino a un castello. Per qualche secondo, però vide un glitch grafico davanti ai suoi occhi. Il castello, che sembrava una grande roccaforte medievale, bruciò davanti ai suoi occhi. Le grandi porte che congiungevano le mura crollavano, tutto era in fiamme e una figura sinistra aleggiava sul castello: due grandi con le iridi bianche e le pupille simili a quelle dei serpenti, aleggiavano in mezzo al cielo, e poi il gioco gli materializzò davanti la scritta "Inchinati davanti al tuo Dio", prima di crashare. Appena riaccese Login 'n Kill e rientrò nella base, il glitch grafico non si fece rivedere. Arrivato alla rocca trovò Selen e i suoi compagni intorno a un grande tavolo, seduti, insieme a un altro avatar che aveva già visto. Greed, il ragazzo armato di taser nella squadra Creeps.

Greed si girò verso di lui, con uno sguardo che aveva qualcosa di triste, e gli disse: "So che non mi vuoi qui. Ma ho già parlato con Selen, e... beh, ecco, ora sono nel vostro team anche io. Light mi ha cacciato." Dark interrogò Greed sull'accaduto, e lui rispose quasi a fatica: "Avevamo appena ucciso i Firebringer, e l'ho ripreso sul suo modo di fare. Non era leale, era davvero da bastardi. Lui ha borbottato qualcosa, poi di colpo è scattato in avanti e mi ha fatto una ferita abbastanza profonda sul petto con quelle cesoie del cavolo. Mi ha lasciato lì, in mezzo alla strada, sanguinante. Fortuna che avevo il telefono e sono riuscito a disconnettermi in tempo. Probabilmente pensa che io sia morto." Dark lo guardò, e per un attimo gli sembrò di potersi fidare: "Con noi sei al sicuro. In più... conosco la vera identità di Light. Ora, non mi importa se sei un traditore o meno..." si avvicinò a lui abbassandosi gli occhiali "...ma io ucciderò Light. Diglielo se vuoi, magari inizia a scavarsi la tomba senza darmi troppa fatica. Ma ti basti sapere questo. I Creeps non esisteranno più, e Light sarà il primo di loro a morire." Greed sostenne lo sguardo, senza sembrare timoroso. "Allora spero che le tue non siano parole dette a caso. Ti prego, se credi davvero in ciò che dici... allora uccidi Light, e fallo in fretta; sta progettando di uccidere voi." 
Dark stava per replicare qualcosa, quando Ocean entrò in fretta spalancando il portone del salone centrale e ansimando: "Ragazzi, dobbiamo uscire. Adesso. Mich sta facendo un casino."
   
 
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