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Autore: Bianca987    24/03/2015    4 recensioni
Dopo due anni dalla seconda guerra magica/ pace.
Draco e Hermione sono costretti a recitare in un film d'amore nella Londra Babbana. Dovranno far finta di amarsi, ma... Se il sentimento si espandesse anche nella vita reale?
Le cose sarebbero molto semplici se Malfoy fosse l'unico contendente, ma purtroppo non è così, e la testardaggine di lui non aiuta per niente.
Mille intrecci e complicazioni. Come andrà a finire?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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YOU WERE IN MY HEART 
CAP. 29
 
 
 
 
•Londra Babbana, una settimana dopo 
 
 
 
La busta era immobile sul tavolo. 
Da un lato di questo Draco, seduto solennemente, le mani incoroniate con i gomiti poggiati sul piano di marmo. Dall'altro, Hermione, che anche lei fissando la busta si mordeva nervosamente il labbro inferiore.
Silenzio. L'aria vibrava di tensione.
-Aprila tu.-
-No, fallo tu.- 
Malfoy sbuffò e fece con la mano un gesto di impazienza.
-Vogliamo continuare a stare qua fissando uno stupido foglio, senza fare niente ancora per molto?- aggiunse Hermione.
-Non è,- chiosò Draco piano con tono pacato -uno stupido foglio, Hermione. È il foglio.- 
Scrollò le spalle.
-Contiene il risultati del DNA, se sarò il padre o meno lo saprò adesso, in questo momento o tra pochi istanti.- 
Lo sguardo di lei calò sulla lettera che le era arrivata da qualche minuto, per poi risalire agli occhi dell'altro.
-E va bene, ma non c'è bisogno di usiate quel tono- concluse afferrando la busta bianca. 
 
Con l'unghia grattò via la colla.
-Scusami; è che sono... Agitato.-
Estrasse il foglio con le mani che non volevano stare ferme.
Lesse le prime righe, prima muovendo gli occhi inquieti su di queste , poi la sua espressione cambiò radicalmente.
-Leggi ad alta voce- a Draco si chiuse la gola.
-Che dice?- insistette.
 
Hermione pian piano abbassava la lettera. All'altro venne una stretta allo stomaco.
-Che dice?!- ripeté.
Infine glielo strappò di mano.
 
-Draco... Io... Mi dispiace-
 
 
****
 
 
 
-Sono a casa!- annunciò Draco chiudendosi la porta alle spalle.
Hermione non rispose.
-Hermione?-
Posò la valigetta a terra, si tolse la giacca e con espressione vagamente preoccupata si avvicinò alle camere. La loro era vuota.
Si voltò quando sentì trambusto in quella accanto. Sorrise.
-Granger, Granger, Granger...-
Aprì la porta socchiusa. 
-Malfoy- ghignò impertinente l'altra. Indossava una camicia di lui, dalla quale si intravedeva il pancione. I piedi nudi calpestavano il parquet impolverato, sul quale erano posati vari barattoli di vernice celeste chiaro. Cinque pennelli erano, grazie all'aiuto della bacchetta magica di Hermione, sospesi in aria. Si divertivano a darle una mano nel ridipingere quella stanza che, sarebbe stata destinata al bambino.
Draco le si avvicinò con un sorrisetto, lei abbassò il pennello sporco di tintura e gli baciò le labbra premendole lievemente contro le proprie. 
-Sta venendo benissimo, no?- 
-Alla perfezione- rispose. 
 
Teneva i capelli scompigliati in una crocchia mezza disfatta, alcune ciocche ondulate le ricadevano sulle spalle.
Draco la osservò attentamente, penetrandola con lo sguardo che lei ne rimase ammaliata.
Le cinse i fianchi, risalì alla pancia per poi passare sopra i seni ed arrivare infine al collo.
Non indossava nient'altro che quella camicia.
 
-Che ne dici, forse potremo lasciare il lavoro ai pennelli incantati...-
La baciò catturandole le labbra.
-E magari, noi...- proseguì scostandosi di solo due millimetri.
-E magari noi andiamo di là, e ci togliamo la fastidiosa sensazione di indossare i vestiti. Sì, mi andrebbe- affermò Hermione maliziosa.
-Sì, mi piaci quando fai così...-
Rise quando Draco prese a baciarla sul collo, sbottonandole la camicia bianca. 
Lui quasi non inciampò mente indietreggiava a causa di un barattolo di latta.
-Dannazione- gli sfuggì.
Allora prese per le cosce Hermione, issandola sù. 
Lei sorrideva mentre la portava in braccio sul letto. Ma quando la distese sopra le coperte lei lo fermò.
-Draco- disse.
-Che c'è?-
-Anche se tu non sarai il padre, sai come la penso, vero?-
L'altro si fece serio. 
-Si, certo. Ma perché me lo dici ora?-
-Matt ci ha detto di venire da lui per guardare la cameretta.-
-Hermione... Non voglio rovinare questo momento parlando di lui adesso.-
Lei continuò come se non l'avesse sentito.
-Noi vivremo qui... Ma io ho paura che... Ho paura che...-
-Cosa Hermione, cosa?- chiese nervoso.
 
Questa si mise a sedere, lasciando che Draco la fronteggiasse in piedi.
-Vorrei che il bambino avesse una figura fissa, capisci? Un padre, oltre a quello biologico, quello psicologico, fisico. Io ho bisogno di un uomo che mi aiuti in questi momenti difficili e che non mi abbandoni, che mi prometta di non mollare.- 
-Hermione hai forse para che me ne vada?-
-Io non sto dicendo questo, solo che sono nervosa... Matthew è il padre del mio bambino, questa è una verità che non possiamo confutare né ignorare.-
 
-Amerò tuo figlio come fosse il mio.-
 
Le parole uscirono dalla bocca di Malfoy forse un po' troppo dure, ma anche decise, scandite, chiare e sincere. Gli occhi di Hermione brillarono, non seppe cosa rispondere.
 
-Lo amerò indipendente dal suo sangue, da tuo sangue... Lo amerò perché lui è in te, e tu sei in lui.-
 
Si rendeva conto del peso delle parole che stava scandendo. Quasi fossero un intreccio di promesse non dette. Un filo aggrovigliato di impegni già presi. 
Fece una pausa, fissò la moquette poi alzò lo sguardo e lo puntò con fermezza in quello di lei.
 
-Perché io ti amo Hermione.-
 
~
 
La notte passò in fretta, giocavano come due amanti tra le coperte che gli sfioravano la pelle. 
-Ti amo anche io Draco.- 
Hermione l'aveva ripetuto più e più volte quella notte. Era felice, provava gioia, finalmente dopo tanto tempo. In quegli istanti era tutto perfetto.
-Dii il mio nome- ordinò lui con le membra sudate e i muscoli tesi provanti piacere.
-Draco-
-Dillo ancora-
-Draco...-
-Più forte-
 
Il giorno seguente Hermione terminò di dipingere la stanza del bambino. E dovette ammettere che era venuta bene.
Perché azzurra?
Perché si trattava di un lui. Il nome ancora non lo avevano deciso. Sarebbe stata una cosa un po' strana dato che doveva andare bene sia a lei che a Matt, e Draco si ostinava a voler mettere del suo nella decisone.
-A me piace Scurpius- disse una cena.
-Per l'amor del cielo, non per mio figlio ti prego!- aveva esclamato Hermione.
-Ralph?- 
-No.-
-Mmmm... Alfred?- 
-Ma come ti vengono in mente nomi del genere?- 
 
Draco la mattina la salutò con un bacio sulla fronte mentre lei dormiva ancora. Poi andò a lavoro.
Stava facendo dei colloqui riguardo le riprese di un cortometraggio. Nell'attesa che uscisse il film girato mesi prima con Hermione, aveva trovato quel piccolo impiego. Sperava venisse assunto come attore protagonista, i soldi non mancavano ma doveva pur far fronte alle necessità del bambino una volta nato o no? Certo che sì. 
A proposito, giorni prima era arrivato un gufo con alcune buone notazione da parte del regista Giò. 
 
"[....] e abbiamo appena terminato di montare le scene. Per ora è tutto apposto, siamo speranzosi che venga proiettato sugli schermi, se non mondiali, di ben ventiquattro paesi del mondo. Preparatevi per i paparazzi!
Un bacio, 
Giò.
 
Ps. (Ho saputo del bambino! Tanti auguri!)"
 
Questi infatti, i paparazzi, non avevano fatto attendere ancora per molto. Dopo l'uscita del trailer, si erano riempite le strade di cartelloni pubblicitari con le loro facce di dimensioni stratosferiche. 
 
Jess e Charlie, Draco e Hermione.
 
"You were in my heart, il film in uscita nei prossimi mesi, tratto dal famoso romanzo francese, è molto atteso in tutto il mondo. In special modo dagli adolescenti e dagli amanti dei film romantici. Molti lo preannunciano come il film dell'anno."
La radio.
 
Poi sulle copertine delle riviste. 
Qualche articolo sparso tra le pagine che parlava della vita privata dei protagonisti.
 
"Si mormora che Draco Malfoy, il bad boy londinese di cui quasi ogni teenager è innamorata, sia attualmente il compagno ufficiale di Hermione Granger, la nostra protagonista femminile del film."
Giornale.
 
 
"-Ma ci dica di più, Mr. Stembasky, come le è sembrato il film, da dietro le quinte, che tutti bramano di vedere?
-Bhe, che devo dire. Un bel lavoro. Davvero, devo ringraziare ogni collaboratore che ci ha aiutato in questo lavoro, dal primo all'ultimo. Un ringraziamento speciale va a mio nipote, attore principale, e alla straordinaria donna che ho avuto il piacere di conoscere: Hermione Granger.-
-Si, la nostra adorata Jess. Ma senta Mr. Stembasky, riguardo a ciò c'è una voce che gira , vorrebbe sfatarla o dirci il vero?-
-Che voce?-
-Grenger è realmente incinta? Il padre è Malfoy?-
-...-
-Allora?-
-Che si aspetta che le dica?-
-Da alcune foto che abbiamo scattato mentre passeggiava con Malfoy, si nota la rotondità della pancia, non è così? Mostriamo a tutti gli spettatori la foto adesso, comparirà nello schermo alle mie spalle. Mark manda pure!-
[...]
-Ebbene?-
-Innegabile, no? E chi se lo aspettava? Che bella cosa la gravidanza! Dallo studio in diretta, a chi ci sta guardando, i nostri auguri più sentiti.-
-Sono io. Il padre, sono io.-"
Televisione.
 
La T.V. si spense dopo che Draco ebbe visto la faccia sgomenta dell'intervistatrice.
-Maledetto-
-Caro...- provò Hermione.
-Gli faccio causa, come può andare a spifferare quelli che sono affari nostri ai quattro venti?-
-Draco ragiona, si sarebbe venuto a sapere. La mia gravidanza è ormai evidente-
Si accarezzò il ventre di sei mesi.  -e poi, infondo che male c'è?-
Malfoy tentò di calmarsi.
-Hai ragione... Hai ragione non c'è motivo. Scusami tesoro. Sono solo agitato.-
Le andò incontro per baciarla.
 
È così però cominciarono tutti gli articoli di gossip su come doveva essere andata la vicenda. Insomma, nessuno si faceva gli affari propri e tutti si facevano i cavoli di tutti.
Hermione e Draco lessero le peggio bufale sul loro conto, cose da non credersi.
 
-Ci stanno tutti guardando- sussurrò Hermione a Draco in un orecchio.
-Continua a mangiare, fa finta di niente.- suggerì lui girando la forchetta nel piatto di spaghetti.
Lei sorrise sotto i baffi, il fatto un po' le piaceva. Il problema sarebbe stato quando le fosse venuto a noia. 
Fece piedino a Malfoy sotto il tavolo del ristorante, lui alzò lo sguardo dal cibo. Hermione si morse il labbro ricevendo dall'altro come risposta un ghigno soddisfatto.
-Gattina...-
-...cattiva-
 
Andavano spesso al ristorante, uscivano fuori, gli piaceva, anche se molte foto gli venivano rubate. Ma quella adesso era la vita. Abituarsi era l'unica via.
 
Hermione andò a trovare molte volte Daniel al cimitero, ma mai con Draco. Sempre sola, lo voleva lei. Inoltre lui spesso non era presente durante il giorno. Tra sua madre e i mille impegni aveva poco tempo.
Ma almeno meglio così, i soliloqui che teneva davanti alla lapide di Daniel li riteneva strettamente personali. 
 Lo teneva aggiornato riguardo a  tutto, e sorrideva davanti alla sua foto, ricordando i preziosi aiuti che quando ancora in vita, le prestava.
-Grazie- diceva sempre Hermione.
-Grazie di tutto Dan.-
 
Un giorno quando uscì dal solito cancello del cimitero, trovò la gradevole sorpresa di una dozzina di paparazzi e giornalisti che brandivano registratori, macchine fotografiche, microfoni e telecamere verso di lei.
L'assalirono con le domande, che alla fine non si dimostrarono molto coerenti al film, ma più che altro riguardo al bambino.
-Quando nascerà? Lo sa già signorina Granger?-
-Hermione, a chi fa visita così spesso al cimitero? Le è per caso morto di recente un familiare?-
-È un maschietto o una femminuccia quello che aspetta nel pancione?-
-Signorina Granger, ci può dare la sua versione dei fatti per favore? Lavoro per la rivista Donne in carrie...-
 
-No, vi prego non mi infastidite ulteriormente, devo andare via, sono di fretta. Non mi va di parlarne.-
 
-Ma signorina Granger... La preghiamo..-
-Taxi!- si accostò alla strada cercando di attirare con la mano di uno di questi, sperando di scampare in fretta dalla situazione che la metteva a disagio.
 
-Un'altra domanda Hermione! L'ultima!-
Ecco che ne arrivava uno.
"Menomale"
-Taxi!-
-È questa: si vocifera che sia in programma un matrimonio tra lei e Draco, è la verità?-
 
L'auto si fermò, lei aprì lo sportello ed entro dentro. Le voci si attutirono e quando si allontanò guardò dallo specchietto retrovisore il gruppetto di paparazzi allontanarsi sempre di più. Tirò un sospiro di sollievo,
-Dove vuole che la porto signorina?-
-Lincon Street prego-
Si sistemò i capelli e quasi si vergognò delle condizioni in cui l'avevano fotografata, ma pace.
 
Durante il tragitto pensò.
Matrimonio? Lei è Draco sposati?
Non sapeva cosa pensare. Malfoy non le aveva accennato minimamente ad un matrimonio, e non sapeva nemmeno se aveva intenzione mai di farlo. E poi se fosse, quando? Prima o dopo la nascita del bambino?
 
No,no,no. Era inutile crearsi tutti quei problemi. Tanto non sarebbe accaduto, la voce sarebbe rimasta solo un voce, e dalla sua bocca non era uscita conferma a proposito, come nemmeno da quella di Draco.
 
 
"Durante una breve intervista con la signorina Granger, un nostro dipendente ha avuto il piacere di scambiare due parole con questa riguardo alla sua relazione con Malfoy.
-Si vocifera che sia in programma un imminente Matrimonio... È vero? Conferma?-
-Sì, è vero. Per me e Draco è arrivato il momento di formare una famiglia. Col piccolo in arrivo sarà meglio per ognuno, e abbiamo deciso di fare il grande passo, per cui sì. Ci sposeremo a breve.-
-È stato lui a chiederlo? Come e quando?-
-Oh, è stato un gesto molto dolce. Qualche settimana fa. Mi ha fatto davvero sciogliere.-
-E Stembasky che ne pensa?-
[...]"
 
 
 
-Ma che diavolo?-
-Io queste cose non le ho mai dette Draco, lo sai.- 
-Ti credo Hermione, ti credo.-
Lei si passò una mano tra i capelli sciolti e arruffati.
-E allora? Che facciamo?-
-Dobbiamo andare a parlare con Matt.-
-Per?- chiese Draco quasi irritato per aver sentito il suo nome.
-Lo sai. Dobbiamo chiudere la questione "bimbo".-
Annuì consapevole. 
-Gli mando un gufo per avvertirlo che verremo a fargli visita questo pomeriggio. Okay?-
-Va bene.-
-Draco, se vuoi non sei obbligato a venire. Sarebbe una cosa tra noi due.-
-Non vuoi che venga?-
-No, per me va benissimo in tutti i modi.-
-Allora ci sono. Sono curioso di vedere la camera del bambino che ha allestito lui, per quando il piccolo sarà abbastanza grande da poter passare del tempo anche lontano dalla mamma.-
Hermione sorrise.
-Si, ma sii gentile.-
 
 
 
La loro stanza per il bambino invece, era qualcosa di incantevole.
Le pareti chiari, la culla bianca, i cassettoni di colori delicati, i pupazzi che Draco stesso si era occupato di acquistare... Ogni dettaglio era al posto giusto. 
Spesso Hermione quando si trovava da sola a casa e Draco era a lavoro, parlava al bambino. Poi entrava nella stanza che sarebbe stata la sua una volta venuto al mondo, e gli parlava ancora, dolcemente.
-Ti piacerà-
 
 
-
 
 
-Sei pronto?-
-Si.-
-Dammi la mano, ci smaterializziamo e in un lampo siamo da Matt.-
Hermione indossò la giacca, poi si avvicinò a Draco, posò il palmo sopra il suo.
Ma un istante prima che Draco sparisse dall'appartamento portandosi via Hermione, qualcuno bussò alla porta.
Si arrestò, voltando lo sguardo verso l'uscio chiuso.
Hermione si avviò verso la porta, incuriosita. Poggiò la mano sul pomello freddo della porta. Esitò. Un brivido le attraversò la schiena. 
 
-Chi è?- domandò Draco raggiungendola. 
Poi senza rispondere l'altra la aprì, svelando ogni dubbio. Una massa di capelli rossi le si presentò davanti, le lentiggini sparse sopra il naso, gli occhi celesti. 
-Ron...-
 
 
 
******
 
 
Bianca.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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