Epilogo
La luce dalla finestra la colpì in pieno volto e qualsiasi
sogno le stesse regalando quell’insolita espressione serena si interruppe
bruscamente. Mugugnando imprecazioni non meglio identificate, provò inutilmente
a voltarsi e a coprirsi il volto con le coperte, ma se la condizione ideale per
addormentarsi era stata ripristinata, il sonno ormai l’aveva del tutto
abbandonata. Aprendo definitivamente gli occhi, si mise di scatto seduta e
lanciò un’occhiata all’orologio sul comodino. Erano solo le nove e un quarto.
“Dannazione, Archie!” esclamò ad
alta voce, prima di coprirsi la bocca con una mano per soffocare uno sbadiglio.
Erano ormai due settimane che Crudelia
si era praticamente trasferita da lui, due settimane che avevano portato avanti
quella sorta di relazione, due settimane di tenerezza, passione, forse anche felicità… Ma erano anche due settimane che il dottor Hopper
dimenticava quelle maledette tapparelle
alzate.
Si passò una mano sugli occhi e dopo essersi poco
elegantemente stiracchiata, si infilò le ciabatte e la vestaglia pronta ad
andare incontro a quello che – appunto da due settimane – poteva essere
considerato il suo uomo. Era assurdo
come nonostante l’irritazione per quel brusco risveglio, sul suo viso già era
comparso l’accenno di un sorriso; forse perché sapeva che Archie
si sarebbe fatto perdonare quella piccola ma costante dimenticanza con una
piccola ma costante sorpresa: la colazione già pronta sul tavolo. Tuttavia
quando arrivò finalmente in cucina, un’espressione confusa si sostituì a quel
sorriso; la colazione in effetti c’era, ma del dottore neppure la minima
traccia.
“Darling, dove sei?” chiese ad alta voce, cominciando a
guardarsi intorno con una certa apprensione.
E fu in quel momento che si accorse di un particolare: appeso
al frigo c’era un post-it giallo; incuriosita si avvicinò rapidamente per poter
vedere meglio e le parole iniziali “Per Crudelia” scritte in stampatello in una ben nota
calligrafia la convinsero a continuare.
“Ho avuto una chiamata
d’emergenza da un paziente. Avrei voluto svegliarti ma sembravi così tranquilla
e non volevo rovinare una simile rarità. Ad ogni modo sono riuscito a passare a
prendere una fetta di lemon cheese
cake della nonna.
P.S. Ricordati di dare
da mangiare a Pongo (voglio fidarmi abbastanza che tu non lo avvelenera!)
Archie”
Una risata divertita uscì spontaneamente dalle sue labbra al
termine della lettura. La sottile ironia in parte la infastidiva, ma non poteva
negare che era proprio quell’aspettato inaspettato di lui che l’aveva attratta
fin da principio.
“Che idiota!” mormorò
tra sé e sé, alzando gli occhi al cielo, facendosi intanto già strada verso il
tavolo.
Proprio mentre stava per sedersi però, un abbaiare improvviso
la fece sussultare e le riportò alla mente il post scriptum del post-it.
Evidentemente il rumore della sedia aveva svegliato Pongo e molto probabilmente
nel ritrovarsi davanti la sanguinaria fidanzata del suo padrone come prima cosa
non era stato un buon risveglio per lui.
“Oh, non lamentarti cagnaccio, anche io avrei preferito non
ritrovarmi sola con te” gli disse, riservandogli un’occhiata ammonitrice.
Intanto però aveva cambiato di nuovo direzione e, dopo aver
afferrato con un po’ di riluttanza la ciotola del cane, la riempì di
croccantini per poi posarla davanti a lui. Pongo esitò per un po’ e lentamente
alzò lo sguardo verso di lei, mostrando chiaramente la sua diffidenza; ma alla
fine convinto dall’espressione sincera sul volto della donna o molto più
probabilmente vinto dalla fame, annusò per qualche istante il cibo e finalmente
iniziò a mangiare.
“Non sei morto, visto?” chiese retoricamente Crudelia, leggermente seccata. “Non l’avrei fatto in modo
così plateale in ogni caso…”
Dopo aver lanciato un’ultima occhiata al cane, potè finalmente dedicarsi anche alla sua colazione. La lemon cheese cake
era buonissima come sempre e nonostante la mangiasse praticamente ogni giorno ormai
ancora non se ne era stancata e inoltre si sposava benissimo con il caffè
freddo a suo parere. L’unica cosa che mancava in quella scena era la presenza
di Archie: quelle due settimane avevano spazzato via
l’abitudine di un’intera vita di fare colazione da sola o, meglio, di non fare
colazione affatto. Tuttavia si ritrovò a ricredersi anche su quel punto.
Archie non c’era, ma ciò non significava
che in quel momento era da sola.
Infatti, mentre era già arrivata a metà fetta, sentì
improvvisamente qualcosa posarsi sulle sue gambe e con enorme sorpresa si
accorse che quel qualcosa era proprio Pongo.
“Che accidenti vuoi? Sono stata buona quindi non c’è bisogno
di mordermi adesso!”
Ma questa non era affatto l’intenzione del dalmata; quando
protese infatti il muso verso la mano della donna, invece di morderla, iniziò a
leccargliela in un’inaspettata e quasi paradossale manifestazione d’affetto. Crudelia spalancò gli occhi incredula e rimase per qualche
istante a fissarlo senza avere neppure la forza di ritrarre la mano.
Un’espressione di disgusto si andava formando intanto sul suo viso, ma anche
stranamente un imprevisto sorriso, tanto che alla fine fu questa strana
sensazione di dolcezza a dominare e a portarla addirittura ad accarezzarlo.
“Ci rendiamo conto di come sono diventata?” chiese a sé
stessa, scuotendo leggermente la testa con aria sconsolata, senza però spostare
lo sguardo dal cane.
Si era trasferita in una cittadina insignificante, aveva
iniziato una relazione con un ex grillo parlante, aveva cominciato a fumare di
meno, a mangiare di più e a bere… beh a bere anche
cosa analcoliche. E adesso addirittura stava accarezzando un dalmata invece di
scuoiarlo vivo!
Tutto questo era davvero disgustoso. Ma non le importava,
perché si sentiva disgustosamente felice.
NDA:
Ed eccoci
arrivati, con l’ennesimo clamoroso ritardo, all’epilogo! Devo dire di sentirmi
un po’ triste nel porre la parola fine a questa storia, ma anche soddisfatta, perché
mi sono divertita molto nel seguire questi due personaggi così diversi e
portarli insieme ad un insolito happy ending XD Ma
molto probabilmente tornerò a scrivere su questa strana coppia, soprattutto
adesso che ho una nuova visione di Crudelia. A tal
proposito, volevo ricordare che ho iniziato a scrivere questa storia prima del
secondo arco della quarta stagione e quindi la mia Crudelia
è diversa in molti aspetti da quella del telefilm: diverso rapporto con i cani,
niente poteri, niente mariti precedenti e soprattutto niente darlings ahahah
Qualche
parola per la scelta dell’epilogo: so che molto probabilmente non era quello
che vi aspettavate, ma volevo lasciare una piccola visione del cambiamento di
vita di Crudelia e anche dare una chiusura al
rapporto con Pongo ;)
In ogni caso
spero che vi sia piaciuto leggere questa fan fiction tanto quanto sia piaciuta
a me scriverla. Ringrazio tantissimo chi ha seguito, messo tra i
preferiti/ricordate e recensito, spingendomi a continuare. Mi piacerebbe
ricevere un vostro ultimo parere:)
Alla
prossima,
LadyPalma