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Autore: zaynseyes_    28/03/2015    1 recensioni
Alexander Sullivan è ricco, ha un bell'aspetto, ha carisma, è astuto ed ha sempre un costante senso di noia. Quando l'aggressivo Neo Bartosz cattura la sua attenzione, decide di farlo diventare la sua principale fonte di divertimento. Ma Alexander non sa quanto Neo sia complicato, testardo e perspicace. Inoltre Neo trova l'occasione perfetta per vendicare un suo amico, che Alexander in passato aveva ferito, quando Alexander incomincia ad avvicinarsi sempre di più a lui.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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"Dov'è Neo?" chiese Scott quando ritornai al tavolo.

"Probabilmente è in bagno a cercare di capire cosa diavolo è appena successo" dissi con un'alzata di spalle.

"Alexander, non mi piace tutta questa situazione." disse Bennett sospirando "Tanto meno quando la madre e il padre di Neo sono qui. Non menzionando nemmeno il fatto che ci siano anche i tuoi genitori. Se hai intenzione di andare dietro Neo, almeno fallo quando i vostri genitori non sono nei dintorni"

"Bennett, mi stai dando sui nervi. So come gestire tutto" dissi.

"Stai rischiando, con la tua relazione. È una scelta stupida da parte tua. Se i tuoi genitori lo venissero a sapere, saresti in un sacco di guai" disse.

"Bene, questo è il motivo per cui ci assicuriamo che nessuno mi dia problemi" risposi.

Bennett lanciò un'occhiata a Neo quando ritornò. Il ragazzo si sedette al tavolo, non guardandomi, e giocherellando nervosamente con la sua cravatta.

"Neo, cos'è successo alla tua faccia?" gli chiese mio padre, curiosamente.

"Un teppista del nostro quartiere ha picchiato Neo." rispose il professore Bartosz, un pò troppo velocemente "È una vergogna sapere quanto possano essere violenti alcuni ragazzi!"

"Che indecenza! Non posso neanche immaginare Alexander che sia violento fino a quel punto" disse mio padre, scuotendo la testa.

"La violenza è inutile" dissi, chiedendomi se il padre di Neo sapesse della sua abitudine di mordere le persone.

"Bennett, chi era quell'uomo con cui Anna George aveva una relazione?" chiese il signor Winslow, sporgendosi un pò sul tavolo verso suo figlio.

"Martin Wilkinson" disse prontamente Bennett.

"Conosci ogni dettaglio raccapricciante di ogni singola persona?" chiese Neo.

"Sono poche le cose che non so." affermò Bennett "Non sono la persona che vorresti come nemico"

Era decisamente un avvertimento quello. Neo lo capì e diede a Bennett un sorriso che non aveva niente di buono.

"Oh no, signor Winslow, odierei averla come nemico!" disse drammaticamente "Tutto ma non questo!"

Bennett sospirò "Odio quando mi rivolge la parola"

"Su con la vita, Bennett" dissi, ghignando verso Neo. Vedi il leggero disagio negli occhi del ragazzo nel momento in cui mi guardò.

"Finora, mi piace solo lui." disse Neo, indicando con il pollice Scott "E preferisco ancora essere intrappolato in una stanza con Dandy Mott che con questo ragazzo"

"Puoi chiamarmi Dandy Scott" disse Scott.

"Questo è stato imbarazzante da ascoltare, e apprezzerei se non parlassi per il resto della serata" disse Neo.

"Tu mi hai trascinato dentro" rispose Scott, facendo spallucce.

"No, lui mi ha trascinato dentro questo discorso e alla fine questo ha portato te ad essere trascinato dentro il discorso." disse Neo, indicandomi "Dai la colpa alla sua scarsa scelta di amici"

"Tutto questo è troppo drammatico per me, sono venuto qui solo per il cibo" disse Scott, appoggiandosi alla sedia, come per distanziarsi anche dalla conversazione.

"Sei carino quando sei vestito elegante" dissi a Neo.

"Oh dio, stai flirtando con me" disse inorridito.

"Sto solo dicendo la verità" dissi, scrollando le spalle. Neo era incredibilmente attraente adesso che la sua cravatta era sistemata, e poi il suo sguardo disperato dipinto sul viso gli dava un aspetto carino e innocente rispetto alla sensualità del vestito che indossava. 

"Il gatto ti ha morso la lingua?" chiese Scott a Neo.

"Mi piacerebbe avere la sua lingua" dissi.

"Oookay, ed io sono di nuovo fuori dalla conversazione" affermò Scott con un sospiro.

"Come ho avuto l'onore di essere la tua nuova preda?" chiese Neo, aggrottando le sopracciglia sospettosamente.

Sapeva cosa era accaduto con Donnie, quindi avrei dovuto prendere un approccio leggermente diverso. E comunque, avevo già capito una piccola cosa interessante su Neo: era vulnerabile. Si mostrava con una carattere forte, ma in realtà era debole.

"Non sei la mia preda, sei solo...diverso" dissi, sorridendo un pò mentre lo dicevo.

"Che complimento." disse con tono asciutto "Hitler era diverso e tutto si risolse fantasticamente"

"Non è un insulto" dissi.

"Non appena tornerò a casa mi assicurerò di scrivere sul mio diario che mi hai fatto un complimento dicendomi che sono diverso" disse, alzando i pollici in alto.

In quel momento arrivarono alcune cameriere e posarono sul tavolo il cibo. Scott, affamato, si tuffò sul suo piatto mentre Bennett mi guardava con uno sguardo di disapprovazione.

"Bennett, non fissare qualcuno che sta per mangiare" dissi, posando il tovagliolo sulle gambe e prendendo la forchetta.

"Scusa. Non vorrei essere maleducato" disse, afferrando la sua forchetta e distogliendo l'attenzione da me.

"Voi persone fighettine e ricche" disse Neo con un sospiro, incominciando a mangiare.

"Non è una cosa da persone ricche." risposi "Sono solo le buone maniere. Un qualcosa che Scott e Bennett non hanno"

"Com'è che vengo trascinato sempre in mezzo alle vostre discussioni?" disse Scott, lasciandosi scappare un sospiro.

"Perchè Bennett mi stava fissando e tu invece stavi facendo il solito rozzo. Almeno posa il tovagliolo sulle gambe prima che tua mamma ti urli addosso, di nuovo." dissi, prendendo il suo tovagliolo e lanciandolo sulle sue gambe, anticipandolo "Onestamente, sei un dolore continuo"

"Probabilmente dovrei sentirmi insultato, ma ho del cibo davanti a me e quindi credo che semplicemente annegherò i miei sentimenti su di esso" disse, prendendo un pò del cibo sul piatto.

"Cenare con i più grandi stronzi del mondo. Che gioia" grugnì Neo.

"Non siamo poi così male" dissi, scrollando le spalle.

"Oh no, certo, uno di voi fa sesso con le persone perchè è costantemente annoiato, un altro si assicura di conoscere tutti i più sporchi segreti di ogni persona sul pianeta e l'altro è la pigrizia in persona" disse Neo.

"Koala," corresse Scott "dormo come un koala"

Ignorando Scott, scossi la testa a Neo "Ho anche avuto relazioni serie"

"Non ci credo" rispose lui.

"È vero." arrivò in mio aiuto Bennett "Essendo il ragazzo che conosce tutti i più sporchi segreti di ogni persona sul pianeta, posso confermare che Alexander ha avuto delle relazioni serie"

"E li fece finire per la noia?" cercò di indovinare Neo.

"Per niente. Finirono per diverse ragioni" risposi.

"Bene, sono molto contento che in realtà ci sia qualche accenno di buon senso in te," disse "ma non sono interessato, quindi sentiti libero di scegliere un nuovo bersaglio. Qualcuno che sia abbastanza stupido da innamorarsi di te"

"Quand'è stata l'ultima volta che hai avuto una relazione?" chiesi.

"Non ho intenzione di sedermi qui e parlare della mia inesistente vita amorosa con te. In parte perchè non sono affari tuoi e in parte perchè sono terrorizzato che tu mi possa parlare della tua vita amorosa, e sto cercando di mangiare" disse.

"Anch'io" disse Scott, grugnendo quando gli diedi una gomitata.

"Non lo capisco. I tuoi genitori sanno che sei una puttana o semplicemente ti incoraggiano ad infettarti con qualche malattia sessualmente trasmettibile?" chiese Neo.

"Non sono una puttana." dissi con un'alzata di spalle "Mi piace il sesso. Molte persone lo fanno"

"Non io, la mia mano mi è sufficientemente di compagnia" rispose lui.

"Il mio cibo aveva un sapore migliore prima che fosse cosparso di informazioni non necessarie" affermò Scott.

"Tu non hai mai dovuto intervenire manualmente?" chiese 

"Non divulgo queste informazioni a cena. Oltretutto, adesso devo prendermi cura io di te" disse Scott.

"Si, non puoi avermi come obiettivo, perchè sono fidanzato con Steve" disse Neo, rivolgendosi a me.

"Scott" lo corresse il ragazzo.

"Si, certo, qualsiasi cosa ti rende felice" rispose noncurante Neo.

Mi avvicinai a Neo, vedendo che la sua cravatta era storta. Lui mi fissò ed io a mala pena vidi la sua testa scattare in avanti e i suoi denti affondare sulla mia mano, facendomi sussultare.

"Neo!"

Neo lasciò la mia mano, lanciando un'occhiata al suo mortificato padre. Il professor Bartosz si alzò e si avvicinò alla nostra parte di tavolo, tirando Neo in piedi.

"Neo! Vai in bagno, dobbiamo parlare!" disse arrabbiato.

"Se lo meritava" brontolò il ragazzo, dirigendosi in bagno.

"Alexander, mi dispiace così tanto per il suo comportamento!" disse freneticamente il padre di Neo.

"Non si preoccupi, Professore." dissi con un sorriso "Ero a conoscenza della....mh, abitudine di Neo"

"Mia moglie ed io non sappiamo perchè lo fa" disse miseramente.

"Non è un problema" dissi, ridendo.

"Di nuovo scusa! Andrò a parlargli io!" disse il professore Bartosz, quasi correndo verso i bagni.

Mio padre si avvicinò, sedendosi davanti a me "Alexander...quel ragazzo ti ha appena morso?"

"Si," dissi sospirando "Neo lo fa, a volte"

"Ho sentito dal padre di Bennett che il ragazzo fosse strano. Stai bene?" chiese, accigliandosi.

"Sto bene, papà" lo rassicurai.

"Ragazzo strano, veramente strano" disse lui, scuotendo la testa.

"Mi piace suo padre. Non sono un fan, invece, del figlio" disse Bennett. Gli lanciai un'occhiata che lo fece zittire. Non ero un idiota, e Bennett sapeva che preferivo non avere relazioni con persone che i miei genitori disapprovavano. Non c'era bisogno di mettere, ancora di più, in cattiva luce Neo con mio padre.

Alzò lo sguardo quando Neo e suo padre ritornarono. Il professore Bartosz sembrava orribilmente imbarazzato, Neo invece mi lanciò solo un'occhiataccia.

Mio padre si alzò e si diresse, insieme al padre di Neo, ai loro posti mentre Neo si sedette al tavolo e mi mostrò i denti.

"Non provare a toccarmi o ti morderò" mi avvertì lui.

"Sei così interessante" dissi curiosamente.

"Non sono qui per interessarti" rispose seccato.

"Ha sempre morso le persone?" chiesi.

"Si. Sono sicuro che era una gioia allattarmi al seno" disse Neo.

"Voglio solo mangiare" si lamentò Scott.

"Non comportarti come se non volessi allattarmi" rispose lui.

"Dannazione, Neo, parla a bassa voce così Alexander non si ingelosisce" disse Scott.

"Scott" dissi irritato.

"Giusto, scusa. Lascerò la parte del flirt a te" rispose lui.

"Cosa ti fa pensare che sceglierei te piuttosto che qualcun'altro, Alexander? Tu pensi che tutti ti vogliano." disse Neo "Beh, non se te, ma a me non piace uscire con persone che sono emotivamente degli stronzi abusivi"

"Neanche io." risposi "E comunque non sono uno stronzo abusivo"

"Il nome 'Donnie' non ti dice nulla?" chiese.

"Lui mi rivoleva indietro. Gli sto dando solo quello che voleva" risposi.

"No, ha avuto un periodo imbarazzante di 'oh, lo amo e lo rivoglio indietro nonostante mi abbia fottuto' e poi è passato oltre e ti ha dimenticato" disse lui.

Facemmo tutti silenzio quando il relatore dell'evento fece la sua comparsa. Neo alzò un sopracciglio prima di distogliere la sua attenzione da me.

Io ignorai il relatore, osservando Neo mentre ascoltava l'uomo che parlava, annoiato. Voleva che credessi che lui non voleva nulla da me, tuttavia qualcosa nella sua espressione lo tradiva: lui mi voleva intorno, voleva che lo toccassi.

Quando il relatore finì di parlare, il professore Bartosz e una donna che aveva le stesse caratteristiche facciali di Neo, si avvicinarono. Lui alzò lo sguardo verso di loro, speranzoso.

"Per favore, dimmi che ce ne stiamo andando" Neo, praticamente, pregò.

"Si, tuo padre ha del lavoro da fare" rispose la signora Bartosz.

"Oh, grazie a dio" disse lui sollevato, balzando in piedi.

"è stato un piacere conoscerti, Alexander, e piacere di averti rivisto, Bennett. E tu devi essere il ragazzo di Anderson!" disse il padre di Neo.

"Scott Anderson, piacere" disse lui, scuotendogli la mano e stringendogliela leggermente.

Il professore Bartosz ci offrì un ultimo sorriso prima di condurre sua moglie e suo figlio fuori dal locale. Neo si girò e sbirciò oltre le spalle, quell'espressione di incertezza sul viso.

Quella era una cosa che avevo imparato anni fa: non volgi mai lo sguardo indietro, specialmente non verso delle persone con cui non vuoi avere niente a che fare.

"Immagino che non sono un capitolo chiuso per lui" dissi ghignando. Il suo voltarsi indietro suggellò ancora una volta la mia promessa: Neo sarebbe stato mio.

 

 

________________________

Che ne dite della storia, la trovate abbastanza intrigante? Ricordatevi che "non tutto è come sembra" ;)

Vorrei sentire anche commenti da parte dei 'lettori anonimi' che non hanno ancora espresso un'opinione a riguardo. Dai che non vi mangio ahahah

Alla prossima :)

 

  
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